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[[File:Elly Schlein Brussels 2023 (cropped).jpg|thumb|180px|right|Il/Lo/La nuovo/a/boh segretari...auioe del [[Partito Democratico (Italia)|PD]]]]
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[[Qualcuno]] ha definito questa pellicola "spazzatura intollerabile".<br />
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{{Film
|titolo=Trappola sulla Metropolitana
|immagine=[[File:trappola sulla metropolitana.jpg|220px]]
|didascalia=La locandina
|paese=[[Roma]]
|regista=[[Takeshi Kitano]]
|casaproduttrice=Zibuana Production™
|sceneggiatura=Uno
|anno=[[2015]]
|genere=Azione convulsa
|colore=Pastello
|suono=Se alzi il volume
|attori=[[Steven Seagal|Stefano Maregal]], [[Franco Trentalance]], gli [[Zingari]]
}}


{{cit|Ci piace portare, diciamo, insieme ai nostri amministratori il Partito Democratico verso un futuro che, grazie anche alle nuove norme europee, sempre di più investe e costruisca dei cicli positivi, diciamo, della circolarità uscendo dal modello lineare.|19 aprile 2023: Elly Schlein incastra parole a caso tra un "diciamo" e l'altro.}}
'''Trappola sulla Metropolitana''', titolo originale ''Train Fear'', è un film del [[2015]] diretto da [[Takeshi Kitano]]. Il [[regista]] si ostina però a negarlo, è probabile che l'abbia fatto durante uno dei suoi terribili attacchi di [[sonnambulismo]].<br /> Il protagonista è [[Steven Seagal|Stefano Maregal]], già apprezzato in {{s|capolav}} altri film nei quali c'era da menare a qualcuno. Serviva comunque un attore in possesso di un'eccellente staticità della mimica facciale, quindi in grado di comunicare il sentimento di "indifferente e rassegnata costernazione".<br /> È il seguito di ''[[Trappola in autogrill]]'', altra fortunata pellicola in cui l'attore aveva già interpretato il personaggio dell’ex [[marine]], [[cuoco]], [[agente segreto]], [[guida turistica]], domatore di [[Tigre|tigri]] e [[ambientalista]] Casey Ryback.
{{Dialogo2|Terrorista|Non puoi scendere a Ponte Mammolo e sperare di uscirne indenne!|Casey Ryback|Calmate ciccio! Prima che arrivassi io se chiamava Ponte Brontolo!}}
Il film è ambientato nella [[Metropolitana di Roma]], che occupa il sesto posto nella classifica dei "Luoghi totalmente avversi alla vita umana", esattamente tra: ''Tundra siberiana'' e ''Deseto del Mojave''.


'''Elena Ethel Schlein''', (Lugano, 4 maggio 1985), detta ''Elly'', ''Quel coso'', ''Parabola'' e altri appellativi di dubbio gusto, è una politica italiana con cittadinanza statunitense naturalizzata svizzera di origine ebraica e {{citnec|chiaramente una bella donna|e=da verifcare}}.
== Personaggi principali ==
<gallery widths="220px" heights="300px" perrow="2">
File:Terrorista1.jpg|{{cit2|Stavolta non ci fermerete! Ve lo giuro sulle ricette di [[Suor Germana]].|Ali Akbar Sadeqi (capo carismatico dei terroristi)}}
File:Steven Seagal chitarra 2.jpg|{{cit2|Se mi chiami ancora così ti strangolo col Mi cantino!|Casey Ryback (suonatore ambulante a Piazza di Spagna)}}
File:Franco Trentalance.jpg|{{cit2|Se devo allargà er buco, l'allargo. Nun c'è probbblema!|Alvaro Scamuffi (addetto alle perforazioni presso l'[[ATAC]])}}
File:Stazione Termini invasa dalle zingare.jpg|Ariennye, Katarina e Tamara (l'imprevisto che manda in vacca il piano dei terroristi)
</gallery>


