1860: differenze tra le versioni
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Il '''1860''' fu un [[anno]] importantissimo per la storia italiana, tanto che non accadde nulla nel resto del mondo.
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Versione delle 08:12, 20 mar 2020
Il 1860 fu un anno importantissimo per la storia italiana, tanto che non accadde nulla nel resto del mondo.
Eventi
- Jean-Joseph-Étienne Lenoir inventa il primo motore a combustione ma nessuna macchina che potesse sfruttarne il potenziale: venne usato per anni come fermaporte, con scarsi risultati.
- 11 e 12 marzo - Parma, Modena, il Granducato di Toscana, ed Emilia e Romagna decidono tramite plebiscito di entrare a far parte nel Regno d'Italia. Il popolo ancora oggi non ha capito per cos'ha votato.
- 5 maggio - Inizia la "Spedizione dei Mille" da Quarto, nonostante Cavour avesse rubato le armi i viveri e pure le vele. Purtroppo le navi erano a vapore.
- 6 giugno - Garibaldi instaura un governo provvisorio a Palermo, o questo è ciò che la mafia fa credere a Garibaldi.
- 25 giugno - Anche a Napoli si instaura un governo provvisorio, per dimostrare agli isolani che anche loro sono al passo con i tempi.
- 20 luglio - Dopo la battaglia di Milazzo, l'esercito delle due Sicilie diventa ufficialmente "l'esercito di una Sicilia", quella sbagliata.
- 30 agosto - Un po' di soldati borbonici si arrendono perché non avevano più capito in che esercito militassero.
- 7 settembre - Garibaldi va in gita a Napoli. I generali borbonici gli urlano: "Vedi Napoli e poi muori!"
- 16 settembre - Finalmente entrano in scena quei senzadio dei piemontesi, e sconfiggono le sante truppe del vicario di Cristo a Castelfidardo.
- 26 settembre - E ora il gossip: Giosuè Carducci diventa il primo professore di letteratura italiana a Bologna. Le organizzazioni studentesche già annunciano battaglia.
- 1 ottobre - "L'esercito di una Sicilia" viene sconfitto ancora, diventando "l'esercito di nessuna Sicilia"
- 26 ottobre - Storico incontro tra Garibaldi e Vittorio Emanuele II a Teano: il primo con le spalle al muro e le braccia alzate, il secondo con il fucile carico tra le mani.