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[[File:Joe D'Amato alias Aristide Massaccesi.jpg|right|thumb|250px|Il più prolifico [[regista]] della storia.]]
[[File:Elly Schlein Brussels 2023 (cropped).jpg|thumb|180px|right|Il/Lo/La nuovo/a/boh segretari...auioe del [[Partito Democratico (Italia)|PD]]]]

{{cit2|Non faccio un film per dibattere tesi o sostenere teorie. Un film è un sogno, affascinante finché rimane misterioso e allusivo.|Joe D'Amato spiega la sua filosofia.}}
{{cit|Ci piace portare, diciamo, insieme ai nostri amministratori il Partito Democratico verso un futuro che, grazie anche alle nuove norme europee, sempre di più investe e costruisca dei cicli positivi, diciamo, della circolarità uscendo dal modello lineare.|19 aprile 2023: Elly Schlein incastra parole a caso tra un "diciamo" e l'altro.}}
{{cit2|Non è che i suoi film lascino molto spazio all'immaginazione, ci sono sempre tette e culi dappertutto.|Intervistatore perplesso.}}

{{cit2|Infatti! Il mistero è quale culo sarà violato per primo.|Joe D'Amato spiega meglio la sua filosofia.}}
'''Elena Ethel Schlein''', (Lugano, 4 maggio 1985), detta ''Elly'', ''Quel coso'', ''Parabola'' e altri appellativi di dubbio gusto, è una politica italiana con cittadinanza statunitense naturalizzata svizzera di origine ebraica e {{citnec|chiaramente una bella donna|e=da verifcare}}.
'''Joe D'Amato''', pseudonimo di '''Aristide Massaccesi''' ([[Roma|Parto]], [[15 dicembre]] [[1936]] – [[Infarto]], [[23 gennaio]] [[1999]]), è stato un [[regista]], [[attore]], direttore della fotografia, sceneggiatore, erotomane, pornografo e stakanovista italiano; forse è stato anche [[qualcos'altro]] che in questo momento ci sfugge.<br />È generalmente considerato il regista italiano più prolifico di sempre, con oltre 200 film diretti, prodotti e fotografati. Ha sperimentato ogni genere cinematografico possibile, che poi ha unito nei suoi film contribuendo così ad inventarne di nuovi. Può infatti rivendicare la paternità dei seguenti generi:

* erotriller;
Per ragioni ancora in fase di studio, che nulla hanno a che fare con nepotismo, ricchezza e brogli elettorali, è diventata segretaria del Partito Democratico dal 12 marzo 2023. La logica è chiara: una volta toccato il fondo si può solo risalire.
* pervert-fantasy;
* spatette-western;
* pornhorror.
Tutto ciò potrebbe indurre a pensare che egli pensasse solo a [[figa|"quella cosa là"]], ma si tratta di un giudizio superficiale: in realtà pensava "anche" a quella cosa là, non "solo". Eccolo dunque restituito a una dimensione più normale. Però in effetti a "quella cosa là" ci pensava spesso.<br />
Nell'ultima fase della sua carriera si dedicò totalmente ai film pornografici, divenendo uno dei più conosciuti e apprezzati registi del genere. Il suo ''Sesso nero'', girato nel [[1978]], è considerato il primo {{u|lungometraggio}} pornografico italiano.<br /> Nella maggior parte dei suoi film è indicato con lo pseudonimo Joe D'Amato, ma durante la sua carriera ne ha utilizzati diversi altri, maschili e femminili, perle come ''Arizona Massachuset'' (col quale voleva conquistare il mercato americano), o come ''Chang Lee Sun'' (usato per i pagamenti della triade cinese).


== Biografia ==
== Biografia ==
[[File:Elly Schlein 2014 Crop.jpg|thumb|left|180px|Elly... o forse suo fratello]]
[[File:Caligola.jpg|right|thumb|250px|Una scena di ''[[Caligola]] - La storia mai raccontata'', col quale divenne famoso in tutte le questure italiane.]]
Elena Ethel Schlein nasce a Lugano nel Canton Ticino, in un'umile casa che al confronto la villa dei Casamonica a Roma è una cuccia per cani. Suo padre è Melvin Schlein, un politologo e accademico statunitense di origine ebraica aschenazista<ref>forse aschenazita, ma non stiamo a guardare il pelo nell'uovo più o meno siamo lì</ref>, gli avi paterni sono originari di Žovkva un villaggio oggi situato in {{Citnec|Ucraina}}.
{{Cit|Quello che noi abbiamo sempre cercato di fare è stato dare al pubblico quello che il pubblico voleva. Con passione ed entusiasmo. E senza un filo d'ipocrisia!|Joe D'Amato.}}
{{Cit|Quindi il pubblico vuole essenzialmente sangue e vagine all'aria, giusto?|Intervistatore.}}
{{Cit|Beh, sì!|Joe D'Amato.}}
{{Cit|Sarà, a me viene in mente il [[mestruazioni|ciclo mestruale]]!|Intervistatore.}}
{{Cit|Anche a me! LOL!|Joe D'Amato.}}
Joe D'Amato è nato all'interno di un cinema: la sua prima culla fu un enorme barattolo di [[pop corn]]. I genitori si erano conosciuti all'interno di quel cinema e colà lo avevano concepito. In verità ne erano i custodi. Erano i tempi del [[fascismo]] e il giovane Aristide salutava romanamente con la mano destra mentre con la sinistra, nel chiuso della sua cameretta, [[Masturbazione|esplorava il proprio corpo]]: certe pulsioni andavano sfogate a prescindere dal regime in vigore.


