Utente:Cacciatorpediniere/Cacciatorpedignomo

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Il titolo di questa pagina non è il titolo di questa pagina perché siamo dei cretini. Il titolo corretto è Cacciatorpedignomo.
Eroi si muore!
Questo utente è un anti-eroe e il suo unico scopo nella vita è licenziare quelli come Luigi delle Bicocche e si chiama
Cacciatorpedignomo Baciami sono irlandese!
« Soffre di un enorme complesso di persecuzione e di personalità multipla. Sono 200 Marchi, cretino! »
(Cacciatorpedignomo, mentre deruba sé stesso fingendosi Freud)
« Ma questo è un incapace! »
(Junior su Cacciatorpedignomo)
« Mi sono ispirato a Brunetta »
(Ideatore di Cacciatorpedignomo su Cacciatorpedignomo)
« Cammina, dice parolacce e fa le fusa. Lo posso portare a casa? »
(Pucciosa su Cacciatorpedignomo)
« Ascoltate, non ho superpoteri e ho paura di usarli! »
(Una gaffe di Cacciatorpedignomo a 10 anni)
(Cacciatorpedignomo a 30 anni)
Un manifesto di sensibilizzazione di Cacciatorpedignomo. Non abbandonare i supercattivi nelle autostrade, che Cacciatorpedignomo ti osserva!.


Cacciatorpedignomo è un minuscolo essere con la faccia da folletto e il corpo di un transformers, noto per il suo mezzo cervello e le sue disfunzioni motorie.


Storia

La storia di Cacciatorpedignomo è piena di Suspence! Azione! Avventura! Ricca di misteri misteriosi e di enigmatici rompicapi che hanno già fatto suicidare per la disperazione Charlie Eppes, il genio matematico che deve la sua fama al fatto che ha capito il Teorema di Pitagora, incapace di trovarne la corretta soluzione.

Cacciatorpedignomo venne confezionato da alcune laboriose marmotte in una fredda e nevosa notte di Agosto in una remota isoletta a sud del Pacifico. Qui le marmottine lavoravano in virtù dei tre principi fondamentali dettati dal loro istruttore, un folle scienziato pazzo il cui scopo primario era quello di creare un esercito di mini vandali robotici, capaci di cancellare intere pagine di Nonciclopedia in pochi minuti senza lasciare traccia del loro passaggio. Le tre regole erano le seguenti:

  1. Un vandalo deve recar danno ad un sistema informatico e non può permettere che, a causa del proprio mancato intervento, un sistema informatico non riceva danno.
  2. Un vandalo deve obbedire agli ordini impartiti dalle marmottine istruite, purché tali ordini non contravvengano alla Prima Legge.
  3. Un vandalo non ha bisogno di proteggere la propria esistenza. E ovviamente è vietato sputare fuori dal finestrino.


Una fredda e nevosa notte una marmotta, per contrabbandare un pacco di cocaina destinata ad un suo vecchio amico (il quale a sua volta era convinto che gli sarebbe servito a zittire gli omini verdi o i marziani del piano superiore che con quei loro maledetti zoccoli facevano sempre un casino della malora), imbottì un giocattolo con la sostanza, per poi inserirlo in un pacco di cereali.

Lui e il suo inseparabile monocolo. Quando capirà a cosa serva saranno cazzi per tutti!

Ma a causa di un incidente il jet che avrebbe dovuto distribuire in tutto il mondo i cereali, secondo gli accertamenti l'incidente fu dovuto ad una inspiegata esplosione in una foresta nordica in cui i rottami dell'aereo si sparsero, coprendo un'area di quasi 3 km, il pacchetto che conteneva il nostro caro amico nemico idiota venne smarrito. Lentamente Cacciatorpedignomo assorbì gran parte della cocaina che conteneva, prendendo così vita, accorgendosi però di essere soltanto un giocattolo da 4 soldi.

