Padre Pio

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Il jedi Padre Pio Kenobi mentre esercita la forza

Padre Pio è prima di tutto padre, poi pio. Per questo si chiama Padre Pio. Solo dopo essere diventato jedi lo hanno fatto anche santo.

Le origini

Padre Pio nasce quotidianamente sul Monviso. Tale caratteristica ha indotto alcuni suoi devoti meridionali immigrati al Nord Italia e divenuti simpatizzanti della Lega Nord a causa del morbo della Polenta Pazza a sovrapporre la sua icona a quella del Dio Po, che, accidentalmente, nasce nel medesimo luogo. A dirimere l’equivoco è intervenuto di recente il Segretario per la Congregazione della Dottrina della Fede Padana, Roberto Calderoli, il quale, dopo aver consultato i più antichi testi teologici padani ha sentenziato “non confondiamo Padre Pio, santo protettore dei terroni dell’ostia che non fanno un casso in tutto il giorno e si aspettano i miracoli, con il nostro grande Dio Po: un terone rimane un terone anche se si nasconde sotto 7 camicie verdi, che naturalmente non suda perché non fa un’ostia in tutto il giorno…si l’ho già detto, ma meglio una volta in più che una in meno”. A suffragare la tesi del Calderoli c’è anche l’incontrovertibile fatto rappresentato dalla devozione dei muratori della Bergamasca e del Bresciano al Dio Po, da loro sovente invocato durante la giornata aggiungendo al nome Po il suffisso indoeuropeo “-rco” che significa “sempre sia lodato”, mentre la devozione a Padre Pio è un fenomeno pressoché inesistente presso questa categoria professionale.


Gli studi

Padre Pio ha studiato alla Scuola di Arti Magiche di Hogwarts e all’Istituto Tecnico Commerciale “Vanoni” di Vimercate (corso serale), avendo in entrambi i casi come compagni di corso Uri Gheller e Harry Potter. Particolarmente difficile è stata proprio la convivenza con quest’ultimo condiscepolo: pare infatti che la decadenza del gioco del Quidditch e la conseguente fortuna del gioco del calcio siano nate proprio dall’abitudine del futuro santo, già noto per il suo carattere mite e solare, di prendere a calci in culo il giovane Potter dalla mattina alla sera adducendo i più futili pretesti, quali “cacciare il demonio che lo possiede” o “vedere quanto ci mette a diventare nero”.

La vocazione

L’incontro decisivo per la vocazione religiosa di Padre Pio è stato quello con il beato Fra Cazzio da Velletri, detto “la verga del Signore”, passato alla storia grazie all’ispirato aforisma, con il quale soleva avvicinare alla Fede anche le più riottose fanciulle “se vuoi la benedizione attaccati a questo cordone”. Fra Cazzio conquista Padre Pio con il suo stile di vita, improntato alla continua ricerca della virtù (un’altra celebre massima di Fra Cazzio recita infatti: “Ogni donna ha la sua virtù, ma dopo averla persa nessuna la vuole più”) e convince il giovane a ordinarsi frate e risiedere nel convento francescano di San Giovanni Rotondo, una sorta di Woodstock dell’epoca: è infatti opinione diffusa tra gli storici della Chiesa che l’appellativo “Rotondo” apposto a San Giovanni sia dovuto a una visione mistica collettiva indotta nei frati dall’acido lisergico o, più probabilmente, dall’ammoniaca con cui gli abitanti del convento sostituivano l’LSD durante la Quaresima e l’Avvento. Secondo Dan Brown l'aggettivo "Rotondo" sarebbe invece un'allusione all'ombelico di Maria Maddalena, mentre a detta del cardinale giamaicano Bob Marley il termine si riferirebbe alla disposizione spaziale assunta dai frati durante un rito segreto detto "l'indianata"


I miracoli

La predicazione di Padre Pio è da subito costellata di miracoli, tra i quali ricordiamo:

  • la sparizione delle braciole di maiale e dei peperoni arrostiti alla Sagra d’Scannaporcu di Benevento
  • la lievitazione del conto corrente del convento di San Giovanni Rotondo
  • la scomparsa della verginità delle pie donne che pernottavano nel convento
  • l’impennata delle vendite del mercurio-cromo e l’apparizione delle stimmate
  • la moltiplicazione delle concessioni edilizie e degli alberghi a San Giovanni Rotondo
  • la bilocazione che gli ha consentito, all'un tempo, di borseggiare i passanti e di crearsi un alibi

Il suo più grande miracolo è stato però probabilmente quello di riuscire a congiungersi carnalmente con Madre Teresa di Calcutta


Padre Pio supereroe

Di fronte a tali imprese, non sorprende che Padre Pio sia una figura assolutamente centrale per il proselitismo cattolico. La sua biografia ha infatti ispirato un omonimo supereroe protagonista di un fumetto creato da Stan Lee e da Papa Pacelli. I primi episodi del suo fumetto escono nei primi anni 90 (non nel senso degli anni dal 1990 in poi... perché prima di quelli del 1900 ci sono stati gli anni novanta dell'ottocento, quelli del settecento, e così via fino ai primi). Alle origini il suo superpotere principale era quello dell'ubiquità, poi con il progredire dellla serie ha guadagnato altri superpoteri, come quello delle stimmate. Ha avuto un grandissimo successo di pubblico (che dura ancora oggi), ed è protagonista di un merchandising da fare invidia anche ai Pokemon.

Padre Pio, grazie alla particolare devozione che nutriva nei suoi confronti il compianto regista Joe D'Amato, è anche il santo protettore del Sindacato Autonomo Lavoratori del Porno. Dopo la sua definitiva canonizzazione ad opera di Papa Woityla, il governo della Svervegia ha ufficialmente iniziato le pratiche per nominarlo Santo Patrono della nazione. Tale diritto è però conteso alla Svervegia dalle Isole Cayman, dal Margraviato Palatino del Reno e dalla Repubblica Autonoma degli Amici di Maria De Filippi.

Curiosità su Padre Pio

Il nostro amico Pio ha due fratelli gemelli molto meno famosi di lui: Padre Clio e Padre Cryo

Lui è il fratello maggiore, il più maleducato e arrogante: Padre Clio
Lui è il più piccolo della famiglia Pio, è la pecora nera della famiglia, visto che ha deciso di diventare un famoso trans: Padre Cryo