Pastore sardo

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Un gruppo di pastori sardi prima di iniziare le tosature.

Il pastore sardo rappresenta l'anima portante dell'economia sarda. Egli infatti nelle sue tipiche attività lecite, dubbie o illecite rappresenta la principale voce dell'indotto isolano.

Il soggetto

Il pastore sardo nasce per parto-genesi, dopo nove mesi di gestazione. Appena nato gli viene fornita la prima leppa, coltello a serramanico con lama simil-bisturi, con cui da solo si taglia il cordone ombelicale, dopo pochi minuti è già in grado di fare i primi passi, e disdegnando il seno materno, sempre con l'aiuto della fedele leppa, che oramai maneggia con disinvoltura, inizia a sfamarsi di pecorino stagionato di 3 anni.

Un pastore sardo che deve rinnovare il guardaroba per l'inverno.

Appena nato può mangiare solo latticini, è troppo piccolo per mangiare il casu marzu, formaggio coi vermi, in quanto i vermi potrebbero causare problemi al delicato apparato digerente. Solo a 6 mesi di età viene iniziato alla delicata prelibatezza. Superato quindi la parte alimentare ora deve vestirsi... le ore subito successive la nascita sono le più difficoltose per il piccolo pastore, infatti deve inseguire l'agnello giù per i campi, ucciderlo, scuoiarlo e farsi la sua prima pelliccia. I pericoli sono essenzialmente due, se nasce in periodi sfavorevoli, ad esempio a settembre, il bambino non troverà agnelli da scuoiare ma solo capi adulti, provate voi a 3 ore di vita a uccidere un montone. Il secondo problema è che se nasce in inverno, può correre per circa 3 km prima che muoia assiderato.

Superata quindi questa prova selettiva, il piccolo raggiungerà il bar del paese, dove ordinerà la sua prima Ichnusa, e dove dovrà superare il fondamentale rito di iniziazione: sparo del cartello.

In poco tempo il piccolo diverrà un nobile pastore. Quella figura mitica di cui vi è un intreccio tra leggenda e storia, di esso si dice che sia in grado di riconoscere 1000 pecore ad una ad una e pare che quando le munga sia in grado di riconoscere chi ha passato tra le sue possenti mani e chi no... giunto a 997 pecore è in grado di dire non ho munto Gianna, Casper e Fiocco di neve (c'è sempre una pecora che si chiama Fiocco di neve)...

Storia

Un pastore fonnese di spalle

La storia della Sardegna è profondamente intrecciata alla figura del pastore. Essi all'urlo di:

« 'Ta bellu bochire et non pagare (che bello uccidere e non venire perseguiti dalla legge)  »
(Pastore sardo sulle guerre, citazione vera)

accoglievano con gioia i vari usurpatori. Leggendarie storie di cappe e spade... pardon... cappe e leppe, allietavano la monotona vita del paese. I nostri gloriosi difensori della insulare libertà, dovettero soccombere solo di fronte a grandiosi eserciti nemici, non prima di averne sterminato migliaia ovviamente, ma alla fine anche il fiero pastore dovette cedere il passo, cosi che qualcuno è riuscito purè ad annettere il loro territorio ai propri possedimenti. Ufficialmente appartenevano a questo o quello stato, almeno così era scritto sul loro passaporto[citazione necessaria], ma in pratica mai nessuno li ha resi tributari...

Il pastore sardo di norma è nullatenente. La Jeep Cherokee è infatti intestato a Fiocco di Neve (di cui sopra), l'Akhal Tekè nella stalla è ufficialmente un asino cresciutello, la muta di segugi italiani a pelo forte fulvo per la caccia al cinghiale vengono fatti passare agli occhi dell'ingenuo esattore come frutto di un incrocio tra pecora e cane. In alcuni casi il cane è un pastore fonnese, che passa ancora più inosservato in quanto non si riesce a capire quale sia la testa e quale il culo del cane. Il pastore fonnese ha abitudini curiose, non morde ma stocca di leppa e se incontra un altro pastore fonnese, entrambi la finiscono nel bar più vicino ad ubriacarsi e a sparare lampioni dopo. Lo stesso dicasi del Cirneco dell'Etna, che essendo levriereggiante, quindi particolarmente esile, muove a compassione l'esattore credendolo malnutrito oltre che brutto. Di norma il pastore sardo ha sempre animali brutti, eccetto il cavallo. Nel qual caso l'esattore riesca ad individuare qualche bestia di valore, improvvisamente il pastore disconosce l'animale con frasi del tipo: "Non l'avevo mai visto prima d'ora, deve essere scappato al vicino".

