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[[File:Elly Schlein Brussels 2023 (cropped).jpg|thumb|180px|right|Il/Lo/La nuovo/a/boh segretari...auioe del [[Partito Democratico (Italia)|PD]]]]
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|testo={{Carattere|Franklin Gothic Medium|14pt|'''FILM DA SALVARE
[[Qualcuno]] ha definito questa pellicola "spazzatura intollerabile".<br />
È il momento di agire! Rendi il Cinema migliore: accoppa un [[critico]]!'''}}
|file-sx=Nonciclopedia Presenta - Cinenon - Stile film muto.jpg
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}}
{{Film
|titolo=Trappola sulla Metropolitana
|immagine=[[File:trappola sulla metropolitana.jpg|220px]]
|didascalia=La locandina
|paese=[[Roma]]
|regista=[[Takeshi Kitano]]
|casaproduttrice=Zibuana Production™
|sceneggiatura=Uno
|anno=[[2015]]
|genere=Azione convulsa
|colore=Pastello
|suono=Se alzi il volume
|attori=[[Steven Seagal|Stefano Maregal]], [[Franco Trentalance]], gli [[Zingari]]
}}


{{cit|Ci piace portare, diciamo, insieme ai nostri amministratori il Partito Democratico verso un futuro che, grazie anche alle nuove norme europee, sempre di più investe e costruisca dei cicli positivi, diciamo, della circolarità uscendo dal modello lineare.|19 aprile 2023: Elly Schlein incastra parole a caso tra un "diciamo" e l'altro.}}
'''Trappola sulla Metropolitana''', titolo originale ''Train Fear'', è un film del [[2015]] diretto da [[Takeshi Kitano]]. Il [[regista]] si ostina però a negarlo, è probabile che l'abbia fatto durante uno dei suoi terribili attacchi di [[sonnambulismo]].<br /> Il protagonista è [[Steven Seagal|Stefano Maregal]], già apprezzato in {{s|capolav}} altri film nei quali c'era da menare a qualcuno. Serviva comunque un attore in possesso di un'eccellente staticità della mimica facciale, quindi in grado di comunicare il sentimento di "indifferente e rassegnata costernazione".<br /> È il seguito di ''[[Trappola in autogrill]]'', altra fortunata pellicola in cui l'attore aveva già interpretato il personaggio dell’ex [[marine]], [[cuoco]], [[agente segreto]], [[guida turistica]], domatore di [[Tigre|tigri]] e [[ambientalista]] Casey Ryback.
{{Dialogo2|Terrorista|Non puoi scendere a Ponte Mammolo e sperare di uscirne indenne!|Casey Ryback|Calmate ciccio! Prima che arrivassi io se chiamava Ponte Brontolo!}}
Il film è ambientato nella [[Metropolitana di Roma]], che occupa il sesto posto nella classifica dei "Luoghi totalmente avversi alla vita umana", esattamente tra: ''Tundra siberiana'' e ''Deseto del Mojave''.


'''Elena Ethel Schlein''', (Lugano, 4 maggio 1985), detta ''Elly'', ''Quel coso'', ''Parabola'' e altri appellativi di dubbio gusto, è una politica italiana con cittadinanza statunitense naturalizzata svizzera di origine ebraica e {{citnec|chiaramente una bella donna|e=da verifcare}}.
== Personaggi principali ==
<gallery widths="220px" heights="300px" perrow="3">
File:Terrorista1.jpg|{{cit2|Stavolta non ci fermerete! Ve lo giuro sulle ricette di [[Suor Germana]].|Ali Akbar Sadeqi (capo carismatico dei terroristi)}}
File:Steven Seagal chitarra 2.jpg|{{cit2|Se mi chiami ancora così ti strangolo col Mi cantino!|Casey Ryback (suonatore ambulante a Piazza di Spagna)}}
File:Franco Trentalance.jpg|{{cit2|Se devo allargà er buco, l'allargo. Nun c'è probbblema!|Alvaro Scamuffi (addetto alle perforazioni presso l'[[ATAC]])}}
</gallery>
<gallery widths="220px" heights="300px" perrow="3">
File:Stazione Termini invasa dalle zingare.jpg|Ariennye, Katarina e Tamara (l'imprevisto che manda in vacca il piano dei terroristi)
File:Folla.jpg|I pendolari che abitualmente prendono la metropolitana
File:Divino otelma.jpg|Il mimo Otelmuk: uno degli artisti di strada nei pressi della fermata ''Piazza di Spagna''.
</gallery>


