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[[File:Elly Schlein Brussels 2023 (cropped).jpg|thumb|180px|right|Il/Lo/La nuovo/a/boh segretari...auioe del [[Partito Democratico (Italia)|PD]]]]
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'''{{Dimensione|120%|A causa del divieto di amministrare la [[giustizia]] vigente nel nostro [[Itaglia|Paese]], l'articolo che segue parla di un fatto che non ha spiegazioni e/o colpevoli. Quindi ce li siamo inventati di sana pianta.}}'''<br />
'''''{{Colore|red|Può anche darsi che i fatti narrati non siano mai accaduti e che siamo tutti vittime di un'[[allucinazione]] collettiva.}}'''''
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{{cit|Ci piace portare, diciamo, insieme ai nostri amministratori il Partito Democratico verso un futuro che, grazie anche alle nuove norme europee, sempre di più investe e costruisca dei cicli positivi, diciamo, della circolarità uscendo dal modello lineare.|19 aprile 2023: Elly Schlein incastra parole a caso tra un "diciamo" e l'altro.}}
{{Quote|{{Dimensione|130%|C'è stata l'età della pietra, quella del bronzo e l'età ferro, gli anni di piombo sono stati così chiamati per sottolineare una palese involuzione della razza umana. Col senno del poi possiamo considerarla "una leggera flessione" se la poniamo al confronto con la New economy, ma "torniamo a bomba" <br />(è il caso di dirlo).}}}}


'''Elena Ethel Schlein''', (Lugano, 4 maggio 1985), detta ''Elly'', ''Quel coso'', ''Parabola'' e altri appellativi di dubbio gusto, è una politica italiana con cittadinanza statunitense naturalizzata svizzera di origine ebraica e {{citnec|chiaramente una bella donna|e=da verifcare}}.
[[File:treno di Gioia Tauro con apecar.jpg|right|thumb|320px|Una delle ipotesi investigative fu il possibile scontro con un mezzo pesante.]]
Con '''Strage di Gioia Tauro''' si indica comunemente la conseguenza del procurato deragliamento al [[treno]] direttissimo [[Palermo]]-[[Torino]] (detto Treno del Sole) del [[22 luglio]] del [[1970]], avvenuto a poche centinaia di metri dalla stazione di Gioia Tauro. <br /> Il treno trasportava circa 200 persone, due [[Gatto|gatti]] nel trasportino, tre [[Cane|cani]] legati dietro e un [[iguana]] abilmente mascherato da [[criceto]]. In una carrozza c'era un gruppo di 50 pellegrini diretti a
[[Lourdes]], tutti illesi.
{{Quote|{{Dimensione|130%|Visto?! La ''Miracle Tour'' non delude mai! S'è già [[Fortuna|avuto culo abbastanza]], torniamo a Palermo!}}|L'accompagnatore di pellegrini Salvo Perpoco.}}
Il bilancio finale della tragedia fu di 6 morti e più di 60 feriti, di cui molti in gravissime condizioni. Tutti i deceduti si trovavano tra la nona e l'undicesima carrozza. <br /> La [[Assicurazione|compagnia assicurativa]] delle ferrovie dovette risarcire molte persone per le mutilazioni subite, anche se quasi [[tutti]] erano quei "furboni" dei pellegrini, ed erano già
così. Dell'iguana si persero le tracce, si vocifera che sia [[Leggenda metropolitana|finito nelle fogne ed ora misuri circa 16 metri]]. <br /> All'inizio la causa non venne accertata, nella relazione del [[Giudice]] istruttore del [[tribunale]] di Palmi si legge:
[[File:vecchio treno su binario morto.jpg|right|thumb|320px|[[Qualcuno]] ipotizzò la brusca sterzata per evitare il [[Treno|Trans Europ Express]] proveniente da [[Vienna]].]]
* [[Bomba|attentato dinamitardo]] (28%)
* cedimento dei binari per dilatazione termica (21%)
* furto del rame da parte di [[Zingaro|"ignoti"]] (16%)
* scontro con mezzo pesante (un [[Apecar]]) in transito sui binari ((12%)
* testacoda riuscito in parte (9%)
* tentativo di "inchino" andato a puttane (8%)
* manovra eseguita a [[cazzo]] (4%)
* manovra eseguita a [[cazzo|minchia]] (2%)
[[File:Andreotti.jpg|right|thumb|250px|''Non mi guardare così, io in questa cosa non c'entro niente!'']]
Dopo qualche anno, fu accertato l'uso di una bomba e furono individuati gli esecutori materiali.
{{Quote|...Vito Silverini, Vincenzo Caracciolo e Giuseppe Scarcella, sono riconosciuti colpevoli di [[Omicidio|omicidio colposo plurimo]], ma sono tutti e tre già deceduti! Quindi, a posto così!|Corte d'Assise di Palmi - Sentenza definitiva del Febbraio 2001.}}
{{Quote|{{Dimensione|130%|E i mandanti?}}|Tutti quelli che erano in aula "in coro".}}


