UNICEF

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Il simbolo dell'UNICEF. Un adulto che mangia un bambino.
Per quelli che non hanno il senso dell'umorismo, su Wikipedia è presente una voce in proposito. Unicef
« Ne prendiamo 5 asiatici e 3 sudamericani. E mezzo chilo di africani. »
(Brad e Angelina al mercato dei bambini UNICEF)

L'UNICEF (Unione Neo-nazistica Incorruttibile[citazione necessaria] Contattabile Eventualmente su Facebook) è un'organizzazione non a scopo di lucro[citazione necessaria] che fu fondata per aiutare i bambini della seconda guerra mondiale. Inizialmente erano così legati a questo progetto da fornire sempre altri bambini per le battaglie, per avere maggiore lavoro. Finita la seconda guerra mondiale decisero di occuparsi di altro, come le condizioni di salute mentale dei figli di Umberto Bossi. Ma oltre un milione di iscritti all'associazione non sono purtroppo riusciti a migliorare questa situazione...

Storia

Il telefono azzurro. Anche se chiama Samara Morgan per augurare una morte precoce i rappresentanti dell'UNICEF sono tenuti a soccorrerla. Eppure la prima volta, quando disse di essere intrappolata in un pozzo, la presero per uno scherzo...

Originariamente l'idea fu di Matusalemme, che propose a Hitler di fondare un'associazione che aiutasse i poveri bambini ebrei stremati dalle guerre. Consegnò quindi il progetto al dittatore, ma avrebbe fatto bene ad informarsi riguardo il suo orientamento politico. Il vecchiaccio fu sgozzato e Hitler sostituì in ogni foglio del progetto la parola "ebreo" ad "ariano". Fece poi cucire da sua madre uno stemmino azzurro sulle tute delle SS.

« Non era mica tanto difficile. E ora andate a lavorà, barbùn! »
(Adolf Hitler all'associazione appena formatasi.)

Poiché i bambini ariani feriti erano davvero pochi, il Fuhrer ordinò che ogni rappresentante dell'UNICEF tagliasse la gamba di un proprio figlio e poi lo curasse, per non fare brutta figura con la mamma che aveva cucito tutte le tute.

L'UNICEF oggi

Oggi l'UNICEF è una centrale operativa attivissima, che si contraddistingua soprattutto per la coerenza: infatti la loro sede è a New York, vicinissimi alle esigenze dei bambini asiatici e africani. Il loro compito più difficile è quello di organizzare le riunioni. Infatti, anche se un piccoletto chiede un pezzo di pane, sono costretti a riunire i paesi di tutto il mondo, dall'Abkhazia[1] Albania[2] Afghanistan[3] Andorra[4] allo Yemen, in un palazzo di plexiglass. Tutti i presidenti devono farsi scattare una foto di gruppo mentra Silvio fa le corna e si scambiano i convenevoli. Poi siedono tutti nella sala più grande accanto a 12 guardie del corpo e al burocrate personale. Ognuno si esibirà con la sua parlantina e grazie all'applausometro si calcola chi è il vincitore di tale edizione. Poi ogni Nazione si prende l'impegno di donare una mollica di pane al bambino entro il 2013, cosicché entro quell'anno potrà avere del cibo. Spesso succede che il rappresentante italiano fa il gradasso all'interno della seduta UNICEF promettendo una fettina di salame entro il 2012. Attualmente, tra i loro impegni, risulta anche quello di testare sui bambini appena nati, le innovative cure radioattive contro l'influenza A, un pericolo da priorità assoluta insieme all'emergenza aviaria, troppo sottovalutata, e all'eccessivo consumo di carne non certificata da parte degli abitanti dello Zimbabwe. Per quest'ultima questione si è provveduto a dosare con più cura il cibo fin troppo abbondante di un paese consumista e sprecone.

L'UNICEF domani

L'UNICEF nel futuro si è impegnato a fornire aiuto nei confronti di piccoli robot, per stare a passo con i tempi, sotto indicazione di alcune casalinghe preoccupate che hanno fatto sentire la loro voce e hanno combattuto per i loro ideali.

« Qualcuno pensi ai bambini-robot! »
(Il loro motto)

Adotta una pigotta

Adotta una pigotta! Ho il tuo pagliaccio!
« Adottami! »
(Bambola assassina su "Adotta una pigotta")

Adotta una pigotta è stata una campagna che ha riscosso molto successo tra le anziane novantenni, che hanno donato soldi all'UNICEF per riavere indietro i loro giocattoli di infanzia. Le pigotte vendute hanno il curioso difetto di emettere messaggi satanici in piena notte. Oggi il progetto adotta una pigotta è presente in tutte le piazze d'Italia, dove bambine di ogni città pregano per tornarsene presto a casa per ricevere la mascotte UNICEF.

UNICEF su Habbo

Habba : Mi scusi mi può dire a che ora parte il prossimo bus UNICEF?
Habbo : Vuoi essere la mia ragazza?????????????????????????????????? ce l'hai bobba m.sn?

Ebbene sì, anche nel mondo virtuale di ricchi babbei esiste quest'associazione. Per farla breve, al centro della più famosa piazza di Habbo ogni giorno parte un bus in viaggio nell'Habbo Africa, e a bordo del bus, tutti coloro che hanno pagato 50 euro con post-pay, avranno il diritto di lanciare sassi virtuali addosso agli avatar degli utenti algerini o congolesi. Alla fine del percorso, con altri 200 euro che saranno devoluti all'associazione benefica, potranno avere le foto mentre il loro personaggio sfigura un bambino in una carovana.

Scopi

  • L'UNICEF è contro ogni forma di discriminazione nei confronti dei bianchi caucasici di razza pura.
  • L'UNICEF ha il diritto di frugare nella vostra biancheria intima e rubarvi il portafoglio.
  • L'UNICEF è convinto che esista la guerra.
  • Lo scopo primario dell'UNICEF è aiutare i bambini.
  • Lo scopo secondario dell'UNICEF è quello di fornire loro delle armi.
  • Quello terziario è dire ai bambini "Ti sei fatto la bua, è colpa tua"
  • Lo scopo quartario è quello di distruggere l'UNESCO e tutti i patrimoni che sono salvaguardati.

Curiosità

L'abuso della sezione «Curiosità» è consigliato dalle linee guida di Nonciclopedia.

Però è meglio se certe curiosità te le tieni pe' ttìa... o forse ti incuriosisce sapere com'è dormire coi pesci?

  • Il signor UNICEF oggi compie novanta anni, e tu ancora non gli hai fatto gli auguri.
  • In Lesotho è proibita la lettura al contrario della parola UNICEF, pena un anno di reclusione. Con Wladimir Luxuria. Nudo. E c'è una saponetta a terra che devi raccogliere.

Voci correlate

Note

  1. ^ No, questa no...
  2. ^ Neanche questa
  3. ^ Non ci siamo
  4. ^ Ecco, questa è importante!