Nonbooks:Sbarazzarsi della Sardegna

Nonbooks, prontuari e libercoli anzichenò.
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« Se la Sardegna appartiene davvero all'Italia, perché non confina con nessuna regione italiana? »
(Valida argomentazione.)
« Più posti di lavoro e meno regioni per tutti! »
(Politico che intende liberarsi della Sardegna.)

Perché sbarazzarsi della Sardegna?

Tipico paesaggio sardo. Come dimostra l'immagine, questa terra arida e senza vita non è di alcuna utilità all'Italia.

Adesso non dirmi che non è un'idea geniale.

L'inutilità della Sardegna

La Sardegna è notoriamente inutile. A sostegno di questa tesi vi è il fatto che in Sardegna non ci sono vere e proprie città. Il campo profughi di Oristano si staglia tra colline rocciose, dimenticato persino dalla Protezione Civile. L'accampamento di Cagliari tuttora ha in uso calendari datati 1952. Recenti studi confermano poi l'esistenza di rovine che un tempo erano i villaggi di Sassari e Nuoro, attualmente abitati da germi e batteri.

La Sardegna, inoltre, è così inutile che tutti dicono che l'Italia è a forma di stivale, dimenticandosi completamente della sua esistenza. Inoltre si dice che l'Italia misuri circa 1200 km, senza prendere neanche in considerazione le isole. Quindi le isole non fanno parte dell'Italia. Proprio come l'Alto Adige. Secondo l'ultimo censimento, la Sardegna sarebbe popolata da uomini appartenenti ad un diverso ramo dell'evoluzione umana che si esprimono utilizzando una forma molto primitiva di linguaggio verbale: il sardo, appunto. Gli ultimi reperti archeologici riportano comunque la presenza di fossili che sarebbero da attribuire all'Homo sardensis, una scimmia evolutasi parallelamente ai babbuini africani.

Primo tentativo: la Sardegna non c'è, non è mai esistita

La soluzione migliore.

Sbarazzarsi della Sardegna è un chiodo fisso presente in ogni agenda di governo degli ultimi 150 anni. Tuttavia il piano, essendo di difficile attuazione, non è mai stato portato a termine. Il primo metodo ivi proposto consiste nel fingere che l'isola a largo del mar Tirreno non sia mai esistita. Si procederà dunque a cancellare l'isola da ogni cartina geografica, mettendoci al suo posto la Luna, una seconda Corsica o un adesivo. In seguito ogni documento che comprovi la sua esistenza dovrà essere eliminato o modificato cambiando il nome Sardegna con Cipro. La squadra di calcio del Cagliari, che attualmente milita in serie A, sarà sostituita dal Fiorenzuola. I personaggi famosi sardi diventeranno seduta stante di nazionalità francese e saranno trasferiti in Corsica.

« E la vera isola che fine farà? »
(Lettore rompicoglioni curioso)

Questa domanda non è pertinente all'argomento, poiché la Sardegna non è mai esistita.

Secondo tentativo: vendere la Sardegna alla Germania

Se provare l'inesistenza di un'isola risulterà difficoltoso, perché non tentare di vendere il suddetto incomodo? L'Italia ha troppe coste sul mare, la Germania troppo poche... non so te, ma io intravedo una soluzione. Avviare le trattative con un paese amico non dovrebbe essere difficile, ma prima naturalmente bisognerà convincere il governo e l'opinione pubblica. Puoi recarti da Bruno Vespa, che sarà lieto di dare la parola a un luminare con idee avanguardistiche, ed esporre la tua tesi in diretta nazionale. Il popolo capirà le tue buone intenzioni.

Al momento della trattativa occorrerà fare attenzione a non accettare un prezzo inferiore ai 450 euro. È vero che vogliamo liberarci di un peso morto, ma non per questo dobbiamo apparire deboli davanti all'Europa. I 450 euro ricavati dalla vendita della Sardegna potranno poi essere investiti nella costruzione del ponte sullo stretto di Messina, così da far diventare la Sicilia una regione italiana. Se dovessero sorgere problemi, raccomandiamo di vendere anche la Sicilia.

Terzo tentativo: insinuare che la Sardegna non appartenga all'Italia

Come dimostra questa immagine satellitare, la Sardegna appartiene al Portogallo, essendo collegata ad esso da un ponte.

Se i primi tentativi dovessero fallire, occorrerà agire in maniera più subdola. Mettere in giro strane voci sull'isola può rivelarsi una saggia mossa. Seguono alcuni esempi.