Per ragioni ancora in fase di studio, che nulla hanno a che fare con nepotismo, ricchezza e brogli elettorali, è diventata segretaria del Partito Democratico dal 12 marzo 2023. La logica è chiara: una volta toccato il fondo si può solo risalire.
== Il clima di quei giorni: i Fatti di Reggio ==
[[File:moti di Reggio Calabria 1970.jpg|left|thumb|480px|Gli abitanti di [[Reggio Calabria]] accolsero pacatamente la scelta del governo di porre [[Catanzaro]] a capoluogo della [[Calabria]].]]
[[File:Ciccio Franco nei moti di Reggio.jpg|right|thumb|320px|Il [[Sindacato|sindacalista]] Francesco ''"Ciccio"'' Franco si mostra in disaccordo con le scelte del [[governo]].]]
Nell'[[estate]] del 1970 la parte meridionale della regione era in balia della rivolta di Reggio Calabria, causata dalla nomina di Catanzaro a capoluogo di regione.
{{Quote|{{Dimensione|130%|Sono tutti ''chiacchiere e peperoncini''!!}}|Commento del sindaco di Reggio Calabria.}}
La rabbia di [[molti]] cittadini di Reggio sfociò nella proclamazione dello [[sciopero]] cittadino il [[13 luglio]]. La rivolta era coordinata da un "comitato d'azione" che raccoglieva esponenti del ''[[Movimento Sociale Italiano]]'', del ''Partito della Suppizzata'' e di ''Avanguardia Zafarani Cruschi'', a cui si unirono alcune frange estreme dei portuali di Villa San Giovanni. <br /> Il
[[15 luglio]] si arrivò all'occupazione della stazione, alla creazione di barricate e scontri con la [[polizia]] per le strade della [[città]]. In un clima da guerra civile gli agenti fecero ricorso ai lacrimogeni, per tutta risposta furono bersagliati da un fitto lancio di ''Pasta 'ncasciàta'', ''Curcùci'', ''Patate 'mpacchiuse'' e ''Pìpi chìni''. <br /> Ovviamente, tutto il ''bailamme'' era orchestrato nell'ombra dalla [['Ndrangheta]] che, per il fatto contestato, vedeva sfumare grasse occasioni di guadagno. Da un'inchiesta della procura di Reggio Calabria, conclusasi nel [[1994]], emergono relazioni tra [[Stefano Delle Chiaie]] (fondatore di [[Avanguardia Nazionale]]), i [[servizi segreti]], le [[Nuovo ordine mondiale|logge massoniche]] e la mafia calabrese (in affari col [[Rotary Club]]). Alcuni membri delle 'ndrine sarebbero stati coinvolti nel cosiddetto [[Golpe Borghese]]. Il pentito [[Giacomo Lauro]] parla di un incontro nell'estate del 1970 tra i capibastone dei De Stefano, [[Junio Valerio Borghese]] e la [[CIA]]<ref>non è che voglio mettercela per forza, quando si farà l'articolo sul [[Golpe Borghese]] sarà spiegato chiaramente</ref>. Da tutto questo resta fuori la [[Lobby ebraica]], ma solo perché (nel momento in cui si scrive l'articolo) ricorre il [[Giorno della memoria]], e non sarebbe delicato. <br /> Secondo il rapporto della procura, è riconducibile alla 'ndrangheta e alla Destra eversiva anche l'attentato al treno che deragliò il 22 luglio, nonché l'estinzione del [[Muflone|muflone della Sila]] e la [[Imprevisto|miracolosa gravidanza inattesa]] della [[moglie]] del Sindaco di [[Cosenza]].


