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[[File:Elly Schlein Brussels 2023 (cropped).jpg|thumb|180px|right|Il/Lo/La nuovo/a/boh segretari...auioe del [[Partito Democratico (Italia)|PD]]]]
{{Pasolini}}
{{Film
|titolo=Edipo re
|immagine=[[File:film Edipo re locandina.jpg|220px]]
|didascalia=Ti voglio bene come a un figlio!
|paese=[[Italia]]
|regista=[[Pier Paolo Pasolini|Pier Pablo Pisolini]]
|casaproduttrice= Tufello Production™
|sceneggiatura=[[Sigmund Freud]]
|anno=[[1967]]
|genere=[[Incesto]]
|colore=Tinte forti
|suono=Abbastanza
|attori=[[Franco Citti]], [[Silvana Mangano]], [[Carmelo Bene]]
}}
{{cit2|Ho avuto una strana sensazione di [[déjà vu]]. Sai quando percorri una strada e ti sembra di esserci già passato?!|[[Edipo]] parla con Giocasta<ref>ancora ignaro che sia sua madre</ref> dopo averci fatto [[sesso]].}}
'''Edipo re''' è un film italiano del [[1967]], diretto da Pier Paolo Pasolini, basato sull'omonima tragedia di [[Sofocle]], un tizio talmente triste che la cosa più divertente che ha scritto è il necrologio del padre. Il regista medita questo progetto sin dai tempi di [[Accattone]], gravato dal [[complesso di Edipo]] e da certa ansia autobiografica. Non che l'avesse mai affermato pubblicamente, ma ordinava dal fioraio 50 rose Baccarà a settimana da consegnare a sua madre. Senza tener conto del soggetto, soffermandoci solo sul linguaggio dei fiori, ci troviamo chiaramente di fronte a: ''"Ho speso un capitale, stavolta me la dai o devo usare il [[Droga da stupro|Rohypnol]]?"''<ref>convenzione ''Speaks with flowers'' del [[1964|'64]]</ref>.<br /> Si tratta di una produzione italo-marocchina: gli [[italiani]] hanno messo i [[soldi]], i [[marocchini]] le location e [[qualcos'altro]]. Pasolini decide che alcuni paesaggi desolati del [[Marocco]] siano quanto di più simile all'[[Antica Grecia]] narrata da Sofocle, questo dopo aver scartato le pur valide alternative offerte dalle zone [[Roma|Mandrione e Tufello]].<br /> Per gli attori si affida ad una squadra oramai affiatata e già impiegata nei precedenti film, a cui aggiunge una folta schiera di marocchini, in parte trovati in loco e altri reperiti al mercato degli ambulanti sull'Anagnina. Nei ruoli principali troviamo:
* Franco Citti che interpreta [[Edipo]], quello che tromba sua madre e poi mette su un [[Complesso di Edipo|complesso senza musicisti]];
* Silvana Mangano nel ruolo di Giocasta, regina di Tebe e moglie/madre di Edipo;
* Luciano Bartoli è Laio, il re tebano ucciso da suo figlio Edipo e sostituito dallo stesso tra le cosce di Giocasta;
* Alida Valli che interpreta Merope, regina di Corinto e madre adottiva di Edipo, nonché unica donna della tragedia che non gliel'ha data;
* Ahmed Belhachmi (attore molto famoso nel suo condominio) nel ruolo di Polibo, re di Corinto e padre adottivo di Edipo;
* Carmelo Bene: nel ruolo di Creonte, fratello di Giocasta, anche lui interessato a sostituire Laio sia come re che come incestuoso marito della regina;
* Julian Beck è Tiresia, indovino cieco che spiffera l'amara verità a Edipo;
* Ninetto Davoli interpreta Anghelos, personaggio inventato da Pasolini per far lavorare il suo amico;
* Pier Paolo Pasolini nel ruolo del gran sacerdote di Tebe, uno che va in giro con una sciarpa di [[Vongola|vongole]] per darsi importanza.
All'uscita nelle sale la pellicola ottiene una buona accoglienza da parte della critica, su nessun giornale si legge il consueto: ''"Un film di finocchi diretti da un culattone"'', frase che consentiva due immediati vantaggi:
# non era necessario vedere un film quasi sicuramente palloso;
# il giornale aumentava le vendite del 34%.
L'unico apprezzamento sincero da parte dei media è arrivato molti anni dopo.
{{cit2|Pasolini ha il merito di aver reso una tragedia di Sofocle ancora più triste. Bravo!|Il Corriere dell'[[Emo]].}}


