Nonbooks:Evitare il lavoro

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Come il lavoro può ridurre una donna.
« Per far fare qualcosa a gente come te ci vuole una precettazione dal ministero »

Evitare il lavoro è più di un'arte, è una vera e propria professione. Sia chiaro, non si tratta di un manuale di sopravvivenza per disoccupati o per soggetti che non vogliono un lavoro, ma di una guida per lavorare il minimo sindacale durante l'orario di lavoro. Vale a dire, guadagnare la somma prevista dal contratto sbattendosi il meno possibile.

Come paradigma userò l'ufficio.

L'arrivo sul posto di lavoro

Se l'orario di inizio è alle 9, entrare in ufficio dalle 9 in poi, ovvero fino a un'ora comunque giustificabile da:

  • distanza dell'ufficio dall'ingresso;
  • distanza dell'ufficio dal lettore del badge;
  • se presenti, dalla prima pausa caffè ai distributori di caffè;
  • una prima uscita di servizio (che può essere al bar di fronte o dove volete) o anche non di servizio (sempre al bar o dove volete);
  • motivazioni varie, tipo l'incontro con un collega in ascensore o per le scale, la rottura di un tacco, una telefonata privata col cellulare;
  • scuse varie, le stesse di sopra.

L'ingresso in ufficio

Una volta entrati, salutare e perdersi nei convenevoli di rito con più colleghi possibili, magari andando a salutare anche quelli degli uffici adiacenti. Quindi spogliarsi e avvicinarsi lentamente alla propria postazione. Mediamente, a questo punto dovrebbero già essere le 9 e 20.

L'inizio del lavoro

Accendere il pc e fare login con molta lentezza, lamentandosi di quanto sia lento stamattina. Nel frattempo scambiare qualche battuta con il vicino o la vicina di scrivania. Quindi leggere le ultime notizie sul sito di qualche quotidiano, perché prima di tutto l'informazione, fosse anche quella di “Libero”, o smanettare come pare a voi.

Fatto questo, dovrebbero essere ormai le 9 e mezza circa, quindi, visto che il vostro collega ha già ordinato al bar alle 9, mentre voi eravate all'ingresso, dovrebbe comparire il barista del bar di sotto con il vassoio dei caffè.

Pausa caffè

Bere lentamente il caffè, o quello che ordinate di solito, chiacchierando con i colleghi, anche quelli degli uffici adiacenti, rimandando qualsiasi lavoro personale, consegna dei colleghi o incarico del responsabile dell'ufficio a più tardi.

Situazione tipo:

- Responsabile dell'ufficio: “Mi potresti mandare questi due fax?”
- Tu: “Sì, dopo la sigaretta”

Quindi vestirsi, se fa freddo, prendere le sigarette e andare fuori a fumare con i colleghi che fumano. Se non fumate, iniziate a farlo: è un ottimo modo per conoscere gente nuova e per prendere pause. Se qualcuno vi fa notare che ne prendete troppe, rispondetegli:

« Allora ti fumo in ufficio »

Se invece, più subdolamente, vi dicono che fumate troppo, dite:

Vedrete che lascerà perdere.

Pausa sigaretta

Discutere del più e del meno, preferibilmente dei colleghi rimasti dentro (o sopra), di quello che avete fatto ieri sera, di quello che farete stasera o nel week-end, di uomini e vestiti se siete donne, di donne e sport se siete uomini, insomma di quello che volete ma possibilmente non di lavoro, perché a qualcuno potrebbe venire in mente di fare o finire qualcosa. Il tutto fumando nel modo più rilassato possibile, tenendo la punta della vostra sigaretta verso l'alto in modo tale da sfruttare il rinomato "paradosso del fuoco" per la quale il suddetto brucia più lentamente in discesa. Tanto non c'è nessuna fretta. Quindi rientrare, rigorosamente in ascensore.

Rientro in ufficio

Se il capo se ne ricorda ancora e ve lo chiede un'altra volta, andate a fargli i due fax, altrimenti, se non sono proprio così urgenti, risedetevi al computer a smanettare e aspettate qualche minuto, tenendo sempre pronta la frase:

« Sì, adesso vado. Dovevo solo finire un secondo questa cosa (chiudere il sito di “Libero” o la chat) »

A questo punto sono già le 10 (controllate pure sull'orologio): incomincia la giornata di lavoro.