== La strage ==
== Biografia ==
[[File:Elly Schlein 2014 Crop.jpg|thumb|left|180px|Elly... o forse suo fratello]]
[[File:rotaie abbandonate.jpg|right|thumb|320px|Il [[capostazione]] di Gioia Tauro aveva più volte segnalato l'incuria della tratta ferroviaria.]]
Elena Ethel Schlein nasce a Lugano nel Canton Ticino, in un'umile casa che al confronto la villa dei Casamonica a Roma è una cuccia per cani. Suo padre è Melvin Schlein, un politologo e accademico statunitense di origine ebraica aschenazista<ref>forse aschenazita, ma non stiamo a guardare il pelo nell'uovo più o meno siamo lì</ref>, gli avi paterni sono originari di Žovkva un villaggio oggi situato in {{Citnec|Ucraina}}.
Quel giorno maledetto [[qualcuno]] annusò l'odore della tragedia, i segni erano chiari: il [[treno]] aveva traghettato alle 14:35 in perfetto orario a Villa S.Giovanni, non c'era nessun sciopero del personale delle [[Ferrovie dello Stato|ferrovie]] né dei traghetti, i dipendenti di terra non erano in agitazione, non c'era il corteo dei portuali e nemmeno il sit-in degli [[Animalista|animalisti]], insomma era andata troppo liscia. <br /> Gli esperti pellegrini recitavano il ''mea culpa'' a gran
voce; un [[notaio]] salito a [[Messina]] aveva improvvisato un ufficio nella carrozza 4 e, tra donazioni e testamenti, riuscì a mettere assieme la dote per sua figlia Addolorata. <br /> Alle 17.10 il treno stava entrando in stazione a circa 100 km/h quando il [[macchinista]] Giovanni Billardi e l'aiuto macchinista Antonio Romeo avvertirono un forte sobbalzo della locomotiva,
{{Quote|{{Dimensione|130%|hai presente quando acciacchi un rumeno ubriaco sui binari?}}|Il macchinista cerca di rendere l'idea.}}
conseguentemente, azionarono il freno rapido di emergenza. Il convoglio prese a rallentare comprimendosi, durante l'improvvisa decelerazione i respingenti delle carrozze assorbirono la maggior parte delle sollecitazioni, Santa Rosalia si fece carico della maggior parte delle [[Bestemmia|bestemmie]]. <br /> La frenata avvenne regolarmente per le prime cinque carrozze, poi uno dei carrelli della sesta carrozza finì fuori della sede dei binari, alcuni ganci di trazione si spezzarono e il convoglio si divise in tre tronconi, che proseguirono in totale disaccordo. <br /> All'arrivo dei soccorsi il convoglio si presentava così:
* la locomotiva e le prime cinque carrozze erano ferme sul binario a soli 30 metri dalla stazione, gli occupanti fecero un rogo con i sedili e immolarono una [[Verginità|vergine]] a [[Diavolo|Pape Satàn]] per lo scampato pericolo;
* sesta, settima e ottava avevano sviato completamente rimanendo però erette, i passeggeri sacrificarono uno dei gatti a [[Papà Castoro]];
* la nona si era staccata dal convoglio, si era girata parzialmente e, dopo un carpiato, era andata a cadere a cavallo del terzo e quarto binario, fortunatamente vuoti al momento;
* la decima carrozza si era ribaltata sulla massicciata;
* l'undicesima carrozza era riuscita a rimanere stabile e rallentare il resto del convoglio;
* dalla dodicesima alla diciassettesima il convoglio era uscito dai binari;
* la diciottesima carrozza se n'era andata per i cazzi suoi, si agganciò furtivamente ad un treno merci che andava in [[Spagna]] e non se ne seppe più nulla.
{{Quote|''Ho udito un botto tremendo e visto una colonna di [[fumo]]. Era il [[caos]] più completo, i passeggeri si buttavano giù dalle vetture, cercavano di afferrare i loro cari, avevano il [[Negro|viso annerito]] dal fumo e le carni straziate dalle lamiere''|Il [[capostazione]] Teodoro Mazzù descrive sobriamente la scena.}}