Il piccolo Cacciatorpedignomo - il nome lo lesse su un rottame dell'aereo, ma noi propendiamo a credere che avesse decisamente letto male la scritta "Altimetro" della strumentazione di bordo - aprendo gli occhi cercò di capire chi fosse e dove si trovasse. Tuttavia i suoi sensori da trasformer gli fugarono ogni dubbio: se l'era appena fatta addosso! Grazie alla sua CPU capì che era nato a causa di un incidente causato, essenzialmente, dalla distrazione della marmotta che non attivò il sistema di riciclo cocaina all'interno del giocattolo, cosicché il pupazzo si ritrovò ad essere più isterico di qualsiasi altro ninnolo della sua età.

Da quel giorno decise che avrebbe dovuto vendicarsi nei confronti di quella marmotta, e che non avrebbe avuto pace finché non l'avesse distrutta!

Ovviamente le origini di questo super-personaggio sono assolutamente prive di senso, logica e coerenza. Il fatto è che erano troppo piene di Suspence! Azione! Avventura! E non c'era più spazio.

Caratteristiche fisiche e chimiche

Cacciatorpedignocca, una sua fantasia erotica.

Cacciatorpedignomo, ritenuto il terzo scioglilingua più pericoloso al mondo dopo tre tigri contro tre tigri e supercalifragilistichespiralidoso, è parte metallo e parte nogenesi. Essendo un giocattolo può essere smontato in più pezzi che sono così intercambiabili. Con un po' di buona volontà si può infatti ottenere una scultura dadaista parlante. Non serve a nulla, ma è divertente. Accorgendosi di queste potenzialità il Cacciatorpedignomo si è procurato un bel po' di potenziamenti. Peccato che avendo smarrito il libretto d'istruzione non abbia saputo metterci mano e dopo aver imprecato con una bestemmia in una lingua perduta e dimenticata (o più verosimilmente inventata sul momento) ruppe tutti gli optional che aveva intenzione di installare su di sé, tra cui il nullificatore tascabile, i raggi laser e il frullatore

Li occhi

Questo strano essere è noto nel mondo in particolare per il suo enorme strabismo. I suoi occhi infatti gli permettono di muovere l'occhio destro senza spostare di un millimetro il sinistro, atrofizzato da 20 anni. Inoltre costui è capace anche di far roteare il proprio occhio destro verticalmente, e fare contemporaneamente le espressioni buffe. Lui crede che in questo modo diverta i bambini, che però lo evitano terrorizzati. Per coprire il suo truce occhio fisso usa un orrido monocolo, rubato al signor Monopoli.

Questo monocolo è interamente fatto di zucchero, in modo da non rimanere mai digiuno. Nelle occasioni importanti Cacciatorpedignomo indossa anche due o tre monocoli alla volta, a mò di cravatta o di orecchino.

Li denti

Verdi quanto il suo cappello, a causa della sua alimentazione di muschi e licheni, servono essenzialmente a disorientare l'avversario. Infatti qualora si avesse intenzione di spaccargli i denti basta vedere il suo sorriso verde-muschio per rinunciare all'impresa. Inoltre sono un valido sostituto per la decorazione del presepe natalizio, quando non si ha la possibilità di raccoglierne in campagna.

La barba

Forse l'unico accessorio che sia riuscito a montare su di sé. Come gli sia spuntata è per lui stesso un mistero e proprio non ricorda perché abbia pensato di dotarsene. Ma se consideriamo che non ricorda nemmeno cos'ha pensato cinque minuti fa, la cosa non ci sorprende più di tanto.
Cresce di 0,8 centimetri al secondo, quindi va tagliata dal braccio meccanico ogni 6 minuti. Il nostro rischia di soffocare la notte poiché la barba lo invade e prende possesso del suo cervello, per questa ragione da sedici anni a questa parte ha deciso di smettere di dormire, il che lo rende ancora più nervoso.

Il corpo meccanico

L'altro ieri Cacciatorpedignomo ha scoperto di essere una mezza bicicletta e non un transformer capace di sparare missili e arrostire i toast. Un minuto di silenzio.

I gàggezz

Proponiamo una serie di oggetti che fanno parte del suo strumentario, sempre comodi quando bisogna giocare a tressette, ma non ad altro.