Mezzi di locomozione

Un pastore al passo coi tempi.

Il pastore sardo distrugge qualsiasi mezzo gli venga fornito, eccetto il cavallo.
In ogni caso la macchina semidistrutta, rigorosamente alimentata a nafta agricola, la si riconosce per le sgommate di sterco ovino sulla fiancata e per i bidoni del latte sul cofano. Con la macchina così conciata fanno tutti gli spostamenti ordinari a breve-medio raggio, quando invece devono fare lunghi viaggi tolgono i bidoni del latte che altrimenti si inacidisce. Vanno anche ad esempio a Porto Cervo. E puntualmente vengono bloccati dai carabinieri all'ingresso del centro turistico, a questo punto gridando al complotto contro i sardi, si ritirano nel bar all'ingresso dell'urbe, da cui esprimono felici commenti sulle varie femmine passanti, celebrità o no è indifferente, tanto non le conoscono. Tant'è che il G8 lo volevano fare alla Maddalena, un isola, per evitare che questi si relazionassero con Michelle Obama, con frasi tipi "diasta bolli 1/2 killu de petza bia", " vorresti 1/2 kg di carne viva?" quindi per evitare l'incidente internazionale, cornificare Barack non sarebbe stato carino, hanno spostato tutto alla Maddalena. I pochi km di mare avrebbero tenuto sicuramente lontano i pastori, che dell'acqua hanno paura.

Sport e cavallo

Questo non è un pastore sardo

È chiaro che, a fronte dell'impegno fisico propinato nel lavoro e nelle attività collaterali (quelle dubbie e illecite), il nostro pastore fa già tanto movimento fisico, per cui gli sport praticati non si possono definire esattamente sport. Scherma con leppa, sparo al cartello, e rottura di osso di collo con cavallo.

Il piccolo pastore viene subito iniziato al cavallo, si dice che il pastore stesso dorma in piedi, ma forse è solo una leggenda metropolitana. Del cavallo egli ha una cura maniacale, è il suo miglior amico, nonché il mezzo da mostrare alla festa di paese o con cui andare alle varie sagre. Rompersi il collo a cavallo è uno sport molto difficile, anche perché non è sufficiente buttarsi a terra dal cavallo al galoppo. Il pastore sardo è coriaceo. Sono necessari alcuni accorgimenti e lo sviluppo di percorsi appositi. Vi sono varie competizioni inferiori ma le più importanti, quelli con la concorrenza più agguerrita, sono s'ardia di Sedilo e il palio di Fonni. S'ardia di Sedilo è una gara che a confronto il TT Isola di Man è una gara da femminucce. Un centinaio di cavalieri si rincorrono in mezzo ad un paese con folli pendenze tra pilastri, alberi panchine. Il primo che si rompe l'osso del collo vince. Se colpisci qualcosa ma non ti rompi l'osso del collo, ti vengono tolti 5 punti. Il gioco finisce quando l'ambulanza e le pompe funebri intralciano il tracciato, per raccogliere il vincitore. Nessun vincitore ha mai ritirato il premio. L'altra gara è il palio di Fonni, dove si alternano le pariglie a gare di velocità in pista. Nelle pariglie gruppi di ragazzi si lanciano in piedi sui cavalli al galoppo facendo varie figure. Non essendoci ostacoli fissi occorre sviluppare figure tipo schiaccia-cervello o presa-j, leve particolari per poter riuscire nell'intento.
In fin dei conti quello che la supercar è per il truzzo, il cavallo è per il pastore, status symbol, simbolo fallico, modo per rimorchiare le donne.

Le donne infatti guardano sempre il cavallo dell'uomo. Per questo motivo nei pantaloni la zona inguinale si chiama cavallo. Al cavallo si deve la ben nota espressione "Cuaddu??? Ti coddiri" letteralmente, cavallo? Ti copuli. Da esclamare quando qualcuno pronuncia "cavallo". Mentre per indicare una ragazza particolarmente carina si dice "Egua" (dal latino Equinus, e poi dicono che su Nonciclopedia ci sono solo stupidaggini), quando andate nei villaggi montani ricordatevi di complimentarvi con i villici della loro fidanzata, con frasi tipo "la tua ragazza è proprio un'egua".

Attività dubbie

Dicevamo che il pastore produce indotto da varie attività. Alcune lecite, quelle derivanti dalla pastorizia. Ma egli arrotonda con attività un po' meno lecite, diciamo in prima istanza... dubbie.