Per ragioni ancora in fase di studio, che nulla hanno a che fare con nepotismo, ricchezza e brogli elettorali, è diventata segretaria del Partito Democratico dal 12 marzo 2023. La logica è chiara: una volta toccato il fondo si può solo risalire.
== Trama ==
=== Scena 1. La base dei cattivi ===
'''Akkastan - [[21 luglio]] 2015, 3:57 pm'''. In una sperduta località tra le montagne dell'[[Andokazzostan]], nascosto in una grotta alla vista dei satelliti spia americani, il covo dei terroristi vive attimi di fermento. La base è attrezzata con tecnologie all'avanguardia:
[[File:AKKASTA.JPG|right|thumb|320px|Dove tutto ha inizio.]]
* sei [[Televisione|schermi al plasma]] da 90 pollici,
* una [[lampada al plasma]],
* [[qualcos'altro]] al plasma che emette un fastidioso bip,
* tre [[computer a due mouse]],
* una [[luce stroboscopica]],
* due [[spremiagrumi]],
* un [[decespugliatore nasale]],
* nove [[Xbox 360]].
Non c'è un traliccio nel raggio di 60 km e la città più vicina, un villaggio di allevatori di [[capre]], è raggiungibile in quattro giorni di marcia, al punto che viene da chiedersi: ''"In Italia l'[[Enel]] ha interrato i cavi l'altro ieri, dove minchia la prendono l'elettricità?!"''<br /> Ali Akbar Sadeqi, temuto e rispettato capo dei terroristi, fa il suo ingresso. Imbraccia un ''Machine Gun 7.62mm'' e ha due nastri di proiettili attorno al collo da 600 colpi cadauno. Per il peso si è incrinato la vertebra T9 e ne ha compromesse un paio lombari, anche se nessuno minaccia la sua vita è l'equipaggiamento standard per il suo ruolo.
{{Dialogo2|Ali Akbar Sadeqi|Abdulaziz, a che punto siamo con la fase due?|Abdulaziz|Ci sei seduto sopra, il corriere UPS ci ha appena consegnato i tre quintali di C-4!}}
{{Dialogo2|Ali Akbar Sadeqi|Djamal e Tarik si sono fatti vivi?|Abdulaziz|Sono partiti da diverse ore, dovrebbero essere quasi arrivati.}}


== Biografia ==
=== Scena 2. La prima cellula arriva in Italia ===
[[File:terroristi su barcone immigrati.jpg|right|thumb|280px|Djamal e Tarik, perfettamente camuffati, raggiungono l'Italia.]]
[[File:Elly Schlein 2014 Crop.jpg|thumb|left|180px|Elly... o forse suo fratello]]
Elena Ethel Schlein nasce a Lugano nel Canton Ticino, in un'umile casa che al confronto la villa dei Casamonica a Roma è una cuccia per cani. Suo padre è Melvin Schlein, un politologo e accademico statunitense di origine ebraica aschenazista<ref>forse aschenazita, ma non stiamo a guardare il pelo nell'uovo più o meno siamo lì</ref>, gli avi paterni sono originari di Žovkva un villaggio oggi situato in {{Citnec|Ucraina}}.
'''[[Lampedusa]] - [[22 luglio]] 2015, 5:22 am'''.
* Djamal Al Shibani: esperto in esplosivi. Può assemblare una [[bomba]] semplicemente [[Uomo che fa la spesa|facendo la spesa in un supermercato]]. Nella sua ultima missione ha ucciso l'ambasciatore inglese a Fangul, si è servito di un micidiale ordigno contenuto in una scatola di [[tè]] al cardamomo, che si è innestato tirando il filetto del filtro.
* Tarik El Khaoushi: supporto logistico. Per sei mesi ha [[Pakistano che per strada tenta di venderti le rose|venduto rose]] nei ristoranti della [[Roma|Capitale]], conosce il territorio e la differenza tra i biglietti BIRG, BTR, CIS e CIRS, di cui i romani ignorano perfino l'esistenza.
Appena scesi dal barcone vengono controllati dalla [[Polizia]].
{{Dialogo2|Poliziotto|Da dove venite?|Djamal|Da là (indicando il mare col dito)}}
{{Dialogo2|Poliziotto|Volete presentare domanda per l'asilo politico?|Djamal|No, vorremmo arrivare a Roma per fare un attentato.}}
{{Dialogo2|Poliziotto|Meglio così, non ne potevo più di riempire scartoffie inutili.|Tarik|Sa dirmi dove poter acquistare un [[fucile a pompa]]?}}
{{Dialogo2|Poliziotto|Chiedete a Turi, lo trovate uscendo sulla destra.|Tarik|Ok, grazie!}}
Li prende in carico Turi Panzanè, un volontario della [[Protezione Civile]] segretamente affiliato alla [[Mafia|famiglia Zappalà]], che li carica su un furgone assieme ad alcuni [[marocchini]]. La destinazione è l'entroterra ragusano, con l'obbiettivo di farne schiavi in una piantagione di melanzane. Durante il trasferimento i due vengono stuprati, tentano di resistere ma la situazione peggiora a causa delle numerose buche sulla strada, che giocano a favore della compagine africana. Per loro fortuna arriva una telefonata all'autista, gli ordini sono cambiati: dovranno essere portati in un centro di accoglienza a [[Latina]], nell'ottica del nuovo business sviluppato dalla ghenga di [[Mafia Capitale]].