Il monocolo

Costituito principalmente da caramello solidificato, ama succhiarlo e rosicchiarlo nei momenti di stress. Spera che una volta consumato riesca a trovarci una sorpresa giocattolo.

Il cappello

Sulla sua testa dal 1987 e suo migliore amico dopo l'Uomo Rauco Verde, nessuno sa cosa nasconda. Anche lui è troppo pigro per poter controllare, ma da più di venti anni dice di percepire otto zampette pelose sul cranio.

Il bastone col teschio

Lo conquistò in circostanza dell'incontro con Mickey Mouse, ma tenerlo in mano lo spaventa e lo lascia sempre a casa, a marcire. Ne vedete una corretta riproduzione qui.

Eventi ed Eventualità

Grazie ad un'abile mossa, Cacciatorpedignomo riuscì ad intrappolare una testa fluttuante con uno scottex Rotoloni Regina. Peccato che fosse la Maschera Fatua sbagliata.

C'è stato un tempo in cui Cacciatorpedignomo cercava la misteriosa isola in cui opera - o operava - la marmotta industriosa. Il nostro vagò per mezzo mondo, visitando luoghi esotici e densi di mistero, affascinanti e al contempo pericolosissimi, come quando si perse sul raccordo anulare di Roma. Tra questi lunghi viaggi ricordiamo di quando scoprì il vero volto di suo padre o quando conobbe Fratello Barba, un essere per metà barba e metà cappello. Quando lo incontrò si invaghì del cappello verde da gnomo irlandese e lo volle a tutti i costi, ma Fratello Barba non volle cedere nemmeno quando Cacciatorpedignomo si propose di lavargli i panni in lavatrice, campando scuse quali "senza non sopravvivo", "è la radice della mia esistenza", "è molto rischioso per la testa di chi lo indossa" e cose del genere. Ma la testardaggine del trasformer-bicicletta-giocattolo cocainomane-quello che è è tale che persino le rocce si rifiutano di parlargli, così nottetempo gli rubò il cappello. Per farlo dovette prima tagliare quella maledettissima barba intricata col cappello stesso e quando ritenne di aver tagliato la barba alla radice indossò finalmente il suo amato copricapo. Da quel giorno non se lo è mai tolto. Quando cercò Fratello Barba non lo vide più, era rimasta solo una montagna informe di pelo reciso. Peccato: Fratello Barba era l'unico non marmotta a sapere dove fosse il famoso laboratorio delle marmottine.

Tuttavia quei tempi sono ormai cosa lontana, poiché un giorno, trovandosi in Svizzera, inciampò in una testa fluttuante. Dopo averla bersagliata di bestemmie chiese di essere rimborsato perché a suo dire la testa fluttuante gli doveva dare la precedenza. Ne nacque prima un diverbio, quindi una lite verbale, infine - dopo la lite semplice - i due si bersagliarono con i rispettivi superpoteri. Cacciatorpedignomo sembrava essere nettamente in svantaggio, quando improvvisamente ebbe un'illuminante illuminazione illuminata: catturò la testa con un foglio di carta assorbente e, chiusa in uno scatolone, la spedì in Inghilterra.

Scosso dall'esperienza capì subito che da solo non sarebbe mai riuscito a sconfiggere la marmotta, così cercò sugli annunci qualche supergruppo a cui potersi aggregare, trovandosi, con sua somma soddisfazione, membro dei Portentici 3, un gruppo di super-ladri. Tuttavia la cosa durò poco - appena mezza giornata - e fu sbattuto fuori dal gruppo. Solo qualche tempo dopo, a causa di una serie di eventi fortuiti, si ritrovò ad essere il capo de Gli Zebedei 3x2 e, ritrovata l'ispirazione, decise di tornare a pianificare l'obbiettivo della sua stessa esistenza: uccidere la maledetta marmotta...

Infine, per quanto riguarda invece Fratello Barba, a noi piace ricordarlo così:

Fratello barba in pieno attacco epilettico.
Rileghiamo in questo cassetto altre foto commemorative di Fratello Barba

Sottopagine e burle