{{cit|Ci piace portare, diciamo, insieme ai nostri amministratori il Partito Democratico verso un futuro che, grazie anche alle nuove norme europee, sempre di più investe e costruisca dei cicli positivi, diciamo, della circolarità uscendo dal modello lineare.|19 aprile 2023: Elly Schlein incastra parole a caso tra un "diciamo" e l'altro.}}
== Trama illustrata ==
<gallery widths="540px" heights="250px" perrow="2">
File:film Edipo re scena 1.jpg|Laio e Giocasta, reali di Tebe, sono spaventati dalla profezia dell'oracolo Sventurio, secondo la quale: il loro figlio un giorno ucciderà il padre. Per evitare il fastidioso inconveniente affidano il pargolo ad un [[comunista]], certi che non vivrà oltre l'ora di cena. Il tizio, che per colpa del [[colesterolo]] alto ha dovuto cambiare la sua abituale dieta, si reca invece a Corinto e vende il pupo alla regina Merope, sterile come le garze della Pic. Re Polibo è davvero felice, avrà il suo erede: Edipo.
File:film Edipo re scena 2.jpg|Edipo cresce forte {{s|e bel}}, ma anche il desiderio di conoscere la sua vera origine cresce con lui. Decide di andare a Delfi e incontrare l'oracolo di [[Apollo]], che ha 5 palle e ottime recensioni su TruffAdvisor. L'antipatico bicefalo inizia a trattarlo male, arrivando ad insultare anche sua madre. Che poi, considerando l'abbandono, lo meritava. Subito dopo la mazzata finale: ''"Un giorno ucciderai tuo padre e giacerai con tua madre! Ora sai perché prima ti ho dato del [[figlio di puttana]]."''
File:film Edipo re scena 3.jpg|Per scongiurare la terribile profezia Edipo decide di abbandonare i genitori adottivi e, invece di tornare a Corinto, prende la direzione per Tebe. Ancora turbato non si avvede di una biga che proviene da destra. La discussione sulla mancata concessione della precedenza degenera in una furibonda rissa, durante la quale uccide Re Laio (suo vero padre), tutta la scorta imperiale, una dozzina di [[testimoni]] che potrebbero identificarlo e un [[coniglio]], perché tutto quel moto gli ha messo un certo appetito.
File:film Edipo re scena 4.jpg|Arrivato a Tebe incontra una folla in fuga dalla città. In un primo momento pensa ad un ponte lavorativo in occasione del Santo Patrono, poi si accorge della presenza di una donna bellissima, forse anche molto ricca considerando la lussuosa {{s|carroz}} [[carriola]] con cui giunge. Si fa avanti quello che crede un [[pescivendolo]], probabilmente ingannato dalle vongole. In realtà è [[Capitan Findus]], Gran Sacerdote, che lo mette in guardia dalla [[Sfinge]] e gli parla della ricompensa per chi la ucciderà.
File:film Edipo re scena 5.jpg|L'occasione è ghiotta, se uccide il bestio sarà re di Tebe e potrà pastrugnare<ref>la parola rende bene l'idea, non costringetemi a diventare volgare</ref> le bianche carni di Giocasta (che però è la vera madre). La Sfinge si rivela un [[barbone]], del quale si libera facilmente [[Manuali:Dare fuoco a un barbone|utilizzando un fiammifero]]. Tornato a Tebe sposa la regina, come da contratto. Non conosce i dettagli, ma gli hanno detto che il re precedente è stato ucciso con tutta la sua scorta, quindi decide di affrontare e risolvere un evidente problema: quello della sicurezza della famiglia reale.
File:film Edipo re scena 6.jpg|La compagnia teatrale
File:film Edipo re scena 7.jpg|La compagnia teatrale
File:film Edipo re scena 8.jpg|La compagnia teatrale
</gallery>


