Ancona: differenze tra le versioni

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*[[Le Tredici Canne(lle)]]
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[[categoria:Città d'Italia]]
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Versione delle 20:12, 2 dic 2008

Ancona

(Stemma)

"Viè voltro!!!"

(Motto)

Posizione geografica all'interno del gesto dell'ombrello
Anno di fondazione prima che gli venissero sganciate sopra alcune bombe
Abitanti pesciaroli, ciambotti e disoccupati
Etnia principale terrona
Lingua Ancunità
Sistema di governo pesciocrazia
Moneta Moscioli
Attività principale Fà i rutti e le scurregge
« Ma vate a fa dà ntel culo! »
(Tizio)
« Ciavémo i mòòòòscioliiiii! »
(Tipico Ciambotto Anconetano)
« Ahò ninì cò è che c'hai nté la testa? Lbrecciulì o la renèla? »
(Tipico Ciambotto Anconetano)

Ancona è la capitale del gomito del tennista. In origine essa apparteneva alla Magna Grecia, ora se magnano solo le sardelle e i mòscioli de mare.

Storia

A memoria d'anconetano, Ancona è sempre esistita ed esisterà fin tanto che un'altra bomba non verrà sganciata su di essa. Patria del clacson, ad Ancona viene suonato per scopi esortativi, intimidatori, fannullori. È anche la patria dei contadini ar-fatti, con la puzza sotto il naso, e che non perdono tempo per dire oh, ma quanto so' ricco ?!!? sono ricco un casino, ahò - oppure, urlando dal finestrino - ahòòò!! levateee!! c'ho da passàà!! Ahòò LEVATEEE!! - questo si ripete ogni 5 minuti, e quindi sembra di stare in una città burina della Ciociaria. Infine in questà città burina non esiste un centro perché tuttora è in fase di costruzione dal 1287 d.C.

Posti da visitare

  • El Dòmo ( la cattedrale di San Ciriaco)
  • El lazzaretto
  • La Fiera de San Ceriàgo (Patrono de ancona)
  • Piazza pertini (unico posto di ritrovo rimasto per i pochi metallari, punk e barboni sopravvissuti in Ancona
  • Lo Zozzo (non sai mai cosa puoi trovare nelle sue paste!)
  • I mòscioli
  • Benzinaro della galleria
  • Il porto ((dove se pescano i mòscioli) si, esatto, se vuoi morire presto)
  • Ascensore del passetto (luogo consigliato a tutti gli emo per un classico suicidio. Solo una persona si e' salvata buttandosi giù dal passetto, evidentemente si trattava di un industrial metaller ricoperto di borchie e ferraglia fino all'osso)
  • Portonovo (stabilimento balneare sponsorizzato da D&G e truzzolandia)
  • Il bar del disco
  • Il discolo
  • Le bancarelle cinesi del corso vecchio
  • Il pakistà
  • Videociak
  • Il cagò
  • La gelateria-pizzeria-truzzeria Rosa
  • Q1
  • Q2
  • Q2/a
  • Q3
  • Q-ennesimo


Se volete fare un tuffo nella città antica c'è il mitico Giorgio Petetti l'unico cantastorie rimasto in vita.

Divertimenti

L'unico divertimento per gli anconetani/pesciaroli è salire sulla collina del Duomo, mettersi a uovo, e rotolare giù finché non si arriva al mare, dove, sei sei fortunato puoi sbattere contro una nave e affogare nell'acqua putrida oppure pescare dei pesci ragno, che poi a guardarli bene sono delle pentegane galleggianti. Se ancora non siete morti potete andare al Passetto e buttarvi giù dalla scogliera. In tutti e due i casi morirete galleggiando in acqua come dei veri pesciaroli.

Per gli amanti dei Moscioli, come arrivare ad Ancona dalla Terronia

La gallina Ancona

Nel 1932 uno scienziato pazzo residente ad Ancona di nome Por Kamastela creò un volatile ibrido accoppiando un mosciolo con una gallina. Il risultato fu la gallina Ancona. Oggi la gallina Ancona è estinta dato che l'unico suo esemplare (quello di padre mosciolo) morì nel 1934, fatto alla tarantina assieme ad una quintalata di moscioli durante la festa dell'Unità. La gallina Ancona aveva il piumaggio di una gallina Livorno, le zampe di una gallina Perugia, le ali di una gallina Bracciano e il becco di una gallina padovana. La gallina Ancona in tutta la sua breve vita fece un solo uovo da quale uscì un mosciolo con il becco e con le penne remiganti.