Quando il suo bisnonno Herschel decide di emigrare in America, spinto dalla propensione naturale a diventare ricco e temendo, tuttavia, di essere etichettato come il solito ebreo che vuole fare soldi a palate, all'arrivò a Ellis Island cambia subito il cognome originario "Schleyen" in Schlein.
=== Scena 3. In avanscoperta ===
Tra le grasse risate dell'addetto all'anagrafe.
[[File:terrorista aspetta la metropolitana dietro carabinieri.jpg|right|thumb|250px|I controlli sono severi, ma l'addestramento gli ha insegnato a passare inosservati.]]
[[File:terrorista prende la metropolitana con lanciamissili.jpg|right|thumb|250px|La folla non sembra curarsi del lanciamissili, probabilmente scambiano il terrorista per un abitante del Tufello.]]
'''[[Latina]] - [[24 luglio]] 2015, 10:00 am'''. I due terroristi iniziano a studiare gli obiettivi. Latina dista appena 70 km da Roma, facilmente raggiungibile grazie ad un [[treno]] regionale. Per qualche strana ragione la Stazione di Latina non si trova nella città ma a Latina Scalo, a circa 15 km. Un [[Negro che tenta di venderti i fazzoletti|senegalese che vende fazzolettini]], incontrato nella piazza centrale, gli parla di un [[autobus]] che dovrebbe arrivare alla stazione dei treni. Per ottenere la vitale informazione sono costretti a comperare:
* 20 pacchi di fazzoletti a due veli (quelli che quando ne usi uno si disintrega e sei costretto a finire il pacchetto per pulirti le mani dal [[moccio]]);
* 32 paia di calzettoni in spugna bianchi con righette colorate (che quando li togli i piedi sono evaporati e riesci a calzare le scarpe di [[Cicciobello]]);
* 14 paia di [[occhiali da sole per truzzi]] con la scritta ''Lay-ban'' (sospettosamente [[made in China]]).
Lo scaltro ominide di colore, dopo aver raggiunto una certa distanza di sicurezza, li informa di un paio di dettagli che aveva omesso:
# è in vigore l'orario estivo, quindi l'ultimo autobus è passato già da circa mezz'ora;
# nei dintorni è presente un'attivissima sezione di [[CasaPound]] e allora, se vogliono arrivare vivi all'ora di pranzo, è bene che svaniscano nel giro di 3-4 minuti, prima che le numerose spie rendano di dominio pubblico la loro posizione.
Tarik e Djamal fanno i 15 km di corsa, sotto un [[sole]] implacabile. Alle soglie dell'[[infarto]] arrivano finalmente alla stazione, ma è in corso lo sciopero dei [[sindacati]] ''CGIL-CISL-UIL-PUPPAS-SCOPAS'', quindi: il treno delle 12:50 è stato soppresso, quello proveniente da Formia è fermo a Terracina per un guasto e quello di Gaeta transita (senza fermarsi) a [[velocità]] Mach 3.


All'epoca della sua nascita, la famiglia di Elly ha un reddito di poco inferiore al PIL giamaicano.
to be continua...

Dopo aver conseguito la maturità al liceo cantonale di Lugano, con il massimo dei voti, si trasferisce a Bologna dove si laurea, con il massimo dei voti, in giurisprudenza. Alle primarie del PD viene eletta con il massimo dei voti, anche qualcuno in più.

Nel 2012 ha anche collaborato alla realizzazione del documentario ''Anija - La nave'', riguardante l'immigrazione albanese in Italia attraverso il mare Adriatico negli anni novanta, vincitore del David di Donatello come miglior documentario 2013. In qualità di segretaria di produzione prende importanti decisioni riguardo: il profumo della carta igienica nei bagni del set, la farcitura dei panini per le comparse e le trasgressive cover color malva dei telefonini della troupe.

Schlein è dichiaratamente bisessuale, questo spiega l'interesse per le tematiche LGBT e il fatto che il suo volto si barcamena tra l'assomigliare ad un polacco alcolizzato e la figlia di Fantozzi.

