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[[File:Checkpoint del muro di Berlino.jpg|right|thumb|280px|Checkpoint nei pressi del muro.]]
[[File:Elly Schlein Brussels 2023 (cropped).jpg|thumb|180px|right|Il/Lo/La nuovo/a/boh segretari...auioe del [[Partito Democratico (Italia)|PD]]]]


{{cit|Ci piace portare, diciamo, insieme ai nostri amministratori il Partito Democratico verso un futuro che, grazie anche alle nuove norme europee, sempre di più investe e costruisca dei cicli positivi, diciamo, della circolarità uscendo dal modello lineare.|19 aprile 2023: Elly Schlein incastra parole a caso tra un "diciamo" e l'altro.}}
{{cit2|Signor Gorbaciov, se lei cerca la pace, se cerca prosperità per l'unione Sovietica e l'Europa dell'est, signor Gorbaciov venga a questa porta, apra questa porta e abbatta questo muro.|[[Ronald Reagan]]}}
{{cit2|Ronnie, oggi non posso. Comunque le chiavi sono sotto lo zerbino.|[[Michail Sergeevič Gorbačëv|Michail Gorbaciov]]}}


'''Elena Ethel Schlein''', (Lugano, 4 maggio 1985), detta ''Elly'', ''Quel coso'', ''Parabola'' e altri appellativi di dubbio gusto, è una politica italiana con cittadinanza statunitense naturalizzata svizzera di origine ebraica e {{citnec|chiaramente una bella donna|e=da verifcare}}.
Il '''Muro di Berlino''' (chiamato ''Berliner Mauer'' dagli abitanti della RFT; ''Antifaschistischer Schutzwall'' dai compagni della RDT; ''"Oh cazzo! E ora come ci arrivo al negozio?!"'' da un calzolaio di ''Bernauer Straße'') era un sistema di fortificazioni fatto costruire dal governo della Germania Est (filorussa) per impedire che le persone di Berlino Ovest rubassero falci e martelli appartenenti alla Santa Madre Russia.<br />Questa "Barriera di protezione antifascista" divenne, durante il periodo della la [[guerra fredda]], il simbolo della ''Cortina di ferro'', che impediva ai tedeschi orientali di andare a sciare a ''Cortina d'Ampezzo''.


Per ragioni ancora in fase di studio, che nulla hanno a che fare con nepotismo, ricchezza e brogli elettorali, è diventata segretaria del Partito Democratico dal 12 marzo 2023. La logica è chiara: una volta toccato il fondo si può solo risalire.
== Contesto storico ==
{{Cit|Nessuno ha intenzione di costruire un muro!|15 giugno 1961, Walter Ulbricht capo di Stato della DDR e Segretario del Partito Socialista Unitario della Germania.}}
Alla fine della [[Seconda guerra mondiale]] i vincitori [[conferenza di Jalta|si sedettero attorno a un tavolo nella hall dell'Hotel Miramare di Jalta]] e, armati di compasso, righello e taglierina, si accinsero ad affettare l'Europa per dividersela più o meno equamente. La città di [[Berlino]] fu a sua volta divisa in due zone, che per comodità si possono definire rispettivamente "est" e "ovest". La prima, più estesa e più vicina a [[Mosca (città)|Mosca]], finì sotto il controllo dell'[[Unione Sovietica]]; la seconda, nella quale si concentravano i migliori [[bordelli]] e tutti i [[coffee-shop]] dell'intera città, finì sotto il controllo delle potenze occidentali tra le quali, è bene ricordarlo, non figurava l'[[Italia]]. Per coerenza, anche la Germania fu divisa in due parti, anch'esse definibili rispettivamente "est" e "ovest". Tuttavia, emerse subito un'incongruenza che dapprincipio non era stata considerata: Berlino, divisa in due, era collocata nel bel mezzo della Germania Est: la sua parte occidentale e capitalista, come un grosso brufolo, spiccava sulla liscia superficie della Germania orientale e comunista. Come era potuto accadere?


== La costruzione ==
== Biografia ==
[[File:Elly Schlein 2014 Crop.jpg|thumb|left|180px|Elly... o forse suo fratello]]
Elena Ethel Schlein nasce a Lugano nel Canton Ticino, in un'umile casa che al confronto la villa dei Casamonica a Roma è una cuccia per cani. Suo padre è Melvin Schlein, un politologo e accademico statunitense di origine ebraica aschenazista<ref>forse aschenazita, ma non stiamo a guardare il pelo nell'uovo più o meno siamo lì</ref>, gli avi paterni sono originari di Žovkva un villaggio oggi situato in {{Citnec|Ucraina}}.


