Utente:Zurgoilmago/Sandbox1: differenze tra le versioni
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'''Ore 16:24''' Anders Breivik arriva sull'isola di Utoya. Porta con sé un fucile da caccia con le munizioni, una pistola e un trinciapollo in acciaio inossidabile [[Miracle Blade]]. Saluta gli agenti della sicurezza che lo lasciano passare tranquillamente ostentando sicurezze e il suo abitino da poliziotto comprato alla [[Standa]] |
'''Ore 16:24''' Anders Breivik arriva sull'isola di Utoya. Porta con sé un fucile da caccia con le munizioni, una pistola e un trinciapollo in acciaio inossidabile [[Miracle Blade]]. Saluta gli agenti della sicurezza che lo lasciano passare tranquillamente ostentando sicurezze e il suo abitino da poliziotto comprato alla [[Standa]] |
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'''Ore 16:30''' Breivik raduna i ragazzini con il pretesto... |
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'''Ore 16:45''' Breivik apre il fuoco sulla folla di ragazzini che, egoisti e debosciati segaioli come tutti i giovani d'oggi, invece che lanciarsi contro le pallottole per cercare di fermare l'attentatore, come suggerisce il valoroso [[Vittorio Feltri]], scappano e se la fanno sotto. Viene chiamata la [[polizia]] ma il telefono è occupato. |
'''Ore 16:45''' Breivik apre il fuoco sulla folla di ragazzini che, egoisti e debosciati segaioli come tutti i giovani d'oggi, invece che lanciarsi contro le pallottole per cercare di fermare l'attentatore, come suggerisce il valoroso [[Vittorio Feltri]], scappano e se la fanno sotto. Viene chiamata la [[polizia]] ma il telefono è occupato. |
Versione delle 23:11, 6 ott 2011
Strage in Norvegia del 22 luglio 2011
La strage in Norvegia del 22 luglio 2011 è stato un attentato ai danni dei giovani del partito laburista compiuto dal campione nazionale di Call of Duty norvegese: Anders Breivik. La strage, come ha dichiarato Breivik, è stata compiuta per "mandare un messaggio forte al popolo, per fermare i danni del partito laburista e per fermare una decostruzione della cultura norvegese per via dell'immigrazione in massa dei musulmani" [1] e inoltre gli era scaduto l'abbonamento a Xbox Live.
Anders Breivik
Anders Behring Breivik nasce a Oslo nel 1979 da un tampax sporco di Oriana Fallaci fecondato da un tarzanello di Mario Borghezio. Trascorre gli anni dell'infanzia a Londra dove, dopo essere stato canzonato per le dimensione del suo pene nordico da tutti i compagni negri e arabi, matura un profondo e viscerale odio verso chiunque non appartenga alla pura razza ariana. Durante l'adolescenza svilupperà l'amicizia che più di tutte lo segnerà nel corso della sua vita, quella con il compagno di classe Burzum con il quale condivide le idee filo-naziste e xenofobe e l'amore per i gesti violenti, stupidi e inconsulti. I due finiranno presto per litigare visto il profondo fervore religioso di matrice cristiana del primo e il paganesimo del secondo che troncherà i rapporti con Breivik quando esso definirà gli dei pagani "una roba da negri". Nonostante la tenera età è già perfettamente evidente chi dei due sarà destinato a fare strada e quale si limiterà ad un misero omicidio e all'incendio di qualche chiesa ma durante questi fervidi anni i due ragazzi si influenzeranno profondamente e inizieranno a creare le basi di ciò che li renderà adulti seri e responsabili.
La strage di Utoya minuto per minuto
In esclusiva per i lettori di Nonciclopedia la ricostruzione degli eventi:
Ore 15:26 La bomba piazzata da Breivik davanti alla sede del governo norvegese a Oslo esplode. Otto morti e svariati feriti. Per la prima volta nella storia Norvegese gli autobus arrivano in ritardo.
Ore 16:24 Anders Breivik arriva sull'isola di Utoya. Porta con sé un fucile da caccia con le munizioni, una pistola e un trinciapollo in acciaio inossidabile Miracle Blade. Saluta gli agenti della sicurezza che lo lasciano passare tranquillamente ostentando sicurezze e il suo abitino da poliziotto comprato alla Standa
Ore 16:30 Breivik raduna i ragazzini con il pretesto...
Ore 16:45 Breivik apre il fuoco sulla folla di ragazzini che, egoisti e debosciati segaioli come tutti i giovani d'oggi, invece che lanciarsi contro le pallottole per cercare di fermare l'attentatore, come suggerisce il valoroso Vittorio Feltri, scappano e se la fanno sotto. Viene chiamata la polizia ma il telefono è occupato.
Ore 16:50 Si riesce ad avvertire la polizia. Dalla centrale avvertono che faranno un po' tardi perché c'è lo sciopero dei mezzi.
Ore 17:00I poliziotti si fermano a fare colazione al bar. Breivik intanto sta sparando sui ragazzi che si sono buttati in acqua mentre i pescatori alla foce del fiume iniziano a pescare arti umani che verranno immesi sul mercato internazione nei giorni successivi con la nomenclatura di "Salmone affumicato norvegese."
Ore 17:15 Arrivano i giornalisti che iniziano a riprendere l'attentatore all'opera contenti di non avere soccorritori fra le palle che intralcino il loro lavoro. Mentre Breivik fa ciao con la manina per salutare le telecamere di Verissimo e fredda un ragazzo nascosto dietro una roccia la polizia norvegese conclude la partita a rubamazzo e si avvia verso il luogo dell'attentato.
Ore 17:20I poliziotti si ricordano che la legge norvegese non prevede che abbiano in dotazione armi e decidono di fermarsi alla Coop per comprarle. Purtroppo trovano chiuso e decidono valorosamente di proseguire e cercare di arrestare l'assassino a mani nude.
Ore 17:32 Breivik ha eradicato ogni forma di vita sull'isola. Soddisfatto si siede in mezzo al macello che ha combinato e si accende una sigaretta mentre aspetta la polizia. Vedendo che le forze dell'ordine sono in ritardo decide di chiamarle lui stesso, gli risponde il commissario che dichiara " Stiamo arrivando.. Stiamo arrivando! Abbiamo trovato traffico sulla tangenziale."
Ore 18,30 Quando i corpi delle vittime hanno già iniziato a decomporsi la polizia arriva sull'isola. Gli agenti si fanno prestare da Breivik la sua pistola per poterlo così arrestare e lo conducono al fresco. Le aziene ittiche norvegesi ringraziano.
Reazioni alla notizia
Riportiamo le dichiarazioni in merito alla notizia delle più eminenti personalità Italiane:
Note
- ^ e non venitemi a dire che non è un buon ammattivo per ammazzare una ottantina di persone...