Per ragioni ancora in fase di studio, che nulla hanno a che fare con nepotismo, ricchezza e brogli elettorali, è diventata segretaria del Partito Democratico dal 12 marzo 2023. La logica è chiara: una volta toccato il fondo si può solo risalire.
== Trama ==
=== Scena 1. La base dei cattivi ===
'''Akkastan - [[21 luglio]] 2015, 3:57 pm'''. In una sperduta località tra le montagne dell'[[Andokazzostan]], nascosto in una grotta alla vista dei satelliti spia americani, il covo dei terroristi vive attimi di fermento. La base è attrezzata con tecnologie all'avanguardia:
[[File:AKKASTA.JPG|right|thumb|320px|Dove tutto ha inizio.]]
* sei [[Televisione|schermi al plasma]] da 90 pollici,
* una [[lampada al plasma]],
* [[qualcos'altro]] al plasma che emette un fastidioso bip,
* tre [[computer a due mouse]],
* una [[luce stroboscopica]],
* due [[spremiagrumi]],
* un [[decespugliatore nasale]],
* nove [[Xbox 360]].
Non c'è un traliccio nel raggio di 60 km e la città più vicina, un villaggio di allevatori di [[capre]], è raggiungibile in quattro giorni di marcia, al punto che viene da chiedersi: ''"In Italia l'[[Enel]] ha interrato i cavi l'altro ieri, dove minchia la prendono l'elettricità?!"''<br /> Ali Akbar Sadeqi, temuto e rispettato capo dei terroristi, fa il suo ingresso. Imbraccia un ''Machine Gun 7.62mm'' e ha due nastri di proiettili attorno al collo da 600 colpi cadauno. Per il peso si è incrinato la vertebra T9 e ne ha compromesse un paio lombari, anche se nessuno minaccia la sua vita è l'equipaggiamento standard per il suo ruolo.
{{Dialogo2|Ali Akbar Sadeqi|Abdulaziz, a che punto siamo con la fase due?|Abdulaziz|Ci sei seduto sopra, il corriere UPS ci ha appena consegnato i tre quintali di C-4!}}
{{Dialogo2|Ali Akbar Sadeqi|Djamal e Tarik si sono fatti vivi?|Abdulaziz|Sono partiti da diverse ore, dovrebbero essere quasi arrivati.}}


== Biografia ==
=== Scena 2. La prima cellula arriva in Italia ===
[[File:Elly Schlein 2014 Crop.jpg|thumb|left|180px|Elly... o forse suo fratello]]
'''[[Lampedusa]] - [[22 luglio]] 2015, 5:22 am'''.
Elena Ethel Schlein nasce a Lugano nel Canton Ticino, in un'umile casa che al confronto la villa dei Casamonica a Roma è una cuccia per cani. Suo padre è Melvin Schlein, un politologo e accademico statunitense di origine ebraica aschenazista<ref>forse aschenazita, ma non stiamo a guardare il pelo nell'uovo più o meno siamo lì</ref>, gli avi paterni sono originari di Žovkva un villaggio oggi situato in {{Citnec|Ucraina}}.
[[File:terroristi su barcone immigrati.jpg|right|thumb|280px|Djamal e Tarik, perfettamente camuffati, raggiungono l'Italia.]]
* Djamal Al Shibani: esperto in esplosivi. Può assemblare una [[bomba]] semplicemente [[Uomo che fa la spesa|facendo la spesa in un supermercato]]. Nella sua ultima missione ha ucciso l'ambasciatore inglese a Fangul, si è servito di un micidiale ordigno contenuto in una scatola di [[tè]] al cardamomo, che si è innestato tirando il filetto del filtro.
* Tarik El Khaoushi: supporto logistico. Per sei mesi ha [[Pakistano che per strada tenta di venderti le rose|venduto rose]] nei ristoranti della [[Roma|Capitale]], conosce il territorio e la differenza tra i biglietti BIRG, BTR, CIS e CIRS, di cui i romani ignorano perfino l'esistenza.
Appena scesi dal barcone vengono controllati dalla [[Polizia]].
{{Dialogo2|Poliziotto|Da dove venite?|Djamal|Da là (indicando il mare col dito)}}
{{Dialogo2|Poliziotto|Volete presentare domanda per l'asilo politico?|Djamal|No, vorremmo arrivare a Roma per fare un attentato.}}
{{Dialogo2|Poliziotto|Meglio così, non ne potevo più di riempire scartoffie inutili.|Tarik|Sa dirmi dove poter acquistare un [[fucile a pompa]]?}}
{{Dialogo2|Poliziotto|Chiedete a Turi, lo trovate uscendo sulla destra.|Tarik|Ok, grazie!}}
Li prende in carico Turi Panzanè, un volontario della [[Protezione Civile]] segretamente affiliato alla [[Mafia|famiglia Zappalà]], che li carica su un furgone assieme ad alcuni [[marocchini]]. La destinazione è l'entroterra ragusano, con l'obbiettivo di farne schiavi in una piantagione di melanzane. Durante il trasferimento i due vengono stuprati, tentano di resistere ma la situazione peggiora a causa delle numerose buche sulla strada, che giocano a favore della compagine africana. Per loro fortuna arriva una telefonata all'autista, gli ordini sono cambiati: dovranno essere portati in un centro di accoglienza a [[Latina]], nell'ottica del nuovo business sviluppato dalla ghenga di [[Mafia Capitale]].


