Nonciclopedia:Anteprime/Philip K. Dick

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Philip K. Dick (Fogne di Chicago, 1928 - da scongelare nel 3022), italianizzato in Filippo Ecchecazzo durante il fascismo, è una controversa figura della letteratura yankee. Fu un mammifero, uno scrittore, uno sguattero, un predicatore scomunicato, un cacciatore di androidi, ma soprattutto un tossicomane.
Fu un genio talmente incompreso da mandare da uno psicologo il suo stesso psicologo, e talmente proiettato verso il futuro da lavorare come operatore Vodafone in un'epoca in cui i telefoni con selettore a disco erano considerati tecnologia avanzata.
Viene ancor oggi idolatrato da uno stuolo di nerd brufolosi per aver fuso in un solo genere fantascienza e commedia sexy all'italiana.

La debilitante dipendenza da anfetamine e M&M's fin dalla più tenera età lasciò in Dick numerosi strascichi (tra cui vanno ricordate la capacità di rimanere immobile per ore a fissarsi i polpastrelli e una persistente bava agli angoli della bocca), ma gli fornì anche un occhio disincantato con cui guardare la realtà del suo tempo, una prosa graffiante, intuizioni da schizzato, la compagnia del fedele gatto immaginario Rudy e la già citata bava agli angoli della bocca, che può sembrare a prima vista fastidiosa ma fa sempre fare un figurone alle feste.