Giovanni Paolo I: differenze tra le versioni
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== La sfrenata ascesa al potere: da sindacalista comunista a vescovo di Roma! == |
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Da persona ambiziosa qual era, Albino si dedicò subito alla nobile arte del servilismo per scalare le alte gerarchie ecclesiastiche. La sua carriera iniziò come umile curato di campagna in un paesino sul lago di Como... ah no, quello era [[I promessi sposi|Don Abbondio]]!<br />Albino Luciani venne ordinato sacerdote nel [[1935]] e subito si mise in mostra per il suo zelo e la sua faccia di [[bronzo]]: una volta arrivò perfino a scacciare con una scaccciacani i bambini [[rom]] che chiedevano l'[[elemosina]] all'entrata della chiesa dopo aver appena finito una predica di tre ore in cui esaltava il valore della misericordia.<br />I suoi superiori, evidentemente disgustati, pensarono bene di liberarsene mandandolo in culo al mondo e fu così che il buon Albino venne spedito nella arretrata e montanara diocesi di [[Belluno]], nella quale svolse attività pastorale e allo stempo tempo ricoprì l'incarico di ostetrico, speziale, delatore anonimo, venditore di indulgenze e creme di bellezza, [[L'esorcista|esorcista]], sarto, calzolaio e signorotto locale: a tal proposito le cronache locali affermano che si impegnò molto e con successo per riportare in auge lo [[ius primae noctis]].<br />Dopo esser riuscito ad avvicinare la gretta gente delle montagne bellunesi alla parola di Dio, al [[sapone]] e al galateo, nel [[1958]] Luciani venne premiato dalla Santa Sede con un buono spesa e con la nomina a [[vescovo]] di '''Vittorio Veneto'''.<br /> |
Da persona ambiziosa qual era, Albino si dedicò subito alla nobile arte del servilismo per scalare le alte gerarchie ecclesiastiche. La sua carriera iniziò come umile curato di campagna in un paesino sul lago di Como... ah no, quello era [[I promessi sposi|Don Abbondio]]!<br />Albino Luciani venne ordinato sacerdote nel [[1935]] e subito si mise in mostra per il suo zelo e la sua faccia di [[bronzo]]: una volta arrivò perfino a scacciare con una scaccciacani i bambini [[rom]] che chiedevano l'[[elemosina]] all'entrata della chiesa dopo aver appena finito una predica di tre ore in cui esaltava il valore della misericordia.<br />I suoi superiori, evidentemente disgustati, pensarono bene di liberarsene mandandolo in culo al mondo e fu così che il buon Albino venne spedito nella arretrata e montanara diocesi di [[Belluno]], nella quale svolse attività pastorale e allo stempo tempo ricoprì l'incarico di ostetrico, speziale, delatore anonimo, venditore di indulgenze e creme di bellezza, [[L'esorcista|esorcista]], sarto, calzolaio e signorotto locale: a tal proposito le cronache locali affermano che si impegnò molto e con successo per riportare in auge lo [[ius primae noctis]].<br />Dopo esser riuscito ad avvicinare la gretta gente delle montagne bellunesi alla parola di Dio, al [[sapone]] e al galateo, nel [[1958]] Luciani venne premiato dalla Santa Sede con un buono spesa e con la nomina a [[vescovo]] di '''Vittorio Veneto'''.<br />Da lì in poi fu un susseguirsi di promozioni: cardinale del titolo di san Marco, rappresentante della Santa Sede a ''[[Porta a Porta]]'', cronista cattolico-sportivo delle partite del [[Venezia]] a ''[[Quelli che il calcio...]]'', critico gastronomico sulle pagine di [[Famiglia cristiana]].<br />Nell'agosto del 1978 Albino Luciani era quindi il candidato più indicato a succedere a papa '''[[Paolo Bonolis]] VI''', stroncato da un malore in diretta tv mentre recitava l'Angelus a ''Ciao Darwin''.<br />Un attendibile sondaggio condotto da [[Studio Aperto]] sosteneva tuttavia che altri due cardinali potessero ambire al soglio pontificio: |
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== Morto un papa se ne fa un altro! == |
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== Lo stile == |
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[[Immagine:Giovanni Paolo I balla.gif|thumb|left|300px|"''Muovi a tempo il bacino, sono il Capitano Uncino!''"]] |
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Pastore contraddistinto dalla rara bontà, dalla ricercata ipocrisia e dal conto in banca miliardario, fu tuttavia fermo nel pretendere, sin dagli anni del suo episcopato, un'assoluta fedeltà alla Chiesa e alla sua dottrina; nel breve periodo del suo pontificato iniziò un'energica azione tesa a impedire che i bambini brutti potessero fare i chierichetti, opera poi portata a compimento dal suo successore, il figlio naturale Giovanni Paolo II (concepito senza peccato durante una notte d'amore con [[Madre Teresa di Calcutta]]). |
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== I miracoli == |
== I miracoli == |
Versione delle 13:20, 17 mar 2009
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Nickname su Messenger | Albino Luciani. | |
Soprannomi | Alby, Miss sorriso, il Papa del Precariato (durò 30 giorni). | |
Luogo e anno di nascita | Paese degli Orsacchiotti Cucciolosi, 1912. | |
Sesso | Frequente e soddisfacente. | |
Nomina al soglio pontificio | 1978, ottenuta promettendo di abolire l'ICI sulla seconda casa. | |
Fine del pontificato | 1978, dimessosi in seguito a foto che lo ritraevano mentre riceve una mazzetta dalle Giovani Marmotte. | |
Parentele | Il figlio, Giovanni Paolo II. | |
Amici | Il Moige, il CCSG, i chierichetti, i bellunesi. | |
Nemici | Marcinkus, i Testimoni di Geova, i rovigotti. | |
Il suo motto: | Ma Can de l'Ostia, ma non ghe xera nesun altro baucco da incastrar? (detto dopo aver scoperto di essere diventato il nuovo Pontefice) |
Papa Giovanni Paolo I, al secolo Albino Luciani, è stato uno dei pontefici che sono durati di meno, a causa della sua sfrenata attitudine all'alcol, alla droga e alla frequentazione di disinibite donnine.