Quando il suo bisnonno Herschel decide di emigrare in America, spinto dalla propensione naturale a diventare ricco e temendo, tuttavia, di essere etichettato come il solito ebreo che vuole fare soldi a palate, all'arrivò a Ellis Island cambia subito il cognome originario "Schleyen" in Schlein.
Tra le grasse risate dell'addetto all'anagrafe.
== Tentativi di fuga ==
Durante il periodo di esistenza del muro vi furono molti tentativi di fuga verso Berlino Ovest, circa 5.000 coronati da successo. Il numero di quelli andati falliti non è quantificabile, nella "striscia della morte" hanno piantato le croci in modo disordinato e contarle è praticamente impossibile. Inoltre, i soldati di guardia avevano ordine di recuperare sia i feriti che i morti, e farli sparire.
[[File:Celentano triciclo.jpg|right|thumb|250px|Jürgen Mühlbächer, un fabbro di ''Paulaner Straße'', catturato mentre tenta di ingannare la sorveglianza con un diabolico travestimento.]]
{{cit2|Se dovete sparare, fate in modo che la persona in questione non vada via ma rimanga con noi.|[[28 aprile]] [[1989]], Erich Mielke Ministro per la Sicurezza della DDR.}}
La cosa aveva senso, era imperativo evitare che il mondo sapesse che dal comunismo la gente avrebbe voluto scappare, e un [[cadavere]] parla troppo, anche tacendo. La soluzione venne in mente all'ammiraglio Ljubomir Grišin: tutte le postazioni di sorveglianza perimetrale furono dotate di cannoni lancia-arpioni, provenienti dalle baleniere di classe Mobdičkov. Finché il muro non fu completamente edificato e fortificato, le fughe furono messe in atto con tecniche casalinghe, di cui si deve comunque ammirare lo sforzo creativo.
* [[8 gennaio]] [[1961]] - Helmut Däbritz scava un tunnel partendo dalla sua abitazione. Per distrazione capovolge la mappa, buca l'argine della Sprea e si ritrova alla deriva nello scantinato. In compenso non dovrà fare il bucato.
* [[22 luglio]] [[1964]] - Ernst Blumöschner tenta di passare il confine travestito da [[alpaca]]. Una delle guardie si insospettisce perché, durante il controllo, non ha sputato nemmeno una volta.
* [[6 ottobre]] [[1969]] - Rudolf Fleßers tenta di scivolare lungo i cavi elettrici dell'illuminazione stradale, da un pilone all'altro. Purtroppo inizia a piovere proprio mentre si stacca uno dei cavi. Nove isolati finiscono al buio e Rudolf viene catturato ancora vivo, mentre recita l'[[Divina Commedia|undicesimo canto del Paradiso]] rivolto ad un [[gatto]].
* [[17 aprile]] [[1971]] - Matthias Fahrenhorst sorvola il muro con una [[mongolfiera]] fatta in casa. Utilizza una tuta in latex appartenente a Frau Blücher, una sadica dominatrice di cui si serve di tanto in tanto, gonfiata a quattro atmosfere. Dopo due settimane torna indietro, le donne dell'Ovest frustano in modo troppo delicato.
Le uniche fughe al contrario, cioè da Ovest a Est, sono quelle registrate nel tentativo di raggiungere l'abitazione di Ilda Barufka, una [[prostituta]] di origini moldave di cui si narrano imprese che sfiorano il mito, come quella che la riterrebbe capace di leccarti l'ano mentre la stai sodomizzando. Rainer Allgöwer, catturato e rispedito indietro [[settordici]] volte, scoprirà solo nel [[1997]], dopo l'apertura dei fascicoli secretati della [[Stasi]], che la Barufka era un'invenzione sovietica, un subdolo trucco per fare pari e patta con i flussi migratori.


All'epoca della sua nascita, la famiglia di Elly ha un reddito di poco inferiore al PIL giamaicano.
== Il triangolo di Lenné ==


Dopo aver conseguito la maturità al liceo cantonale di Lugano, con il massimo dei voti, si trasferisce a Bologna dove si laurea, con il massimo dei voti, in giurisprudenza. Alle primarie del PD viene eletta con il massimo dei voti, anche qualcuno in più.


Nel 2012 ha anche collaborato alla realizzazione del documentario ''Anija - La nave'', riguardante l'immigrazione albanese in Italia attraverso il mare Adriatico negli anni novanta, vincitore del David di Donatello come miglior documentario 2013. In qualità di segretaria di produzione prende importanti decisioni riguardo: il profumo della carta igienica nei bagni del set, la farcitura dei panini per le comparse e le trasgressive cover color malva dei telefonini della troupe.
== La caduta del muro ==


Schlein è dichiaratamente bisessuale, questo spiega l'interesse per le tematiche LGBT e il fatto che il suo volto si barcamena tra l'assomigliare ad un polacco alcolizzato e la figlia di Fantozzi.