« Ma questa Sardegna poi, serve davvero a qualcosa? »
(Uno che si dedica alla causa.)
« Io ho sentito dire che un tempo non era lì: ci è arrivata passando dallo stretto di Gibilterra. Come puoi fidarti di un'isola che cambia posto? »
(Corretta osservazione.)
« Ma lo sapete che la Sardegna è stata la prima regione italiana? Come possiamo essere così stupidi da privarcene? »
(Uno che vuole farsi male.)
« I romani hanno combattuto contro Cartagine nella Prima Guerra Punica per avere la Sardegna poi hanno perso di proposito nella seconda per ridarla »
(Lo stesso di prima.)

Quarto tentativo: far colare a picco l'isola

La Sardegna si appresta ad affondare.

Se non ci si può liberare di quest'isola che nessuno ha mai voluto, tanto vale eliminarla. Essendo un'isola, è circondata dal mare, basterà quindi trivellare la terra e bucare il suolo affinché l'acqua venga su e l'isola coli a picco: questo assunto si basa sulla nota teoria fisica scoperta da Aristotele nella vasca da bagno, o qualcosa del genere, secondo la quale se prendi un oggetto e lo buchi e poi lo metti nell'acqua, questo affonderà. Tuttora non è ancora chiaro il perché, ma è noto che funziona proprio così.

Questo metodo ultramoderno richiede tuttavia l'impiego di potenti razzi che colpiranno la Sardegna causandone l'affondamento. Attualmente sono in via di sperimentazione su altre isole, come Cuba, l'Irlanda e la Valle d'Aosta.

Conseguenze dell'inabissamento dell'isola

L'Unione Europea, durante l'ultimo consiglio, ha sollevato alcune perplessità riguardo l'attuazione della quarta risoluzione per sbarazzarsi della Sardegna. Se l'isola dovesse infatti colare a picco, i suoi abitanti (le capre) che fine farebbero? La Francia ha radunato un team di sociologi esperti in politiche immigratorie internazionali e ha infine concluso che 5 Cuba Libre e una bottiglia di assenzio non sono di aiuto sul lavoro. Gli Stati Uniti, anche se non membri dell'UE, hanno dichiarato guerra ad un paio di stati a caso, giusto per far notare la propria presenza. Gli Spagnoli erano in pausa pranzo, ma hanno lasciato una nota: "Affoghiamoli tutti!". La Germania ha proposto l'apertura di centri di accoglienza in Bavaria e promesso un milione di posti di lavoro. Finché un addetto alle pulizie, che passava di lì per caso, ha suggerito alla commissione che molto probabilmente i sardi potrebbero:

  • Raggiungere a nuoto la Corsica. Questo sarebbe tuttavia causa di un sovraffollamento dell'isola, che, non sostenendo il peso di così tante persone, colerebbe a picco a sua volta, scaricando tutto il fardello sulla Liguria. Sarebbe oltretutto un ottimo esperimento per scoprire se le capre sanno nuotare.
  • Evolversi in anfibi, nel giro di 20.000 anni, imparando così a respirare sott'acqua per mezzo delle branchie.
  • Creare un'arca gigantesca su cui far salire un esemplare maschio, femmina e trans per ogni specie vivente.
  • Scavare sul fondale e sbucare esattamente dall'altra parte del mondo. Peccato che lì non ci sia nient'altro che acqua. I sardi potrebbero così nuotare fino alla Nuova Zelanda o decidere di farsi rosicchiare dagli squali.
  • Pregare un Dio misericordioso, come ad esempio il Dio Ivano.
  • Chiudersi in bunker sotterranei strafatti di acidi e giocare alla Play Station in attesa della fine del mondo.
  • Imbarcarsi su mille gommoni in direzione di Lampedusa.
  • Fare ricorso al TAR del Lazio.

Sondaggio sei d'accordo?

<poll> Secondo te la Sardegna va affondata? Ovviamente sì! Cos'è la Sardegna? E io dove le faccio le vacanze? Ci vivo... Ci vivo e me ne voglio andare! Tanto vale affondarla, anche solo per passare il tempo durante il viaggio. Basterebbe spostarla in Florida. </poll>

La Sardegna non è più italiana

A questo punto non ci resta che farti i complimenti. Grazie a te la Sardegna non è più un'isola italiana!

« Cosa ho ottenuto ora? »
(Tu su domande essenziali)
« Due penny. »

Voci insabbiate



Questo è un manuale di squallidità, uno di quelli un po' meno loffi della media.
È stato miracolato come tale il giorno 5 marzo 2017 col 57.1% di voti (su 7).
Naturalmente sono ben accetti insulti e vandalismi che peggiorino ulteriormente il non-lavoro svolto.

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