Project Zero (serie)

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« la tua unica arma contro un esercito di fantasmi spaventosi e violenti: una macchina fotografica vecchia e ammuffita »
(retro della copertina)
« A voler risparmiare... »
(Ghostbuster su commento precedente)
« bah, tutto sommato non fa così paura... »
(giocatore che ha appena iniziato Project zero)
« ... »
(giocatore morto per infarto al secondo minuto di gioco)
« qui utilizzerei una pellicola k-673/a/ marca Nikon, un teleobiettivo X10 e un flash da 1000W »
(Fotografo che gioca a project zero)


Project Zero (in Itagliano progetto zero), titolo che non ha nulla a che fare con la storia[1], è un videogioco per playstation 2 a sfondo emo, finanziato dalla Nikon, il cui scopo principale è girare un servizio fotografico sui fantasmi clandestini maltrattati in giappone.

Storia

La ubisoft, dopo essersi convertita allo shintoismo, è stata così sadica gentile da coniare addirittura Quattro episodi,tutti collegati fra loro.


Project Zero Il primo episodio inizia con un ragazzo di nome Mafyiuiu che, in preda ad un delirio post-happy hour, entra in una antica capanna giapponese semidistrutta con l'intento di esorcizzare milioni di fantasmi (compreso quello di Elvis[2]) con una vecchia e ammuffita macchina fotografica risalente all'epopea gagliarda di Alessandro Magno. Ma non riuscirà nel suo intento, non perchè la macchina non esorcizzasse i fantasmi, ma perchè si era fatto una riga di troppo.
Entra così in gioco (in tutti i sensi) la sua cara sorellina Miku, rigorosamente in minigonna, che dopo alcuni impegni, si era finalmente decisa a cercare il fratello...
Questa trova il relitto fotografico, e deve esorcizzare tutti i fantasmi di Palazzo Himuro per scoprire la verità. Dopo questo spiacevole inconveniente, la ragazza esce da questa avventura riportando soltanto uno shock che la perseguiterà per il resto della sua esistenza, cosa che, secondo i ricercatori Oral-B, ha riscosso un notevole successo, anche grazie alle testimonianze raccontate in una trasmissione.


Project Zero 2 - farfalle rosse Come protagoniste abbiamo due coraggiose,simpatiche e amorevoli[citazione necessaria] porno-gemelline (di cui una zoppa) di nome Mio e Mayu [3], che si ritrovano improvvisamente teletrasportate dal loro night club nel solito villaggio maledetto infestato da fantasmi assassini e armate di una torcia elettrica e della solita macchina fotocgrafica ammuffita,solo che questa volta l'arma sarà molto più potente[4]
Nel corso della storia le due gemelle scopriranno di essere le discendenti spirituali di due gemelle sacerdotesse.
Dovere a cui adempire: strangolare la propria sorella e buttarla in un fosso profondo quanto le pieghe della pancia di tua madre (ricordi quando avevi smarrito il telecomando e non lo trovavi più? Ecco...), così che si ottenga una danza di adorabili farfalline su cui fare servizi fotografici, e quindi farci un mucchio di soldi.


Project Zero 3 - il tormento Il titolo spiega tutto, molte persone che hanno giocato questo capitolo sono andate in preda ad ictus ed epilessia. Parla di una fotografa freelance di nome Rei che decide di seguire il suo fidanzato morto (Yuu) in una villa di donne affette da sindrome apocalittica premestruale semplicemente dormendo [5]. Con l'aiuto di Kei e Miku, riuscirà ad addentrarsi sempre di più e a risolvere tutti i misteri, alla sconvolgente rivelazione finale: lui era gay.

Note

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  1. ^ si pensa che il titolo originale, "Zero" , sia stato scelto perché come gioco non aveva speranza e in effetti...
  2. ^ è stato molto doloroso per lui. Sapete, Mafuyu è un ragazzo sensibile.
  3. ^ Questi nomi sono presi dalla celebre frase "è Mio il Magnum" pronunciate dallo sceneggiatore nell'atto di derubare il gelataio).
  4. ^ in realtà hanno solo aggiunto le lenti, nel retro della copertina parlano di grandiosi stravolgimenti solo per farvi credere che non state buttando i soldi.
  5. ^ (della serie "rifocillati con una bella dormita")