== Risvolti sociali ==
== Carriera politica ==
[[File:Elly Schlein logo.png|thumb|right|180px|Che parta da loro è scontato, che poi il cetriolo finisca dove sappiamo pure. E questo sarebbe uno slogan innovativo?!]]
Le sue umili origini, la sensibilità nello scegliere i colori delle scarpe e il suo costante impegno a favore di tematiche che un manovale di [[Cosenza]]
ha a cuore quanto l'interesse per l'[[arte greca]], fanno di lei il rappresentante ideale della sinistra.
L'alternativa sarebbe stata [[Enzo Miccio]], ma lei ha più palle.


La sua ascesa politica non è frutto del caso, ma di un concreto impegno che la porta poco più che ventenne ad ottenere importanti incarichi. Le malelingue affermano che le conoscenze della famiglia abbiano avuto il loro peso, che la loro ricchezza abbia giocato un ruolo fondamentale, tutte fandonie.
Tenendo conto che non ha mai dovuto lavorare un giorno nella sua vita, e che quindi ha potuto perfezionare con costanza il non fare un cazzo di utile, la politica era tagliata su misura per lei. Comunque soldi e nepotismo c'entrano parecchio.


Cronologia incarichi:
== Aspetti culturali ==
* 2008 - partecipa a Chicago come volontaria alla campagna elettorale di [[Barack Obama]], molti i voti ottenuti grazie al suo slogan "Provi il negro e non torni indietro";
{{YoutubeVideo|ViDECLF_l4Y|position=center}}
* 2011 - fonda a Bologna l'associazione ''Progrè'', che si occupa di sensibilizzare l'opinione pubblica sulle realtà carcerarie, pubblicando scandalosi articoli sulla propria rivista ''Saponette cadute'';
* 2011 - decide di dare vita alla campagna di mobilitazione #OccupyPD, per dare voce al malumore della base giovanile del partito, sua l'idea di disegnare peni sulle foto di [[Enrico Letta]] che stanno nelle sedi occupate;
* 2014 - decide di candidarsi col PD al Parlamento europeo, l'hashtag ''#siscriveschlein'' diventa virale e viene eletta con oltre 50.000 preferenze, alcune delle quali ottenute senza carta di credito;
* 2020 - si candida alle regionali per la lista ''Emilia-Romagna Coraggiosa Ecologista Progressista e Travestista'', fondamentali per la sua elezione i manifesti con la didascalia "Se non mi voti ti vengo in sogno".
[[File:P060696-746027.jpg|thumb|left|260px|La versione europeista di Gianni e Pinotto]]
Forte di questa carriera politica {{Citnec|importante}}, quanto sorprendentemente repentina, ottiene la vicepresidenza della regione, che equivale ad avere una laurea in architettura per aver giocato coi [[Lego]] da piccolo.

Nel 2022 viene eletta alla Camera dei deputati e lascia l'incarico in Regione, da un lato per non fare la figura del solito politico con [[diciassotto]] incarichi, ma soprattutto per tener fede all'irrinunciabile [[apericena]] con le amiche. Nello stesso anno si dimette Enrico Letta e lei si candida con una diretta Instagram per rimpiazzarlo, i vertici del PD restano divisi fino alle primarie, all'incasso dei bonifici e alla promessa che il [[magna-magna]] sarebbe continuato come prima però [[Ambientalista|assai più green]].

A inizio febbraio 2023, nelle votazioni interne del PD riservate agli iscritti, tutti e tre, Schlein ottiene il 34,88% di preferenze contro il 52,87% di Stefano Bonaccini. Il 26 febbraio vince le primarie col 453,75% dei voti e riporto tre. Dopo l'iniziale stupore, due suicidi tra gli addetti al conteggio delle schede e Bonaccini che riga la Panda Hybrid dell'avversaria, Elly viene eletta ufficialmente nell'Assemblea nazionale il 12 marzo 2023.

Da subito si dimostra un leader determinato, tanto che paga una [[armocromista]] 300 euro l'ora per decidere il colore degli abiti e un personal shopper per acquistarli. Nel caso avesse bisogno di decidere la riforma delle pensioni ha già pronto un consulente, un neodiplomato in tromba al conservatorio. In compenso sa scaccolarsi da sola e riesce a stare su una gamba per circa 10 secondi.