Quando il suo bisnonno Herschel decide di emigrare in America, spinto dalla propensione naturale a diventare ricco e temendo, tuttavia, di essere etichettato come il solito ebreo che vuole fare soldi a palate, all'arrivò a Ellis Island cambia subito il cognome originario "Schleyen" in Schlein.
All'età di quattordici anni, con la licenza media in tasca, buttò i pantaloni in lavatrice. Il diploma di licenza subì un ciclo di lavaggio a 90°, che sortì un duplice effetto:
Tra le grasse risate dell'addetto all'anagrafe.
[[File:Sesso a tre.jpg|right|thumb|250px|L'immagine che fece comprendere a D'Amato quale sarebbe stata la sua strada.]]
* il diploma di licenza media divenne illeggibile e soprattutto si sbriciolava a ogni minimo contatto;
* i 90° del ciclo di lavaggio avrebbero turbato la coscienza di D'Amato per il resto dei suoi giorni.
Resosi conto che per proseguire gli studi avrebbe dovuto studiare sul serio, iniziò la sua carriera lavorativa.


All'epoca della sua nascita, la famiglia di Elly ha un reddito di poco inferiore al PIL giamaicano.
Si presentò a [[Cinecittà]] esibendo un [[curriculum]] nel quale vantava un'esperienza ultradecennale in ''"faccende da sbrigare all'interno di un cinematografo"''. Fu subito assunto come [[elettricista]], riavvolgitore di bobine, avvolgitore di [[spinelli]] e schiacciatore di punti neri sulla schiena degli attori. Ma il giovane Aristide puntava in alto: il suo percorso lavorativo avrebbe dovuto condurlo in breve ad accomodarsi dietro alla macchina da presa. Il seguente aneddoto racconta come egli prese questa decisione.<br />
La sua vicina di casa, la giovane vedova Panzalotti, era quella che si potrebbe definire "[[Femminismo|una donna emancipata]]", anche se sarebbe più corretto usare "[[Puttana|un puttanone come se ne vedono pochi]]". Dopo averla spiata a lungo, ed averla vista accoppiarsi con [[idraulici]], garzoni del [[fornaio]], ragazzi delle [[pizze]], antennisti e [[testimoni di Geova]], la donna aveva coinvolto nei suoi giochi anche la figlia e il suo nuovo convivente. In Aristide crebbe la voglia di rappresentare questa realtà, fatta di torbido sesso e rapporti incestuosi, oramai le sue idee erano chiare: da grande sarebbe diventato il regista di [[Beautiful]].


Dopo aver conseguito la maturità al liceo cantonale di Lugano, con il massimo dei voti, si trasferisce a Bologna dove si laurea, con il massimo dei voti, in giurisprudenza. Alle primarie del PD viene eletta con il massimo dei voti, anche qualcuno in più.
=== I primi lavori ===
[[File:Solange con Donna Nuda.png|left|thumb|200px|Un fotogramma del film ''Cosa avete fatto a Solange?''.]]
Nel 1971 lavora come direttore della fotografia in una trilogia di grande successo, comprendente: ''Cosa avete fatto a [[Solange]]?'', ''Giuro che era così già prima!'' e ''Comunque se l'è cercata''. Gli ultimi due usciti solo per il canale home video in [[Lettonia]]. Dopo aver percorso tutta la gavetta ed essere andato a letto con le persone giuste, giunse finalmente a dirigere il suo primo film nel [[1972]]: ''"Scansati... a Trinità arriva Eldorado"'', bucatini-western comico, che fu visto da tutte le maggiori platee. Vuote. Tuttavia D'Amato appare nei titoli non come regista, ma come direttore della fotografia o come sceneggiatore. In varie interviste rivelò che non firmava i film perché all'epoca era ancora [[niubbo]] e se ne dimenticava spesso.<br />
Il primo film sicuramente diretto da D'Amato è ''"Sollazzevoli storie di mogli gaudenti e mariti penitenti - Decameron nº 69"'', un decamerotico del 1972. Dopo un altro film di questo genere diresse nel [[1973]] il film di guerra ''"Eroi all'inferno"'', quindi il [[peplum]] ''"La rivolta delle gladiatrici"'', in cui le protagoniste si mettono in sciopero per protestare contro il caro-[[dildo]]. Alla fine dello stesso anno D'Amato diresse l'unico film che si sia ricordato di firmare col suo vero nome: ''"La morte ha sorriso all'assassino"'', interpretato da [[Klaus Kinski]] nella parte del sorriso: un horror interessante per i cuscini del sofà, con alcune scene erotiche più apprezzate dalla massa. Dopo questo film diresse ''"Giubbe rossonere"'', un milan-western classico interpretato da [[Fabio Testi]]. È il primo film firmato con lo pseudonimo Joe D'Amato, una scelta di opportunità: in effetti è molto meglio pronunciabile rispetto ad Aristide Massaccesi.<br />Nel [[1975]] diresse ''"Emanuelle e Françoise (Le sorelline)"'', considerato uno dei suoi migliori film, un thriller erotico con alcune scene di cannibalismo, di [[Vegano|veganismo]] e [[pastafarianesimo]].