Dato che il suo pontificato è resistito appena 30 giorni, Giovanni Paolo I ha fatto in tempo a cambiare sì e no la tappezzeria del suo nuovo appartamento in Piazza San Pietro, e pertanto è al momento l'unico papa che non è riuscito a far approvare neppure una riforma bislacca o un'enciclica da Controriforma [1].
Ancor oggi amato e stimato da una moltitudine di credenti e baciapanche vari, è inoltre ricordato con il nomignolo "Il Sorriso Verticale di Dio".
La sfrenata ascesa al potere: da sindacalista comunista a vescovo di Roma!
Da persona ambiziosa qual era, Albino si dedicò subito alla nobile arte del servilismo per scalare le alte gerarchie ecclesiastiche. La sua carriera iniziò come umile curato di campagna in un paesino sul lago di Como... ah no, quello era Don Abbondio!
Albino Luciani venne ordinato sacerdote nel 1935 e subito si mise in mostra per il suo zelo e la sua faccia di bronzo: una volta arrivò perfino a scacciare con una scaccciacani i bambini rom che chiedevano l'elemosina all'entrata della chiesa dopo aver appena finito una predica di tre ore in cui esaltava il valore della misericordia.
I suoi superiori, evidentemente disgustati, pensarono bene di liberarsene mandandolo in culo al mondo e fu così che il buon Albino venne spedito nella arretrata e montanara diocesi di Belluno, nella quale svolse attività pastorale e allo stempo tempo ricoprì l'incarico di ostetrico, speziale, delatore anonimo, venditore di indulgenze e creme di bellezza, esorcista, sarto, calzolaio e signorotto locale: a tal proposito le cronache locali affermano che si impegnò molto e con successo per riportare in auge lo ius primae noctis.
Dopo esser riuscito ad avvicinare la gretta gente delle montagne bellunesi alla parola di Dio, al sapone e al galateo, nel 1958 Luciani venne premiato dalla Santa Sede con un buono spesa e con la nomina a vescovo di Vittorio Veneto.
Da lì in poi fu un susseguirsi di promozioni: cardinale del titolo di san Marco, rappresentante della Santa Sede a Porta a Porta, cronista cattolico-sportivo delle partite del Venezia a Quelli che il calcio..., critico gastronomico sulle pagine di Famiglia cristiana.
Nell'agosto del 1978 Albino Luciani era quindi il candidato più indicato a succedere a papa Paolo Bonolis VI, stroncato da un malore in diretta tv mentre recitava l'Angelus a Ciao Darwin.
Un attendibile sondaggio condotto da Studio Aperto sosteneva tuttavia che altri due cardinali potessero ambire al soglio pontificio:
Morto un papa se ne fa un altro!
La mattina del 28 settembre 1978 la procace stagista ventenne che aveva il compito di svegliare con tatto e delicatezza il papa entrò nella stanza di Giovanni Paolo I e... sorpresa! Al posto di un pontefice insonnolito si trocò davanti un cadavere con un principio di rigor mortis!
Il decesso fu subito attribuito a cause naturali: era risaputo che Giovanni Paolo I soffriva di cuore e tifava per l'Inter; inoltre il suo corpo non presentava tracce di violenza, se si esclude cinque fori di proiettile all'addome, la testa spappolata da un oggetto contundente e varie pastiglie di cianuro sparse sul pavimento.
Anche la stanza si presentava in ordine, e tutto era come al solito: la Bibbia era sul comodino, le pantofole erano riposte con cura affianco al letto, la televisione era ancora accesa e sintonizzata sul canale dei pornazzi.
Lo stile
Pastore contraddistinto dalla rara bontà, dalla ricercata ipocrisia e dal conto in banca miliardario, fu tuttavia fermo nel pretendere, sin dagli anni del suo episcopato, un'assoluta fedeltà alla Chiesa e alla sua dottrina; nel breve periodo del suo pontificato iniziò un'energica azione tesa a impedire che i bambini brutti potessero fare i chierichetti, opera poi portata a compimento dal suo successore, il figlio naturale Giovanni Paolo II (concepito senza peccato durante una notte d'amore con Madre Teresa di Calcutta).
I miracoli
Note
- ^ Ma a quello ci hanno pensato i suoi successori