Utente:Giampierino/Sandbox di Sallustio

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« Pensieri troncati e brusche interruzioni e una concisione che tocca l'oscurità. »
(In poche parole Seneca dice che Sallustio non sapeva scrivere.)
« Gaio Sallustio, da sempre un’abile analfabeta,unico nel suo genere.  »
(Tacito dice la verità su Sallustio.)
Gaio Sallustio Crispo.
Fallicus, il fantastico bastone di Sallustio.
La palude prima che Sallustio ci costruì la sua abitazione.

Gaio Sallustio Crsipo, detto semplicemente Sallustio(Roma, 86 a.C.- Roma, 36 a.C.) è stato un politico romano nonché acclamato autore di famose versioni di latino per il biennio dei licei. Dopo la cacciata dal Senato romano, causata da una storia di corna mai chiarita, Sallustio si ritirò a vita privata e iniziò a rovinare la fama degli storici, dedicandosi alla scrittura.

Biografia

Proveniente da una famiglia plebea decise che Roma era un posto violento e non adatto a un debole,decise quindi di diventare un giustiziare mascherato per aiutare i deboli, ma peggiorò solo la vita ai suddetti . Dopo aver smesso di aiutare il crimine senza volerlo conobbe Cesare, e strinse con quest'ultimo una grande amicizia. I due erano molto legati, combatterono insieme contro le popolazioni galliche, anche se Sallustio andò da Cesare, dopo che aveva già conquistato la Gallia,solo per vantarsene in seguito, e durante la guerra civile. Nel 49 a.C. Sallustio venne beccato a pasticciare i muri del Senato, quando venne visto fu esiliato per "indegnità morale" dal Senato e in seguito lasciò completamente la vita politica e scrisse le sue più grandi opere. Durante il periodo del distacco dalla vita politica scrisse una grande opera,De Catilinae Coniuratione, la quale viene ricordata ancora oggi per ciò che viene raccontato, ovvero la congiura organizzata da Catilina contro il Senato. Dopo che Cesare morì Sallustio decise di ritirarsi per sempre dalla sua ormai conclusa vita politica, più che altro perchè non ci faceva un cazzo, e secondo perchè non poteva più sparare stronzate o prendere in giro gli altri senatori col suo amicone. IL suo ritiro dalla politica fu causato da un panino.

La Scrittura

Dopo aver abbandonato la vita politica il povero Sallustio si staccò un pò dal mondo e perse l'uso della grammatica, ma è più probabile che la perse già in precedenza. Fu sempre amato da tutti per le sue citazioni e per le sue storie,in cui cercava di scrivere la storia con un carattere filopornografico, filosofico, questo tentativo finiva sempre nel sfociare in storie che parlavano dello scontro tra le forze maligne di Gotham(il male) e Batman(il bene),il creatore di Batman ha infatti affermato più volte che si ispirò a Sallustio per la scrittura del suo fumetto. Fra le sue opere più importanti vanno citate De Catilinae Coniuratione e Bellum Iugurthinum. La prima citata parla di una delle più grandi congiure di tutta la storia romana, ma anche la più stupida, ovvero il tentativo di Catilina di ridipingere il Senato, Sallustio cercò subito di fermare Catilina, conoscendo le umilianti punizioni che seguono a tale gesto. La seconda parla della guerra fra Giugurta e Roma, raccontata con solo 986 capitoli, pochi ma profondi. Sallustio fu un grande nemico della corruzione, solo per ripicca( venne infatti esiliato dal Senato, che reputava corrotto), e rompeva la minchia a tutti accusandoli di essere corrotti, difatti l'opera è sia il racconto della guerra Giugurtina e sia una critica alla vita criminale di Roma , fatta di spaccio illegale di grano non macinato, vendita illegale di carri e anfore non registrate, della superbia di Gaio Mario e della sua incapacità di essere analfabeta, cosa di cui Sallustio si vantava(non fu mai un ragazzo intelligente).

Il Pensiero

Il penserio di Sallustio fu per molti versi contradditorio, infatti il nostro pazzo accusava spesso chiunque di essere incapace, corrotto e tutto il resto, quando egli stesso cercò di distruggere la res publica(pasticciando il Senato), pentendosene in seguito e esortando Catilina a non farlo, Sallustio era insomma un pò uno stronzo, sempre pronto ad accusare gli altri, e pronto anche a commettere gli stessi errori. Però aveva dei principi morali saldi, di cui parlava spesso nelle sue storie, quali non mangiare i panini altrui, non dire cazzate(cosa che faceva sempre, si nota in questo la sua contraddizione personale), non essere corrotti, non prendere scorciatoie per arrivare prima al bar a una certa carica politica e tutto ciò che comprende il crimine. Si pensa quindi che fu il messaggero della fine della "res publica".

La morte di Cesare

Quando Cesare morì, nel 22 a.C. per chi non lo sapesse, Sallustio cadde nella disperazione, e decise di andarsene propio definitivamente ma con grande definitività dal Senato, annunciò il suo ritiro davanti a tutto il Senato:

- Sallustio: “Basta! Con la morte del mio più grande sogno erotico amico,una delle poche persone non corrotte, ho preso la decisione di andarmene.”
- Senatori: “Va bene, ma fai in fretta.”

Sallustio pensando che quella risposta fosse sola una provocazione non se andò subito, per la disperazione dei senatori rimase lì ad accusare di corruzione tutti per ancora qualche mese, compresi muri, porte, sedie, se stesso, animali, se stesso di nuovo, e il grano non macinato. Se ne andò definitivamente quando scoprì che qualcuno gli aveva mangiato il panino con la marmellata.

Finalmente la morte

Dopo cinquantase...cinquantaset...sessantadu...vabbè fate 86-36,dopo tanti anni trascorsi a vendere borotalco, accusare chiunque, fare il filosofo, scoparsi i bastoni, accusarsi da solo, fare il supereroe, accusare chiunque, sparare stronzate con Cesare, accusarsi da solo, e accusare il grano non macinato, il nostro eroe morì nella sua casa nella palude, che costruì dopo la morte del suo più grande amico. Morì a causa di una mandorla andatagli di traverso, lui e Sofocle sono riusciti a morire come dei gran coglioni teste di cazzo sono morti in circostanze simili.

Curiosità

  • Diede un nome al suo bastone preferito(alcune statue mostrano che era di 1,50 metri): Fallicus.
  • Il bastone gli fu regalato dal suo amico Cesare.
  • Sallustio pensava di essere amico di Catilina, quest'ultimo ripeteva spesso che era una cazzata e che non sapesse nemmeno chi fosse.


Voci correlate

Collegamenti esterni