Nel 2012 ha anche collaborato alla realizzazione del documentario ''Anija - La nave'', riguardante l'immigrazione albanese in Italia attraverso il mare Adriatico negli anni novanta, vincitore del David di Donatello come miglior documentario 2013. In qualità di segretaria di produzione prende importanti decisioni riguardo: il profumo della carta igienica nei bagni del set, la farcitura dei panini per le comparse e le trasgressive cover color malva dei telefonini della troupe.
=== Un uomo per tutti i generi ===
Non esiste un genere cinematografico che l'eclettico Joe non abbia praticato, questo prima di iniziare a mischiarli tra loro. A quel punto diventa difficile dare alle pellicole una classificazione vera e propria, per semplicità useremo "Stronzata alla D'Amato". Alcune risultano tuttavia apprezzabili, da un lato perché hanno dato vita ad un genere a sé stante, dall'altro perché (specie negli [[Anni 1970|anni '70]]) per certi film la trama ha sempre rivestito un'importanza marginale, a patto che si veda il [[Pelo pubico|pelo]] e si disponga di una [[Masturbazione|mano libera]].
[[File:Joe D'Amato film.jpg|right|thumb|430px|Sì, li ha fatti davvero tutti!]]
* '''Horror''' - Uno dei generi più amati dal regista, tanto che una scena sanguinolenta è spesso presente nei suoi film e può essere considerata la sua firma d'autore. Purtroppo, chi lo conosce bene assiste alla scena di un [[pompino]] in forte stato d'ansia, conscio che la tizia che lo sta praticando potrebbe avere improvvisamente fame. Tra i migliori troviamo perle come ''Buio Omega'', che mostra un [[cuore]] addentato, e ''Rosso sangue'', nel quale una [[baby sitter]] viene infilata in un forno e [[Porchetta|porchettata]]. Ma è doveroso citare anche ''Antropophagus'', nel quale il [[cannibale]] scopre di avere il [[colesterolo]] alto e quindi si mette a dieta, divorando un feto.
* '''Fantasy''' - Sulla scia del successo di ''[[Conan il barbaro]]'', D'Amato s'inventa un personaggio chiamato Ator, realizzando una trilogia che comprende: ''Ator l'invincibile'', ''Ator 2 - L'invincibile Orion''<ref>ma quello invincibile non era Ator?! Chi cazzo è Orion?</ref> e infine ''Ator il guerriero di ferro''. Per il ruolo sceglie Miles O'Keeffe, già interprete di un [[Tarzan]] assieme alla conturbante [[Bo Derek]], un biondino che sta ad [[Arnold Schwarzenegger]] quanto uno [[zingaro]] all'Ufficio di Collocamento.
* '''Spaghetti-western''' - È il suo genere di esordio. Nel tentativo di imitare la coppia [[Bud Spencer]] e [[Terence Hill]], il regista gira il suo primo film: ''Scansati... a Trinità arriva Eldorado''. La pellicola viene {{u|giustamente}} "scansata" dal pubblico, soprattutto quando scopre che l'interprete principale (Stan Cooper) in realtà è Stelvio Rosi, detto ''er mejo fico der Quarticciolo'', un attore romano che aveva lavorato con Salce e Visconti, passando poi a Joe D'Amato senza battere ciglio. Che era anche la sua caratteristica principale.