Quando il suo bisnonno Herschel decide di emigrare in America, spinto dalla propensione naturale a diventare ricco e temendo, tuttavia, di essere etichettato come il solito ebreo che vuole fare soldi a palate, all'arrivò a Ellis Island cambia subito il cognome originario "Schleyen" in Schlein.
=== Scena 3. Raggiungere Roma ===
Tra le grasse risate dell'addetto all'anagrafe.
[[File:Furto-auto.jpg|right|thumb|250px|Tarik cerca di procurare il mezzo per arrivare a Roma.]]
'''[[Latina]] - [[24 luglio]] 2015, 10:00 am'''. I due terroristi iniziano a studiare gli obiettivi. Latina dista appena 70 km da Roma, percorrendo la Pontina in auto basta un'ora per arrivarci. Se non si intasa la Pontina, altrimenti ci si matura la [[pensione]]. Tarik sceglie con cura l'auto: serve veloce, ma allo stesso tempo deve passare inosservata. Purtroppo ha scelto la macchina di Marian Korasteanu, sposato con una discendente diretta di [[Zingaro|Casalesi II]] e supervisore del clan nella città. Suona l'[[antifurto]] e dal bar di fronte sopraggiungono quattro individui con passo deciso, uno di loro è rimasto indietro, si è attardato a selezionare nel jukebox la ''Cavalcata Delle Valchirie''. Per un attimo Tarik pensa alla [[Bibbia|biblica]] [[apocalisse]], ma il pensiero che stia perdendo la [[Islam|vera fede]] svanisce subito, nella realtà perde sei denti, tre dita e un [[occhio]]. Se non altro è ancora vivo, la missione può continuare.<br /> Djamal suggerisce di servirsi del [[treno]]. Per qualche strana ragione la Stazione di Latina non si trova nella città ma a Latina Scalo, a circa 15 km. Un [[Negro che tenta di venderti i fazzoletti|senegalese che vende fazzolettini]], incontrato nella piazza centrale, gli parla di un [[autobus]] che dovrebbe arrivare alla stazione dei treni. Per ottenere la vitale informazione sono costretti a comperare:
* 20 pacchi di fazzoletti a due veli (quelli che quando ne usi uno si disintrega e sei costretto a finire il pacchetto per pulirti le mani dal [[moccio]]);
* 32 paia di calzettoni in spugna bianchi con righette colorate (che quando li togli i piedi sono evaporati e riesci a calzare le scarpe di [[Cicciobello]]);
* 14 paia di [[occhiali da sole per truzzi]] con la scritta ''Lay-ban'' (sospettosamente [[made in China]]).
Lo scaltro ominide di colore, dopo aver raggiunto una certa distanza di sicurezza, li informa di un paio di dettagli che aveva omesso:
# è in vigore l'orario estivo, quindi l'ultimo autobus è passato già da circa mezz'ora;
# nei dintorni è presente un'attivissima sezione di [[CasaPound]] e allora, se vogliono arrivare vivi all'ora di pranzo, è bene che svaniscano nel giro di 3-4 minuti, prima che le numerose spie rendano di dominio pubblico la loro posizione.
[[File:Tabellone ritardo treni.jpg|right|thumb|250px|Su [[Trenitalia]] puoi sempre contare... almeno fino a 10.800 secondi.]]
Tarik e Djamal fanno i 15 km di corsa, sotto un [[sole]] implacabile. Alle soglie dell'[[infarto]] arrivano finalmente alla stazione, ma è in corso lo sciopero del ''[[Sindacato|Sindacato Autonomo dei Macchinisti di Pordenone]]'' e quindi:
* i treni provenienti da Sud aderiscono alla protesta;
* quelli che da Nord vanno a Sud non esistono<ref>a che servirebbero?!</ref>;
* il locale delle 12:50 è stato soppresso;
* quello proveniente da Formia è fermo a Terracina per un guasto;
* quello di Gaeta transita (senza fermarsi) a [[velocità]] Mach 3.
Meno male che c'è un taxi, l'unico. Forse i 300 euro sono un prezzo leggermente esoso, ma almeno si viaggia comodi. Il tassista, dopo averli "squadrati" per due minuti, ha voluto prendere qualche precauzione:
# incassa i soldi in anticipo e li affida al suo amico edicolante;
# si fa dare i passaporti, li fotografa e allega il tutto in una mail a sua moglie;
# li avvisa che il cognome di sua moglie è Korasteanu.