File:Gallinancona.jpg
La gallina Ancona. Suo padre era un mosciolo.

Dialetto

Il dialetto anconetano non esiste. Ad Ancona si parla un incrocio di romanesco, spagnolo, veneto, francese, maceratese e pesarese, perciò il vernacolo della città risulta alquanto incomprensibile. Un estratto di frase in anconetano che testimonia il gran collage di dialetti e lingue : Scì, lia el magna, ma però vuialtri andé a tapà el sbrego !.

Da che mondo e mondo poi i poveri anconetani hanno tutti, nessuno escluso, un terribile difetto di pronuncia : non riescono a pronunciare le consonanti doppie. Il risultato di questo difetto è disastroso e produce espressioni del tipo : Ahò monelì, vame a pià el carèlo !. La scuola di dizione e pronuncia di Macerata da anni organizza una manifestazione di raccolta fondi, Trenta ore per le doppie, con lo scopo di salvare i corregionali del capoluogo dal cosiddetto scacarellamènto consonantico, cioè la completa dispersione delle consonanti.

Un altro grosso difetto dell'anconetano medio e' quello di utilizzare il plurale molto raramente, questo porta ad esempi come: "cùscì è finiti tutti n'ti shcoji" oppure "è shchioppati per aria sà l'api de falcunara"

Il verbo dare

Gli anconetani vivono del verbo dare. Ad Ancona il verbo dare è sostituibile a tutti i verbi. Esempi eclantanti:

  • Ma vate a fa DÀ n'tel culo!
  • Scì, ma nuialtri ve DAMO n'tel culo a tuti!
  • Te DAGO un paro de sardelle n'tì reni che po' tele ricordi a vita, o ciaffò!
  • Ennamadonna che cocchia. Ciao figò de dio, me la DAI?


Questo é uno dei motivi per cui esiste il detto "meglio un morto in casa che un anconetano alla porta"

Gastronomia

Tra le specialità da provare appena arrivati ad Ancona, come non citare i famosi Mòscioli (volgarmente detti "cozze") usati anche come moneta di scambio locale. Altra famosissima e apprezzata specialità della zona è il Pà cu l'ojo, volgarmente denominato Pane e olio . A Natale le vie e le case si pervadono di un balsamico effluvio di pesce marcio. Si tratta del tradizionale Stoccafisso, ovvero merluzzo atlantico secco che appena tocca una goccia d'acqua diventa la cosa più puzzolente del mondo. La preparazione dello stoccafisso ha dei paralleli con riti esoterici di evocazione di entità da altri mondi. Per 24 benedette ore in genere il 23 dicembre l'anconetano è costretto a sopportare in casa una tremenda puzza di stoccafisso a bagno, che poi la sera del 24 verrà servito affogato di olio patate e melma sugosa random dopo aver stazionato 4 ore nel forno ed aver prodotto incrostazioni irreversibili sulla teglia. NB lo stoccafisso è più buono il giorno dopo. ATTENZIONE, NON È VERO; è vero soltanto nel caso delle patate che per imbimbizione notturna si intridono di sughetto dello stoccafisso e il giorno si oppongono meno alla digestione. ( fra le tante buone cose che porta la nascita del bambin gesù la notte di natale infatti non è contemplato lo stoccafisso) Lo stoccafisso tuttavia può risultare migliore il giorno successivo per i seguenti motivi a) assuefazione. La dose della sera della vigilia ha creato in voi assuefazione, per cui il giorno di natale vi sembrerà di mangiare una cotoletta b) ridondanza + c) rassegnazione Lo stoccafisso è avanzato (caso strano..) per cui il giorno dopo padroni di casa ve lo serviranno stampando sorrisi su ogni tentativo di spacciarvelo per una deliziosa pietanza. Si creerà così una triangolo esoterico fra il vostro stomaco l'anima dello stoccafisso e l'ineluttabilità della sorte. La sorte dispone che lo stoccafisso DOVRA' essere terminato dai commensali, lo stomaco degli stessi si rassegna al triste evento, cosicchè l'anima( che si manifesta col puzzo) del povero merluzzo, rimasta intrappolata nella nostra dimensione potrà finalmente darsi pace.


Il mòsciolo in tutta la sua mosciolosità

In provincia di Ancona