* '''Peplum''' - Il genere [[Peplum|spada e sandalo]] miete all'epoca un successo dietro l'altro. I vari Ercole, Sansone, Ursus e Golia, spargono copiosamente sudore e lucidi muscoli sul grande schermo. Nel [[1974]] D'Amato ha l'intuizione giusta: mettere soprattutto in evidenza pettorali e glutei, ma femminili. Quando si sparge la voce che tette e chiappe sono le protagoniste del film, i bagarini vendono i biglietti del cinema a circa centomila lire, lo stesso prezzo pagato per assistere alla ''[[Partita del secolo]]'' ai [[Campionato mondiale di calcio 1970|Mondiali di calcio 1970]].
* '''Thriller''' - Il suo primo film del genere lo firma col vero nome, Aristide Massaccesi, e si intitola: ''La morte ha sorriso all'assassino''. La pellicola è apprezzabile e tiene col fiato sospeso, le morti si susseguono ad opera di un misterioso omicida. Le indagini portano finalmente ad un sospettato che viene però trovato [[cadavere]], ucciso dal vero [[assassino]], che l'ha fatto fuori lanciandogli in faccia un [[gatto]]<ref>tristemente vero</ref>. A quel punto il pubblico lancia contro lo schermo di tutto. A quanto risulta [[nessuno]] conosce la fine del film.
* '''Erotico''' - Il primo film firmato come Joe D'Amato è ''Sollazzevoli storie di mogli gaudenti e mariti penitenti - Decameron nº 69'', del [[1972]]. L'anno prima [[Pier Paolo Pasolini]] aveva girato [[Il Decameron]], riportando in auge le novelle di [[Boccaccio]] e favorendo così la nascita del prolifico sottogenere ''decamerotico'' (il "nº 69" non è lì per caso). In quegli anni la [[censura]] è molto vigile, ma sulle chiappe di una contadina è disposta a chiudere un occhio<ref>uno solo ovviamente</ref>. Quando Aristide gira ''Immagini di un convento'' però si incazzano come faine e lo diffidano dal rifarlo. A questo punto entrano in scena i suoi [[ventordici]]mila pseudonimi e quei bigotti dei censori se la prendono in [[Culo|quel posto]].
* '''Erotico-esotico''' - Cavalcando l'onda della pellicola francese ''Emanuelle'', Joe D'amato tira fuori una "Emanuelle" di colore, nei panni di una giornalista capace persino di andare a letto con qualcuno per una buona notizia, oddio... pure se non è tanto buona, vabbè... anche se è una clamorosa bufala. La interpreta Laura Gemser, una trampolona<ref>de coscia lunga... assai lunga</ref> nera che rappresenta la versione quasi totalmente perfezionata del modello "[[Naomi Campbell]]", uscito successivamente. Con questo personaggio realizza una caterva di film, tutti girati in luoghi esotici e remoti come la [[Malesia]], l'[[India]] e la provincia di [[Ragusa]].
* '''Porno''' - La versione integrale di ''Emanuelle in America'' dovrebbe essere considerato il primo film pornografico di Massaccesi, quella arrivata nelle sale italiane era più corta di circa 25 minuti, che fu come guardare ''[[300 (film)|300]]'' senza le scene di battaglia. Il passaggio vero e proprio al porno, il genere che gli procurò un'immensa fortuna, risale al [[1993]], con cinque pellicole note tra gli appassionati. Ovviamente non vi diremo i titoli per non includervi presto in essi. Gli hard di D'Amato furono interpretati dalle più note star del genere, come [[Rocco Siffredi]], [[Selen]], [[Eva Henger]] e Viking Kronos, quest'ultimo noto soprattutto per aver battuto il grande ''[[Varenne]]'' al [[Equitazione|Gran Premio Nazionale di Milano]].


