Marco Borriello: differenze tra le versioni

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L'anno dopo ritorna a [[Treviso]], poichè la squadra di [[Trieste]] non può permettersi uno stipendio come il suo. Qui comincia a giocare qualche partita da un quarto d'ora a [[calcetto]], riscontrando molte simpatie nella squadra del dopo-lavoro [[A.T.A.C.]] della città.
L'anno dopo ritorna a [[Treviso]], poichè la squadra di [[Trieste]] non può permettersi uno stipendio come il suo. Qui comincia a giocare qualche partita da un quarto d'ora a [[calcetto]], riscontrando molte simpatie nella squadra del dopo-lavoro [[A.T.A.C.]] della città.


Nel [[2002]], con un colpo di stato a [[Treviso]] da parte della [[Lega Nord]] con al comando [[Umberto Bossi]], '''Marco''' viene liberato per poi essere riportato a [[Milano]] dagli stessi leghisti. [[Silvio Berlusconi]] lo ritesserà in nero subito per la sua squadra, dove non trovando spazio, viene incaricato da [[Carlo Ancellotti]] di fare la guardia ai suoi maiali giù nello [[spogliatoio]].<br />Per caso, mentre sta osservando una delle tante partite in tribuna, viene colpito da un pallone che casualmente finisce in rete e gli fanno siglare una tristissima prima rete tra i professionisti. Esordirà in [[Champions League]] sostituendo [[Andriy Shevchenko]], che durante la partita era stato colpito casualmente da un [[meteorite]] in campo che gli aveva causato, cascandogli addosso, ustioni e fratture lungo tutto il suo corpo. Ritenuto responsabile dell'infortunio al compagno di squadra, '''Marco''' venne punito da [[Adriano Galliano]] a stare fino a [[Giugno]] all'[[Empoli]], che in quel periodo era allenata da un lunatico e psicopatico di nome [[Leonardo Da Vinci]], che si divertiva a vivisezionare i giocatori della propria squadra quando aveva le sue crisi psichiche.
Nel [[2002]], con un colpo di stato a [[Treviso]] da parte della [[Lega Nord]] con al comando [[Umberto Bossi]], '''Marco''' viene liberato per poi essere riportato a [[Milano]] dagli stessi leghisti. [[Silvio Berlusconi]] lo ritesserà in nero subito per la sua squadra, dove non trovando spazio, viene incaricato da [[Carlo Ancelotti]] di fare la guardia ai suoi maiali giù nello [[spogliatoio]].<br />Per caso, mentre sta osservando una delle tante partite in tribuna, viene colpito da un pallone che casualmente finisce in rete e gli fanno siglare una tristissima prima rete tra i professionisti. Esordirà in [[Champions League]] sostituendo [[Andriy Shevchenko]], che durante la partita era stato colpito casualmente da un [[meteorite]] in campo che gli aveva causato, cascandogli addosso, ustioni e fratture lungo tutto il suo corpo. Ritenuto responsabile dell'infortunio al compagno di squadra, '''Marco''' venne punito da [[Adriano Galliano]] a stare fino a [[Giugno]] all'[[Empoli]], che in quel periodo era allenata da un lunatico e psicopatico di nome [[Leonardo Da Vinci]], che si divertiva a vivisezionare i giocatori della propria squadra quando aveva le sue crisi psichiche.


