Nonnotizie:Razzismo sui campi di calcio inglesi

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18 marzo 2011

Sssst, non dite a nessuno della figura di merda che ho fatto.

Inghilterra – L'ennesimo increscioso episodio di razzismo si è consumato ieri nella città di Manchester. Vittima il giocatore di colore Mario Balotelli; aguzzini, due pettorine d'allenamento affiliate al Ku Klux Klan.

Il giovane calciatore si stava tranquillamente preparando per la partitella infrasettimanale della sua squadra, quando un complice delle pettorine, assunte le sembianze dell'allenatore del City Roberto Mancini, ordina a Mario di indossare una pettorina bianca truccata all'uopo. L'ignaro Balotelli la guarda e subito si accorge che qualcosa non va: la maledetta ha addirittura tre buchi. E lui solo una testa! Il coraggio non gli manca, ed eccolo pronto a sfidare la pettorina: infila la testa in uno dei tre buchi e il ginocchio in un altro.

« Cazzo, c'è un altro buco libero »
(Il fine matematico Balotelli)

Comincia a innervosirsi. Toglie la testa e infila un braccio, toglie il ginocchio e infila la testa, toglie il braccio e infila il calcagno. Come la gira la gira, sempre un buco resta libero.

« Vuoi vedere che ci devo infilare tre cose in questi tre buchi? »
(Il fine logico Balotelli)

Ginocchio destro, testa sinistra e piede messo di lungo. I buchi sono tutti occupati, ma è un po' scomoda, non ci si può giocare! La butta via urlando – con un'azzecata metafora mimata – il suo NO, al razzismo. Ma ecco che un altro membro del KKK gliene porge un'altra, questa volta azzurra, per ingannarlo. E Mario ci casca.

« Ho notato subito che anche la seconda aveva tre buchi, ma l'ho vista azzurra e non ho pensato che fosse un'altra offesa razzista. »
(Il fine sociologo Balotelli)

Dentro la testa, dentro il gomito, fuori la testa, dentro la coscia, fuori il gomito, dentro le orecchie, dentro il perone, fuori la coscia, finché un inserviente non viene a salvarlo svelandogli l'arcano: la testa nel buco di mezzo, il braccio destro nel buco destro, il braccio sinistro nel buco sinistro.

« Devo ammetterlo, non ci sarei mai arrivato, era troppo complicato, eppure al gioco della ghigliottina de L'eredità indovino quasi sempre. »
(Il fine enigmista Balotelli)

I compagni, mostrando una squisita sensibilità, in segno di solidarietà hanno fatto recapitare a Mario uno splendido casco di banane.

Fonti

  • «Razzismo sui campi di calcio inglesi» – TV oggi di ieri, 18 marzo 2011

Fonte multimediosa