Schlein è dichiaratamente bisessuale, questo spiega l'interesse per le tematiche LGBT e il fatto che il suo volto si barcamena tra l'assomigliare ad un polacco alcolizzato e la figlia di Fantozzi.
=== Gli ultimi anni ===


== Carriera politica ==
Anche se il suo primo film porno (''Sesso nero'') risale al [[1978]], D'Amato si dedicò al genere {{Citnec|anima e corpo}} solo dal [[1993]]. Poiché [[Masturbazione|testava su se stesso]] la qualità dei suoi lavori, deperì rapidamente. Per tornare velocemente in forma iniziò a praticarsi endovenose di [[glucosio]], che lo condussero ben presto al [[diabete]]. Poiché da cosa nasce cosa, dal diabete ricevette problemi di circolazione, dai quali ricevette l'infarto che gettò nello sconforto intere masse di [[segaiolo|falegnami miopi]].
[[File:Elly Schlein logo.png|thumb|right|180px|Che parta da loro è scontato, che poi il cetriolo finisca dove sappiamo pure. E questo sarebbe uno slogan innovativo?!]]
Le sue umili origini, la sensibilità nello scegliere i colori delle scarpe e il suo costante impegno a favore di tematiche che un manovale di [[Cosenza]]
== Pseudonimi ==
ha a cuore quanto l'interesse per l'[[arte greca]], fanno di lei il rappresentante ideale della sinistra.
[[File:Poroshenko con passaporti russi.jpg|right|thumb|250px|L'agente dell'Interpol Poroshenko. Dopo 27 anni di indagini fu in grado di conoscere il 38% degli pseudonimi di Massaccesi.]]
L'alternativa sarebbe stata [[Enzo Miccio]], ma lei ha più palle.
Per i suoi film utilizzò circa 50 pseudonimi, ma stiamo parlando solo di quelli che ha riconosciuto ufficialmente, o meglio, che è stato in grado di ricordare. In realtà, prendendo 18 lettere a caso dall'alfabeto, dividendole poi in due gruppi, si ha il 74% di possibilità di azzeccare uno pseudonimo di Aristide Massaccesi. Per comodità li raggrupperemo secondo una logica intuitiva ed efficace, che verrà comunque spiegata in seguito<ref>se ci ricorderemo di farlo</ref>.
* {{u|Gli '''incerti'''}} : Stephen/Steven/Steve '''Benson'''; Dan/Federico/Frederick/Fédérico/Frederico/Frederic/Frederiko/Fred '''Slonisko'''; Chana/Chang '''Lee Sun'''; Michael/Mikail '''Wotruba'''; Alexandre '''Borski/Borsky'''. Usati per firmare film potenzialmente sanzionabili dalla legge, o anche assegni a vuoto.
* {{u|Gli '''esotici'''}} (detti anche i '''mafiosi''') : Joe D'Amato; Joe De Mato; Raf de Palma; Michael Di Caprio; Tom Salina; Kevin Mancuso. Usati quando cercava di ottenere fondi dal produttore "[[Spilorcio|di braccino corto]]", che lui minacciava di spezzare.
* {{u|Gli '''indimenticabili'''}} : Arizona Massachusetts; George Hudson; David Hills; Lee Castle; Robert Hall; Donna Aubert; Joan Russell; John Bird; John Shadow; Andrea Massai. Quando iniziò a diventare un problema ricordare tutti gli pseudonimi, Aristide li organizzò in una sorta di fiaba.
{{cit2|Nei pressi del '''Massachusetts''', vicino al fiume '''Hudson''', in mezzo alle colline ('''Hills''') sorge un castello ('''Castle'''). Nella grande sala ('''Hall''') vive una '''Donna''', di nome '''Russell''', con un uccello ('''Bird''') che fa ombra ('''Shadow''') talmente è grosso. '''Massai''' eh!}}
Tutti gli altri occupano il 9% delle [[Pagine Gialle]] di [[Los Angeles]], ad esclusione di Dario Donati, nome che ha [[Paraculata|usato astutamente]] per girare ''La monaca nel peccato'' e farla in barba alla censura che lo teneva d'occhio.


La sua ascesa politica non è frutto del caso, ma di un concreto impegno che la porta poco più che ventenne ad ottenere importanti incarichi. Le malelingue affermano che le conoscenze della famiglia abbiano avuto il loro peso, che la loro ricchezza abbia giocato un ruolo fondamentale, tutte fandonie.
== Filmografia giocoforza parziale ==
Tenendo conto che non ha mai dovuto lavorare un giorno nella sua vita, e che quindi ha potuto perfezionare con costanza il non fare un cazzo di utile, la politica era tagliata su misura per lei. Comunque soldi e nepotismo c'entrano parecchio.
Elencare tutti i film del regista richiederebbe lo stesso tempo che dare l'antiruggine alla [[Tour Eiffel]], quindi ci limiteremo a sceglierne uno per ogni pseudonimo utilizzato... no, nemmeno così va bene, tra una decina di anni potremmo avere l'artrosi alle dita e quindi non riuscire a finire il lavoro. Facciamo uno per anno, non sarà così difficile sceglierne uno solo... a parte per il 1996, in cui ne ha girati 27. Di sicuro nel 1997 saranno me... cazzo 31! Proviamo col 1998... fanculo!<br /> Escludendo le festività, i compleanni e gli anniversari, in certi anni ha girato un film a settimana. Ci arrendiamo, vi dovrete accontentare di un elenco dei titoli più interessanti.
[[File:Applausi.gif|right|thumb|250px|Il pubblico di Cannes applaude la pellicola fuori concorso ''Fra' Tazio da Velletri''.]]
* Novelle licenziose di vergini vogliose (1973)
* Fra' Tazio da Velletri (1973)
* Il ginecologo della mutua (1977)
* Il porno shop della settima strada (1979)
* Le ereditiere superporno (1981)
* Bocca golosa (1981)
* Messalina... orgasmo imperiale (1983)
* Goduria anale (1992)
* Il marchese De Sade - Oltre ogni perversione (1994)
* Mia moglie... aperta a tutti (1995)
* Decameron X - Racconti arguti di mogli puttane e mariti cornuti (1995)
* Homo erectus (1996)
* Carmen (La zoccola spagnola) (1996)
* Rocco lo stallone italiano (1997)
* I predatori della verginità perduta (1998)
* Experiences - Il culo violato (1999)