== Carriera politica ==
[[File:Elly Schlein logo.png|thumb|right|180px|Che parta da loro è scontato, che poi il cetriolo finisca dove sappiamo pure. E questo sarebbe uno slogan innovativo?!]]
Le sue umili origini, la sensibilità nello scegliere i colori delle scarpe e il suo costante impegno a favore di tematiche che un manovale di [[Cosenza]]
ha a cuore quanto l'interesse per l'[[arte greca]], fanno di lei il rappresentante ideale della sinistra.
L'alternativa sarebbe stata [[Enzo Miccio]], ma lei ha più palle.

La sua ascesa politica non è frutto del caso, ma di un concreto impegno che la porta poco più che ventenne ad ottenere importanti incarichi. Le malelingue affermano che le conoscenze della famiglia abbiano avuto il loro peso, che la loro ricchezza abbia giocato un ruolo fondamentale, tutte fandonie.
Tenendo conto che non ha mai dovuto lavorare un giorno nella sua vita, e che quindi ha potuto perfezionare con costanza il non fare un cazzo di utile, la politica era tagliata su misura per lei. Comunque soldi e nepotismo c'entrano parecchio.

Cronologia incarichi:
* 2008 - partecipa a Chicago come volontaria alla campagna elettorale di [[Barack Obama]], molti i voti ottenuti grazie al suo slogan "Provi il negro e non torni indietro";
* 2011 - fonda a Bologna l'associazione ''Progrè'', che si occupa di sensibilizzare l'opinione pubblica sulle realtà carcerarie, pubblicando scandalosi articoli sulla propria rivista ''Saponette cadute'';
* 2011 - decide di dare vita alla campagna di mobilitazione #OccupyPD, per dare voce al malumore della base giovanile del partito, sua l'idea di disegnare peni sulle foto di [[Enrico Letta]] che stanno nelle sedi occupate;
* 2014 - decide di candidarsi col PD al Parlamento europeo, l'hashtag ''#siscriveschlein'' diventa virale e viene eletta con oltre 50.000 preferenze, alcune delle quali ottenute senza carta di credito;
* 2020 - si candida alle regionali per la lista ''Emilia-Romagna Coraggiosa Ecologista Progressista e Travestista'', fondamentali per la sua elezione i manifesti con la didascalia "Se non mi voti ti vengo in sogno".
[[File:P060696-746027.jpg|thumb|left|260px|La versione europeista di Gianni e Pinotto]]
Forte di questa carriera politica {{Citnec|importante}}, quanto sorprendentemente repentina, ottiene la vicepresidenza della regione, che equivale ad avere una laurea in architettura per aver giocato coi [[Lego]] da piccolo.

Nel 2022 viene eletta alla Camera dei deputati e lascia l'incarico in Regione, da un lato per non fare la figura del solito politico con [[diciassotto]] incarichi, ma soprattutto per tener fede all'irrinunciabile [[apericena]] con le amiche. Nello stesso anno si dimette Enrico Letta e lei si candida con una diretta Instagram per rimpiazzarlo, i vertici del PD restano divisi fino alle primarie, all'incasso dei bonifici e alla promessa che il [[magna-magna]] sarebbe continuato come prima però [[Ambientalista|assai più green]].

A inizio febbraio 2023, nelle votazioni interne del PD riservate agli iscritti, tutti e tre, Schlein ottiene il 34,88% di preferenze contro il 52,87% di Stefano Bonaccini. Il 26 febbraio vince le primarie col 453,75% dei voti e riporto tre. Dopo l'iniziale stupore, due suicidi tra gli addetti al conteggio delle schede e Bonaccini che riga la Panda Hybrid dell'avversaria, Elly viene eletta ufficialmente nell'Assemblea nazionale il 12 marzo 2023.

Da subito si dimostra un leader determinato, tanto che paga una [[armocromista]] 300 euro l'ora per decidere il colore degli abiti e un personal shopper per acquistarli. Nel caso avesse bisogno di decidere la riforma delle pensioni ha già pronto un consulente, un neodiplomato in tromba al conservatorio. In compenso sa scaccolarsi da sola e riesce a stare su una gamba per circa 10 secondi.

