Nonbooks:Guerriglia domestica

Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Lui : Ciao cara, come va?
Lei : Come 'sto cazzo
~ L'incipit della fine: lei ha trovato i peli della vostra barba nel lavello

Per Guerriglia Domestica si intende la naturale tendenza di una coppia convivente (in genere maschio-femmina, più raramente tra coinquilini) a tentare la mutua distruzione fisica o psicologica. Va sottolineato che questa tendenza è assolutamente involontaria ed inconsapevole.

La guerriglia domestica si manifesta sotto forma di trappole disseminate per la casa, sparizione di oggetti/vestiti, modifica di tempistiche, regole e piani, con il solo risultato di accrescere questa stessa tendenza.


Sviluppo della Guerriglia Domestica

Mentre la GD si manifesta spesso con murphyane coincidenze che potrebbero sembrare frutto di piani machiavellici, le sue radici sono terribilmente banali e scaturiscono dalle normali differenze tra individuo e individuo. Di seguito riportiamo un esempio con spiegazione di casus belli, uno dei più classici: la diversa concezione di "ordine" tra uomo e donna.

Mentre una donna ha due classificazioni per i vestiti (puliti e sporchi) e quindi due luoghi naturali aristotelici per essi, rispettivamente l'armadio e il cesto dei panni sporchi, l'uomo concepisce diversi livelli di stato per essi:

  • Pulito, appena tirato fuori dall'armadio
  • Praticamente pulito: messo per meno di una mezza giornata, poi piegato sopra sedia/comò/omino
  • Da sporcare: indossato per un tempo considerevole, ma che non ha segni evidenti di sporco o odori molesti, verrà messo ancora mezza giornata prima di diventare
    • Sporco, piegato, sopra il coperchio del cesto dei panni sporchi
    • Fetente, dentro il cesto dei panni sporchi.

La discussione che nove volte su dieci la donna inizia per appianare questa differenza diventa un caso diplomatico:

Donna (irritata) : Mi spieghi perché devi sempre lasciare i panni gettati in giro per la casa?
Uomo (accomodante, non vuole litigare) : Non sono gettati, sono piegati in bell'ordine sull'omino/sedia/comò/cesto dei panni.[1]
Donna (più irritata di prima perché lui le ha risposto nell'incomprensibile convinzione di aver ragione) : Sono in disordine (lapidaria).
Uomo (conciliante) : Non sono in disordine, sono solo in un concetto di ordine diverso da quello che pensi tu, basato sulla funzione.

A questo punto lui è di nuovo conciliante, non ha capito che doveva rispondere subito "Hai ragione, è colpa mia" per interrompere qualunque cosa stesse facendo e dividere i suoi panni secondo il manicheismo femminile pulito/sporco.

Uomo : Stai tranquilla... mica aspettiamo ospiti. E anche se li aspettassimo, non li riceviamo certo in camera da letto...
Donna (collerica) : Se aspettassimo che tu metta in ordine perché viene qualcuno vivremmo in un porcile. È questo che vuoi? A me non sta bene!

Qui abbiamo due possibilità. L'uomo che reagisce male agli ultimatum, anche se si rende benissimo conto che è un'esagerazione, ne fa una questione di principio e accoglie l'implicita ma reiterata richiesta della compagna di imbarcarsi in una discussione che potrebbe portare alla rottura del rapporto. L'uomo un po' più ponderato capisce cosa doveva fare fin dall'inizio, quindi fa marcia indietro, manda giù il suo orgoglio, la risposta piccata che lei sta tentando di strappargli con le pinze dalle prime battute del dialogo, ricorda a se stesso che la ama, che stanno insieme da un sacco di tempo, che le vuole bene, i bei momenti passati insieme, i silenzi carichi di affetto... e risponde.

Uomo (rassegnato) : Hai ragione, è colpa mia. Avendo due concezioni diverse di ordine, ci atterremo alla tua, che mi pare più restrittiva.