Tornato al [[A.C. Milan]] pochi mesi dopo senza alcuni pezzi del suo corpo, [[Adriano Galliani]] e [[Silvio Berlusconi]] sono indecisi se pensionarlo poichè è inutilizzabile in campo. Il lampo di genio viene però a Carlo Ancellotti, che decide di fare seguire a Marco un master a Reggio Calabria sul peperoncino di Soverato, che l'allenatore aveva intenzione di introdurre nell'alimentazione dei suoi maiali. Qui, tra lo stupore dei docenti della facoltà della Moiola Osella, Marco esce dal corso con il massimo dei voti e con un diploma che tutt'ora risiede nel gabinetto di Silvio Berlusconi. Silvio ed Adriano Galliani vedendo l'interessamento da parte di Marco nella buona forchetta, decidono di inviarlo a studiare i piatti di pesce a Genova, presso la Sampdoria. Qui diventerà amico di Antonio Cassano, con cui imparerà a degustare i codesti piatti a base di pesce e quant'altro. A Genova rimmarrà fino a Gennaio, poichè Ancellotti per l'alimentazione dei maiali opta per una dieta vegetariana a base di radicchio. Marco quindi ritorna a Treviso, patria di codesta verdura, ad apprendere più ricette possibili a base di radicchio. Per il grande impegno, Berlusconi lo riprende a Milano, e gli fa firmare un contratto non fasullo per l'A.C. Milan, conquistando anche la fiducia del cuoco della squadra.
Tornato al [[A.C. Milan]] pochi mesi dopo senza alcuni pezzi del suo corpo, [[Adriano Galliani]] e [[Silvio Berlusconi]] sono indecisi se pensionarlo poichè è inutilizzabile in campo. Il lampo di genio viene però a Carlo Ancellotti, che decide di fare seguire a Marco un master a Reggio Calabria sul peperoncino di Soverato, che l'allenatore aveva intenzione di introdurre nell'alimentazione dei suoi maiali. Qui, tra lo stupore dei docenti della facoltà della Moiola Osella, Marco esce dal corso con il massimo dei voti e con un diploma che tutt'ora risiede nel gabinetto di Silvio Berlusconi. Silvio ed Adriano Galliani vedendo l'interessamento da parte di Marco nella buona forchetta, decidono di inviarlo a studiare i piatti di pesce a Genova, presso la Sampdoria. Qui diventerà amico di Antonio Cassano, con cui imparerà a degustare i codesti piatti a base di pesce e quant'altro. A Genova rimmarrà fino a Gennaio, poichè Ancellotti per l'alimentazione dei maiali opta per una dieta vegetariana a base di radicchio. Marco quindi ritorna a Treviso, patria di codesta verdura, ad apprendere più ricette possibili a base di radicchio. Per il grande impegno, Berlusconi lo riprende a Milano, e gli fa firmare un contratto non fasullo per l'A.C. Milan, conquistando anche la fiducia del cuoco della squadra.

Versione delle 13:46, 31 dic 2008

Template:Formattazione Marco Borriello è un calciatore della nazionale Svervegia, attualmente cornificato da Belen Rodriguez. Egli gioca attualmente presso l'A.C. Milan, dove vive di deliri sperando di vincere qualche trofeo che non sia la Coppa del nonno.


Carriera e cenni tecnici

Borriello, storpio dalla nascita, per i suoi movimenti ingombranti e sgraziati viene considerato un mancino naturale, mentre codesta cosa è solo un'idea che un tifoso si fa vedendolo giocare per la prima volta.

Infatti il povero Marco, costretto a camminare a V, tocca la palla in un modo particolare che giornalisti inesperti danno come movimenti aggraziati e naturali. Dotato di una velocità al di sotto del solo Normalman, Borriello in campo ama anche driblare gli avversari con una sua speciale tecnica che a lui riesce molto naturale. Infatti il giocatore preso in questione, grazie ai suoi movimenti statici e per niente dinamici, sotto consiglio dell'allenatore Gian Piero Gasperini, comincerà a falciare con la sua grossa statura gli avversari di frontale, come se fosse uno schiaccia sassi, mietendo spesso come ultima vittima anche il portiere, che alla fine gli apriva la strada al gol. I compagni di squadra che ha avuto, hanno fatto di lui anche un buon ariete. Infatti Marco preso di peso dai compagni, veniva lanciato in cielo nell'area avversaria, e li casualmente prendeva palloni che finivano in rete, commentati dai giornalisti come ottime acrobazie condite da ottimi gesti tecnici. Ultimamente si sta esercitando anche a battere i calci di rigore, ma con scarsi risultati.

Cresciuto a Napoli, cominciò a giocare in parrocchia presso una squadra gestita da Giorgio Chinaglia e la Camorra. Qui, Marco per le sue deludenti prestazioni in campo, costringerà il padre a fuggire per la vergogna, facendo scorrere in città la voce di essere morto per mezzo della Malavita. Tutt'ora vive alle Bahamas. Ha due fratelli, che però da anni non lo frequentano più perchè invidiosi che lui sta con Belen Rodriguez.Uno di questi, Fabio Borriello, era uno dei difensori del Cervia al reality show prima che fallisse la squadra. Infatti, essendo difensore, è uno dei principal colpevoli se il Cervia non vinceva più.

