Trieste: differenze tra le versioni

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* La statua in rame di James Joyce in p.zza Ponte Rosso contro cui vai a sbattere e poi chiedi scusa
* La statua in rame di James Joyce in p.zza Ponte Rosso contro cui vai a sbattere e poi chiedi scusa
* La statua in rame di Umberto Saba sull'incrocio tra via Dante Alighieri e via S.Nicolò, contro cui vai a sbattere e che dopo ti chiede scusa
* La statua in rame di Umberto Saba sull'incrocio tra via Dante Alighieri e via S.Nicolò, contro cui vai a sbattere e che dopo ti chiede scusa
* La statua in rame di Italo Svevo in p.zza Hortis contro cui vai a sbattere e poi chiedi scusa
*Carnevale a Muggia
*Carnevale a Muggia
*I garbo bus
*I garbo bus
*Piazza Unità
*El Tram de Opcina (Piazza Oberdan
*Zampega
*Il canale navigabile (per far svise)
*Il canale navigabile (per far svise)
*La benzina slovena che costa di meno
*La benzina slovena che costa di meno
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* A Trieste, "andare al bagno" significa "andare al mare"
* A Trieste, "andare al bagno" significa "andare al mare"
* La spiaggia (Barcola) di Trieste non è composta da sabbia o sassi, ma da cemento, quindi i bambini di Trieste (di tanto in tanto sì, ne nasce uno) non giocano con palette e secchiello, ma con martellini pneumatici.
* La spiaggia (Barcola) di Trieste non è composta da sabbia o sassi, ma da cemento, quindi i bambini di Trieste (di tanto in tanto sì, ne nasce uno) non giocano con palette e secchiello, ma con martellini pneumatici.
* Il "Pedocin" è lo stabilimento balneare a maggior contenuto di vecchiette in topless





Versione delle 20:57, 4 giu 2009

Forse hanno trovato un modo di rimuovere Trieste?
« Com'è, là, con la Bora? »
(Qualcuno)
« Ma è vero che avete i manici per tenervi? »
(Qualcuno)
« Com'è bello far l'amore a Trieste, su e giù... »
(Raffaella Carrà)
« Se te bevi te mori, se no te bevi te mori, allora bevi! »
(Proverbio triestino)
« Bevo Lasko finché casco bevo Pivo finché vivo, sono gaio son giulivo perché bevo Lasko Pivo! »
(Qualcuno)
« Due discoteche centosei farmacie... »
(883)
« Ero li con mia cugina che ciaccolavo del più e del meno e tutto un tratto arriva un vecio e mi fa,cio cocola ma parla come te magni dei...ara..sti veci sono proprio dei maleducati,ma bon ora mi avvio verso casa che devo sbisigare sull' i-pod e mettrelo a posto perché mio fradel,me lo yha scatinado »
(classica persona che tenta de parlar in stampatello con l'amica/o)
« O furlano agricoltore molla la zappa e prendi il trattore »
(Triestino su friulano)

Trieste è una città del Nordest italiano, capoluogo del Friuli Venezia Giulia. Per la precisione fa parte di quella che viene chiamata Venezia Giulia, che è un microscopico territorio corrispondente alla Provincia di Trieste che viene sempre dimenticato da tutti. Tutti dimenticano la Venezia Giulia, che sta per cadere in depressione, diventare emo e tagliarsi le vene gridando "Cavolo, perché disperarsi? Mi hanno inventata a tavolino, mai sono esistita, e così devo continuare!"

Trieste è molto vicina alla Slovenia, anzi, per molti ne fa proprio parte e la città ed i suoi dintorni ospitano una considerevole minoranza slovena (o italiana?). Gli appartenenti alla minoranza sono garbatamente salutati dai pacifici ed assolutamente non razzisti triestini con insulti, lancio di oggetti contundenti, olio di ricino, incendio all'Hotel Balkan e fucilazioni. Ma a volte succede anche qualcosa di più grave. L'ideologia politica (nonché motto ufficiale) della città è il "no se pol", anche chiamato "vecchismo", una mistura altamente tossica di fascismo, austroungaresismo, razzismo, moralismo, medicine scadute, vino, jota e sardoni andati a male.

