Cast Away: differenze tra le versioni

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=== Wilson ===
=== Wilson ===
[[File:Zattera mezza scassata.jpg|right|thumb|270px|L'imbarcazione che gli salverà la vita, piccolo capolavoro di ingegneria frutto di attente riflessioni.]]
[[File:Zattera mezza scassata.jpg|right|thumb|270px|L'imbarcazione che gli salverà la vita, piccolo capolavoro di ingegneria frutto di attente riflessioni.]]
Quando capisce di non avere speranza, Chuck decide finalmente di [[Suicidio|suicidarsi]]. Purtroppo cambia inspiegabilmente idea, e il film si protrae per altre 6 ore. Particolarmente significativo è l'incontro con un pallone da pallavolo di nome Wilson, che diventa suo migliore amico nonché spirito guida, nonché interlocutore particolarmente loquace. Organizza e vince il torneo estivo di pallavolo per cinque volte, dopodiché il [[destino]] si rende conto che questo coglione da solo sull'isola ha oltrepassato ogni limite e decide di rispedirlo a [[casa]] inviandogli una porta del [[cesso]] che lui userà come vela.
Quando capisce di non avere speranza, Chuck decide finalmente di [[Suicidio|suicidarsi]]. Purtroppo cambia inspiegabilmente idea, e il film si protrae per altre 6 ore. Particolarmente significativo è l'incontro con un pallone da [[pallavolo]] di nome Wilson, che diventa suo migliore [[Amico immaginario|amico]] nonché spirito guida, nonché interlocutore particolarmente loquace. Organizza e vince il torneo estivo di pallavolo per cinque volte, dopodiché il [[destino]] si rende conto che questo coglione da solo sull'isola ha oltrepassato ogni limite e decide di rispedirlo a [[casa]] inviandogli una porta del [[cesso]] che lui userà come vela.


=== Il ritorno a casa ===
=== Il ritorno a casa ===

Versione delle 01:06, 16 feb 2011

« Torno domani. »
(Chuck Noland, con un margine d'errore di 4 anni.)
Chuck Noland, dopo un'insolazione, ritiene opportuno travestirsi da saudita.

Cast away è un film del regista Robert Zemeckis, che di professione fa il maniscalco. È così originale che persino lo scrittore inglese Daniel Defoe decise di copiarne la trama circa trecento anni prima[citazione necessaria] dell'uscita del film. Il protagonista è impersonato da Tom Hanks, che con un'interpretazione magistrale vinse due grammy awards, il Festival di Sanremo, il premio oscar come miglior attore non recitante e gli applausi del cameraman.

Trama

Attenzione, da qui in poi questo articolo contiene spoiler.

Una volta avevo un criceto di nome George che lesse la trama di "Bianca e Bernie nella terra dei Borghezio" prima di vedere il film e si suicidò. Quindi fate attenzione, non voglio avere altre morti pelose sulla coscienza.

Il protagonista del film esprime i suoi articolati pensieri, dopo 4 anni di astinenza sessuale.

Chuck Noland è un uomo di successo. Questo perché è americano, lavora in una grossa azienda che spedisce pacchi in tutto il mondo e ha un'agenda su cui annota i suoi impegni. Ciò fa di lui un figo, anche se indossa maglioni di pessimo gusto, non si chiama Jack e non ha una pistola. Ossessionato dal tempo, cronometra tutto ciò che gli sta intorno: dal tempo che gli operai impiegano per imballare un pacco fino alla durata degli orgasmi dei maiali. Nel tempo libero si allenava per entrare nel guinness dei primati con il record di "apertura e chiusura della cerniera lampo", ma ci ha rinunciato dopo essersi chiuso dentro il suo affare per la terza volta.

All'inizio del film Chuck si trova in Russia e si comporta da tipico americano spaccone: ruba la bicicletta ad un bambino disabile, inganna un ragazzino facendogli consegnare un pacco e pagandolo con uno Snickers. Inoltre apre un nuovo punto di smistamento pacchi per la sua azienda, con l'intento di sfruttare la manodopera dei lavoratori russi, notoriamente analfabeti e propensi a farsi sfruttare senza fare domande.

Una volta tornato a casa dalla sua futura moglie, festeggia il Natale con alcuni amici. Quella sera Chuck Noland indossa un maglione così orrendo che la sua fidanzata decide tacitamente di non sposarlo più. Nello stesso momento Chuck matura l'idea di partecipare all'Isola dei famosi (che in quell'anno si teneva nell'Oceano Pacifico). Il giorno dopo, quindi, parte promettendo di tornare entro capodanno. Successivamente si giustificherà dicendo che intendeva il capodanno di quattro anni dopo.