Marco calcisticamente, cresce nell'A.C. Milan, dove viene scoperto da Silvio Berlusconi durante una delle tante gite scolaresche che lo vengono a trovare al Consiglio. Marco si fà riconoscere perchè alla domanda del cavaliere Silvio su quanto faceva "2 x 2", Marco risponde che fa 6. Nel 1999, il presidente Silvio decide di tagliargli lo stipendio mandandolo a studiare in un rformatorio di Treviso, in modo da colmare l'ignoranza del prodigioso calciatore, che secondo il presidente non poteva convivere in squadra con intelletuali del calibro di Paolo Maldini e Massimo Ambrosini. Purtroppo del Gennaio del 2000, Treviso è invasa dalle forze croate e slovene che avevano in mente di conquistare la nostra amata Italia. Marco verrà fatto prigioniero è portato nella loro nuova capitale Trieste. Qui gli invasori vi crearono una squadra, la Triestina, di cui fecero Marco primo giocatore tesserato con leggi ghanesi e capitano. La squadra esordì nel difficilissimo giorone di C3 del calcio uzbeko, dove Marco dovette affrontare grandi campioni del passato come Rivaldo, Ronaldo, Adriano che era stato prestato a una squadra di lì, Edgar Davids e tanti altri fenomeni da baraccone che militavano in quelle squadre. La squadra di Marco, contro ogni pronostico, vinse campionato e coppa, è in tutte e due le occasioni vennero premiati dal Nonno a cui erano dedicati tutti e due eventi sportivi.

L'anno dopo ritorna a Treviso, poichè la squadra di Trieste non può permettersi uno stipendio come il suo. Qui comincia a giocare qualche partita da un quarto d'ora a calcetto, riscontrando molte simpatie nella squadra del dopo-lavoro A.T.A.C. della città.

Nel 2002, con un colpo di stato a Treviso da parte della Lega Nord con al comando Umberto Bossi, Marco viene liberato per poi essere riportato a Milano dagli stessi leghisti. Silvio Berlusconi lo ritesserà in nero subito per la sua squadra, dove non trovando spazio, viene incaricato da Carlo Ancelotti di fare la guardia ai suoi maiali giù nello spogliatoio.
Per caso, mentre sta osservando una delle tante partite in tribuna, viene colpito da un pallone che casualmente finisce in rete e gli fanno siglare una tristissima prima rete tra i professionisti. Esordirà in Champions League sostituendo Andriy Shevchenko, che durante la partita era stato colpito casualmente da un meteorite in campo che gli aveva causato, cascandogli addosso, ustioni e fratture lungo tutto il suo corpo. Ritenuto responsabile dell'infortunio al compagno di squadra, Marco venne punito da Adriano Galliano a stare fino a Giugno all'Empoli, che in quel periodo era allenata da un lunatico e psicopatico di nome Leonardo Da Vinci, che si divertiva a vivisezionare i giocatori della propria squadra quando aveva le sue crisi psichiche.

Tornato al A.C. Milan pochi mesi dopo senza alcuni pezzi del suo corpo, Adriano Galliani e Silvio Berlusconi sono indecisi se pensionarlo poichè è inutilizzabile in campo. Il lampo di genio viene però a Carlo Ancellotti, che decide di fare seguire a Marco un master a Reggio Calabria sul peperoncino di Soverato, che l'allenatore aveva intenzione di introdurre nell'alimentazione dei suoi maiali. Qui, tra lo stupore dei docenti della facoltà della Moiola Osella, Marco esce dal corso con il massimo dei voti e con un diploma che tutt'ora risiede nel gabinetto di Silvio Berlusconi. Silvio ed Adriano Galliani vedendo l'interessamento da parte di Marco nella buona forchetta, decidono di inviarlo a studiare i piatti di pesce a Genova, presso la Sampdoria. Qui diventerà amico di Antonio Cassano, con cui imparerà a degustare i codesti piatti a base di pesce e quant'altro. A Genova rimmarrà fino a Gennaio, poichè Ancellotti per l'alimentazione dei maiali opta per una dieta vegetariana a base di radicchio. Marco quindi ritorna a Treviso, patria di codesta verdura, ad apprendere più ricette possibili a base di radicchio. Per il grande impegno, Berlusconi lo riprende a Milano, e gli fa firmare un contratto non fasullo per l'A.C. Milan, conquistando anche la fiducia del cuoco della squadra.

Durante la partità A.C. Milan - A.S. Roma, Marco viene pizzicato a farsi una canna a base di erba cipollina olandese, insieme a Clerence Seedorf. Verrà punito solo Marco, poichè Seedorf fu più furbo e lascio cadere la carta nel cesso di San Siro. L'arbitro Pierluigi Collina, diventato poco tempo prima Giudice Intergallattica succedento a Santi Licheri, condannò Marco a seguira ognì domenica, per l'eternità, la messa del Papa al Vaticano postandosi in prima fila e applaudendo a qualunque minchiata quel vecchio dicesse. In più, Slvio Berlusconi vittima di uno dei suoi tanti deliri, decise di lincenziare in tronco il povero Marco, che solo pochi mesi prima era stato assunto con tanto entusiasmo.

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