All'epoca della sua nascita, la famiglia di Elly ha un reddito di poco inferiore al PIL giamaicano.
=== Scena 4. La Metropolitana ===
[[File:terrorista aspetta la metropolitana dietro carabinieri.jpg|right|thumb|250px|I controlli sono severi ma grazie anche al corso serale di mimetismo Djamal passa inosservato.]]
'''[[Roma]] - [[24 luglio]] 2015, 4:00 pm'''. I due decidono di dividersi: Djamal si fa lasciare al capolinea Anagnina della Linea A, Tarik prosegue verso la fermata Laurentina, capolinea della Linea B. Si incontreranno poi alla Stazione Termini, dove le due linee si intersecano.<br /> Appena entrato Djamal capisce che si è attivato il livello ''Foxtrot'' del piano antiterrorismo della Questura di Roma, i segnali ci sono tutti.
# I contenitori per i rifiuti, che [[qualcuno]] ritiene un luogo ideale per piazzare ordigni, sono spariti. Un vantaggio è evidente: nel caso esploda una bomba non sarà necessario separare i pezzi di [[cadavere]] dalla plastica o dalla carta, sarà tutto organico.
# Due [[Carabinieri]] controllano la Linea. Considerando che: un convoglio impiega circa un'ora ad andare e venire; che il treno è formato da molti vagoni; che è impossibile spostarsi da un vagone all'altro perché è impossibile muovere un solo muscolo; l'eventualità di trovarti appiccicato a uno dei due equivale a quella di incontrarci [[Barack Hussein Obama|Barack Obama]].
# Grazie all'accordo siglato tra [[Vigile urbano|Vigili urbani]] e Casalesi: ogni gruppo di [[turisti]] stranieri è scortato da un paio di [[Zingaro|zingare]].
# Sono attive 3 unità cinofile anti-esplosivo: una alla fermata ''Ottaviano'', una a quella ''Spagna'' e una a ''Termini''. Il dato è stato pubblicato su tutti i quotidiani ed è facilmente consultabile sul sito www.terrorismofacile.it
# Le corse hanno una frequenza attorno ai 5 minuti. Qualcuno potrebbe pensare che così è peggio, più gente ammassata nei vagoni equivale a più vittime. Invece no. Secondo uno studio di qualche genio, l'estrema vicinanza dei corpi impedisce alla bomba di deflagrare per l'intera potenza, limitandone i danni. Questa ipotesi, seppur affascinante, è ritenuta dalla maggior parte dei pendolari: ''"Una scusa del cazzo per risparmiare sulle corse!"''
# I tornelli di ingresso sono dotati di metal detector. Anzi, no! In effetti è paradossale che per prendere un [[aereo]] (in cui viaggiano 500 persone) devi metterti in [[mutande]] per passare i controlli, mentre per prendere la metropolitana (in cui ne viaggiano 1500) puoi entrare anche con un [[bazooka]].
Con estrema meraviglia Djamal si accorge che sulla Linea A è possibile usare il [[cellulare]], ne approfitta per chiamare il collega.


Dopo aver conseguito la maturità al liceo cantonale di Lugano, con il massimo dei voti, si trasferisce a Bologna dove si laurea, con il massimo dei voti, in giurisprudenza. Alle primarie del PD viene eletta con il massimo dei voti, anche qualcuno in più.
[[File:terrorista prende la metropolitana con lanciamissili.jpg|right|thumb|250px|La folla non sembra curarsi del lanciamissili di Tarik, probabilmente scambiano il terrorista per un abitante del Tufello.]]
{{Dialogo2|Djamal|Ciao Tarik, ho scoperto che nei vagoni c'è il segnale telefonico. Non saremo costretti a farci esplodere, basterà collegare un telefonino alla bomba e chiamare il numero per farla detonare.|Tarik|Sulla Linea B invece non c'è il segnale. Vabbè, per scegliere la linea faremo [[testa o croce]]... Perdonami [[Allah]], ho detto croce!}}
Dopo aver terminato la fase di esplorazione delle rispettive linee i due si incontrano a Termini. La giornata è stata lunga, ma possono ritenersi soddisfatti: la sicurezza sulla metropolitana di Roma fa davvero cagare.<br /> Per festeggiare si recano dal [[kebabbaro]] di fronte alla stazione, un luogo che sta all'igiene come un paraplegico alla corsa campestre. Si narra di scarafaggi talmente grossi che riescono a farsi il panino col [[kebab]] da soli, usando il coltello, si mettono anche le salse.<br /> Per l'euforia non si accorgono del passare del tempo, esistono solo due posti più pericolosi della Stazione Termini dopo il tramonto: il castello di [[Dracula]] e [[Marte]]. Vengono trascinati in un vicolo da una [[baby gang]], accoltellati e derubati. Tarik muore subito, Djamal si trascina fuori del vicolo e chiede aiuto al primo che passa. Purtroppo incappa in un [[nero razzista]], che prima si guarda intorno e poi lo riporta nel vicolo per aiutarlo, a tirare le cuoia.