Quando il suo bisnonno Herschel decide di emigrare in America, spinto dalla propensione naturale a diventare ricco e temendo, tuttavia, di essere etichettato come il solito ebreo che vuole fare soldi a palate, all'arrivò a Ellis Island cambia subito il cognome originario "Schleyen" in Schlein.
== La prima inchiesta giudiziaria ==
Tra le grasse risate dell'addetto all'anagrafe.
[[File:pezzo di rotaia su Etna.jpg|left|thumb|430px|Il pezzo di rotaia rinvenuto (nei pressi di Rifugio Citelli) sul versante orientale dell'[[Etna]].]]
Nonostante dalla ferrovia risultassero mancanti 1,8 metri di binario e nei mesi precedenti si fossero verificati attentati con dinamiche simili, inizialmente si parlò di un guasto meccanico o un [[errore umano]]. Il questore Santillo identificò le cause del deragliamento con: {{Quote|''...lo sbullonamento del carrello n°2 dal corpo della nona vettura''}} Paolo Scopelliti, allora sostituto procuratore della Repubblica di Palmi, mise sotto torchio l'infame [[bullone]] per tre giorni, ma non ottenne una confessione. Quattro dipendenti delle Ferrovie vennero comunque inquisiti per varie negligenze, che avrebbero portato la locomotiva ad urtare contro qualcosa lasciato sul binario (una [[chiave inglese]], un [[Apecar]], un [[barbone]]...), per tutti le gravi accuse di ''disastro colposo'' e ''omicidio colposo plurimo''. Per non tralasciare comunque le altre piste, furono incaricati alcuni periti di effettuare un esame e redigere un rapporto. I periti, essendo tali, ovviamente non si presentarono, si ripiegò allora sul parere di alcuni esperti, tra cui:
[[File:trasporto di esplosivo su rotaia.jpg|right|thumb|320px|I fratelli Aldo e Venceslao Bottaforte (pescatori di frodo con tritolo) furono convocati come periti.]]
* ing. Armando Colombo, Ottorino Zerilli e ing. Giovanni Nocera (tecnici delle Ferrovie dello Stato),
* Renato Piccoli ed il comandante Eugenio Cannata (ufficiali dei Vigili del Fuoco),
* Madame Soraya (sensitiva del [[circo]] ''Alvaro Togni''),
* Fortunato Musico e Arturo Polese (dell'[[Università degli Studi di Napoli "L'Orientale"|Università di Napoli]]),
* I fratelli Aldo e Venceslao Bottaforte (esperti in esplosivi ittici, botti illegali e demolizioni edili).
Il collegio dei periti consegnò la relazione il [[7 luglio]] [[1971]] (quasi un anno dopo), era uscita la versione da tavolo di ''Rischiatutto'' (il popolare gioco televisivo condotto da [[Mike Bongiorno]]) e, quando si riunivano, ci passavano sopra un mucchio di tempo. La perizia escluse che la causa dell'incidente potesse essere attribuita a errori umani o fattori tecnici. Nel rapporto emergevano le analogie con tre attentati verificatisi sulla stessa linea il 22 e [[27 settembre]] e il [[10 ottobre]] del 1970: anche in quei casi, l'esplosivo aveva divelto circa due metri di binario, trovato in seguito su una spiaggia di Tropea. <br /> Il [[30 maggio]] [[1974]] il giudice istruttore scagionò i dipendenti delle ferrovie, precedentemente accusati, con la decisione di "non c'entravano una minchia". L'inchiesta si chiuse lasciando l'attentato dinamitardo come ipotesi più probabile, ma non stabiliva l'apertura di un fascicolo a carico di ignoti per capire chi ne fosse responsabile. Era come dire:
{{Quote|''[[Qualcuno]] è morto per colpa di una bomba, questo è quasi sicuro. Non vorrete addirittura sapere chi è stato?!''}}


All'epoca della sua nascita, la famiglia di Elly ha un reddito di poco inferiore al PIL giamaicano.
== La riapertura del caso ==
A partire dal [[16 giugno]] [[1993]] due pentiti della 'Ndrangheta cominciarono a deporre le proprie testimonianze. Stando alle loro affermazioni, nel 1970 in Calabria si erano formate alleanze strategiche tra [[Mafia|criminalità organizzata]], [[Destra Unidimensionale|eversione nera]] e [[Rettiliano|Rettiliani]]. I due pentiti erano Giacomo Ubaldo Lauro e Carmine Dominici.
=== La deposizione di Lauro: gli esecutori ===
[[File:Carcerati.jpg|right|thumb|250px|I pentiti che fecero luce sulla strage.]]
* Lauro ammise di avere avuto rapporti con Vito Silverini, un [[Fascismo|fascista]] esaltato ed [[Analfabbetismo|analfabeta]], vicino ai vertici del "Comitato d'Azione" che stava infiammando i ''moti di Reggio''. Silverini era mal sopportato, non sapeva leggere e questo lo costringeva a ricordare tutto a memoria. Un giorno, invece di far saltare in aria un [[Magistratura|magistrato]] che abitava in Via delle ginestre 15, polverizzò il cognato di Antonio Nirta (capobastone della 'ndrina dei Nirta ''La Maggiore'' di San Luca), residente in Via delle mimose 13. Ebbe salva la [[vita]] solo perché il Nirta comprese l'increscioso equivoco sui nomi dei [[Fiore|fiori]] (e comunque suo cognato gli stava sulle [[palle]]);
* Lauro conobbe il Silverini nel [[Galera|carcere]] reggino, condivisero la cella numero 10 e alcune notti di rovente passione;
* Durante le [[Sentimento del puccioso|"coccole"]] Silverini gli aveva confessato di possedere una somma, presso la Banca Nazionale del Lavoro, pagatagli dal "Comitato" proprio per la bomba di Gioia Tauro;
* Silverini aveva portato dinamite da miniera sul luogo, insieme a Giovanni Moro e Vincenzo Caracciolo, nascondendola sull'{{citnec|Ape Piaggio|e=c'era davvero!!!}} di quest'ultimo, e l'aveva posizionata con un innesco a miccia a lenta combustione;
* Silverini si vantò con Lauro di essere sul posto al momento dell'esplosione, di aver atteso l'arrivo del questore Santillo e di di avergli sputato (a spregio) dietro la schiena di nascosto.
Giacomo Ubaldo Lauro in un interrogatorio dell'[[11 novembre]] [[1994]] confessò invece di aver avuto parte nella vicenda, e di essere stato lui stesso a consegnare l'esplosivo a Silverini, Moro e Caracciolo. In cambio aveva ricevuto dal "Comitato" alcuni milioni di [[Lira|lire]] e un [[Panda (animale)|panda gigante imbalsamato]].


