Utente:Marco campa/Sandbox/Avesta: differenze tra le versioni

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===La stesura===
===La stesura===
[[Dario III]] ordinò, alzatosi bene una mattina del [[330]] a.c.<ref>circa</ref> ordinò di mettere per iscritto il testo sacro, poi, {{falso|pieno di una forte e sincera [[Emilio Fede|fede]]}}, si convertì anch'egli alla religione di [[Zoroastro]]. Pochi anni dopo un [[re]] dal nome ridicolo, Vologese, unì questo [[casino]] di testi che, a suo dire, intasavano persino i [[cesso|bagni pubblici]] tanto erano numerosi. Subito dopo di lui venne Adr... Arsd... Ardasir<ref>[[idiota|Ma perchè i Persiani non si danno nomi più semplici?]]</ref> ordinò un'ulteriore raccolta per [[mano]] di Tansar, seguito Aturpat che, sotto [[Shapur II]]<ref>Alias: ''Sapore''. Ripeto: ma un nome normale no?</ref> e il suo successore (310 - 578 d.c.)organizzarono il testo in 3 parti da [[sette]]: 7 [[libro|libri]] per le parole {{citnec|originali}} di Zarathustra, 7 sul [[eh?|sapere sacro]] e 7 sui [[preghiera|riti e le preghiere]].<br />
[[Dario III]] ordinò, alzatosi bene una mattina del [[330]] a.c.<ref>circa</ref> ordinò di mettere per iscritto il testo sacro, poi, {{falso|pieno di una forte e sincera [[Emilio Fede|fede]]}}, si convertì anch'egli alla religione di [[Zoroastro]]. Pochi anni dopo un [[re]] dal nome ridicolo, Vologese, unì questo [[casino]] di testi che, a suo dire, intasavano persino i [[cesso|bagni pubblici]] tanto erano numerosi. Subito dopo di lui venne Adr... Arsd... Ardasir<ref>[[idiota|Ma perchè i Persiani non si danno nomi più semplici?]]</ref> ordinò un'ulteriore raccolta per [[mano]] di Tansar, seguito Aturpat che, sotto [[Shapur II]]<ref>Alias: ''Sapore''. Ripeto: ma un nome normale no?</ref> e il suo successore (310 - 578 d.c.)organizzarono il testo in 3 parti da [[sette]]: 7 [[libro|libri]] per le parole {{citnec|originali}} di Zarathustra, 7 sul [[eh?|sapere sacro]] e 7 sui [[preghiera|riti e le preghiere]].<br />
Indovinate che cosa successe dopo tutta 'sta tiritera? Gli arabi, una volta conquistata la Persia, imbastirono un bel rogo dei libri nel quale due terzi del libro andarono a farsi benedire.Di fatto, oggi è solo per miracolo che abbiamo quel quarto, trovato in parte dentro cessi pubblici dell'Iran e del Pakistan.
Indovinate che cosa successe dopo tutta 'sta tiritera? Gli [[Arabia|arabi]], una volta conquistata la [[Persia]], imbastirono un bel [[rogo dei libri]] nel quale due terzi dell'Avesta andarono a farsi benedire. Di fatto, oggi è solo per [[botta di culo|miracolo]] che abbiamo quel quarto, trovato<ref>[[Ironia]] dell asorte</ref> in parte dentro cessi pubblici dell'[[Iran]] e dell'[[Iraq]].
===Lo ''Zend''===
===Lo ''Zend''===
{{vedianche|Esegesi}}
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Versione delle 19:00, 20 dic 2010

« That's Zoom Zoom! »
(Yasht 1,73)
« Un Best Seller, venderà milioni di copie! »
(Il Corriere della Persia, 6998 a.c.)
« Ah, ma non era un libro di ricette? »
(Sempre il Corriere della Persia il giorno dopo)

L'Avesta (letteralmente: Comandamento, Discorso, Chiaccherata, Letterina e chi ne ha più ne metta) è un libro scritto da Zarathustra, almeno in parte, contenente i fondamenti dello Zoroastrismo, ma anche elementi di Cosmogonici, astronomici, sociali e anche una sorta di antico Quattro Ruote.

Storia

La trasmissione orale

C'era una volta[1], in un deserto lontano lontano, un povero barbuto di nome Zoroastro che, illuminato dalla saggezza e dal volante di Ahura Mazda, predicava quel popò di testo che verra successivamante chiamato (Ca)Ghata. Questi discorsi, che probabilmente trattavano di Ormazd, astronomia, astrologia e di come cucinare dell'ottimo curry col minimo necessario, furono per secoli tramandati a voce, e costituiscono i fondamenti dell'Avesta. Come già speigato, la storia delle trasmissione orale divenne una tradizione, e a quanto pare al testo originale si aggiunsero sempre più elementi presi un po' ovunque. La cosa continuò fino a quando...

La stesura

Dario III ordinò, alzatosi bene una mattina del 330 a.c.[2] ordinò di mettere per iscritto il testo sacro, poi, pieno di una forte e sincera fede[citazione necessaria??], si convertì anch'egli alla religione di Zoroastro. Pochi anni dopo un re dal nome ridicolo, Vologese, unì questo casino di testi che, a suo dire, intasavano persino i bagni pubblici tanto erano numerosi. Subito dopo di lui venne Adr... Arsd... Ardasir[3] ordinò un'ulteriore raccolta per mano di Tansar, seguito Aturpat che, sotto Shapur II[4] e il suo successore (310 - 578 d.c.)organizzarono il testo in 3 parti da sette: 7 libri per le parole originali[citazione necessaria] di Zarathustra, 7 sul sapere sacro e 7 sui riti e le preghiere.
Indovinate che cosa successe dopo tutta 'sta tiritera? Gli arabi, una volta conquistata la Persia, imbastirono un bel rogo dei libri nel quale due terzi dell'Avesta andarono a farsi benedire. Di fatto, oggi è solo per miracolo che abbiamo quel quarto, trovato[5] in parte dentro cessi pubblici dell'Iran e dell'Iraq.

Lo Zend

   La stessa cosa ma di più: Esegesi.

Struttura

Altri testi

Curiosità

Note

  1. ^ 7000 a.c. circa, a voler essere pignoli.
  2. ^ circa
  3. ^ Ma perchè i Persiani non si danno nomi più semplici?
  4. ^ Alias: Sapore. Ripeto: ma un nome normale no?
  5. ^ Ironia dell asorte