Nel 2012 ha anche collaborato alla realizzazione del documentario ''Anija - La nave'', riguardante l'immigrazione albanese in Italia attraverso il mare Adriatico negli anni novanta, vincitore del David di Donatello come miglior documentario 2013. In qualità di segretaria di produzione prende importanti decisioni riguardo: il profumo della carta igienica nei bagni del set, la farcitura dei panini per le comparse e le trasgressive cover color malva dei telefonini della troupe.
=== Scena 5. L'eroe ===
=== Scena 5. Gli eroi si incontrano ===
[[File:Catacomba.jpg|right|thumb|180px|Il tunnel che da ''Piazza di Spagna'' conduce all'omonima fermata della Linea A.]]
'''[[Roma]] - [[25 luglio]] 2015, 11:00 am'''. Nel lungo tunnel di accesso alla fermata ''Spagna'' è una giornata come le altre.
* Gli [[Venditore ambulante|abusivi]] hanno steso le loro lenzuola piene di merce contraffatta, pronti a farne fagotto e fuggire nella direzione opposta all'arrivo delle guardie, accodandosi come i 7 nani.
* I vigili urbani fanno il loro dovere: fanno le multe, si ubriacano nei [[bar]], incassano le [[mazzette]] dagli ambulanti e li avvisano tempestivamente da quale parte arriveranno per la retata.
* I mimi se ne stanno immobili a fare un cazzo.
* Una vecchia zingara è in ginocchio col busto in avanti, quasi a sfiorare terra, le mani protese a [[Manuali:Chiedere l'elemosina|chiedere l'elemosina]]. È capace di mantenere quella scomodissima posizione per tutta la giornata, il dubbio che sia morta prende a molti, [[Io|qualcuno è stato tentato più volte dal darle un calcio nelle costole, solo per sincerarsi che stesse bene]].
* Un [[chitarrista]] arpeggia svogliatamente ''[[Led Zeppelin|Stairway To Heaven]]''. Nella custodia aperta, assieme ai pochi spiccetti<ref>monete generalmente inferiori ai 50 centesimi</ref>, c'è un biglietto da 5 euro, come se la gente potesse credere che il [[Ricco|Sultano del Brunei]] sia passato da quelle parti.
Dal nulla compaiono improvvisamente tre zingari:
* gli abusivi hanno pagato regolarmente la loro quota al clan e quindi sono tranquilli;
* i vigili urbani hanno ricevuto da loro il consueto "bonus" e si dileguano fischiettando;
* uno che stava mimando la ''[[Statua della Libertà]]'' inizia ad imitare l'[[Star Trek|astronave Enterprise]], fuggendo a velocità cosmica;
* la vecchia alza per un attimo la testa, loro si fermano e gli fanno un inchino rispettoso;
* il chitarrista continua a suonare per i cazzi suoi.
[[File:Me Ne Frego.png|right|thumb|180px|Il tatuaggio del chitarrista, che tradisce un passato nei corpi speciali.]]
{{Dialogo2|Zingaro|Ehi tu! Posa kitara e dami soldi, tu no ha pagato pe stare qua!|Chitarrista|Oggi c'ho le paturnie, è mejo che svàpori!<ref>svaporare: evaporare, sparire in modo repentino</ref>}}
{{Dialogo2|Zingaro|Noi solito prende euri, dolari e sterline, ma va bono pure paturnie!|Chitarrista|Conto fino a tre, se a due stai ancora qua a uno te meno!}}
{{Dialogo2|Zingaro|Noi adeso fa male te!|Chitarrista|Fatte 'na mappa dell'ossa che mò te le mischio!}}
Lo strimpellatore è Casey Ryback, con gli accordi avrà pure le dita legate, ma con l'Aikido lega facilmente quelle degli altri. I tre zingari tirano fuori i coltelli, un errore che pagheranno in meno di 40 secondi, tempo necessario a Ryback per spezzare loro le falangi, entrare in possesso delle lame ed incidere sui loro culi ''"welcome"'' per quando finiranno in [[galera]]. Improvvisamente compare alle sue spalle la vecchia zingara con uno dei coltelli in mano. Mentre si appresta a colpire Ryback a tradimento è raggiunta da una sprangata sulla testa, il suono è chiaramente quello della calotta cranica che dice addio al [[cervello]]. Le persone che si sono raccolte scoppiano in un fragoroso applauso, parte la Ola ed alcuni bambini si fanno firmare l'autografo. Davanti a Ryback c'è {{tooltip|{{colore|blue|Alvaro Scamuffi}}|[[File:Franco Trentalance Intervista.jpg|200px]]}}, operaio dell'ATAC, ha appena staccato dal lavoro e porta gli attrezzi nelle tasche. Il tubo con cui ha colpito la malefica vecchia è in quella sinistra, si distingue chiaramente la sagoma.
I due si stringono la mano, si scambiano i biglietti da visita e si salutano.


Schlein è dichiaratamente bisessuale, questo spiega l'interesse per le tematiche LGBT e il fatto che il suo volto si barcamena tra l'assomigliare ad un polacco alcolizzato e la figlia di Fantozzi.
=== Scena 6. Il piano B dei terroristi ===
'''Akkastan - [[26 luglio]] 2015, 9:37 am'''.
{{Dialogo2|Ali Akbar Sadeqi|Abdulaziz, hai notizie di Djamal e Tarik?|Abdulaziz|Ho provato a chiamarli, da due giorni risponde un tizio che dice: "Kebab Magica Siria, vuole ordinare?"}}
{{Dialogo2|Ali Akbar Sadeqi|Qualcosa è andato storto, chiama Ghanascia e digli di procedere col piano B.|Abdulaziz|Ok capo!}}
[[File:Gommone attracca di corsa.gif|left|thumb|280px|Il '''Piano B''': un nuovo commando sbarca a [[Ostia]].]]
''"Ghanascia"'' è il nome in codice di Mohammed Adunsah, un guerrigliero ghanese trasferitosi segretamente sull'Argentario. Come copertura vende ciambelle e braccioli sulla spiaggia di Porto S. Stefano, ma in realtà è una cellula dormiente del gruppo di Ali Akbar Sadeqi, talmente dormiente che di solito risponde al settimo squillo, se non parte la [[segreteria telefonica]].
{{Dialogo2|Abdulaziz|Ghanascia, qui è AllahTiSpiaDallaGrotta<ref>nome in codice di Abdulaziz</ref>, procedere col piano B, ripeto... piano B.|Mohammed|Scusa se te lo chiedo Abdulaziz, le armi le prendiamo da Kwamoussa a Ponte Mammolo?}}
{{Dialogo2|Abdulaziz|Ghanascia, che Allah ti caghi nelle viscere! Ti ho detto cento volte di usare i nomi in codice! Comunque la risposta è sì!|Mohammed|Scusa Abdulaziz, salutami Ali Akbar Sadeqi.}}
[[File:terroristi acquistano armi da ambulanti.jpg|right|thumb|280px|''"Questi ambulanti sono uno scandalo! Tremila euro per quattro catenacci arrugginiti!"''<br /> Hashem Nakisa (responsabile acquisti del commando)]]
{{Dialogo2|Abdulaziz|MA PORCO ALLAH, I NOMI IN CODICEEEEEEEE!!|Mohammed|Scusa! Volevo dire il capo.}}
'''Roma - [[27 luglio]] 2015'''.
* '''06:37 am''' - Dopo aver navigato tutta la notte, il gruppo di Ghanascia sbarca a Ostia.
* '''07:22 am''' - Ancora accerchiati dai [[Marocchino|vu cumprà]] della spiaggia, decidono di ricorrere alle armi.
* '''08:14 am''' - Dopo aver stipato i cadaveri in una cabina dello stabilimento balneare ''Dar Coratella'', si procede col furto di una macchina.
* '''08:49 am''' - Trovare una macchina con la benzina è stato più difficile del previsto. Ponte Mammolo è esattamente dall'altra parte di Roma, sulla ''Tiburtina'', ma in circa un'ora si dovrebbe arrivare.
* '''11:52 am''' - È lunedì, l'Ostiense risente leggermente del traffico dei pendolari. Nella macchina affiancata alla loro, ascoltandoli mentre parlavano con i finestrini aperti, una bambina ha imparato a parlare gran parte del dialetto Ashanti.
* '''03:28 pm''' - Finalmente arrivati! Da Kwamoussa sono rimasti gli scarti, quattro avanzi della seconda guerra mondiale. Ci si dovrà accontentare.