'''Elena Ethel Schlein''', (Lugano, 4 maggio 1985), detta ''Elly'', ''Quel coso'', ''Parabola'' e altri appellativi di dubbio gusto, è una politica italiana con cittadinanza statunitense naturalizzata svizzera di origine ebraica e {{citnec|chiaramente una bella donna|e=da verifcare}}.
== Curiosità ==
{{Curiosità}}
* [[Flavia Vento]] è apparsa in evidente confusione al termine della visione. Alla fine era convinta che:
** il Gran Sacerdote fosse il cognato del comunista;
** il coniglio era sposato con la regina di Corinto;
** che i sovrani Laio e Polibo fossero [[gay]] e morti per colpa dell'[[aids]].


Per ragioni ancora in fase di studio, che nulla hanno a che fare con nepotismo, ricchezza e brogli elettorali, è diventata segretaria del Partito Democratico dal 12 marzo 2023. La logica è chiara: una volta toccato il fondo si può solo risalire.
== Note ==
{{Legginote}}
{{Note|2}}


== Voci correlate ==
== Biografia ==
[[File:Elly Schlein 2014 Crop.jpg|thumb|left|180px|Elly... o forse suo fratello]]
*[[Complessi]]
Elena Ethel Schlein nasce a Lugano nel Canton Ticino, in un'umile casa che al confronto la villa dei Casamonica a Roma è una cuccia per cani. Suo padre è Melvin Schlein, un politologo e accademico statunitense di origine ebraica aschenazista<ref>forse aschenazita, ma non stiamo a guardare il pelo nell'uovo più o meno siamo lì</ref>, gli avi paterni sono originari di Žovkva un villaggio oggi situato in {{Citnec|Ucraina}}.
*[[Complesso di Superiorità]]

*[[Complesso emergente pugliese]]
Quando il suo bisnonno Herschel decide di emigrare in America, spinto dalla propensione naturale a diventare ricco e temendo, tuttavia, di essere etichettato come il solito ebreo che vuole fare soldi a palate, all'arrivò a Ellis Island cambia subito il cognome originario "Schleyen" in Schlein.
Tra le grasse risate dell'addetto all'anagrafe.

All'epoca della sua nascita, la famiglia di Elly ha un reddito di poco inferiore al PIL giamaicano.

Dopo aver conseguito la maturità al liceo cantonale di Lugano, con il massimo dei voti, si trasferisce a Bologna dove si laurea, con il massimo dei voti, in giurisprudenza. Alle primarie del PD viene eletta con il massimo dei voti, anche qualcuno in più.

Nel 2012 ha anche collaborato alla realizzazione del documentario ''Anija - La nave'', riguardante l'immigrazione albanese in Italia attraverso il mare Adriatico negli anni novanta, vincitore del David di Donatello come miglior documentario 2013. In qualità di segretaria di produzione prende importanti decisioni riguardo: il profumo della carta igienica nei bagni del set, la farcitura dei panini per le comparse e le trasgressive cover color malva dei telefonini della troupe.

Schlein è dichiaratamente bisessuale, questo spiega l'interesse per le tematiche LGBT e il fatto che il suo volto si barcamena tra l'assomigliare ad un polacco alcolizzato e la figlia di Fantozzi.

== Carriera politica ==
[[File:Elly Schlein logo.png|thumb|right|180px|Che parta da loro è scontato, che poi il cetriolo finisca dove sappiamo pure. E questo sarebbe uno slogan innovativo?!]]
Le sue umili origini, la sensibilità nello scegliere i colori delle scarpe e il suo costante impegno a favore di tematiche che un manovale di [[Cosenza]]
ha a cuore quanto l'interesse per l'[[arte greca]], fanno di lei il rappresentante ideale della sinistra.
L'alternativa sarebbe stata [[Enzo Miccio]], ma lei ha più palle.