Dopo aver conseguito la maturità al liceo cantonale di Lugano, con il massimo dei voti, si trasferisce a Bologna dove si laurea, con il massimo dei voti, in giurisprudenza. Alle primarie del PD viene eletta con il massimo dei voti, anche qualcuno in più.
=== La conferma di Dominici: i mandanti ===
[[File:Tizio invisibile.jpg|right|thumb|250px|Ma i mandanti chi erano?]]
La testimonianza di Lauro venne confermata il [[30 novembre]] [[1993]] da Carmine Dominici, esponente di punta di Avanguardia Nazionale a Reggio Calabria fra il [[1967]] ed il [[1976]], nonché uomo di fiducia del marchese Felice Genoese Zerbi che ne era il dirigente massimo. Il Dominici doveva scontare una pena detentiva di 14 [[Maya|cicli Tzolkin]], 8 lustri e [[ventordici]] clessidre. Si trovò anche lui nella cella 10, assieme a Lauro e Silverini. Realizzato che sarebbe uscito di galera [[Morte|"con i piedi avanti"]], si decise a collaborare.<br /> Dalle deposizioni appariva chiaro il quadro dei mandanti, tra questi vi erano:
* Ciccio Franco, il senatore Renato Meduri e Angelo Calafiore, tutti missini, come ispiratori della rivolta;
* Benito Sembianza e Felice Genoese Zerbi, dirigenti del "comitato d'azione", come ''"stronzi che hanno dato il via"'';
* l'imprenditore Amedeo "quello dei traghetti" e il commendatore Mauro "quello del caffè", come finanziatori delle azioni criminali;
* [[Marcello Dell'Utri]] e [[Giulio Andreotti]], nel caso non si vada a [[Dama (gioco)|dama]] con i precedenti (che tanto non sbagli comunque).
L'istruttoria si concluse però col totale proscioglimento di tutti gli imputati, dopo un'[[Déjà vu|intensa campagna denigratoria nei confronti dei "magistrati di sinistra"]].


Nel 2012 ha anche collaborato alla realizzazione del documentario ''Anija - La nave'', riguardante l'immigrazione albanese in Italia attraverso il mare Adriatico negli anni novanta, vincitore del David di Donatello come miglior documentario 2013. In qualità di segretaria di produzione prende importanti decisioni riguardo: il profumo della carta igienica nei bagni del set, la farcitura dei panini per le comparse e le trasgressive cover color malva dei telefonini della troupe.
== La sentenza in Assise ==
[[File:dinamite con detonatore.jpg|right|thumb|320px|Alla fine fu colpevolizzato solo [[Alfred Nobel]].]]
Con la riapertura del processo, nel febbraio 2001, la Corte d'Assise di Palmi emise una sentenza di condanna per gli esecutori della strage, compiuta con esplosivo. {{citnec|I colpevoli erano però già deceduti|e=cazzo!}}. All'atto della chiusura del processo per la strage, nel gennaio 2006, l'unica condanna emessa nei confronti di uno dei coinvolti {{citnec|ancora vivente|e=evvai!}} fu quella di "concorso anomalo in omicidio plurimo" a carico di Lauro: il reato però {{citnec|era estinto per prescrizione|e=fanculo!}}.
{{Quote|{{Dimensione|130%|E i mandanti?!}}|Tutti quelli che erano in aula "in coro" e leggermente spazientiti.}}
{{Quote|{{Dimensione|130%|Ah già!}}|Il giudice.}}
{{Quote|{{Dimensione|130%|... .... ...}}|Imbarazzante silenzio in aula.}}
{{Quote|{{Dimensione|130%|Ora me lo segno, sennò va a finire che mi dimentico!}}|Il giudice.}}