L'incidente

Chuck Noland, prima del naufragio.

Durante il viaggio in aereo verso l'Isola, però, al pilota viene voglia di un caffelatte shakerato, e siccome non può lasciare i comandi inizia a far compiere all'aereo movimenti sussultori. Così facendo l'aereo si schianta in mare e il pilota giustamente muore. Siccome la sua azione era stata troppo stupida, però, anche il resto dell'equipaggio merita la morte: l'unico a salvarsi è Chuck, che si era preventivamente appropriato della bombola d'ossigeno del co-pilota, il quale successivamente tornerà in scena sottoforma di boa galleggiante.

In seguito allo schianto dell'aereo, il naufrago Chuck Noland si ritrova su un'isola disabitata. Seguono circa 7,4 ore di silenzio in cui il regista ha voluto sottolineare l'inutilità di vivere da soli su un'isola, ma soprattutto ha voluto sottolineare il fatto che gli avanzava un bel po' di pellicola e non sapeva come utilizzarla.

Sopravvivere su un'isola disabitata

Dopo pochi giorni, il mare comincia a restituire il contenuto dell'aereo, che era composto per lo più da pacchi che dovevano essere consegnati dalla FedEx. Il protagonista può così rallegrarsi e fare uso di oggetti che risultano utilissimi su un'isola del Pacifico, come pattini da ghiaccio e palloni da pallavolo.

Con diversi giorni di ritardo, sul bagnasciuga arriva anche il co-pilota. Quest'ultimo appare verde e orrendamente rigonfio, al che Chuck Noland formula due ipotesi: la prima era che fosse morto; la seconda invece imputava il gonfiore al fatto che l'uomo non mangiava yogurt da diverse settimane e quindi aveva una carenza di Bifidus Actiregularis. Nel dubbio, lo seppellisce per evitare il diffondersi di un'epidemia che avrebbe sterminato il 100% della popolazione dell'isola, e soprattutto per evitare di dover dividere con lui il poco cibo a disposizione, qualora fosse stato vivo. Dopo essere riuscito ad accendere un fuoco con l'alito, inizia a catturare pesci e granchi per farli alla brace.

Wilson

L'imbarcazione che gli salverà la vita, piccolo capolavoro di ingegneria frutto di attente riflessioni.

Quando capisce di non avere speranza, Chuck decide finalmente di suicidarsi. Purtroppo cambia inspiegabilmente idea, e il film si protrae per altre 6 ore. Particolarmente significativo è l'incontro con un pallone da pallavolo di nome Wilson, che diventa suo migliore amico nonché spirito guida, nonché interlocutore particolarmente loquace. Organizza e vince il torneo estivo di pallavolo per cinque volte, dopodiché il destino si rende conto che questo coglione da solo sull'isola ha oltrepassato ogni limite e decide di rispedirlo a casa inviandogli una porta del cesso che lui userà come vela.

Il ritorno a casa

Dopo aver ottenuto la vela, ci costruisce intorno una zattera usando una matita, un elastico e un limone, riempendo gli spazi vuoti con l'ausilio di sabbia, saliva e buone speranze. La solida imbarcazione, equipaggiata con remi e due scialuppe di salvataggio, si accinge così ad attraversare mezzo oceano Pacifico. Ormai alla deriva, viene ritrovato impigliato nella rete di un peschereccio canadese, scambiato per un merluzzo e venduto al mercato del pesce al prezzo di sette dollari al chilo. Tornerà a casa in scatola e scoprirà che tutti quelli che lo amavano avevano smesso di cercarlo da circa 30 minuti dopo il naufragio e celebrato il suo funerale il giorno dopo la scomparsa. Nella scena finale, un ormai traumatizzato Chuck Noland non riuscirà neanche a flirtare con una bella gnocca, l'unica del film tra l'altro, che compare per circa due minuti.

Curiosità

  • In realtà Wilson era solo un super Santos
  • Non tutti sanno che l'isola su cui è stato girato il film in realtà non era altro che il guscio di una tartaruga gigante che fluttuava nell'oceano Pacifico
  • È per questo che nessuno ha mai trovato Chuck Noland, perché l'isola era in continuo movimento
  • Il film è tratto da una storia vera, tratta a sua volta da un libro