La sua ascesa politica non è frutto del caso, ma di un concreto impegno che la porta poco più che ventenne ad ottenere importanti incarichi. Le malelingue affermano che le conoscenze della famiglia abbiano avuto il loro peso, che la loro ricchezza abbia giocato un ruolo fondamentale, tutte fandonie.
Tenendo conto che non ha mai dovuto lavorare un giorno nella sua vita, e che quindi ha potuto perfezionare con costanza il non fare un cazzo di utile, la politica era tagliata su misura per lei. Comunque soldi e nepotismo c'entrano parecchio.

Cronologia incarichi:
* 2008 - partecipa a Chicago come volontaria alla campagna elettorale di [[Barack Obama]], molti i voti ottenuti grazie al suo slogan "Provi il negro e non torni indietro";
* 2011 - fonda a Bologna l'associazione ''Progrè'', che si occupa di sensibilizzare l'opinione pubblica sulle realtà carcerarie, pubblicando scandalosi articoli sulla propria rivista ''Saponette cadute'';
* 2011 - decide di dare vita alla campagna di mobilitazione #OccupyPD, per dare voce al malumore della base giovanile del partito, sua l'idea di disegnare peni sulle foto di [[Enrico Letta]] che stanno nelle sedi occupate;
* 2014 - decide di candidarsi col PD al Parlamento europeo, l'hashtag ''#siscriveschlein'' diventa virale e viene eletta con oltre 50.000 preferenze, alcune delle quali ottenute senza carta di credito;
* 2020 - si candida alle regionali per la lista ''Emilia-Romagna Coraggiosa Ecologista Progressista e Travestista'', fondamentali per la sua elezione i manifesti con la didascalia "Se non mi voti ti vengo in sogno".
[[File:P060696-746027.jpg|thumb|left|260px|La versione europeista di Gianni e Pinotto]]
Forte di questa carriera politica {{Citnec|importante}}, quanto sorprendentemente repentina, ottiene la vicepresidenza della regione, che equivale ad avere una laurea in architettura per aver giocato coi [[Lego]] da piccolo.

Nel 2022 viene eletta alla Camera dei deputati e lascia l'incarico in Regione, da un lato per non fare la figura del solito politico con [[diciassotto]] incarichi, ma soprattutto per tener fede all'irrinunciabile [[apericena]] con le amiche. Nello stesso anno si dimette Enrico Letta e lei si candida con una diretta Instagram per rimpiazzarlo, i vertici del PD restano divisi fino alle primarie, all'incasso dei bonifici e alla promessa che il [[magna-magna]] sarebbe continuato come prima però [[Ambientalista|assai più green]].

A inizio febbraio 2023, nelle votazioni interne del PD riservate agli iscritti, tutti e tre, Schlein ottiene il 34,88% di preferenze contro il 52,87% di Stefano Bonaccini. Il 26 febbraio vince le primarie col 453,75% dei voti e riporto tre. Dopo l'iniziale stupore, due suicidi tra gli addetti al conteggio delle schede e Bonaccini che riga la Panda Hybrid dell'avversaria, Elly viene eletta ufficialmente nell'Assemblea nazionale il 12 marzo 2023.

Da subito si dimostra un leader determinato, tanto che paga una [[armocromista]] 300 euro l'ora per decidere il colore degli abiti e un personal shopper per acquistarli. Nel caso avesse bisogno di decidere la riforma delle pensioni ha già pronto un consulente, un neodiplomato in tromba al conservatorio. In compenso sa scaccolarsi da sola e riesce a stare su una gamba per circa 10 secondi.

== Posizioni e idee politiche ==
Schlein crede fortemente nella necessità di contrastare il precariato, un'idea innovativa che ha colto di sorpresa i più.
Nel suo programma troviamo:
* introduzione del salario minimo, che peraltro è già assai "minimo" da diversi anni;
* riduzione dell'orario di lavoro a parità di salario, una cosa già trattata in molti racconti di fantascienza;
* vietare l'abuso dei contratti di lavoro a tempo determinato, il lavoratore che ne abusa dovrà disintossicarsi per tre mesi all'anno da disoccupato.
Riguardo la politica estera la sua posizione è estremamente europeista, in suo sogno è unire l'[[Europa]] al [[Canadafrica]] e accogliere come primo paese il [[Gabon]].

Anche posizioni come quella del ragno, dell'albero da frutto, del bambù e dell'aratro, le sono particolarmente gradite.