Schlein è dichiaratamente bisessuale, questo spiega l'interesse per le tematiche LGBT e il fatto che il suo volto si barcamena tra l'assomigliare ad un polacco alcolizzato e la figlia di Fantozzi.
== Fatti che "non pareva", ma invece... ==
* La morte degli ''"anarchici della baracca"''. Cinque ragazzi persero la vita, in un misterioso incidente stradale, nella notte del [[26 settembre]] 1970, mentre erano in viaggio verso [[Roma]], per consegnare materiale di denuncia riguardante i fatti della rivolta di Reggio Calabria e ricollegabili alla strage, sulla quale avevano indagato. Si ipotizza che i cinque fossero in realtà seguiti da polizia e servizi segreti. Tempo prima erano infatti stati ascoltati dal giudice [[Vittorio Occorsio]] per la [[strage di piazza Fontana]], nell'ambito delle prime indagini sui circoli anarchici.
* Ancora più strana fu, inoltre, il giorno prima della loro partenza, una telefonata ricevuta dal padre di uno dei ragazzi (Lo Celso) da parte di un amico che lavorava alla polizia politica di Roma che lo ammoniva: ''"È meglio che non faccia partire suo figlio"''.
* Pacata la reazione del signor Lo Celso ''"È meglio che mi gratto le palle, brutto menagramo!!"''


== Bibliografia ==
== Carriera politica ==
[[File:Elly Schlein logo.png|thumb|right|180px|Che parta da loro è scontato, che poi il cetriolo finisca dove sappiamo pure. E questo sarebbe uno slogan innovativo?!]]
* Venceslao Bottaforte, ''Sim Sala Bum!'' (Quando con gli esplosivi si facevano magie), Catanzaro 1978, Ed. [[Salvatore Riina|Riina]]
Le sue umili origini, la sensibilità nello scegliere i colori delle scarpe e il suo costante impegno a favore di tematiche che un manovale di [[Cosenza]]
* [[Francesco Cossiga]], ''Le so tutte!'', Sassari 1983, Ed. [[Servizi segreti|Gladio]]
ha a cuore quanto l'interesse per l'[[arte greca]], fanno di lei il rappresentante ideale della sinistra.
L'alternativa sarebbe stata [[Enzo Miccio]], ma lei ha più palle.


La sua ascesa politica non è frutto del caso, ma di un concreto impegno che la porta poco più che ventenne ad ottenere importanti incarichi. Le malelingue affermano che le conoscenze della famiglia abbiano avuto il loro peso, che la loro ricchezza abbia giocato un ruolo fondamentale, tutte fandonie.
== Note ==
Tenendo conto che non ha mai dovuto lavorare un giorno nella sua vita, e che quindi ha potuto perfezionare con costanza il non fare un cazzo di utile, la politica era tagliata su misura per lei. Comunque soldi e nepotismo c'entrano parecchio.
{{Legginote}}
{{Note|2}}


Cronologia incarichi:
== Voci correlate ==
* 2008 - partecipa a Chicago come volontaria alla campagna elettorale di [[Barack Obama]], molti i voti ottenuti grazie al suo slogan "Provi il negro e non torni indietro";
*[[Anni di piombo]]
* 2011 - fonda a Bologna l'associazione ''Progrè'', che si occupa di sensibilizzare l'opinione pubblica sulle realtà carcerarie, pubblicando scandalosi articoli sulla propria rivista ''Saponette cadute'';
*[[Strategia della tensione]]
* 2011 - decide di dare vita alla campagna di mobilitazione #OccupyPD, per dare voce al malumore della base giovanile del partito, sua l'idea di disegnare peni sulle foto di [[Enrico Letta]] che stanno nelle sedi occupate;
*[[Strage di piazza della Loggia]]
* 2014 - decide di candidarsi col PD al Parlamento europeo, l'hashtag ''#siscriveschlein'' diventa virale e viene eletta con oltre 50.000 preferenze, alcune delle quali ottenute senza carta di credito;
*[[Strage di piazza Fontana]]
* 2020 - si candida alle regionali per la lista ''Emilia-Romagna Coraggiosa Ecologista Progressista e Travestista'', fondamentali per la sua elezione i manifesti con la didascalia "Se non mi voti ti vengo in sogno".
{{Stragi}}
[[File:P060696-746027.jpg|thumb|left|260px|La versione europeista di Gianni e Pinotto]]
[[Categoria:Misteri]]
Forte di questa carriera politica {{Citnec|importante}}, quanto sorprendentemente repentina, ottiene la vicepresidenza della regione, che equivale ad avere una laurea in architettura per aver giocato coi [[Lego]] da piccolo.
[[Categoria:Attentati]]