Rinviare, rinviare, rinviare

Mai fare qualcosa appena vi viene chiesto, se potete farla in un secondo momento. Questa deve diventare la vostra prima parola d'ordine. Ripetetela mentalmente, mentre camminate in corridoio o al bagno, in modo che alla prima occasione possiate subito rispondere:

« Sì, non adesso, ma lo faccio prima possibile »
« Al momento sono impegnata, comunque dopo lo faccio »
« Se non è urgente, lo facciamo domani, hm? »

Poi, se nessuno vi chiede più niente, non fatelo, nemmeno domani.

A questo riguardo è possibile anche una tattica alternativa, ovvero quella del dire subito di sì.

- Qualcuno: “Poi mi devi fare due fotocopie”
- Tu: “Sì”

Quindi fare finta di nulla e lasciare che il tempo passi, magari facendo qualche telefonata. Due volte su tre chi vi ha incaricato si dimentica delle fotocopie.

Stare al cellulare in ufficio è sempre un buon modo per evitare di essere disturbati, in qualunque occasione, a maggior ragione se siete al fisso per una telefonata di lavoro, da prolungare il più possibile perdendosi in spiegazioni e gentilezze inutili.

Pausa caffè

Scendere a prendere il caffè. Fumarsi un'altra sigaretta. Chiacchierare.

Delegare (scaricare)

Mai fare qualcosa se al posto vostro può farlo qualcun altro. Questo è invece il secondo comandamento. Se vi è possibile scaricare il lavoro su un collega subalterno o arrivato da poco, fatelo, senza timore. Lui lo sa il perché. A questo proposito potete far finta di avere altro da fare, qualcosa di molto più indispensabile, oppure fingere di dovere rispondere a un messaggio, di dover fare un'altra telefonata. Non preoccupatevi, basta essere convincenti.

- Responsabile dell'ufficio o collega qualunque: “Scusa, mi puoi protocollare questa delibera?”
- Tu: “Guarda, stavo proprio per andare a fare pipì. La puoi dare ad Giampiero? Di solito è lui che se ne occupa”

Se poi il collega delegato chiede giustamente spiegazioni, assumete una faccia da vittima e rispondete:

« Scusa, ma dovevo proprio andare in bagno »
« Non avercela con me, tu certe cose le sai fare meglio. Io ho sempre paura di fare dei casini »

Pausa sigaretta

Uscire a fumarsi una sigaretta. Chiacchierare. Guardare le macchine passare.

Dimostrare inefficienza

Quando proprio, per cause di forza maggiore, non potete fare a meno di fare quello che vi chiedono, scegliete allora la strategia dell'inaffidabile, che ha due opzioni:

1)

« Io te lo faccio, ma non so cosa verrà fuori »
« Io te lo faccio, ma ti dico già che forse è meglio se lo fai fare ad Andrea »

2)

Eseguite effettivamente il lavoro, ma così velocemente e così male (se poi siete davvero incapaci ciò dovrebbe venirvi naturale) che, quando consegnate il lavoro, chi vi ha incaricato, storcendo il naso ma senza commentare, se ne andrà decidendo già da ora che non vi darà da fare più nulla di simile. Se invece commenta, rispondete:

« Te l'avevo detto di farlo fare ad Andrea »

Quasi sempre funziona, tanto che la vostra giornata potrebbe incominciare ad apparirvi ben presto vuota, più o meno come la vostra scrivania.

Fareste mai fare qualcosa di importante o complicato a uno così?

A proposito di postazione di lavoro, al computer è consigliato assumere una postura più stravaccata possibile, per non dare l'idea di ansia da lavoro.

Se siete nel pubblico, un atteggiamento del genere può passare tranquillamente inosservato. Se lavorate invece nel settore privato, agite con più cautela, se allo stipendio ci tenete davvero.

Pausa

Scendere a fumare, magari dopo essersi presi un caffè. Guardare le macchine e i passanti passare. Prendere per il culo i passanti.