Si è dichiarata favorevole all'[[Nonnotizie:Guerra in Ucraina|invio di armi all'Ucraina]] e ad un'orgia con Zelensky assieme agli altri ballerini vestiti in latex nero e tacchi a spillo.

Elly Schlein sta ai lavoratori come un diabetico alla meringata.

== Note ==
<references/>

Versione attuale delle 14:19, 15 mag 2023

Il/Lo/La nuovo/a/boh segretari...auioe del PD
« Ci piace portare, diciamo, insieme ai nostri amministratori il Partito Democratico verso un futuro che, grazie anche alle nuove norme europee, sempre di più investe e costruisca dei cicli positivi, diciamo, della circolarità uscendo dal modello lineare. »
(19 aprile 2023: Elly Schlein incastra parole a caso tra un "diciamo" e l'altro.)

Elena Ethel Schlein, (Lugano, 4 maggio 1985), detta Elly, Quel coso, Parabola e altri appellativi di dubbio gusto, è una politica italiana con cittadinanza statunitense naturalizzata svizzera di origine ebraica e chiaramente una bella donna[da verifcare].

Per ragioni ancora in fase di studio, che nulla hanno a che fare con nepotismo, ricchezza e brogli elettorali, è diventata segretaria del Partito Democratico dal 12 marzo 2023. La logica è chiara: una volta toccato il fondo si può solo risalire.

Biografia

Elly... o forse suo fratello

Elena Ethel Schlein nasce a Lugano nel Canton Ticino, in un'umile casa che al confronto la villa dei Casamonica a Roma è una cuccia per cani. Suo padre è Melvin Schlein, un politologo e accademico statunitense di origine ebraica aschenazista[1], gli avi paterni sono originari di Žovkva un villaggio oggi situato in Ucraina[citazione necessaria].

Quando il suo bisnonno Herschel decide di emigrare in America, spinto dalla propensione naturale a diventare ricco e temendo, tuttavia, di essere etichettato come il solito ebreo che vuole fare soldi a palate, all'arrivò a Ellis Island cambia subito il cognome originario "Schleyen" in Schlein. Tra le grasse risate dell'addetto all'anagrafe.

All'epoca della sua nascita, la famiglia di Elly ha un reddito di poco inferiore al PIL giamaicano.

Dopo aver conseguito la maturità al liceo cantonale di Lugano, con il massimo dei voti, si trasferisce a Bologna dove si laurea, con il massimo dei voti, in giurisprudenza. Alle primarie del PD viene eletta con il massimo dei voti, anche qualcuno in più.

Nel 2012 ha anche collaborato alla realizzazione del documentario Anija - La nave, riguardante l'immigrazione albanese in Italia attraverso il mare Adriatico negli anni novanta, vincitore del David di Donatello come miglior documentario 2013. In qualità di segretaria di produzione prende importanti decisioni riguardo: il profumo della carta igienica nei bagni del set, la farcitura dei panini per le comparse e le trasgressive cover color malva dei telefonini della troupe.

Schlein è dichiaratamente bisessuale, questo spiega l'interesse per le tematiche LGBT e il fatto che il suo volto si barcamena tra l'assomigliare ad un polacco alcolizzato e la figlia di Fantozzi.

Carriera politica

Che parta da loro è scontato, che poi il cetriolo finisca dove sappiamo pure. E questo sarebbe uno slogan innovativo?!

Le sue umili origini, la sensibilità nello scegliere i colori delle scarpe e il suo costante impegno a favore di tematiche che un manovale di Cosenza ha a cuore quanto l'interesse per l'arte greca, fanno di lei il rappresentante ideale della sinistra. L'alternativa sarebbe stata Enzo Miccio, ma lei ha più palle.

La sua ascesa politica non è frutto del caso, ma di un concreto impegno che la porta poco più che ventenne ad ottenere importanti incarichi. Le malelingue affermano che le conoscenze della famiglia abbiano avuto il loro peso, che la loro ricchezza abbia giocato un ruolo fondamentale, tutte fandonie. Tenendo conto che non ha mai dovuto lavorare un giorno nella sua vita, e che quindi ha potuto perfezionare con costanza il non fare un cazzo di utile, la politica era tagliata su misura per lei. Comunque soldi e nepotismo c'entrano parecchio.