La lingua ufficiale della città non è l'italiano ma il dialetto triestino che gli studiosi hanno definito come una mistura mal fatta di veneto e sloveno quando cercano di parlare in italiano sembrano degli albanesi appena arrivati a cercare lavoro ma nonostante questo si sentono pienamente italiani come dimostra anche il fatto che la metà dei loro cognomi finisce in ic, ac e ak.

Trieste inoltre è la città con maggiore concentrazione di anziani in Italia. Figo, no?

Oddio, ma a Trieste non c'è nulla da fare!

Proprio così. L'età media dei residenti è 103 anni e quindi ogni iniziativa giovanile muore sul nascere. Ad esempio: la sera vuoi andare in qualche locale? Non ce ne sono, e se ce ne sono chiudono perché qualcuno si lamenta del casino. Ogni tanto MTV fa una capatina a Trieste, ma questo accontenta solo i tredicenni. I giovani si rifugiano quindi nel bere alcolici in osmiza (o spritz con l'aperol in città), i metallari nel satanismo o, se sono truzzi, vanno a ballare a Lignano e Sistiana, nota riva leggermente più nordica del centro di Trieste ove è stato situato un nuovo locale di tendenza, il Cantera. I truzzi vi si fiondano come api sul miele. Satanismo ed essere truzzo si equivalgono.

Invece i vecchi se la spassano: i maschi mollano scorregge strombettanti, comprano Viagra a tutto spiano e le femmine di solito vanno a passeggiare al cimitero in compagnia a trovare gli amici (lo spirito gothic è forte in questa città) o danno da mangiare ai gatti randagi, che a loro volta vengono mangiati dai cocai (gabbiani assassini). D'estate è possibile osservarle occupare allo sfinimento gli autobus 6 e 36 e correre e litigare per trovare uno spazio libero sul lungomare di Barcola perchè non sanno cosa altro fare. O a star nudi sulla costa dei barbari coi vecchietti raggrinziti, e poi non si sa dove mettere l'asciugamano!

Veduta di un elegante quartiere asburgico della città di Trieste.

Storia

Per 1800 anni Trieste non ha mai contato semplicemente un cazzo, era grande come un villaggio talebano. Poi in Austria hanno scorreggiato. Trieste faceva parte dell'Impero Austriaco. Wow. Era il suo porto più grande. Ora che fa parte dell'Italia, però, conta molto di meno e i vecchi rimpiangono i Bei Tempi Andati ed ogni tanto scrivono al giornale ("Il Piccolo") per tornare sotto l'Austria o sotto dittatura fascista,usando la frase tipica "se stava mejo co se stava pezzo".

Durante e subito dopo la Seconda Guerra Mondiale, Trieste è stata italiana, tedesca, jugoslava ed angloamericana. Ciò si spiega perché Asse ed Alleati si contendevano tutti la bellezza delle mule ("ragazze"; singolare maschile mulo, "ragazzo") triestine; e perché avevano tutti la carta obiettivo del Risiko con su scritto "TRST".

Dopo la Seconda Guerra Mondiale Trieste è stata divisa in zona A (Regno Capitalista Angloamericano) e zona B (Regno Comunista di Tito) con un procedimento denominato "tracciare linee a caso sulla cartina dopo avere bevuto troppo in osmiza". Con questa logica molte case sono state divise a metà dal confine... quindi se ti svegliavi con la diarrea e il tuo bagno era dall'altra parte del confine, erano cazzi amari. Un bel giorno del 1954, poi, la zona A è diventata definitivamente italiana.