Prevenire

Anticipare le mosse dell'avversario. Questo è un dono che si possiede o non si possiede, qualcosa che rasenta in effetti il paranormale. Se sentite nell'aria quel tremendo odore di lavoro imminente, quella cosa fastidiosa che viene sempre ad interrompervi e a distrarvi dai fatti vostri, tipo telefonare o navigare, cercate in tutti i modi di prevenire adottando qualsiasi misura atta allo scopo.

  • State sentendo che la tensione in ufficio sta salendo per qualche guaio? Prima che qualcuno vi dica qualcosa, qualsiasi cosa, andate in bagno, oppure fingete di dover fare una telefonata privata e uscite dall'ufficio col cellulare bene in vista, oppure fate un numero a caso col telefono dell'ufficio e fingete di parlare con qualcuno di abbastanza credibile.
  • State presagendo che qualcuno vi chiami con un'interna per farvi sbrigare qualcosa, magari al posto suo? Vanno bene le stesse soluzioni di sopra. In questo caso potete anche fingere di stare parlando al telefono col vostro cane o semplicemente staccare il telefono, magari spostando senza farvi notare la cornetta.
  • Come extrema ratio, ma solo in casi disperati, piuttosto che dover fare un lavoro di cui non si conosce l'entità, trovatevi sul momento qualcosa da fare, in modo poi da potervi giustificare:
« Mi dispiace, ma devo già protocollare una delibera »

L'importante, sempre, è non farsi trovare con le mani in mano, quando arriva la catastrofe, altrimenti potrebbero pensare che siate disponibili e non si rivolgono a qualcun altro, come ad esempio Andrea.

Pausa pranzo

A questo punto, circa mezzogiorno, andate a pranzo. La pausa va sfruttata per il massimo consentito. Quindi, dopo aver passato il badge, potete fumarvi un'altra sigaretta o restare un attimo all'ingresso a chiacchierare.

Secondo rientro in ufficio

A quest'ora, umanamente, più nessuno ha voglia di lavorare, nemmeno il capoufficio, dunque evitare il lavoro dovrebbe risultare più facile. Se proprio c'è qualcosa da sbrigare, rimandarlo al giorno dopo, oppure iniziarlo così blandamente da poter poi dire:

« Va be', ormai è tardi, lo finisco domani »

Ultima pausa sigaretta

Scendere, fumare metà sigaretta, dire qualche monosillabo, risalire.

Lamentarsi

Nel caso, contro la vostra volontà e contro ogni logica, qualcuno tenti di farvi fare ancora qualcosa, fateglielo pesare così tanto che gli passi la voglia di insistere.

- Responsabile o collega: “Prima che te ne vada, avrei bisogno mi aggiornassi la mailing list con le nuove e-mail”
- Tu: “Ma proprio io? Non puoi farlo fare a qualcun altro?”
- Tu: “Ma quante ce ne sono?”
- Tu: “No, dai, sono troppe. Non ce la faccio a finirle”
- Tu: “Sempre a me lo chiedi”
- Tu: “Uff, che palle”
- Tu: “Ma non lo puoi fare tu?”
Se lavorate in un ufficio pubblico, occhio a non farvi sorprendere dal parrucchiere durante l'orario di lavoro altrimenti potreste finire così.

Rispondere sempre e comunque con tono conciliante, prima che qualcuno si irriti davvero o addirittura prenda provvedimenti. L'essenziale è apparire in ogni caso dei perseguitati. Se riesce, bene, se no, lo avrete comunque così infastidito che la prossima volta lo chiederà davvero a qualcun altro, anche solo per non dover più stare a sentire le vostre lagne.

L'uscita dall'ufficio

È ora di andarsene, finalmente. Spegnere il computer almeno venti minuti prima delle 4, andare in bagno, incominciare a vestirsi almeno dieci minuti prima delle 4, salutare i colleghi e scambiare con loro le ultime cose finché non sono le 4 in punto, o meno qualche minuto (necessario a raggiungere il timbrabadge). Quindi uscire, timbrare e salire più in fretta possibile in macchina o sull'autobus.

Risultati

Se avete seguito punto per punto queste piccole, basilari indicazioni e nel frattempo non vi hanno licenziati, alla fine della giornata d'ufficio avrete lavorato sì e no un quarto d'ora. Un brutto quarto d'ora.

Voci correlate

Link

L'ottavo nano