Cronologia incarichi:
== L'intervista al Late Show ==
* 2008 - partecipa a Chicago come volontaria alla campagna elettorale di [[Barack Obama]], molti i voti ottenuti grazie al suo slogan "Provi il negro e non torni indietro";
Dopo il successo ottenuto negli [[Stati Uniti]], grazie al suo ''Cop Sucker'', il regista fu intervistato da David Letterman. La serata registrò il record di ascolti, oscurando persino le precedenti apparizioni di [[Robert De Niro]] e dei piedi nudi di [[Julia Roberts]].
* 2011 - fonda a Bologna l'associazione ''Progrè'', che si occupa di sensibilizzare l'opinione pubblica sulle realtà carcerarie, pubblicando scandalosi articoli sulla propria rivista ''Saponette cadute'';
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* 2011 - decide di dare vita alla campagna di mobilitazione #OccupyPD, per dare voce al malumore della base giovanile del partito, sua l'idea di disegnare peni sulle foto di [[Enrico Letta]] che stanno nelle sedi occupate;
Immagine:David Letterman 1.jpg|{{cit2|L'ospite di questa sera è stato eletto ''Uomo del secolo'' dai produttori di fazzoletti di carta. È colui che ha fatto eccitare con ''Emanuelle nera'' anche i [[Village People]]. Più che un uomo un afrodisiaco. Signore e signori: JOE... D'AAAAMATO!}}
* 2014 - decide di candidarsi col PD al Parlamento europeo, l'hashtag ''#siscriveschlein'' diventa virale e viene eletta con oltre 50.000 preferenze, alcune delle quali ottenute senza carta di credito;
Immagine:Joe D'Amato e David Letterman 1.jpg|{{cit2|Buona[[sega]] a tutti! Oops, scusate la mia pronuncia dell'[[inglisc]], l'ho imparato da [[Marina Lotar]] ma lei non andava oltre: oooh yes, fuck me, yes fuck me more. In compenso, so dire queste frasi in cinque lingue.}}
* 2020 - si candida alle regionali per la lista ''Emilia-Romagna Coraggiosa Ecologista Progressista e Travestista'', fondamentali per la sua elezione i manifesti con la didascalia "Se non mi voti ti vengo in sogno".
Immagine:Joe D'Amato e David Letterman 2.jpg|{{Dialogo2|David|Ci spieghi subito una cosa: come le è venuto in mente di girare ''Le notti erotiche dei morti viventi''?|Joe|Beh, che dire, a letto mia [[moglie]] non è che si possa definire "una furia scatenata".}}
[[File:P060696-746027.jpg|thumb|left|260px|La versione europeista di Gianni e Pinotto]]
Immagine:Joe D'Amato e David Letterman 3.jpg|{{Dialogo2|David|In questa foto [[Laura Gemser]] bacia [[Karin Schubert]]. Ha mai fatto [[sesso]] con loro due assieme?|Joe|Ma figurati, per loro era solo lavoro, un modo per guadagnarsi il [[pene]] quotidiano. Oops, scusate ancora la pronuncia.}}
Forte di questa carriera politica {{Citnec|importante}}, quanto sorprendentemente repentina, ottiene la vicepresidenza della regione, che equivale ad avere una laurea in architettura per aver giocato coi [[Lego]] da piccolo.
Immagine:Joe D'Amato e David Letterman 4.jpg|{{Dialogo2|David|La donna in questa foto è la prima maggiorata di colore con cui ha fatto un film. Ricorda il suo nome?|Joe|No, mi spiace, non ho una mente fotografica. La mia è [[matematica]], se mi dice le sue misure magari potrei ricordarmelo.}}
Immagine:Joe D'Amato e David Letterman 5.jpg|{{Dialogo2|David|Ma vi rendete conto del personaggio?! È stato o no un onore averlo tra noi?!|Joe|Ma ti pare! Erano anni che sognavo di venire al tuo show, mio caro [[Dan Peterson]].}}
</gallery>


Nel 2022 viene eletta alla Camera dei deputati e lascia l'incarico in Regione, da un lato per non fare la figura del solito politico con [[diciassotto]] incarichi, ma soprattutto per tener fede all'irrinunciabile [[apericena]] con le amiche. Nello stesso anno si dimette Enrico Letta e lei si candida con una diretta Instagram per rimpiazzarlo, i vertici del PD restano divisi fino alle primarie, all'incasso dei bonifici e alla promessa che il [[magna-magna]] sarebbe continuato come prima però [[Ambientalista|assai più green]].
== Note ==
{{Legginote}}
{{Note|2}}


A inizio febbraio 2023, nelle votazioni interne del PD riservate agli iscritti, tutti e tre, Schlein ottiene il 34,88% di preferenze contro il 52,87% di Stefano Bonaccini. Il 26 febbraio vince le primarie col 453,75% dei voti e riporto tre. Dopo l'iniziale stupore, due suicidi tra gli addetti al conteggio delle schede e Bonaccini che riga la Panda Hybrid dell'avversaria, Elly viene eletta ufficialmente nell'Assemblea nazionale il 12 marzo 2023.
== Voci correlate ==
* [[Porno]]