« Vuolsi così colà dove si puote ciò che si vuole, e più non dimandare »
(Dante Alighieri)
« Insomma, non chiedere altero su codest'argomento! »
(Dante Alighieri)

Attrattive turistiche

  • La Contrada - Teatro Stabile di Trieste
  • I vecchi.
  • San Giovanni
  • La bora che spazza via cose, persone, animali... ma mai i politici inutili
  • Il lungomare di Barcola.
  • Le vecchiette che confabulano e si lamentano di tutto e tutti.
  • il dialetto molto interessante
  • il dialetto che va via via dimenticandosi
  • i giovani che tentano di far gl'acculturati parlando in lingua
  • I razzisti che odiano gli sloveni del Carso.
  • Gli anti-razzisti che odiano gli sloveni del Carso.
  • Gli sloveni del Carso che odiano i 'taiani e gli sloveni del Carso.
  • Tutti che odiano i furlani
  • "O furlano agricoltore molla la zappa e prendi il trattore"
  • Il castello di Miramare.
  • Il teatro romano.
  • Il sentiero Rilke, meta preferita da coloro che si vogliono suicidare
  • L'obitorio di sant'anna,la struttura più grande e avanzata in italia. Oggetto di vanto per ogni triestino doc
  • Il vino terrano (nome originale: Teran)
  • Le osmize!
  • Le divertenti foibe (allegria portami via... da qui)
  • Il fatto di essere una città di confine
  • Il mare (ma come, al nord si può andare al mare?!)
  • Il Carso
  • La statua in rame di James Joyce in p.zza Ponte Rosso contro cui vai a sbattere e poi chiedi scusa
  • La statua in rame di Umberto Saba sull'incrocio tra via Dante Alighieri e via S.Nicolò, contro cui vai a sbattere e che dopo ti chiede scusa
  • Carnevale a Muggia
  • I garbo bus
  • Il canale navigabile (per far svise)
  • La benzina slovena che costa di meno
  • Le sigarette slovene che costan di meno
  • Skater sfigati sotto il Dante
  • Maestri dell'arte culinaria a San Giacomo "pollo pop e pizza rock"
  • Il Pinguin Racing Team
Nane Bubez in persona: la maschera tradizionale della città di Trieste.
File:Quel del formajo.jpg
quel del formajo,noto supereroe de certe circostanze triestine combati contro l'omo ragno

Grandi Motori

Area molto frequentata da tutti i truzzi che possiedono almeno un 50 la domenica è sempre piena di giovani masochisti che pur di farsi notare dal prt [pinguin reicing tim] Molti vanno solo per osservare questi curiosi elementi mentre si divertono a stare su una ruota , fumarsi una gomma in 2 ore o cadere da fermo Di solito i carabinieri arrivano con altre 3 pattuglie e li inizia il vero spettacolo perché cercheranno tutti di scappare alla velocità della luce andando ovviamente fuorigiri alcuni verranno beccati alcuni si butteranno nei burroni e altri rideranno perché saranno gli unici ad avere un mezzo originale [apparte il variatore di cui non si accorgeranno mai...cazz come ha fatto?..] Quando non scatta il blitz la polizia [tubi] si appostano nelle limitrofe vicinanze e quando decidono di cambiare zona i giovani baichers prenderanno sempre la strada dove sono appostati i tubi e li sarà la loro fine perché verranno tutti fermati e ciao ciao spooterino


