Utente:Marco campa/Sandbox/Avesta

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« That's Zoom Zoom! »
(Yasht 1,73)
« Un Best Seller, venderà milioni di copie! »
(Il Corriere della Persia, 6998 a.c.)
« Ah, ma non era un libro di ricette? »
(Sempre il Corriere della Persia il giorno dopo)

L'Avesta (letteralmente: Comandamento, Discorso, Chiaccherata, Letterina e chi ne ha più ne metta) è un libro scritto da Zarathustra, almeno in parte, contenente i fondamenti dello Zoroastrismo, ma anche elementi di Cosmogonici, astronomici, sociali e anche una sorta di antico Quattro Ruote.

Storia

La trasmissione orale

C'era una volta[1], in un deserto lontano lontano, un povero barbuto di nome Zoroastro che, illuminato dalla saggezza e dal volante di Ahura Mazda, predicava quel popò di testo che verra successivamante chiamato (Ca)Ghata. Questi discorsi, che probabilmente trattavano di Ormazd, astronomia, astrologia e di come cucinare dell'ottimo curry col minimo necessario, furono per secoli tramandati a voce, e costituiscono i fondamenti dell'Avesta. Come già speigato, la storia delle trasmissione orale divenne una tradizione, e a quanto pare al testo originale si aggiunsero sempre più elementi presi un po' ovunque. La cosa continuò fino a quando...

La stesura

Dario III ordinò, alzatosi bene una mattina del 330 a.c.[2] ordinò di mettere per iscritto il testo sacro, poi, pieno di una forte e sincera fede[eeeh?], si convertì anch'egli alla religione di Zoroastro. Pochi anni dopo un re dal nome ridicolo, Vologese, unì questo casino di testi che, a suo dire, intasavano persino i bagni pubblici tanto erano numerosi. Subito dopo di lui venne Adr... Arsd... Ardasir[3] ordinò un'ulteriore raccolta per mano di Tansar, seguito Aturpat che, sotto Shapur II[4]

Lo Zend

   La stessa cosa ma di più: Esegesi.

Struttura

Altri testi

Curiosità

Note

  1. ^ 7000 a.c. circa, a voler essere pignoli.
  2. ^ circa
  3. ^ Ma perchè i Persiani non si danno nomi più semplici?
  4. ^ Alias: Sapore. Ripeto: ma un nome normale no?