== Carriera politica ==
to be continua...
[[File:Elly Schlein logo.png|thumb|right|180px|Che parta da loro è scontato, che poi il cetriolo finisca dove sappiamo pure. E questo sarebbe uno slogan innovativo?!]]
Le sue umili origini, la sensibilità nello scegliere i colori delle scarpe e il suo costante impegno a favore di tematiche che un manovale di [[Cosenza]]
ha a cuore quanto l'interesse per l'[[arte greca]], fanno di lei il rappresentante ideale della sinistra.
L'alternativa sarebbe stata [[Enzo Miccio]], ma lei ha più palle.


La sua ascesa politica non è frutto del caso, ma di un concreto impegno che la porta poco più che ventenne ad ottenere importanti incarichi. Le malelingue affermano che le conoscenze della famiglia abbiano avuto il loro peso, che la loro ricchezza abbia giocato un ruolo fondamentale, tutte fandonie.
== Queste le uso dopo ==
Tenendo conto che non ha mai dovuto lavorare un giorno nella sua vita, e che quindi ha potuto perfezionare con costanza il non fare un cazzo di utile, la politica era tagliata su misura per lei. Comunque soldi e nepotismo c'entrano parecchio.
[[File:Steven Seagal chitarra.jpg|left|thumb|220px|L'eroe tenta di fermare i terroristi con l'[[Jimi Hendrix|assolo di Foxy Lady]].]]

[[File:terrorista derubato in metropolitana.jpg|left|thumb|220px|I detonatori vanno smarriti in circostanze misteriose.]]
Cronologia incarichi:
[[File:Metro roma 17 ottobre.jpg|right|thumb|250px|Grazie ad una fortuita coincidenza i terroristi fanno comunque bella figura.]]
* 2008 - partecipa a Chicago come volontaria alla campagna elettorale di [[Barack Obama]], molti i voti ottenuti grazie al suo slogan "Provi il negro e non torni indietro";
* 2011 - fonda a Bologna l'associazione ''Progrè'', che si occupa di sensibilizzare l'opinione pubblica sulle realtà carcerarie, pubblicando scandalosi articoli sulla propria rivista ''Saponette cadute'';
* 2011 - decide di dare vita alla campagna di mobilitazione #OccupyPD, per dare voce al malumore della base giovanile del partito, sua l'idea di disegnare peni sulle foto di [[Enrico Letta]] che stanno nelle sedi occupate;
* 2014 - decide di candidarsi col PD al Parlamento europeo, l'hashtag ''#siscriveschlein'' diventa virale e viene eletta con oltre 50.000 preferenze, alcune delle quali ottenute senza carta di credito;
* 2020 - si candida alle regionali per la lista ''Emilia-Romagna Coraggiosa Ecologista Progressista e Travestista'', fondamentali per la sua elezione i manifesti con la didascalia "Se non mi voti ti vengo in sogno".
[[File:P060696-746027.jpg|thumb|left|260px|La versione europeista di Gianni e Pinotto]]
Forte di questa carriera politica {{Citnec|importante}}, quanto sorprendentemente repentina, ottiene la vicepresidenza della regione, che equivale ad avere una laurea in architettura per aver giocato coi [[Lego]] da piccolo.