Nel 2022 viene eletta alla Camera dei deputati e lascia l'incarico in Regione, da un lato per non fare la figura del solito politico con [[diciassotto]] incarichi, ma soprattutto per tener fede all'irrinunciabile [[apericena]] con le amiche. Nello stesso anno si dimette Enrico Letta e lei si candida con una diretta Instagram per rimpiazzarlo, i vertici del PD restano divisi fino alle primarie, all'incasso dei bonifici e alla promessa che il [[magna-magna]] sarebbe continuato come prima però [[Ambientalista|assai più green]].

A inizio febbraio 2023, nelle votazioni interne del PD riservate agli iscritti, tutti e tre, Schlein ottiene il 34,88% di preferenze contro il 52,87% di Stefano Bonaccini. Il 26 febbraio vince le primarie col 453,75% dei voti e riporto tre. Dopo l'iniziale stupore, due suicidi tra gli addetti al conteggio delle schede e Bonaccini che riga la Panda Hybrid dell'avversaria, Elly viene eletta ufficialmente nell'Assemblea nazionale il 12 marzo 2023.

Da subito si dimostra un leader determinato, tanto che paga una [[armocromista]] 300 euro l'ora per decidere il colore degli abiti e un personal shopper per acquistarli. Nel caso avesse bisogno di decidere la riforma delle pensioni ha già pronto un consulente, un neodiplomato in tromba al conservatorio. In compenso sa scaccolarsi da sola e riesce a stare su una gamba per circa 10 secondi.

== Posizioni e idee politiche ==
Schlein crede fortemente nella necessità di contrastare il precariato, un'idea innovativa che ha colto di sorpresa i più.
Nel suo programma troviamo:
* introduzione del salario minimo, che peraltro è già assai "minimo" da diversi anni;
* riduzione dell'orario di lavoro a parità di salario, una cosa già trattata in molti racconti di fantascienza;
* vietare l'abuso dei contratti di lavoro a tempo determinato, il lavoratore che ne abusa dovrà disintossicarsi per tre mesi all'anno da disoccupato.
Riguardo la politica estera la sua posizione è estremamente europeista, in suo sogno è unire l'[[Europa]] al [[Canadafrica]] e accogliere come primo paese il [[Gabon]].

Anche posizioni come quella del ragno, dell'albero da frutto, del bambù e dell'aratro, le sono particolarmente gradite.

Si è dichiarata favorevole all'[[Nonnotizie:Guerra in Ucraina|invio di armi all'Ucraina]] e ad un'orgia con Zelensky assieme agli altri ballerini vestiti in latex nero e tacchi a spillo.

Elly Schlein sta ai lavoratori come un diabetico alla meringata.

== Note ==
<references/>

Versione attuale delle 14:19, 15 mag 2023

Il/Lo/La nuovo/a/boh segretari...auioe del PD
« Ci piace portare, diciamo, insieme ai nostri amministratori il Partito Democratico verso un futuro che, grazie anche alle nuove norme europee, sempre di più investe e costruisca dei cicli positivi, diciamo, della circolarità uscendo dal modello lineare. »
(19 aprile 2023: Elly Schlein incastra parole a caso tra un "diciamo" e l'altro.)

Elena Ethel Schlein, (Lugano, 4 maggio 1985), detta Elly, Quel coso, Parabola e altri appellativi di dubbio gusto, è una politica italiana con cittadinanza statunitense naturalizzata svizzera di origine ebraica e chiaramente una bella donna[da verifcare].

Per ragioni ancora in fase di studio, che nulla hanno a che fare con nepotismo, ricchezza e brogli elettorali, è diventata segretaria del Partito Democratico dal 12 marzo 2023. La logica è chiara: una volta toccato il fondo si può solo risalire.

Biografia

Elly... o forse suo fratello

Elena Ethel Schlein nasce a Lugano nel Canton Ticino, in un'umile casa che al confronto la villa dei Casamonica a Roma è una cuccia per cani. Suo padre è Melvin Schlein, un politologo e accademico statunitense di origine ebraica aschenazista[1], gli avi paterni sono originari di Žovkva un villaggio oggi situato in Ucraina[citazione necessaria].

Quando il suo bisnonno Herschel decide di emigrare in America, spinto dalla propensione naturale a diventare ricco e temendo, tuttavia, di essere etichettato come il solito ebreo che vuole fare soldi a palate, all'arrivò a Ellis Island cambia subito il cognome originario "Schleyen" in Schlein. Tra le grasse risate dell'addetto all'anagrafe.

