Utente:Zurpone/Affari in sospeso: differenze tra le versioni

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Ci fu un tempo in cui l'operato del [[medico]] e il medico stesso erano insindacabili ed intoccabili: in casa propria o all'[[ospedale]] tutti si alzavano in piedi e chinavano il capo al passaggio dell'arcigno camice bianco di turno, ascoltandone in religioso silenzio il verbo infallibile. Le diagnosi erano inconfutabili e le prescrizioni erano sacre, da rispettare come i [[dieci comandamenti]]. In caso contrario si rischiava di essere zittiti con somma vergogna e di ricevere un [[clistere]] punitivo.
Ci fu un tempo in cui l'operato del [[medico]] e il medico stesso erano insindacabili ed intoccabili: in casa propria o all'[[ospedale]] tutti si alzavano in piedi e chinavano il capo al passaggio dell'arcigno camice bianco di turno, ascoltandone in religioso silenzio il verbo infallibile. Le diagnosi erano inconfutabili e le prescrizioni erano sacre, da rispettare come i [[dieci comandamenti]]. In caso contrario si rischiava di essere zittiti con somma vergogna e di ricevere un [[clistere]] punitivo.
{{Cit2|Bei tempi!|Dott. Clemente Purgone, recordman di cause perse in [[tribunale]].}}
{{Cit2|Bei tempi!|Dott. Clemente Purgone, recordman di cause perse in [[tribunale]].}}
L'istruzione di massa ha favorito il declino di questa epoca. Le aumentate conoscenze della massa hanno fatto sì che si sviluppasse una maggiore consapevolezza, ma soprattutto che il numero di avvocati in circolazione aumentasse in maniera esponenziale. Tutta gente che aveva bisogno di lavorare in un campo che appariva saturo già da allora. Occorreva allargare il campo delle competenze, individuare nuovi bersagli: la sanità era ancora un territorio in gran parte inesplorato. D'improvviso i medici si resero conto che non potevano più trincerarsi dietro diagnosi e spiegazioni composte da termini tecnici noti solo agli addetti ai lavori. Ormai parole come prognosi, diuresi ed epicrisi erano alla portata anche di un bracciante agricolo. La classe medica subì le prime condanne a seguito di errori particolarmente gravi, assicurando alla giustizia i responsabili di vari decessi dovuti a negligenza ed imperizia.<br />Tutto bene, dunque?<br />No.<br />
L'istruzione di massa ha favorito il declino di questa epoca. Le aumentate conoscenze della massa hanno fatto sì che si sviluppasse una maggiore consapevolezza, ma soprattutto che il numero di avvocati in circolazione aumentasse in maniera esponenziale. Tutta gente che aveva bisogno di lavorare in un campo che appariva saturo già da allora. Occorreva allargare il campo delle competenze, individuare nuovi bersagli: la sanità era ancora un territorio in gran parte inesplorato. D'improvviso i medici si resero conto che non potevano più trincerarsi dietro diagnosi e spiegazioni composte da termini tecnici noti solo agli addetti ai lavori. Ormai parole come prognosi, diuresi ed epicrisi erano alla portata anche di un bracciante agricolo. La classe medica subì le prime condanne a seguito di errori particolarmente gravi, assicurando alla giustizia i responsabili di vari decessi dovuti a negligenza ed imperizia e riempiendo di quattrini le tasche dei parenti e dei loro avvocati.<br />Tutto bene, dunque?<br />No.<br />Gli studi legali si specializzarono in questo settore, i famigliari dei pazienti si riunirono in associazioni e le [[class action]] si diffusero come [[cancro|metastasi tumorali]]. La classe medica, sebbene patrocinata dai migliori principi del foro, scoprì di non essere più intoccabile e il panico si diffuse in breve tempo. Contemporaneamente il popolo, fino ad allora cornuto e mazziato, scopriva che rifare la facciata di casa, estinguere il mutuo, concedersi quel viaggetto alle [[Maldive]], o semplicemente dimostrare di avercelo più duro dei medici, non era più un'[[utopia]]. Così le cause per malasanità si estesero ad ogni minimo errore o incertezza: oggi come oggi un'[[iniezione]], un [[cerotto]] o una [[supposta]] in più o in meno possono fare la differenza.