== Posizioni e idee politiche ==
Schlein crede fortemente nella necessità di contrastare il precariato, un'idea innovativa che ha colto di sorpresa i più.
Nel suo programma troviamo:
* introduzione del salario minimo, che peraltro è già assai "minimo" da diversi anni;
* riduzione dell'orario di lavoro a parità di salario, una cosa già trattata in molti racconti di fantascienza;
* vietare l'abuso dei contratti di lavoro a tempo determinato, il lavoratore che ne abusa dovrà disintossicarsi per tre mesi all'anno da disoccupato.
Riguardo la politica estera la sua posizione è estremamente europeista, in suo sogno è unire l'[[Europa]] al [[Canadafrica]] e accogliere come primo paese il [[Gabon]].

Anche posizioni come quella del ragno, dell'albero da frutto, del bambù e dell'aratro, le sono particolarmente gradite.

Si è dichiarata favorevole all'[[Nonnotizie:Guerra in Ucraina|invio di armi all'Ucraina]] e ad un'orgia con Zelensky assieme agli altri ballerini vestiti in latex nero e tacchi a spillo.

Elly Schlein sta ai lavoratori come un diabetico alla meringata.

== Note ==
<references/>

Versione attuale delle 14:19, 15 mag 2023

Il/Lo/La nuovo/a/boh segretari...auioe del PD
« Ci piace portare, diciamo, insieme ai nostri amministratori il Partito Democratico verso un futuro che, grazie anche alle nuove norme europee, sempre di più investe e costruisca dei cicli positivi, diciamo, della circolarità uscendo dal modello lineare. »
(19 aprile 2023: Elly Schlein incastra parole a caso tra un "diciamo" e l'altro.)

Elena Ethel Schlein, (Lugano, 4 maggio 1985), detta Elly, Quel coso, Parabola e altri appellativi di dubbio gusto, è una politica italiana con cittadinanza statunitense naturalizzata svizzera di origine ebraica e chiaramente una bella donna[da verifcare].

Per ragioni ancora in fase di studio, che nulla hanno a che fare con nepotismo, ricchezza e brogli elettorali, è diventata segretaria del Partito Democratico dal 12 marzo 2023. La logica è chiara: una volta toccato il fondo si può solo risalire.

Biografia

Elly... o forse suo fratello

Elena Ethel Schlein nasce a Lugano nel Canton Ticino, in un'umile casa che al confronto la villa dei Casamonica a Roma è una cuccia per cani. Suo padre è Melvin Schlein, un politologo e accademico statunitense di origine ebraica aschenazista[1], gli avi paterni sono originari di Žovkva un villaggio oggi situato in Ucraina[citazione necessaria].

Quando il suo bisnonno Herschel decide di emigrare in America, spinto dalla propensione naturale a diventare ricco e temendo, tuttavia, di essere etichettato come il solito ebreo che vuole fare soldi a palate, all'arrivò a Ellis Island cambia subito il cognome originario "Schleyen" in Schlein. Tra le grasse risate dell'addetto all'anagrafe.

All'epoca della sua nascita, la famiglia di Elly ha un reddito di poco inferiore al PIL giamaicano.

Dopo aver conseguito la maturità al liceo cantonale di Lugano, con il massimo dei voti, si trasferisce a Bologna dove si laurea, con il massimo dei voti, in giurisprudenza. Alle primarie del PD viene eletta con il massimo dei voti, anche qualcuno in più.

Nel 2012 ha anche collaborato alla realizzazione del documentario Anija - La nave, riguardante l'immigrazione albanese in Italia attraverso il mare Adriatico negli anni novanta, vincitore del David di Donatello come miglior documentario 2013. In qualità di segretaria di produzione prende importanti decisioni riguardo: il profumo della carta igienica nei bagni del set, la farcitura dei panini per le comparse e le trasgressive cover color malva dei telefonini della troupe.

Schlein è dichiaratamente bisessuale, questo spiega l'interesse per le tematiche LGBT e il fatto che il suo volto si barcamena tra l'assomigliare ad un polacco alcolizzato e la figlia di Fantozzi.

Carriera politica

Che parta da loro è scontato, che poi il cetriolo finisca dove sappiamo pure. E questo sarebbe uno slogan innovativo?!

Le sue umili origini, la sensibilità nello scegliere i colori delle scarpe e il suo costante impegno a favore di tematiche che un manovale di Cosenza ha a cuore quanto l'interesse per l'arte greca, fanno di lei il rappresentante ideale della sinistra. L'alternativa sarebbe stata Enzo Miccio, ma lei ha più palle.

