Armadi interdimensionali

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Chi ti dice che l'armadio che hai in casa sia assolutamente normale?

Gli armadi interdimensionali sono particolari armadi che permettono il passaggio in un'altra dimensione.

Può sembrare strano che un armadio come quello che avete a casa possa portarvi in posti bellissimi (o bruttissimi) ma è così e dovete crederci!

Nel corso di questo articolo scoprirete la storia, i luoghi, le fattezze, le diverse varietà degli armadi interdimensionali!

Gli inizi

Gli armadi interdimensionali vengono scoperti per puro caso nel lontano 2003 da uno studente che sperimentò le potenzialità dell'armadio senza saperlo.

Egli infatti si trovava in autobus fermo a un semaforo, quando diventò verde l'autobus proseguì svoltando a destra, nel contempo lo studente chiuse gli occhi per qualche secondo e quando li riaprì si ritrovò di nuovo fermo al semaforo di prima.

La cosa lo stupì. Nel mondo esterno non era cambiato niente ma lui aveva evidentemente viaggiato nel tempo.

Scrisse un saggio di cinque righe sul fenomeno e lo sottopose alla Normale di Pisa, chiedendo di tenere l'anonimato.

Vennero eseguiti molti test dai professori di fisica quantistica e chimica della suddetta università, tra i nomi più noti troviamo quello del professor Ghenge Craunitter e il suo assistente Thomassen Fertheuehakkerminst

I due fecero test alquanto controversi sui bambini del terzo mondo e sui cinesi, il più discusso dei quali consisteva in un container contenente 1000 cinesi montato su delle rotaie che percorrevano un tratto curvo dopo un semaforo, e che ebbe esiti molto scarsi, in quanto il fenomeno si verificò solo una volta su cento prove.

I due arrivarono a una conclusione sconcertante: il fenomeno degli armadi interdimensionali è assolutamente casuale! Ma esistono delle linee guida...

La teoria Craunitter-Fertheuehakkerminst

Dai numerosi esperimenti eseguiti dai due amiconi emerse quella che oggi è conosciuta come la teoria Craunitter-Fertheuehakkerminst sugli armadi interdimensionali.

Eccola spiegata per punti:

  • Gli armadi interdimensionali hanno essenzialmente la forma di un armadio, di quelli vecchi.
  • Compaiono all'improvviso per qualche millesimo di secondo, ma quanto basta per inghiottire un autobus intero.
  • Solitamente il fenomeno accade quando un mezzo motorizzato percorre una curva a gomito dopo un semaforo a una velocità non superiore a 30 Km/h e non inferiore a 5 km/h.
  • È più probabile che l'armadio si materializzi nei grossi centri urbani, soprattutto di mattina, e funziona meglio con i mezzi pubblici carichi di gente, tipo autobus che percorre tratte interurbane.

I due elaborarono questa teoria ma restava ancora una cosa da spiegare: dove portavano? E, soprattutto, con quale criterio?

Sono queste le domande che si pone l'allora ancora studente appassionato di fisica John Johnge Gengi, francoappalaco di origine serbo-croata.

Studiando i risultati ottenuti da Craunitter e compagno (i due si sposarono qualche anno dopo) e facendo esperimenti in cui la cavia era lui stesso arrivò a una importante scoperta che chiuse il dibattito sugli armadi interdimensionali.

La scoperta di John Johnge Gengi

Gengi confermò le scoperte fatte da Craunitter e scoprì dove portavano gli armadi.

Con quali parole si può descrivere un fenomeno di così tale importanza se non con quelle dello stesso Gengi tratte dal suo libro The extraordinary trip by the interdimensional closet che ora vi citiamo:

"...gli armadi interdimensionali portano in un'altra dimensione identica a quella da dove viene chi li attraversa[...]tutto è uguale, le persone che conosciamo sono le stesse, ci si accorge del passaggio solo perché si torna indietro nel tempo di qualche secondo, altrimenti non ce ne accorgeremmo neanche. La cosa sensazionale è che nello stesso istante in cui attraversiamo l'armadio, dall'altra parte, un altro "io" attraversa l'armadio, anch'esso inconsapevolmente, di conseguenza nelle rispettive dimensioni non avviene nessun cambiamento macroscopico, in quanto nessuno si accorgerà mai che venite da un'altra dimensione, visto che entrambe sono identiche e voi siete identici alle persone che hanno attraversato l'armadio nello stesso istante..."

Egli scoprì inoltre diversi tipi di armadi, quello in mogano ad esempio è il più interessante perché lascia il viaggiatore totalmente disorientato al suo arrivo nella nuova dimensione.


Gli armadi interdimensionali nell'immaginario collettivo

Gli armadi interdimensionali sono visti come fenomeni insoliti e del tutto improbabili ma non è assolutamente così!!!!!!!! Anzi, chissà quante volte avete viaggiato attraverso un armadio senza saperlo, magari ora vi trovate in un universo distante chissà quanto da quello vostro di origine, e vi pare tutto normale. Sono stati scritti anche libri sugli armadi, forse il più conosciuto è Il Leone, la Strega e l'Armadio di Clive S. Lewis, ma quando scrisse non si sapeva ancora niente sugli armadi interdimansionali, quindi l'autore si limitò a raccontare la sua esperienza personale. Quando passò l'armadio si trovava sotto l'effetto di allucinogeni (LSD). Ora si ritiene che passare un armadio sotto l'effetto di sostanze allucinogene crei una disfunzione nel sistema dell'armadio e si venga catapultati in una dimensione anomala con leoni parlanti, esseri mezzi uomo mezzi toro e streghe cattive. Si riesce a ritornare indietro dopo circa 12 ore quando l'effetto è svanito del tutto e avete ucciso la strega cattiva.