== Strategie di pianificazione ==
== Strategie di pianificazione ==

Versione delle 12:49, 11 mag 2014

Medicina difensiva
« Cos'è stato quel rumore? »
(Medico di turno durante un uggioso turno pomeridiano.)
« La nonna del letto 36 ha starnutito! »
(Infermiera annoiata e demotivata.)
« Cosa? Presto, Eufemia, prepari subito l'aerosol con due fiale di beclometasone dipropionato, una di ambroxol, cinque gocce di salbutamolo e otto di ossitropio bromuro! E metta l'ossigeno a 8 litri al minuto! E veda di darsi una mossa! »
(Medico di turno improvvisamente preso dal panico.)
« Eeeh, dotto', si camomilli un attimo, eh! »
(L'infermiera Eufemia che non intende rinunciare alla sua tranquillità.)
« Mmmm... con uno starnuto può partirle un embolo... Eufemia, iniziamo pure la profilassi antitromboembolica con EBPM a dosaggio massimo! Ah, dimenticavo... programmi in urgenza questi esami: emocromo, VES, PCR, PT, PTT, enzimi cardiaci, profilo renale ed epatico, emocoltura, urocoltura, rx torace e spirometria! Mmmm... quasi quasi richiedo una TAC. E anche una colonscopia! »
(Il medico che già si vede trascinato alla sbarra.)
« Ma dotto', insomma! Era solo uno starnuto! »
(L'infermiera Eufemia, dannatamente pragmatica.)
« Lo dica! Lo dica che mi vuole vedere marcire in galera! »
(Il medico di turno e i suoi ottimistici progetti per l'avvenire.)

La medicina difensiva è una particolare disposizione tattica con la quale si schierano al lavoro sempre più equipe sanitarie. Lo scopo non è tanto offrire prestazioni di elevato standard qualitativo al paziente, quanto evitare il più possibile di prenderlo dietro a seguito di denunce per supposta malasanità. L'idea viene fatta risalire a Giovanni Trapattoni: catenaccio a oltranza per poi colpire spietatamente in contropiede. La messa in pratica è partita però dagli Stati Uniti d'America, che l'hanno esportata in tutto il mondo come omaggio gratuito in accompagnamento alla democrazia.

Un po' di storia

Ci fu un tempo in cui l'operato del medico e il medico stesso erano insindacabili ed intoccabili: in casa propria o all'ospedale tutti si alzavano in piedi e chinavano il capo al passaggio dell'arcigno camice bianco di turno, ascoltandone in religioso silenzio il verbo infallibile. Le diagnosi erano inconfutabili e le prescrizioni erano sacre, da rispettare come i dieci comandamenti. In caso contrario si rischiava di essere zittiti con somma vergogna e di ricevere un clistere punitivo.

« Bei tempi! »
(Dott. Clemente Purgone, recordman di cause perse in tribunale.)

L'istruzione di massa ha favorito il declino di questa epoca. Le aumentate conoscenze della massa hanno fatto sì che si sviluppasse una maggiore consapevolezza, ma soprattutto che il numero di avvocati in circolazione aumentasse in maniera esponenziale. Tutta gente che aveva bisogno di lavorare in un campo che appariva saturo già da allora. Occorreva allargare il campo delle competenze, individuare nuovi bersagli: la sanità era ancora un territorio in gran parte inesplorato. D'improvviso i medici si resero conto che non potevano più trincerarsi dietro diagnosi e spiegazioni composte da termini tecnici noti solo agli addetti ai lavori. Ormai parole come prognosi, diuresi ed epicrisi erano alla portata anche di un bracciante agricolo. La classe medica subì le prime condanne a seguito di errori particolarmente gravi, assicurando alla giustizia i responsabili di vari decessi dovuti a negligenza ed imperizia e riempiendo di quattrini le tasche dei parenti e dei loro avvocati.
Tutto bene, dunque?
No.
Gli studi legali si specializzarono in questo settore, i famigliari dei pazienti si riunirono in associazioni e le class action si diffusero come metastasi tumorali. La classe medica, sebbene patrocinata dai migliori principi del foro, scoprì di non essere più intoccabile e il panico si diffuse in breve tempo. Contemporaneamente il popolo, fino ad allora cornuto e mazziato, scopriva che rifare la facciata di casa, estinguere il mutuo, concedersi quel viaggetto alle Maldive, o semplicemente dimostrare di avercelo più duro dei medici, non era più un'utopia. Così le cause per malasanità si estesero ad ogni minimo errore o incertezza: oggi come oggi un'iniezione, un cerotto o una supposta in più o in meno possono fare la differenza.

Strategie di pianificazione

Strategie di attuazione

E se va male comunque?

Conclusioni

Lingua sarda

La lingua sarda è...

« No. Ho cannato completamente l'intro! »
(L'autore di questo articolo su "partire col piede sbagliato".)

La lingua sarda non esiste. È certo. È dimostrato. La portata di questa affermazione è tale da oscurare il mito di Babbo Natale e della Befana, a pari merito con quello della marmotta. Poiché la lingua sarda non esiste, non dovrebbe esistere nemmeno questa pagina, che invece esiste. Come può spiegarsi questa apparente contraddizione? Non esiste la lingua sarda, esistono le lingue sarde. E sono tante. Ognuna non può travalicare l'importanza delle altre e la preminenza di una lingua sull'altra termina esattamente sul confine comunale di pertinenza. I motivi di tale frammentazione sono molteplici e non tutti di immediata comprensione da parte della massa burina e pacchiana. In questa sede si tenterà, per quanto possibile, di esplicarli tutti, con la consapevolezza che tutto il tempo occorrente poteva essere impiegato altrimenti.

Ma è tempo che la gente finalmente sappia.

Cronologia di una colossale mistificazione storico-linguistica

Occorre chiedersi perché.

Tracce

Evoluzione

Frammentazione

Da Spano a Wagner