Esse sono:

  • Macellazione abusiva di capi di bestiame
  • Distillazione di superalcolici
  • Copulazione con animali (produce reddito nel momento in cui registrano le immagini e le vendono)

Ora i miei venticinque lettori potranno obiettare sul fatto che queste sono tutte attività illecite... sì, forse nel resto d'Italia, ma in Sardegna sono considerate dubbie, il confine sta nel fatto che anche le forze dell'ordine rientrano nella ordinaria clientela di queste attività dubbie. Ossia essi comprano capi macellati dai pastori, comprano su fill'e ferru dai pastori mentre per quanto riguarda la copulazione con animali non si hanno notizie, ma non risulta ad oggi nessun indagato al riguardo. Più complicato il caso in cui un agente di polizia svolga anche il secondo lavoro di pastore: l'autoammanettamento non è previsto dal codice, sia penale che stradale. Al limite può chiedere ad un collega di denunciarlo. O anche no.

Attività illecite

Il pastore sardo vive con il mito di Robin Hood, anche se in effetti non lo conosce. Però se lo conoscesse probabilmente sarebbe il suo idolo. Forse un po' effeminato per come si veste, con quei pantacollant verdi, ma dai gliela passiamo. Anche ai sardi piace vivere nella foresta, e come a quello inglese, piace rubare ai ricchi per dare ai poveri... lui si considera povero... ricordate? Nullatenente.

In principio essi avevano una forma di commercio abbastanza primordiale, una persona in cambio di soldi... ma ben presto persero parecchi punti nell'indice di gradimento. Tutti si chiedevano "povero bambino, chissà come soffre!".
Cosi che il pastore ha fatto un'indagine di mercato, si è messo a studiare e dopo approfonditi studi economici e di marketing, con l'influenza di alcuni film come Zeitgeist dove apprende la teoria del signoraggio, che permette alle banche di arricchirsi senza limiti e che come l'entropia dell'universo, mandano più o meno velocemente in rovina un paese, costringendolo a guerre per far fronte agli interessi, è riuscito ad individuare il ricco da derubare:
Le banche. E cosi che il nostro pastorello, dotato di umana compassione e di francescana umiltà, si immola per la patria e punisce questi spietati centri di potere che causano migliaia di morti nel mondo. I sondaggi schizzano nuovamente alle stelle infatti a nessuno sta simpatica la banca... chi vuoi che dica: "bastardi hanno derubato la banca che ogni mese ci preleva 900 euro per il mutuo di cui 800 di quota interessi e 100 di quota capitale". Lo so, le forze dell'ordine ve li additeranno come i 30 peggiori criminali del pianeta, come Raffaele Arzu, infatti per i guardiani della nostra incolumità uno che ruba dieci euro ad una banca è peggio di un serial killer o di un stupratore seriale. Comunque sappiate che se non avete una banca, voi non correte alcun rischio.

In linea di massima le azioni illecite del pastore sardo colpiscono per l'estrema sproporzione tra attività illecita in se e punti di felloneria. Ad esempio se dovesse rubare un chupa chups ad un bambino esso è in grado di tenere in ostaggio un intero paese, distruggere tre portaerei nemiche e isolare un'intera regione dalla corrente elettrica. Pare ad esempio che Hiroshima e Nagasaki siano dirette conseguenze del fatto che un pastore sardo rimase senza miscela e aveva necessita di rubare un litro di miscela dal motorino di un giapponese.

Nei paesi dell'entroterra concetti come prelevare al bancomat si confondono facilmente con prelevare il bancomat. Tanto impegno e tanto folklore viene profuso nel cercare di impossessarsi del bancomat ed è spettacolare vedere le modalità di presa. Il piano è semplice, si ruba un mezzo pesante dal cantiere appena aperto in paese, e si distrugge l'intero paese fin quando solo il bancomat rimane in piedi, dopo di che si scappa con un mezzo più leggero, con il bancomat legato sull'imperiale. Nel caso di portavalori, la cosa si complica un po', ma è ancora alla portata di tutti. Si paralizza metà Italia incendiando alcune auto in mezzo ad una autostrada. E il gioco è fatto. Hai bloccato il portavalori, che ingenuamente in mezzo all'autostrada pensavano di poter fare a meno della scorta...