Cronologia incarichi:

  • 2008 - partecipa a Chicago come volontaria alla campagna elettorale di Barack Obama, molti i voti ottenuti grazie al suo slogan "Provi il negro e non torni indietro";
  • 2011 - fonda a Bologna l'associazione Progrè, che si occupa di sensibilizzare l'opinione pubblica sulle realtà carcerarie, pubblicando scandalosi articoli sulla propria rivista Saponette cadute;
  • 2011 - decide di dare vita alla campagna di mobilitazione #OccupyPD, per dare voce al malumore della base giovanile del partito, sua l'idea di disegnare peni sulle foto di Enrico Letta che stanno nelle sedi occupate;
  • 2014 - decide di candidarsi col PD al Parlamento europeo, l'hashtag #siscriveschlein diventa virale e viene eletta con oltre 50.000 preferenze, alcune delle quali ottenute senza carta di credito;
  • 2020 - si candida alle regionali per la lista Emilia-Romagna Coraggiosa Ecologista Progressista e Travestista, fondamentali per la sua elezione i manifesti con la didascalia "Se non mi voti ti vengo in sogno".
La versione europeista di Gianni e Pinotto

Forte di questa carriera politica importante[citazione necessaria], quanto sorprendentemente repentina, ottiene la vicepresidenza della regione, che equivale ad avere una laurea in architettura per aver giocato coi Lego da piccolo.

Nel 2022 viene eletta alla Camera dei deputati e lascia l'incarico in Regione, da un lato per non fare la figura del solito politico con diciassotto incarichi, ma soprattutto per tener fede all'irrinunciabile apericena con le amiche. Nello stesso anno si dimette Enrico Letta e lei si candida con una diretta Instagram per rimpiazzarlo, i vertici del PD restano divisi fino alle primarie, all'incasso dei bonifici e alla promessa che il magna-magna sarebbe continuato come prima però assai più green.

A inizio febbraio 2023, nelle votazioni interne del PD riservate agli iscritti, tutti e tre, Schlein ottiene il 34,88% di preferenze contro il 52,87% di Stefano Bonaccini. Il 26 febbraio vince le primarie col 453,75% dei voti e riporto tre. Dopo l'iniziale stupore, due suicidi tra gli addetti al conteggio delle schede e Bonaccini che riga la Panda Hybrid dell'avversaria, Elly viene eletta ufficialmente nell'Assemblea nazionale il 12 marzo 2023.

Da subito si dimostra un leader determinato, tanto che paga una armocromista 300 euro l'ora per decidere il colore degli abiti e un personal shopper per acquistarli. Nel caso avesse bisogno di decidere la riforma delle pensioni ha già pronto un consulente, un neodiplomato in tromba al conservatorio. In compenso sa scaccolarsi da sola e riesce a stare su una gamba per circa 10 secondi.

Posizioni e idee politiche

Schlein crede fortemente nella necessità di contrastare il precariato, un'idea innovativa che ha colto di sorpresa i più. Nel suo programma troviamo:

  • introduzione del salario minimo, che peraltro è già assai "minimo" da diversi anni;
  • riduzione dell'orario di lavoro a parità di salario, una cosa già trattata in molti racconti di fantascienza;
  • vietare l'abuso dei contratti di lavoro a tempo determinato, il lavoratore che ne abusa dovrà disintossicarsi per tre mesi all'anno da disoccupato.

Riguardo la politica estera la sua posizione è estremamente europeista, in suo sogno è unire l'Europa al Canadafrica e accogliere come primo paese il Gabon.

Anche posizioni come quella del ragno, dell'albero da frutto, del bambù e dell'aratro, le sono particolarmente gradite.

Si è dichiarata favorevole all'invio di armi all'Ucraina e ad un'orgia con Zelensky assieme agli altri ballerini vestiti in latex nero e tacchi a spillo.

Elly Schlein sta ai lavoratori come un diabetico alla meringata.

Note

  1. ^ forse aschenazita, ma non stiamo a guardare il pelo nell'uovo più o meno siamo lì