La sua ascesa politica non è frutto del caso, ma di un concreto impegno che la porta poco più che ventenne ad ottenere importanti incarichi. Le malelingue affermano che le conoscenze della famiglia abbiano avuto il loro peso, che la loro ricchezza abbia giocato un ruolo fondamentale, tutte fandonie. Tenendo conto che non ha mai dovuto lavorare un giorno nella sua vita, e che quindi ha potuto perfezionare con costanza il non fare un cazzo di utile, la politica era tagliata su misura per lei. Comunque soldi e nepotismo c'entrano parecchio.

Cronologia incarichi:

  • 2008 - partecipa a Chicago come volontaria alla campagna elettorale di Barack Obama, molti i voti ottenuti grazie al suo slogan "Provi il negro e non torni indietro";
  • 2011 - fonda a Bologna l'associazione Progrè, che si occupa di sensibilizzare l'opinione pubblica sulle realtà carcerarie, pubblicando scandalosi articoli sulla propria rivista Saponette cadute;
  • 2011 - decide di dare vita alla campagna di mobilitazione #OccupyPD, per dare voce al malumore della base giovanile del partito, sua l'idea di disegnare peni sulle foto di Enrico Letta che stanno nelle sedi occupate;
  • 2014 - decide di candidarsi col PD al Parlamento europeo, l'hashtag #siscriveschlein diventa virale e viene eletta con oltre 50.000 preferenze, alcune delle quali ottenute senza carta di credito;
  • 2020 - si candida alle regionali per la lista Emilia-Romagna Coraggiosa Ecologista Progressista e Travestista, fondamentali per la sua elezione i manifesti con la didascalia "Se non mi voti ti vengo in sogno".
La versione europeista di Gianni e Pinotto

Forte di questa carriera politica importante[citazione necessaria], quanto sorprendentemente repentina, ottiene la vicepresidenza della regione, che equivale ad avere una laurea in architettura per aver giocato coi Lego da piccolo.

Nel 2022 viene eletta alla Camera dei deputati e lascia l'incarico in Regione, da un lato per non fare la figura del solito politico con diciassotto incarichi, ma soprattutto per tener fede all'irrinunciabile apericena con le amiche. Nello stesso anno si dimette Enrico Letta e lei si candida con una diretta Instagram per rimpiazzarlo, i vertici del PD restano divisi fino alle primarie, all'incasso dei bonifici e alla promessa che il magna-magna sarebbe continuato come prima però assai più green.

A inizio febbraio 2023, nelle votazioni interne del PD riservate agli iscritti, tutti e tre, Schlein ottiene il 34,88% di preferenze contro il 52,87% di Stefano Bonaccini. Il 26 febbraio vince le primarie col 453,75% dei voti e riporto tre. Dopo l'iniziale stupore, due suicidi tra gli addetti al conteggio delle schede e Bonaccini che riga la Panda Hybrid dell'avversaria, Elly viene eletta ufficialmente nell'Assemblea nazionale il 12 marzo 2023.

Da subito si dimostra un leader determinato, tanto che paga una armocromista 300 euro l'ora per decidere il colore degli abiti e un personal shopper per acquistarli. Nel caso avesse bisogno di decidere la riforma delle pensioni ha già pronto un consulente, un neodiplomato in tromba al conservatorio. In compenso sa scaccolarsi da sola e riesce a stare su una gamba per circa 10 secondi.

Posizioni e idee politiche

Schlein crede fortemente nella necessità di contrastare il precariato, un'idea innovativa che ha colto di sorpresa i più. Nel suo programma troviamo:

  • introduzione del salario minimo, che peraltro è già assai "minimo" da diversi anni;
  • riduzione dell'orario di lavoro a parità di salario, una cosa già trattata in molti racconti di fantascienza;
  • vietare l'abuso dei contratti di lavoro a tempo determinato, il lavoratore che ne abusa dovrà disintossicarsi per tre mesi all'anno da disoccupato.

Riguardo la politica estera la sua posizione è estremamente europeista, in suo sogno è unire l'Europa al Canadafrica e accogliere come primo paese il Gabon.

Anche posizioni come quella del ragno, dell'albero da frutto, del bambù e dell'aratro, le sono particolarmente gradite.

Si è dichiarata favorevole all'invio di armi all'Ucraina e ad un'orgia con Zelensky assieme agli altri ballerini vestiti in latex nero e tacchi a spillo.

Elly Schlein sta ai lavoratori come un diabetico alla meringata.

Note

  1. ^ forse aschenazita, ma non stiamo a guardare il pelo nell'uovo più o meno siamo lì