== Posizioni e idee politiche ==
Schlein crede fortemente nella necessità di contrastare il precariato, un'idea innovativa che ha colto di sorpresa i più.
Nel suo programma troviamo:
* introduzione del salario minimo, che peraltro è già assai "minimo" da diversi anni;
* riduzione dell'orario di lavoro a parità di salario, una cosa già trattata in molti racconti di fantascienza;
* vietare l'abuso dei contratti di lavoro a tempo determinato, il lavoratore che ne abusa dovrà disintossicarsi per tre mesi all'anno da disoccupato.
Riguardo la politica estera la sua posizione è estremamente europeista, in suo sogno è unire l'[[Europa]] al [[Canadafrica]] e accogliere come primo paese il [[Gabon]].

Anche posizioni come quella del ragno, dell'albero da frutto, del bambù e dell'aratro, le sono particolarmente gradite.

Si è dichiarata favorevole all'[[Nonnotizie:Guerra in Ucraina|invio di armi all'Ucraina]] e ad un'orgia con Zelensky assieme agli altri ballerini vestiti in latex nero e tacchi a spillo.

Elly Schlein sta ai lavoratori come un diabetico alla meringata.

== Note ==
<references/>

Versione attuale delle 14:19, 15 mag 2023

Il/Lo/La nuovo/a/boh segretari...auioe del PD
« Ci piace portare, diciamo, insieme ai nostri amministratori il Partito Democratico verso un futuro che, grazie anche alle nuove norme europee, sempre di più investe e costruisca dei cicli positivi, diciamo, della circolarità uscendo dal modello lineare. »
(19 aprile 2023: Elly Schlein incastra parole a caso tra un "diciamo" e l'altro.)

Elena Ethel Schlein, (Lugano, 4 maggio 1985), detta Elly, Quel coso, Parabola e altri appellativi di dubbio gusto, è una politica italiana con cittadinanza statunitense naturalizzata svizzera di origine ebraica e chiaramente una bella donna[da verifcare].

Per ragioni ancora in fase di studio, che nulla hanno a che fare con nepotismo, ricchezza e brogli elettorali, è diventata segretaria del Partito Democratico dal 12 marzo 2023. La logica è chiara: una volta toccato il fondo si può solo risalire.

Biografia

Elly... o forse suo fratello

Elena Ethel Schlein nasce a Lugano nel Canton Ticino, in un'umile casa che al confronto la villa dei Casamonica a Roma è una cuccia per cani. Suo padre è Melvin Schlein, un politologo e accademico statunitense di origine ebraica aschenazista[1], gli avi paterni sono originari di Žovkva un villaggio oggi situato in Ucraina[citazione necessaria].

Quando il suo bisnonno Herschel decide di emigrare in America, spinto dalla propensione naturale a diventare ricco e temendo, tuttavia, di essere etichettato come il solito ebreo che vuole fare soldi a palate, all'arrivò a Ellis Island cambia subito il cognome originario "Schleyen" in Schlein. Tra le grasse risate dell'addetto all'anagrafe.

All'epoca della sua nascita, la famiglia di Elly ha un reddito di poco inferiore al PIL giamaicano.

Dopo aver conseguito la maturità al liceo cantonale di Lugano, con il massimo dei voti, si trasferisce a Bologna dove si laurea, con il massimo dei voti, in giurisprudenza. Alle primarie del PD viene eletta con il massimo dei voti, anche qualcuno in più.

Nel 2012 ha anche collaborato alla realizzazione del documentario Anija - La nave, riguardante l'immigrazione albanese in Italia attraverso il mare Adriatico negli anni novanta, vincitore del David di Donatello come miglior documentario 2013. In qualità di segretaria di produzione prende importanti decisioni riguardo: il profumo della carta igienica nei bagni del set, la farcitura dei panini per le comparse e le trasgressive cover color malva dei telefonini della troupe.

Schlein è dichiaratamente bisessuale, questo spiega l'interesse per le tematiche LGBT e il fatto che il suo volto si barcamena tra l'assomigliare ad un polacco alcolizzato e la figlia di Fantozzi.

Carriera politica

Che parta da loro è scontato, che poi il cetriolo finisca dove sappiamo pure. E questo sarebbe uno slogan innovativo?!

Le sue umili origini, la sensibilità nello scegliere i colori delle scarpe e il suo costante impegno a favore di tematiche che un manovale di Cosenza ha a cuore quanto l'interesse per l'arte greca, fanno di lei il rappresentante ideale della sinistra. L'alternativa sarebbe stata Enzo Miccio, ma lei ha più palle.

