Utente:Cresh./ADS/Dialoghi socratici

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Si tratta chiaramente di un falso: non risulta che Raffaello Sanzio sapesse disegnare nuvolette.

Socrate fu un filosofo, pensatore e attore del V secolo a.C. Era colto, intelligente e sapeva aprire le bottiglie di birra con i denti, ma aveva un piccolissimo difettuccio: non sapeva tenere la lingua a freno per più di un petosecondo.

Platone era invece il suo allievo prediletto, il cocco del maestro, che pendeva dalle sue labbra: con il suo block-notes e il pennino che soleva poggiare sull'orecchio a mo' di "giornalista provetto", seguiva Socrate ovunque, e appuntava ogni sua parola, anche imprecazioni, sospiri o rutti, nei luoghi più disparati come supermercati, lavanderie e bagni pubblici.

Questa coppia scoppiettante ha dato vita a papiri e papiri di dialoghi, malauguratamente per le generazioni di studenti dal 100 a.C a d.C.

Platone aveva rilegato anni di documentazioni in un fascicolo smisurato. Il titolo ufficiale era "Socrate, dialoghi e citazioni e aforismi di una vita, imperdibile raccolta a soli 900 dracmi attici compralo subito".

Per comodità, tuttavia, chiameremo le imperdibili conversazioni di Socrate "dialoghi socratici". (Continua...)


Secondo classificato: Manuali:Scrivere un tema scolastico pari merito con Rivoluzione francese