Nonbooks:Suonare il basso in un gruppo metal

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« Il basso supporta la funzione ritmica di una band e a volte segue la chitarra supportandola in alcuni giri. »
(Bassista che tenta di spiegare a cosa serve il basso)
« Sciak sciak sciak sciak »
(Qualunque bassista su Death Metal)
Ecco, magari queste corde sono un po' troppe per iniziare.


Suonare (far finta di suonare) il basso in un gruppo metal è piuttosto semplice, tanto semplice che in teoria non serve neppure un manuale. Ma per te non abbastanza.

Per iniziare tale attività è necessario:

  • Basso elettrico (4, 5, 6 o 78,9865 periodico corde, è indifferente il numero);
  • amplificatore per basso (non sono sicuro serva, ma per sicurezza);
  • accordatore (sempre che vogliate suonare davvero);
  • dita (pronte a essere maciullate).

Dimenticavo. Un gruppo in cui suonare non sarebbe di troppo.

Prima di iniziare

Cominciamo col dire che suonare il basso in un gruppo è sconveniente, perché nessuno vi cagherà mai tranne la vostra ragazza, se siete abbastanza fortunati da averla trovata e sopratutto da averla trovata metallara. No, neanche vostra madre vi cagherà, non ci sono madri a cui piace che il figlio suoni facendo l'idiota su di un palco.

Inoltre non verrete mai ricordati col vostro nome, ma semplicemente come "quello che suona il basso", "il bassista dei" o, peggio ancora, "quello dei" senza neanche citare che siete bassisti. Questo datelo per scontato, viene ricordato così anche il bassista dei Metallica... quello lì dai, Rob Trujillo, e quello dei Kiss, si quello con 30cm di lingua.. Gene Simmons!

Ehm...Il bassista è quello dietro!

Prima di cominciare ponetevi la fatidica domanda: Ne vale la pena?

Risposta positiva: continuate a leggere. Ma siete proprio sicuri? Ripensateci dai, i chitarristi trombano di più! Non vi piacerebbe suonare la chitarra? Vabbé, peggio per voi, si vede che ve lo meritate.
Risposta negativa: sì ragazzi, è la scelta giusta! Consulta il relativo manuale.

Metodologie

Vi sono due tecniche per suonare in un gruppo metal. La prima è il più semplice, ed è l'arte del far finta come Sid Vicious, il secondo prevede che voi suoniate veramente (fortemente sconsigliato).

Tecnica del far finta

Regola numero 1: Fingere

Quando siete sul palco, l'ultima cosa che dovete fare è suonare veramente.

Non dovete far altro che far finta di toccare le corde e di premere tasti. Al pubblico non frega niente di sentire il basso, che comunque verrebbe coperto dal chitarrista di turno. Allenati davanti allo specchio e, se al concerto hai paura di non essere capace di fingere, allora fatti staccare la corrente dell'amplificatore così anche se toccherai le corde esse non produrranno alcun suono.

Regola numero 2: Al centro dell'attenzione

Dato che il bassista è quello che si sente meno in un concerto, che anzi non si sente proprio, dovete cercare di attirare l'attenzione su di voi in altre maniere.

Cercate di fare tanto movimento sul palco, saltate, mettetevi ad applaudire, rotolate e non preoccupatevi del fatto che mentre fate queste azioni non potete suonare: non se ne accorgerà nessuno. Cercate poi di farvi una bella fama. Ad esempio, se suonate in un gruppo black bruciate delle chiese, se suonate in uno death aggredite qualcuno tentando di mangiarlo, se suonate in uno thrash fatevi arrestare per ubriachezza molesta e così via.

Un altro modo per attirare su di sé l'attenzione è quello di essere il cantante principale. Vi assicuro che bassisti cantanti ce ne sono pochi. Non ci sperate troppo, in ogni caso.

Finita la parte del suonare per finta. Vi avevo detto che era semplice.

Ora tratteremo nello specifico la parte che purtroppo molti bassisti scelgono, suonare veramente, nel senso di produrre note, in un gruppo metal.

Tecnica del suonare veramente

Nota bene: questo non è un bassista ma un chitarrista a cui hanno rubato due corde e un po' di virilità.
Regola numero 1: Andare a tempo

Non è divertente, ma purtoppo è necessario: compratevi un metronomo oppure pregate qualche santo di darvi il dono delle dita perfettamente sincronizzate. Ovviamente non è obbligatorio, ma sarebbe un gesto carino da parte vostra nei confronti del chitarrista e del pubblico che comunque, ricordiamolo, non vi ascolterà.

Regola numero 2: La memoria

Altra cosa quasi fondamentale è ricordarvi i pezzi. Se fate cover dovrete sgobbare su guitar pro e impararvele, se fate pezzi vostri invece le cose si fanno più semplici.

Nelle tablature di gruppi già famosi, quindi sicuramente più bravi di voi, le tracce di basso sono complicate. Ci sono tanti tasti e sono veloci. Non ci sono scappatoie, dovete impararvele. Se per puro miracolo doveste riuscire a scrivere un pezzo vostro, scrivi tu stesso la parte di basso e assicurati di inserire solo un tappeto di corde vuote continuate in ottavi, ma non troppo veloci.

Se dovessi avere problemi di memoria, sei liberissimo di mettere qualche tum tum (o sciak sciak se suonate Death Metal) qua e la. In effetti suonare il basso non è tanto male dai. Libertà assoluta, ovvero a nessuno importa.

Regola numero 3: Virtuosismi

Non ci sto neanche a dirti che è super sconsigliata. Ma non mi ascolti, cazzo! Ti ho detto di non suonare il basso, e non mi hai ascoltato! Ti ho implorato di non suonare veramente, e sei ancora qui a rompere le palle! Ergo, sei libero di lanciarti in virtuosismi.

Parleremo specificamente di quella cosa che assilla ogni chitarrista mancato: l'Assolo.

Ficcatevelo in testa, l'assolo è per i chitarristi. Diamine, non siete Cliff Burton. Quello dei Metallica, dai che te lo ricordi. Quello né gay né primate.

Se cercate di scrivere un assolo da soli avete il 98,9% di possibilità che venga deriso e l'1,1% di possibilità che venga deriso ugualmente, ma con meno violenza. L'unica possibilità, a meno che non vogliate cadere in depressione, è quella di suonare assoli già scritti da altri. Quindi vi ritroverete a suonare "Anesthesia" di quello dei Metallica.

In questo caso, vi ritroverete con tre possibili sviluppi:

  1. L'assolo viene applaudito e/o apprezzato. Non succede mai, a meno che non stiate suonando in una scuola piena di bambini che non capiscono un menga di musica.
  2. Non siete abbastanza bravi per eseguirlo decentemente o non ve lo ricordate bene anche se alle prove tutto filava liscio. Succede sempre.
  3. Ormai quell'assolo lo conosce mezzo mondo, vi gridano «hai rotto i coglioni» e tirano in ballo vostra mamma che per una volta non c'entra niente. Capita molto spesso.

Quindi, insomma, l'assolo è roba per chitarristi. I chitarristi non suonano il basso. I bassisti odiano i chitarristi.

Conclusione

In conclusione, vi sconsiglio ancora di suonare il basso in un gruppo, e ricordate: se usate un plettro dovete applicare tutte le proprietà della plettristica che durante un concerto saranno la causa della vostra rovina. E dovrete imparare a non badare a quella vocina dentro la tua testa che ti dice: "ma chi cazzo te lo fa fare".

Ma alla fin fine: ne vale la pena?