COVID-19
Template:ABWWARC Il COVID-19, detto anche coronavirus come se fosse il più figo del bigoncio dei coronavirus, è un virus il cui tasso di letalità si colloca fra il peto in ascensore e il colera.
Si trasmette agli esseri umani transitando prima attraverso una serie di ospiti animali; seppure non tutti gli scienziati concordino, si ipotizza che la catena sia stata pipistrello→gerbillo→pappagallo→di nuovo pipistrello→coccodrillo→petauro→cinese.
Fra i sintomi si annoverano: tosse, diarrea a ombrello, morte e freddure sulla birra Corona.
Origine e diffusione
Il virus inizia a diffondersi una fredda mattina di gennaio in un mercato di Wuhan (Cina), dove si macellano per scopi alimentari gli animali più inusitati: salamandre, ippopotami, giraffe, orsi, eterocefali glabri e petauri; uno di questi ultimi sarebbe stato il vettore del COVID-19, che si è dapprima diffuso nel mercato e, successivamente, nell'intera città. L'OMS ci ha tenuto a precisare che questo è quello che succede a mangiare schifezze.
C'è chi suppone che il virus sia stato diffuso dal medico star Roberto Burioni, perché non aveva altre idee per pubblicizzare il suo ultimo libro, intitolato Moriremo tutti, e sarà colpa dei novax.
Il Governo Cinese tarda a riconoscere l'emergenza, ma agli inizi di febbraio reagisce con misure draconiane: la città di Wuhan viene incenerita con tutti i suoi abitanti e, al suo posto, in meno di due settimane viene eretto un monumento al segretario Xi Jinping di proporzioni titaniche.
In pochi giorni molte Nazioni varano[1] a loro volta provvedimenti drastici, come sbattersene il cazzo e pulirsi il culo con la merda. In Italia, in particolare:
- su proposta del Ministro delle Pari Opportunità viene legalizzato il linciaggio dei cinesi; le opposizioni fanno un notevole ostruzionismo parlamentare, chiedendo di inserire nel testo di legge la dicitura "e generici musi gialli", sostenendo l'oggettiva difficoltà di distinguerli fra loro e adducendo ragioni precauzionali. Dopo un'estenuante mediazione si giunge a considerare nel novero dei "cinesi"[2] anche coreani, vietnamiti, birmani, giapponesi e veneti;
- si sigillano i confini tra Italia e Cina, chiudendo la città di Prato, che è collegata tramite un tunnel sotterraneo alla Cina, motivo per cui in Italia il virus si è diffuso prima che nei paesi asiatici;
- viene chiuso lo spazio aereo, e l'aereonautica abbatte gli uccelli migratori che parlano cinese; alcuni contestatori della LIPU, indignati per l'uccisione dei volatili, che venerano come divinità, vengono anch'essi abbattuti;
- viene aggiornato il codice della strada, inserendo il divieto di circolazione per il COVID-19, con decurtazioni fino a 10 punti e ammenda di 5.000 Paperdollari.
Nonostante la pronta reazione, si verificano focolai in svariati Paesi asiatici ed europei, Italia compresa: qui si diffonde dapprima in Lombardia, facilitato soprattutto dall'usanza degli autoctoni di mettersi banconote nel naso durante i riti sociali, e poi nelle regioni confinanti.
Vittime
Ad oggi l'infezione da COVID-19 ha fatto centordici vittime [3] considerando anche 9 malati terminali ultraottantenni e un tizio che è stato colpito da alcune particelle virali mentre cadeva dal 34esimo piano di un grattacielo.
Nonostante questa partenza lenta, eminenti scienziati[senza fonte] hanno ipotizzato che entro la fine del 2024 il conto delle vittime salirà a 40 miliardi. Queste previsioni apocalittiche hanno scatenato scene di panico e saccheggi, portando rapidamente alla fine della civiltà occidentale. Quella orientale pare resisterà ancora, come anche quella meridionale e settentrionale.
Terapie efficaci
Il COVID-19 si è mostrato resistente alla maggior parte dei farmaci antivirali disponibili ed attualmente non esiste un vaccino. Gli è stata dunque consegnata la Medaglia d'Oro per la Resistenza.
L'unico rimedio efficace è un farmaco omeopatico a base di Artemisia Fecalis, erba estremamente rara in quanto cresce esclusivamente sullo sterco di Giuliano Ferrara, che se la fa pagare a peso d'oro. Inoltre, puzza terribilmente.
Ad oggi, pertanto, la strategia consigliata dall'OMS è quella del contenimento, unitamente ad alcune pratiche igieniche, il che ha infastidito non poco la popolazione campana. Gli esperti suggeriscono di provvedere ad una rimozione almeno settimanale dei tarzanelli e di lavarsi bene le mani dopo averlo fatto. Inoltre è consigliato di evitare i posti affollati e di utilizzare un cannino sterile, facilmente reperibile in farmacia, per pippare la bamba.
In ogni caso si presenta la morte. Mangiare abbondante mais da pop-corn in preparazione di una scoppiettante incinerazione.
Metodi efficaci
- Antivirus Avaast o Norton. Gli altri non funzionano. Mantenerli sempre aggiornati.
- Pregare la Madonna.
- Saltare giù dal balcone.
- Indossare una mascherina fatta di:
- buccia di arancia spremuta;
- tessuto ricavato da slip, preferibilmente usati di due giorni;
- una maglietta sudata e ancora fragrante di Usain Bolt.
Nella cultura popolare
Dopo gli slogan "Napoli colera" proposti negli stadi dai tifosi bergamaschi dell'Atalanta, dal 2020 prendono piede i "Bergamo Corona".
Note
Pagine correlate
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