Nel 2022 viene eletta alla Camera dei deputati e lascia l'incarico in Regione, da un lato per non fare la figura del solito politico con [[diciassotto]] incarichi, ma soprattutto per tener fede all'irrinunciabile [[apericena]] con le amiche. Nello stesso anno si dimette Enrico Letta e lei si candida con una diretta Instagram per rimpiazzarlo, i vertici del PD restano divisi fino alle primarie, all'incasso dei bonifici e alla promessa che il [[magna-magna]] sarebbe continuato come prima però [[Ambientalista|assai più green]].

A inizio febbraio 2023, nelle votazioni interne del PD riservate agli iscritti, tutti e tre, Schlein ottiene il 34,88% di preferenze contro il 52,87% di Stefano Bonaccini. Il 26 febbraio vince le primarie col 453,75% dei voti e riporto tre. Dopo l'iniziale stupore, due suicidi tra gli addetti al conteggio delle schede e Bonaccini che riga la Panda Hybrid dell'avversaria, Elly viene eletta ufficialmente nell'Assemblea nazionale il 12 marzo 2023.

Da subito si dimostra un leader determinato, tanto che paga una [[armocromista]] 300 euro l'ora per decidere il colore degli abiti e un personal shopper per acquistarli. Nel caso avesse bisogno di decidere la riforma delle pensioni ha già pronto un consulente, un neodiplomato in tromba al conservatorio. In compenso sa scaccolarsi da sola e riesce a stare su una gamba per circa 10 secondi.

== Posizioni e idee politiche ==
Schlein crede fortemente nella necessità di contrastare il precariato, un'idea innovativa che ha colto di sorpresa i più.
Nel suo programma troviamo:
* introduzione del salario minimo, che peraltro è già assai "minimo" da diversi anni;
* riduzione dell'orario di lavoro a parità di salario, una cosa già trattata in molti racconti di fantascienza;
* vietare l'abuso dei contratti di lavoro a tempo determinato, il lavoratore che ne abusa dovrà disintossicarsi per tre mesi all'anno da disoccupato.
Riguardo la politica estera la sua posizione è estremamente europeista, in suo sogno è unire l'[[Europa]] al [[Canadafrica]] e accogliere come primo paese il [[Gabon]].

Anche posizioni come quella del ragno, dell'albero da frutto, del bambù e dell'aratro, le sono particolarmente gradite.

Si è dichiarata favorevole all'[[Nonnotizie:Guerra in Ucraina|invio di armi all'Ucraina]] e ad un'orgia con Zelensky assieme agli altri ballerini vestiti in latex nero e tacchi a spillo.

Elly Schlein sta ai lavoratori come un diabetico alla meringata.


== Note ==
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Versione attuale delle 14:19, 15 mag 2023

Il/Lo/La nuovo/a/boh segretari...auioe del PD
« Ci piace portare, diciamo, insieme ai nostri amministratori il Partito Democratico verso un futuro che, grazie anche alle nuove norme europee, sempre di più investe e costruisca dei cicli positivi, diciamo, della circolarità uscendo dal modello lineare. »
(19 aprile 2023: Elly Schlein incastra parole a caso tra un "diciamo" e l'altro.)

Elena Ethel Schlein, (Lugano, 4 maggio 1985), detta Elly, Quel coso, Parabola e altri appellativi di dubbio gusto, è una politica italiana con cittadinanza statunitense naturalizzata svizzera di origine ebraica e chiaramente una bella donna[da verifcare].

Per ragioni ancora in fase di studio, che nulla hanno a che fare con nepotismo, ricchezza e brogli elettorali, è diventata segretaria del Partito Democratico dal 12 marzo 2023. La logica è chiara: una volta toccato il fondo si può solo risalire.

Biografia

Elly... o forse suo fratello

Elena Ethel Schlein nasce a Lugano nel Canton Ticino, in un'umile casa che al confronto la villa dei Casamonica a Roma è una cuccia per cani. Suo padre è Melvin Schlein, un politologo e accademico statunitense di origine ebraica aschenazista[1], gli avi paterni sono originari di Žovkva un villaggio oggi situato in Ucraina[citazione necessaria].

Quando il suo bisnonno Herschel decide di emigrare in America, spinto dalla propensione naturale a diventare ricco e temendo, tuttavia, di essere etichettato come il solito ebreo che vuole fare soldi a palate, all'arrivò a Ellis Island cambia subito il cognome originario "Schleyen" in Schlein. Tra le grasse risate dell'addetto all'anagrafe.

All'epoca della sua nascita, la famiglia di Elly ha un reddito di poco inferiore al PIL giamaicano.

Dopo aver conseguito la maturità al liceo cantonale di Lugano, con il massimo dei voti, si trasferisce a Bologna dove si laurea, con il massimo dei voti, in giurisprudenza. Alle primarie del PD viene eletta con il massimo dei voti, anche qualcuno in più.

Nel 2012 ha anche collaborato alla realizzazione del documentario Anija - La nave, riguardante l'immigrazione albanese in Italia attraverso il mare Adriatico negli anni novanta, vincitore del David di Donatello come miglior documentario 2013. In qualità di segretaria di produzione prende importanti decisioni riguardo: il profumo della carta igienica nei bagni del set, la farcitura dei panini per le comparse e le trasgressive cover color malva dei telefonini della troupe.