Da subito si dimostra un leader determinato, tanto che paga una [[armocromista]] 300 euro l'ora per decidere il colore degli abiti e un personal shopper per acquistarli. Nel caso avesse bisogno di decidere la riforma delle pensioni ha già pronto un consulente, un neodiplomato in tromba al conservatorio. In compenso sa scaccolarsi da sola e riesce a stare su una gamba per circa 10 secondi.
{{Cinema}}

== Posizioni e idee politiche ==
Schlein crede fortemente nella necessità di contrastare il precariato, un'idea innovativa che ha colto di sorpresa i più.
Nel suo programma troviamo:
* introduzione del salario minimo, che peraltro è già assai "minimo" da diversi anni;
* riduzione dell'orario di lavoro a parità di salario, una cosa già trattata in molti racconti di fantascienza;
* vietare l'abuso dei contratti di lavoro a tempo determinato, il lavoratore che ne abusa dovrà disintossicarsi per tre mesi all'anno da disoccupato.
Riguardo la politica estera la sua posizione è estremamente europeista, in suo sogno è unire l'[[Europa]] al [[Canadafrica]] e accogliere come primo paese il [[Gabon]].

Anche posizioni come quella del ragno, dell'albero da frutto, del bambù e dell'aratro, le sono particolarmente gradite.

Si è dichiarata favorevole all'[[Nonnotizie:Guerra in Ucraina|invio di armi all'Ucraina]] e ad un'orgia con Zelensky assieme agli altri ballerini vestiti in latex nero e tacchi a spillo.

Elly Schlein sta ai lavoratori come un diabetico alla meringata.

== Note ==
<references/>

Versione attuale delle 14:19, 15 mag 2023

Il/Lo/La nuovo/a/boh segretari...auioe del PD
« Ci piace portare, diciamo, insieme ai nostri amministratori il Partito Democratico verso un futuro che, grazie anche alle nuove norme europee, sempre di più investe e costruisca dei cicli positivi, diciamo, della circolarità uscendo dal modello lineare. »
(19 aprile 2023: Elly Schlein incastra parole a caso tra un "diciamo" e l'altro.)

Elena Ethel Schlein, (Lugano, 4 maggio 1985), detta Elly, Quel coso, Parabola e altri appellativi di dubbio gusto, è una politica italiana con cittadinanza statunitense naturalizzata svizzera di origine ebraica e chiaramente una bella donna[da verifcare].

Per ragioni ancora in fase di studio, che nulla hanno a che fare con nepotismo, ricchezza e brogli elettorali, è diventata segretaria del Partito Democratico dal 12 marzo 2023. La logica è chiara: una volta toccato il fondo si può solo risalire.

Biografia

Elly... o forse suo fratello

Elena Ethel Schlein nasce a Lugano nel Canton Ticino, in un'umile casa che al confronto la villa dei Casamonica a Roma è una cuccia per cani. Suo padre è Melvin Schlein, un politologo e accademico statunitense di origine ebraica aschenazista[1], gli avi paterni sono originari di Žovkva un villaggio oggi situato in Ucraina[citazione necessaria].

Quando il suo bisnonno Herschel decide di emigrare in America, spinto dalla propensione naturale a diventare ricco e temendo, tuttavia, di essere etichettato come il solito ebreo che vuole fare soldi a palate, all'arrivò a Ellis Island cambia subito il cognome originario "Schleyen" in Schlein. Tra le grasse risate dell'addetto all'anagrafe.

All'epoca della sua nascita, la famiglia di Elly ha un reddito di poco inferiore al PIL giamaicano.

Dopo aver conseguito la maturità al liceo cantonale di Lugano, con il massimo dei voti, si trasferisce a Bologna dove si laurea, con il massimo dei voti, in giurisprudenza. Alle primarie del PD viene eletta con il massimo dei voti, anche qualcuno in più.

Nel 2012 ha anche collaborato alla realizzazione del documentario Anija - La nave, riguardante l'immigrazione albanese in Italia attraverso il mare Adriatico negli anni novanta, vincitore del David di Donatello come miglior documentario 2013. In qualità di segretaria di produzione prende importanti decisioni riguardo: il profumo della carta igienica nei bagni del set, la farcitura dei panini per le comparse e le trasgressive cover color malva dei telefonini della troupe.

Schlein è dichiaratamente bisessuale, questo spiega l'interesse per le tematiche LGBT e il fatto che il suo volto si barcamena tra l'assomigliare ad un polacco alcolizzato e la figlia di Fantozzi.

Carriera politica

Che parta da loro è scontato, che poi il cetriolo finisca dove sappiamo pure. E questo sarebbe uno slogan innovativo?!