La sua ascesa politica non è frutto del caso, ma di un concreto impegno che la porta poco più che ventenne ad ottenere importanti incarichi. Le malelingue affermano che le conoscenze della famiglia abbiano avuto il loro peso, che la loro ricchezza abbia giocato un ruolo fondamentale, tutte fandonie. Tenendo conto che non ha mai dovuto lavorare un giorno nella sua vita, e che quindi ha potuto perfezionare con costanza il non fare un cazzo di utile, la politica era tagliata su misura per lei. Comunque soldi e nepotismo c'entrano parecchio.

Cronologia incarichi:

  • 2008 - partecipa a Chicago come volontaria alla campagna elettorale di Barack Obama, molti i voti ottenuti grazie al suo slogan "Provi il negro e non torni indietro";
  • 2011 - fonda a Bologna l'associazione Progrè, che si occupa di sensibilizzare l'opinione pubblica sulle realtà carcerarie, pubblicando scandalosi articoli sulla propria rivista Saponette cadute;
  • 2011 - decide di dare vita alla campagna di mobilitazione #OccupyPD, per dare voce al malumore della base giovanile del partito, sua l'idea di disegnare peni sulle foto di Enrico Letta che stanno nelle sedi occupate;
  • 2014 - decide di candidarsi col PD al Parlamento europeo, l'hashtag #siscriveschlein diventa virale e viene eletta con oltre 50.000 preferenze, alcune delle quali ottenute senza carta di credito;
  • 2020 - si candida alle regionali per la lista Emilia-Romagna Coraggiosa Ecologista Progressista e Travestista, fondamentali per la sua elezione i manifesti con la didascalia "Se non mi voti ti vengo in sogno".
La versione europeista di Gianni e Pinotto

Forte di questa carriera politica importante[citazione necessaria], quanto sorprendentemente repentina, ottiene la vicepresidenza della regione, che equivale ad avere una laurea in architettura per aver giocato coi Lego da piccolo.

Nel 2022 viene eletta alla Camera dei deputati e lascia l'incarico in Regione, da un lato per non fare la figura del solito politico con diciassotto incarichi, ma soprattutto per tener fede all'irrinunciabile apericena con le amiche. Nello stesso anno si dimette Enrico Letta e lei si candida con una diretta Instagram per rimpiazzarlo, i vertici del PD restano divisi fino alle primarie, all'incasso dei bonifici e alla promessa che il magna-magna sarebbe continuato come prima però assai più green.

A inizio febbraio 2023, nelle votazioni interne del PD riservate agli iscritti, tutti e tre, Schlein ottiene il 34,88% di preferenze contro il 52,87% di Stefano Bonaccini. Il 26 febbraio vince le primarie col 453,75% dei voti e riporto tre. Dopo l'iniziale stupore, due suicidi tra gli addetti al conteggio delle schede e Bonaccini che riga la Panda Hybrid dell'avversaria, Elly viene eletta ufficialmente nell'Assemblea nazionale il 12 marzo 2023.

Da subito si dimostra un leader determinato, tanto che paga una armocromista 300 euro l'ora per decidere il colore degli abiti e un personal shopper per acquistarli. Nel caso avesse bisogno di decidere la riforma delle pensioni ha già pronto un consulente, un neodiplomato in tromba al conservatorio. In compenso sa scaccolarsi da sola e riesce a stare su una gamba per circa 10 secondi.

Posizioni e idee politiche

Schlein crede fortemente nella necessità di contrastare il precariato, un'idea innovativa che ha colto di sorpresa i più. Nel suo programma troviamo:

  • introduzione del salario minimo, che peraltro è già assai "minimo" da diversi anni;
  • riduzione dell'orario di lavoro a parità di salario, una cosa già trattata in molti racconti di fantascienza;
  • vietare l'abuso dei contratti di lavoro a tempo determinato, il lavoratore che ne abusa dovrà disintossicarsi per tre mesi all'anno da disoccupato.

Riguardo la politica estera la sua posizione è estremamente europeista, in suo sogno è unire l'Europa al Canadafrica e accogliere come primo paese il Gabon.

Anche posizioni come quella del ragno, dell'albero da frutto, del bambù e dell'aratro, le sono particolarmente gradite.

Si è dichiarata favorevole all'invio di armi all'Ucraina e ad un'orgia con Zelensky assieme agli altri ballerini vestiti in latex nero e tacchi a spillo.

Elly Schlein sta ai lavoratori come un diabetico alla meringata.

Note

  1. ^ forse aschenazita, ma non stiamo a guardare il pelo nell'uovo più o meno siamo lì