Nonnotizie:La droga si scarica dall'internet

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2 luglio 2008

Questa giovane, al contrario di quello che potrebbe far supporre l'apparenza, non sta solo godendo della buona musica ma delle occulte frequenze che agiscono sul cervello: si notino gli occhi bianchi, chiaro sintomo di droga.

L’internet - Oppiacei e pastiglie? Roba da vecchi. Ora si usa dell'altro. Anche la droga si rinnova e si porta al passo coi tempi. Nell'era della digitalizzazione non poteva rimanere indietro. Dopo i-pode, i-tune nasce così il fenomeno i-doser. Non si inietta e non si inala, questa nuova droga, ma la si scarica, sottoforma di musica: dopo le canzoni che "fanno cagare" ora quelle che "fanno sballare".

Il nucleo speciale frodi telematiche della Guardia di finanza ha lanciato l'allarme cyber-droga, la moda dell'i-doser si fa largo anche in Italia dove sull'Internet i giovani hanno già inziato a scaricare le "dosi" e le istruzioni per l'uso, anch'esse stesse dagli effetti stupefacenti. Gli 007 informatici delle Fiamme Gialle stanno da tempo monitorando un fenomeno che potrebbe rapidamente dilagare e che già vanta migliaia di appassionati che discutono attraverso la Rete, si scambiano impressioni e consigliano modalità di controllo.

Particolare onde - ricomprese tra 3 e 30 Hz, ovvero le frequenze su cui "lavora" il cervello umano - sono in grado di innescare le più diverse reazioni e sollecitare in maniera intensa l`attività cerebrale: le onde xyz, ad esempio, che vanno da quintordici a diciasedici hertz fanno l'effetto di marijuana o hashish; e 2 minuti di ascolto equivalgono all'assunzione 0,23 grammi. Mentre c`è chi esclude problemi di dipendenza o danni psicofisici, non mancano i "soddisfatti" che incitano all’utilizzo delle "i-dose" sottolineando la straordinarietà delle sensazioni che derivano dall`ascolto di quei file. Non hanno mai destato scalpore o scandalizzato canzoni e cantanti le cui frequenze, utilizzando i battiti binaurali, favoriscono la defecazione, l'evacuazione, il suicidio, la sfiga o semplicemente il sonno, ma quando gli effetti sono risate incontrollate e voglia di lavorare scemata non si può commentare con un tacito silenzio-assenso. Quanti di voi si sono commossi ascoltando Bach o Beethoven? Ora ci si dovrà pensare due volte prima di farlo: c’è il rischio che sia colpa di qualche occulta frequenza che agisce sul cervello.

Nei forum italiani, infatti, impazza la discussione su "i-doser". Secondo Superkikka91 di Girlpower la moda è arrivata in Italia direttamente dalla Spagna. Per qualcuno è solo una "bufala" e gli effetti non sono paragonabili alle droghe "tradizionali", per altri è comunque uno “sballo assurdo, cioè veramente oh”. Rimane una grandissima curiosità nei confronti di questo fenomeno, ancora sotterraneo, che per ora spopola solo fra i frequentatori della rete e dei servizi di peer to peer. Alcuni siti offrono più di centosettanta (170!!!!) file di frequenze pronti per essere scaricati, gratis o a pagamento, e a essere riversati negli auricolari senza contare che nei forum più frequentati c’è sempre il rischio di incappare in qualche i-pusher. La risposta deve essere quindi vietare la musica? Secondo il nostro parere, purtroppo sì.

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