Le sue umili origini, la sensibilità nello scegliere i colori delle scarpe e il suo costante impegno a favore di tematiche che un manovale di Cosenza ha a cuore quanto l'interesse per l'arte greca, fanno di lei il rappresentante ideale della sinistra. L'alternativa sarebbe stata Enzo Miccio, ma lei ha più palle.

La sua ascesa politica non è frutto del caso, ma di un concreto impegno che la porta poco più che ventenne ad ottenere importanti incarichi. Le malelingue affermano che le conoscenze della famiglia abbiano avuto il loro peso, che la loro ricchezza abbia giocato un ruolo fondamentale, tutte fandonie. Tenendo conto che non ha mai dovuto lavorare un giorno nella sua vita, e che quindi ha potuto perfezionare con costanza il non fare un cazzo di utile, la politica era tagliata su misura per lei. Comunque soldi e nepotismo c'entrano parecchio.

Cronologia incarichi:

  • 2008 - partecipa a Chicago come volontaria alla campagna elettorale di Barack Obama, molti i voti ottenuti grazie al suo slogan "Provi il negro e non torni indietro";
  • 2011 - fonda a Bologna l'associazione Progrè, che si occupa di sensibilizzare l'opinione pubblica sulle realtà carcerarie, pubblicando scandalosi articoli sulla propria rivista Saponette cadute;
  • 2011 - decide di dare vita alla campagna di mobilitazione #OccupyPD, per dare voce al malumore della base giovanile del partito, sua l'idea di disegnare peni sulle foto di Enrico Letta che stanno nelle sedi occupate;
  • 2014 - decide di candidarsi col PD al Parlamento europeo, l'hashtag #siscriveschlein diventa virale e viene eletta con oltre 50.000 preferenze, alcune delle quali ottenute senza carta di credito;
  • 2020 - si candida alle regionali per la lista Emilia-Romagna Coraggiosa Ecologista Progressista e Travestista, fondamentali per la sua elezione i manifesti con la didascalia "Se non mi voti ti vengo in sogno".
La versione europeista di Gianni e Pinotto

Forte di questa carriera politica importante[citazione necessaria], quanto sorprendentemente repentina, ottiene la vicepresidenza della regione, che equivale ad avere una laurea in architettura per aver giocato coi Lego da piccolo.

Nel 2022 viene eletta alla Camera dei deputati e lascia l'incarico in Regione, da un lato per non fare la figura del solito politico con diciassotto incarichi, ma soprattutto per tener fede all'irrinunciabile apericena con le amiche. Nello stesso anno si dimette Enrico Letta e lei si candida con una diretta Instagram per rimpiazzarlo, i vertici del PD restano divisi fino alle primarie, all'incasso dei bonifici e alla promessa che il magna-magna sarebbe continuato come prima però assai più green.

A inizio febbraio 2023, nelle votazioni interne del PD riservate agli iscritti, tutti e tre, Schlein ottiene il 34,88% di preferenze contro il 52,87% di Stefano Bonaccini. Il 26 febbraio vince le primarie col 453,75% dei voti e riporto tre. Dopo l'iniziale stupore, due suicidi tra gli addetti al conteggio delle schede e Bonaccini che riga la Panda Hybrid dell'avversaria, Elly viene eletta ufficialmente nell'Assemblea nazionale il 12 marzo 2023.

Da subito si dimostra un leader determinato, tanto che paga una armocromista 300 euro l'ora per decidere il colore degli abiti e un personal shopper per acquistarli. Nel caso avesse bisogno di decidere la riforma delle pensioni ha già pronto un consulente, un neodiplomato in tromba al conservatorio. In compenso sa scaccolarsi da sola e riesce a stare su una gamba per circa 10 secondi.

Posizioni e idee politiche

Schlein crede fortemente nella necessità di contrastare il precariato, un'idea innovativa che ha colto di sorpresa i più. Nel suo programma troviamo:

  • introduzione del salario minimo, che peraltro è già assai "minimo" da diversi anni;
  • riduzione dell'orario di lavoro a parità di salario, una cosa già trattata in molti racconti di fantascienza;
  • vietare l'abuso dei contratti di lavoro a tempo determinato, il lavoratore che ne abusa dovrà disintossicarsi per tre mesi all'anno da disoccupato.

Riguardo la politica estera la sua posizione è estremamente europeista, in suo sogno è unire l'Europa al Canadafrica e accogliere come primo paese il Gabon.

Anche posizioni come quella del ragno, dell'albero da frutto, del bambù e dell'aratro, le sono particolarmente gradite.

Si è dichiarata favorevole all'invio di armi all'Ucraina e ad un'orgia con Zelensky assieme agli altri ballerini vestiti in latex nero e tacchi a spillo.

Elly Schlein sta ai lavoratori come un diabetico alla meringata.

Note

  1. ^ forse aschenazita, ma non stiamo a guardare il pelo nell'uovo più o meno siamo lì