Capo Guardia : [omissis]la scorta, ci seguirà fino al casello, dopo di che in autostrada non ci servirà più
Giovane Recluta : Perché non ci serve più?
Capo Guardia : Perché una volta lanciati non ci fermeranno più
Giovane Recluta : Ma possono bloccare l'autostrada dopo di che saremmo vulnerabili
Capo Guardia : HAAHAHA tu vedi troppi film, credimi per bloccarci in autostrada dovrebbero scatenare un inferno

... forse non sanno chi sono i pastori sardi. Dopodiché 15 uomini armati di granate e Kalashnikov terranno sotto tiro le tre guardie. Ora ci si aspetta che 15 uomini aventi una potenza di fuoco degno di un cacciatorpediniere, convincano le tre guardie, che prendono 1200 euro al mese con assegni familiari, in netta inferiorità numerica e di potenza di fuoco, a girarsi dall'altra parte a cercare funghi aspettando che finiscano... invece no, qualcuno pensa "li fermo io i pastori sardi"... forse non sanno chi sono i pastori sardi. Ma questa guida permetterà di conoscere questa simpatica figura.

Il pastore sardo e il cinema

Il personaggio ben si presta ad apparire nei film, ma per questioni di patriottismo americano spesso hanno apportato alcune modifiche... ma non temete, si tratta inequivocabilmente di pastori sardi.

Willie

Visto così sembrerebbe un pastore sardo...

Willie il giardiniere, è sardo o scozzese? Gli scozzesi sono l'equivalente dei sardi nel mondo anglo-sassone. Entrambi sono popoli di pastori e appartengono ad uno stato non proprio: i sardi hanno le launeddas, gli scozzesi la cornamusa, loro hanno William Wallace, i sardi Eleonora D'Arborea [per i più ignoranti: padre Mariano e figlia Eleonora, resistettero per parecchi anni al grandioso esercito spagnolo. Solo la peste che uccise Eleonora senza lasciare erede permise agli spagnoli di conquistare la Sardegna], gli scozzesi hanno Trainspotting, i sardi Ugo Cappellacci, gli scozzesi hanno Sean Connery i sardi Marco Carta... va be' questa no, però le analogie sono tante e quindi assale il dubbio... Willie è sardo o scozzese?

Cowboy

Riunione di condominio tra pastori sardi

I cowboy non sono vaccari ma sono pastori sardi a cui hanno sostituito gli ovini con i bovini e le leppe con le pistole. Altrimenti non potevano fare i film spara-tutto. Ma vi sono numerosi indizi che smascherano l'artefatto:

  • Si sfidano sempre a duello
  • Fanno spesso delle risse
  • Bevono incredibili quantità di alcolici provenienti da bottiglie senza etichetta
  • Rapinano banche
  • Rubano bestiame
  • Assaltano le diligenze portavalori
  • Vogliono più bene al cavallo che alla propria moglie
  • La Sardegna è lontana (far) ed a ovest (west) rispetto all'Italia

Devo continuare? Non è un film già visto? Esatto, sono pastori sardi.

Cossiga

Francesco Cossiga a detta di Marcello Pera era un pastore sardo, oltre che brigante e rapitore.

On. Pera : [...]Non accetto critiche da un pastorello sardo
Sen. Cossiga : Io non sono pastore, neanche mio padre lo era, forse i miei nonni erano pastori, ma considerato che in Italia si è soliti dare cognomi di frutte e verdure a figli di ignoti, credo sia meglio non indagare sulla professione delle proprie ave

Il pastore oggi

Nessuna capretta può più resistergli

Il pastore, assieme alle indagini di mercato che hanno fatto decretare il cambio settoriale nel campo delle attività illecite, ha anche avviato una campagna di restyling per rilanciare la nobile arte del pastore sardo. Anzitutto, visto che oggigiorno gli spazzini si fanno chiamare operatori ecologici, le puttane escort, i truffatori invece si fanno chiamare deputati, allora anche lui ha deciso di darsi un altro nome: imprenditore agricolo. Suona bene, vero?

Appositi stilisti hanno sviluppato una collezione autunno-inverno-primavera-estate. Cambiando il colore del filo della cuciture. I geniali stilisti poi, per rispettare la tradizione, hanno preso gli abiti al mercato e gli hanno cambiato l'etichetta. Hanno modificato il parco macchine con nuovi trattori più aggressivi e prestanti. Nuove bardature per i cavalli, e restiling dei gambali, con suola innovativa. Materiali innovativi per le leppe come corna di Bridge(che zoccola la moglie). Insomma per un pastore orientato al futuro, un nuovo modo di vedere il mondo.

Voci correlate