Tragedia! Cosa hai fatto, uomo? Dovevi fermarti a "è colpa mia", perché ora lei ti chiederà:

Donna (colma di sacro furore come un dominicano dell'Inquisizione Spagnola) : Perché stai con me se sono una rompipalle?
Uomo : Ma io...[2]


E via sfumando su questi luoghi comuni tipici delle discussioni di coppia. Finché lui non ne può più e comincia a risponderle, lei se possibile si adira ancora di più, vengono tirati in ballo amici, ex e parenti fino al terzo grado, a lui viene rinfacciato più o meno tutto quello che ha detto o fatto dal mese precedente a quando si sono conosciuti, lamentele sul fatto che lui difende sempre amici e parenti e mai lei, fino a quando lui non si sbaglia a rinfacciarle qualcosa o dire mezza parola su sua madre/suo padre. Ed è l'olocausto nucleare. Come minimo dormirà sul divano finché non troverà un modo per riconciliarsi, ammettendo di aver sbagliato in tutto quello che ha fatto a ritroso fino alla nascita. Alla peggio verrà invitato, ovviamente non in bel modo, a tornare "dalla sua mammina". Ovviamente la guerriglia domestica scatta se e solo se c'è la riconciliazione.

Apertura delle ostilità

L'apertura delle ostilità può avvenire da entrambe le parti, indifferentemente. Sfruttando l'esempio sopra riportato, supporremo che l'uomo, nell'improbabile caso in cui abbia recepito la correzione femminile riguardo al lasciare i vestiti "gettati in giro", trovi uno dei vestiti di lei veramente gettato in giro. Inconsapevole di star iniziando la guerriglia domestica, prende l'indumento e lo mette nel cesto dei panni sporchi. Lei lo cercherà e si infurierà, ma quando avrà scoperto il destino del vestito, non riprenderà l'uomo, ma si riprometterà di rendergli pan per focaccia allo stesso modo, non appena troverà uno dei suoi indumenti fuori dall'armadio. Da lì partirà una serie di vendette e controvendette che sfoceranno nell'eterna Guerriglia Domestica.

I mezzi della Guerriglia Domestica

I mezzi della GD sono molteplici. Fisici, psicologici o che toccano entrambi gli aspetti, ma hanno una cosa in comune: mirano alla distruzione del partner. Li possiamo raggruppare in tre grandi categorie.

Insidie e Trabocchetti

La querelle sull'asse del cesso può essere risolta con soluzioni salomoniche.
« Tesoro? Hai lasciato tu la tapparella della portafinestra a mezza altezza? »

Insidie e Trabocchetti è una categoria che comprende praticamente qualsiasi cosa si trovi in casa che possa diventare un'arma. La cera data per terra, il filo del computer teso a pochi cm da terra, l'anta del pensile lasciato aperto quel tanto che basta per sbattere la spalla, la tapparella semiabbassata in modo da dare l'illusione di poterci passare sotto ma sbattere il cucuzzolo della testa... e via dicendo.

Scaramucce e Dispetti

« Amore? Hai per caso visto la mia camicia pulita? »

Scaramucce e Dispetti include tutti quelle azioni compiute con la consapevolezze di dar fastidio al nemico, quali l'asse del gabinetto alzato, i vestiti spostati dalla sedia al cesto dei panni sporchi, l'acqua lasciata nel lavandino, il tubetto del dentifricio strizzato o l'asciugamano piegato male.

Cambi improvvisi di orari e programmi

« (ore 20:15) Dai tesoro sono le nove, siamo in ritardo! »

Queste sono le vere e proprie armi pesanti. Questa categoria include mettersi d'accordo per partire alle 10 la domenica mattina e alle 9 lamentarsi che il compagno/a non sia ancora pronto e che si vuole partire prima possibile, il decidere di passare prima in banca e poi in posta e cambiare tutto all'ultimo momento trascurando che il partner aveva ottime ragioni per fare prima una cosa e poi l'altra, l'andare a trovare il parente per "solo un'oretta" e poi arrivati sul posto insistere per fermarsi a cena, a dormire o magari un paio di giorni, facendo notare al partner che è uno sprovveduto perché non si è portato un cambio di biancheria o il necessaire.

Terminare la Guerriglia Domestica

Non è possibile terminare la GD. Qualsiasi accordo, anche consensuale da entrambe le parti, conduce solamente ad un precario cessate il fuoco che verrà involontariamente rotto prima o poi. L'unico modo è andare ad abitare da un'altra parte.

Voci correlate

Note

  1. ^ Per la verità sono piegati appena decentemente, ma un uomo arriva solo fino ad un certo punto.
  2. ^ A nulla serve il tentativo di interromperla e far presente che lui non ha detto che è una rompipalle.