Schlein è dichiaratamente bisessuale, questo spiega l'interesse per le tematiche LGBT e il fatto che il suo volto si barcamena tra l'assomigliare ad un polacco alcolizzato e la figlia di Fantozzi.

Carriera politica

Che parta da loro è scontato, che poi il cetriolo finisca dove sappiamo pure. E questo sarebbe uno slogan innovativo?!

Le sue umili origini, la sensibilità nello scegliere i colori delle scarpe e il suo costante impegno a favore di tematiche che un manovale di Cosenza ha a cuore quanto l'interesse per l'arte greca, fanno di lei il rappresentante ideale della sinistra. L'alternativa sarebbe stata Enzo Miccio, ma lei ha più palle.

La sua ascesa politica non è frutto del caso, ma di un concreto impegno che la porta poco più che ventenne ad ottenere importanti incarichi. Le malelingue affermano che le conoscenze della famiglia abbiano avuto il loro peso, che la loro ricchezza abbia giocato un ruolo fondamentale, tutte fandonie. Tenendo conto che non ha mai dovuto lavorare un giorno nella sua vita, e che quindi ha potuto perfezionare con costanza il non fare un cazzo di utile, la politica era tagliata su misura per lei. Comunque soldi e nepotismo c'entrano parecchio.

Cronologia incarichi:

  • 2008 - partecipa a Chicago come volontaria alla campagna elettorale di Barack Obama, molti i voti ottenuti grazie al suo slogan "Provi il negro e non torni indietro";
  • 2011 - fonda a Bologna l'associazione Progrè, che si occupa di sensibilizzare l'opinione pubblica sulle realtà carcerarie, pubblicando scandalosi articoli sulla propria rivista Saponette cadute;
  • 2011 - decide di dare vita alla campagna di mobilitazione #OccupyPD, per dare voce al malumore della base giovanile del partito, sua l'idea di disegnare peni sulle foto di Enrico Letta che stanno nelle sedi occupate;
  • 2014 - decide di candidarsi col PD al Parlamento europeo, l'hashtag #siscriveschlein diventa virale e viene eletta con oltre 50.000 preferenze, alcune delle quali ottenute senza carta di credito;
  • 2020 - si candida alle regionali per la lista Emilia-Romagna Coraggiosa Ecologista Progressista e Travestista, fondamentali per la sua elezione i manifesti con la didascalia "Se non mi voti ti vengo in sogno".
La versione europeista di Gianni e Pinotto

Forte di questa carriera politica importante[citazione necessaria], quanto sorprendentemente repentina, ottiene la vicepresidenza della regione, che equivale ad avere una laurea in architettura per aver giocato coi Lego da piccolo.

Nel 2022 viene eletta alla Camera dei deputati e lascia l'incarico in Regione, da un lato per non fare la figura del solito politico con diciassotto incarichi, ma soprattutto per tener fede all'irrinunciabile apericena con le amiche. Nello stesso anno si dimette Enrico Letta e lei si candida con una diretta Instagram per rimpiazzarlo, i vertici del PD restano divisi fino alle primarie, all'incasso dei bonifici e alla promessa che il magna-magna sarebbe continuato come prima però assai più green.

A inizio febbraio 2023, nelle votazioni interne del PD riservate agli iscritti, tutti e tre, Schlein ottiene il 34,88% di preferenze contro il 52,87% di Stefano Bonaccini. Il 26 febbraio vince le primarie col 453,75% dei voti e riporto tre. Dopo l'iniziale stupore, due suicidi tra gli addetti al conteggio delle schede e Bonaccini che riga la Panda Hybrid dell'avversaria, Elly viene eletta ufficialmente nell'Assemblea nazionale il 12 marzo 2023.

Da subito si dimostra un leader determinato, tanto che paga una armocromista 300 euro l'ora per decidere il colore degli abiti e un personal shopper per acquistarli. Nel caso avesse bisogno di decidere la riforma delle pensioni ha già pronto un consulente, un neodiplomato in tromba al conservatorio. In compenso sa scaccolarsi da sola e riesce a stare su una gamba per circa 10 secondi.

Posizioni e idee politiche

Schlein crede fortemente nella necessità di contrastare il precariato, un'idea innovativa che ha colto di sorpresa i più. Nel suo programma troviamo:

  • introduzione del salario minimo, che peraltro è già assai "minimo" da diversi anni;
  • riduzione dell'orario di lavoro a parità di salario, una cosa già trattata in molti racconti di fantascienza;
  • vietare l'abuso dei contratti di lavoro a tempo determinato, il lavoratore che ne abusa dovrà disintossicarsi per tre mesi all'anno da disoccupato.

Riguardo la politica estera la sua posizione è estremamente europeista, in suo sogno è unire l'Europa al Canadafrica e accogliere come primo paese il Gabon.

Anche posizioni come quella del ragno, dell'albero da frutto, del bambù e dell'aratro, le sono particolarmente gradite.

Si è dichiarata favorevole all'invio di armi all'Ucraina e ad un'orgia con Zelensky assieme agli altri ballerini vestiti in latex nero e tacchi a spillo.

Elly Schlein sta ai lavoratori come un diabetico alla meringata.

Note

  1. ^ forse aschenazita, ma non stiamo a guardare il pelo nell'uovo più o meno siamo lì