Pandorum

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Per quelli che non hanno il senso dell'umorismo, su Wikipedia è presente una voce in proposito. Pandorum

Il Pandorum è un tipico dolce veronese, che viene consumato soprattutto durante le festività natalizie.

Secondo alcuni le origini della ricetta sono da ricercare in Austria. In realtà questo film è stato girato a Berlino da Christian Alvart e i produttori sono Paul W. S. Anderson, Jeremy Bolt e Robert Kulzer.

Trattasi quindi del tipico cinepanettone natalizio teutonico, versione locale dei film dei fratelli Vanzina. Il genere è horror, oppure demenziale, a seconda dello spettatore.

Soggetto

Il caporale Bower si risveglia improvvisamente in un'astronave, senza ricordare assolutamente come c'è giunto.

Ma che astronave è? E noi, chi siamo? Da dove veniamo? Dove andiamo? Qual è la nostra Weltanschauung? Qual è il significato ultimo dell'esistenza?

A mano a mano che ogni singolo membro dell'equipaggio si sveglia, salta fuori una domanda nuova, e un nuovo incubo s'aggiunge alla festa:

  • siamo sul cargo spaziale Nostromo, e tra un po' l'Alien arriverà a mangiarci;
  • siamo sull'astronave Ishimura e i Necromorfi arriveranno a mangiarci il cervello;
  • siamo sulla Titan A.E., questa è l'ultima speranza del genere umano ma i Drej ci vogliono disintegrare. (Ah, meno male, temevo che volessero mangiarci il...!)
  • siamo sull'Event Horizon e la stessa astronave è posseduta dal demonio, dal fisco e dai nostri incubi peggiori (ipotesi più probabile, dati che il produttore è Paul Anderson). Che ci mangeranno il cervello. (AAAAAAAH!)

Sono altresì presenti considerazioni sull'"esperienza del tempo" vissuta dalle originarie comunità cristiane e sul significato del momento escatologico della parusia.

Tutti i mostri summenzionati appariranno durante il volo, compresi altri di nuovo genere, i cari morti, di nuovo i cari morti ma in versione horror, i puffi, bande di aborigeni affamati, Freddy Kruger e Jason, un gruppo di testimoni di Geova busserà ripetutamente per tre ore alla sala di comando, alla tv non trasmetteranno altro che i Teletubbies, angeli e diavoli ed esseri energia e Predators che verranno divorati dagli xenomorfi che verranno assimilati dai Borg che verranno distrutti dai demoni che verranno dializzati dagli angeli che verranno ritagliati via dalla storia dagli Uomini forbice che verranno cancellati da un errore di sistema, quando il personaggio si risveglierà negli ultimi dieci minuti per ricominciare tutto da capo.

Alla fine si scopre che l'astronave è un enorme panettone,[1] che gli astronauti sono l'uvetta e che l'astronave è ferma su una tavola imbandita per il cenone di Natale. "Aaaaaaaah!"

La morale della storia è che l'umanità vive un pericolo fondamentale: il senso dell'essere viene smarrito a causa sia della manipolazione dell'ente operata dalla tecnica, sia della scarsa attenzione che l'uomo di oggi pone al linguaggio.

  1. ^ E non un pandoro.

Trama

- Bower: “Ma... come sono finito su quest'astronave? E perché sono appeso a testa in giù?”
- Leland: “Vacanze fai da te? No Alpentur? Ayayay!”

Alcuni dialoghi tratti dal film

- Gallo: “ Conosci i sintomi del Pandorum?”
- Payton: “ Facile! Già visto prima. ”
- Gallo: “ Non hai mai assistito in prima persona ai sintomi? Non è qualcosa che si può facilmente rilevare, inizia con un brivido, un prurito, un lento ribollire, gli effetti collaterali biologici dell'alimentazione paranoica durante un volo nello spazio profondo e un cervello paranoico che si nutre di effetti collaterali - una spirale verso il basso. Non vi è modo di arrestare il calore, non importa quello che fai, bollirai.
- Payton: “La chiamano anche la Sindrome del Pinguino
- Gallo: “Noooo! Non dire quel nome! Nessuno produrrà mai un film con quel titolo! La Sindrome del Pinguino, NOOOOOOO!!!”
- Payton: “Aaaaaaaah Il mio cervello è diventato un PANINOOOOOO!”
- Spongebob: “Volete un Krusty Burger?”
« E chi sono io, Babbo Natale? »
(Il capitano della nave, in un raro momento di lucidità, un secondo prima che gli cresca di colpo una lunghissima barba bianca.)

Recensioni

« Quindici uomini, quindi uomini
nella cassa del morto[1]!,
Yo ho ho! E dopo c'è il Pando-rùm! »
(Maurizio Porro, (Il Corriere della Sera))
  1. ^ Riferimento all'impianto criogenico dell'astronave.
« Pandorum, pur nella sua complessità, è incentrato sulla ripresa dell'ontologia e sulla sottolineatura della radicale trascendenza dell'essere (inteso più come concetto-limite che come realtà) rispetto all'ente. In questo senso l'intera metafisica tradizionale va criticata e superata grazie alla riscoperta dell'essere come irriducibile differenza che si cela, negandosi, in ogni singolo oggetto o persona, pur rivelandosi nella temporalità della storia.
L'uomo, acquisendo coscienza della propria finitezza di fronte alla possibilità della morte, può superare l'angoscia che ne deriva solo recuperando il nesso fondamentale che lo lega all'essere.  »
((La Stampa))