Personaggi celebri

  • Tojo de Trebiciano.
  • Tojo de Preproto:personaggio folkloristico. A toyo è stata dedicata anche una canzone dal famosissimo gruppo triestino i "skoverciai"
  • Mikeze & Jakeze: statue di bronzo che battono le ore sul campanon da almeno trenta secoli (immortali)
  • E le sue mogli Tinca i Marjanca, che par i ga butavo via le sue statue, che prima le stava in paza Granda.
  • Umberto Saba: poeta undergrond dedito all'uso di droghe, molto popolare nella malfamata Via Cavana e sul lungomare (scomparso dopo un droga-party a Barcola)
  • Margherita Hack: gattara laureata
  • Riccardo Illy: rampollo di una famiglia di industriali, gay e dedito - oltre che all'uso delle droghe e all'abuso di caffé - anche alla politica attiva (vivente, ma ancora per poco)
  • Luciano Bronzi: attore drammatico del Teatro Verdi, molto apprezzato dal pubblico colto e dalla critica asburgica (vivo e vegeto)
  • Italo Svevo (in arte Aron Hector Schmitz): rabbino ortodosso nella grande sinagoga di Via San Francesco d'Assisi, si dedicò in tarda età ai libri di cucina (defunto)
  • Angelo Cecchelin: il più grande attore comico dialettale di Trieste, noto per la frase "L'omo xe un vegetale perché el vien zo dala simia, e la simia vien zo' del'albero" (morto prima della nascita)
  • Roberto Dipiazza: nato in Friuli ma triestino d'adozione fu un celebre cestista (era alto una scinca e un boton!), un ricco salumaio e, infine, sindaco di Trieste (defunto per un banale incidente domestico)
  • Willer Bordon detto Tex: anche se nato a Muggia, fu triestino d'adozione perché bazzicava sempre, da giovane, Piazza Oberdan assieme ai punk-bestia; in età matura si dette alla politica e arrivò in parlamento, diventando un famoso trasformista del sistema democratico (vivente per puro miracolo)
  • Virgilio Giotti (in arte Virgilio Schönbek): viaggiatore di commercio - vendeva armi al terzo mondo - e poeta dialettale, noto per la raccolta La veciata sporcaciona la cagava soto 'l ponte (morto in un misterioso conflitto a fuoco in cità vecia)
  • Ale Sala: noto fisico media-esposto, ha superato Margherita Hack (la figlia delle stelle) in popolarità nell'autunno 2006. Da quel giorno si sono perse le sue tracce. Dicono sia conservato in Ultra-alto-vuoto in attesa della nuova edizione del reality che l'ha visto indiscusso protagonista.
  • Nane Bubec: maschera tradizionale triestina, il cui nome, in italiano, significa grossomodo stupido servo della gleba.

Curiosità

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  • Famosa per la sua vita notturna in Slovenia, in Italia Trieste non combina una mazza.
  • I triestini sono tutti amicissimi dei friulani (se morti).
  • Viale XX Settembre è un covo fascista.
  • I comunisti non hanno un covo a Trieste. Dato che a Trieste vige il regime del "male assoluto", i comunisti, in quanto difensori del "bene assoluto", puri d'animo che mai nella storia hanno fatto male a qualcuno, non possono avere un covo.
  • Il quartiere del Borgo Teresiano è in realtà un avamposto cinese.
  • Puoi scendere dal treno in stazione centrale e innamorarti, e sei fottuto.
  • È noto che da anni ormai i più importanti chirurghi del mondo si stano scervellando per trovare un modo per asportare questa pericolosa appendice dall'Italia prima che diventi peritonite.
  • Borgo San Sergio era il quartiere più degradato e pericoloso di Trieste, e teneva testa al mitico South Bronx a New York ora è solo un luogo dimenticato (ma i drogati ci sono ancora).
  • La Jota è una tipica minestra triestina - fatta con i pregiatissimi capuzi garbi, di provenienza esotica - dall'elevato contenuto calorico ed estremamente nutriente, che gli indigeni mangiano ingordamente, a mestolate.
  • A Trieste c'è il più grande centro per cambiamenti di sesso all'ospedale di Cattinara, perciò non fidatevi troppo delle mule.
  • A Trieste non ci sono posteggi. O posteggi sulle rive o meglio che stai a casa. Se hai l'auto nuova è garantito che domani qualcuno te l'ammaccherà perché pensa che "ti xe furlan". Se devi andare a Trieste, è meglio che ci vai con la macchinina gommata degli autoscontri.
  • Se noi xe veci, a Trieste noi sta.
  • A Trieste c'è un tunnel nascosto che se lo imbocchi esci direttamente nel bagno di Putin.
  • Puoi parlare di "come xe el tempo, che no xe più le meze stagioni e che no se capissi più niente" con i vecchietti seduti sulle panchine di Viale XX Settembre, di piazza Unità o di Barcola: è un divertente passatempo quando non sai che fare.
  • A Trieste, "andare al bagno" significa "andare al mare"
  • La spiaggia (Barcola) di Trieste non è composta da sabbia o sassi, ma da cemento, quindi i bambini di Trieste (di tanto in tanto sì, ne nasce uno) non giocano con palette e secchiello, ma con martellini pneumatici.