All'epoca della sua nascita, la famiglia di Elly ha un reddito di poco inferiore al PIL giamaicano.

Dopo aver conseguito la maturità al liceo cantonale di Lugano, con il massimo dei voti, si trasferisce a Bologna dove si laurea, con il massimo dei voti, in giurisprudenza. Alle primarie del PD viene eletta con il massimo dei voti, anche qualcuno in più.

Nel 2012 ha anche collaborato alla realizzazione del documentario Anija - La nave, riguardante l'immigrazione albanese in Italia attraverso il mare Adriatico negli anni novanta, vincitore del David di Donatello come miglior documentario 2013. In qualità di segretaria di produzione prende importanti decisioni riguardo: il profumo della carta igienica nei bagni del set, la farcitura dei panini per le comparse e le trasgressive cover color malva dei telefonini della troupe.

Schlein è dichiaratamente bisessuale, questo spiega l'interesse per le tematiche LGBT e il fatto che il suo volto si barcamena tra l'assomigliare ad un polacco alcolizzato e la figlia di Fantozzi.

Carriera politica

Che parta da loro è scontato, che poi il cetriolo finisca dove sappiamo pure. E questo sarebbe uno slogan innovativo?!

Le sue umili origini, la sensibilità nello scegliere i colori delle scarpe e il suo costante impegno a favore di tematiche che un manovale di Cosenza ha a cuore quanto l'interesse per l'arte greca, fanno di lei il rappresentante ideale della sinistra. L'alternativa sarebbe stata Enzo Miccio, ma lei ha più palle.

La sua ascesa politica non è frutto del caso, ma di un concreto impegno che la porta poco più che ventenne ad ottenere importanti incarichi. Le malelingue affermano che le conoscenze della famiglia abbiano avuto il loro peso, che la loro ricchezza abbia giocato un ruolo fondamentale, tutte fandonie. Tenendo conto che non ha mai dovuto lavorare un giorno nella sua vita, e che quindi ha potuto perfezionare con costanza il non fare un cazzo di utile, la politica era tagliata su misura per lei. Comunque soldi e nepotismo c'entrano parecchio.

Cronologia incarichi:

  • 2008 - partecipa a Chicago come volontaria alla campagna elettorale di Barack Obama, molti i voti ottenuti grazie al suo slogan "Provi il negro e non torni indietro";
  • 2011 - fonda a Bologna l'associazione Progrè, che si occupa di sensibilizzare l'opinione pubblica sulle realtà carcerarie, pubblicando scandalosi articoli sulla propria rivista Saponette cadute;
  • 2011 - decide di dare vita alla campagna di mobilitazione #OccupyPD, per dare voce al malumore della base giovanile del partito, sua l'idea di disegnare peni sulle foto di Enrico Letta che stanno nelle sedi occupate;
  • 2014 - decide di candidarsi col PD al Parlamento europeo, l'hashtag #siscriveschlein diventa virale e viene eletta con oltre 50.000 preferenze, alcune delle quali ottenute senza carta di credito;
  • 2020 - si candida alle regionali per la lista Emilia-Romagna Coraggiosa Ecologista Progressista e Travestista, fondamentali per la sua elezione i manifesti con la didascalia "Se non mi voti ti vengo in sogno".
La versione europeista di Gianni e Pinotto

Forte di questa carriera politica importante[citazione necessaria], quanto sorprendentemente repentina, ottiene la vicepresidenza della regione, che equivale ad avere una laurea in architettura per aver giocato coi Lego da piccolo.

Nel 2022 viene eletta alla Camera dei deputati e lascia l'incarico in Regione, da un lato per non fare la figura del solito politico con diciassotto incarichi, ma soprattutto per tener fede all'irrinunciabile apericena con le amiche. Nello stesso anno si dimette Enrico Letta e lei si candida con una diretta Instagram per rimpiazzarlo, i vertici del PD restano divisi fino alle primarie, all'incasso dei bonifici e alla promessa che il magna-magna sarebbe continuato come prima però assai più green.

A inizio febbraio 2023, nelle votazioni interne del PD riservate agli iscritti, tutti e tre, Schlein ottiene il 34,88% di preferenze contro il 52,87% di Stefano Bonaccini. Il 26 febbraio vince le primarie col 453,75% dei voti e riporto tre. Dopo l'iniziale stupore, due suicidi tra gli addetti al conteggio delle schede e Bonaccini che riga la Panda Hybrid dell'avversaria, Elly viene eletta ufficialmente nell'Assemblea nazionale il 12 marzo 2023.

Da subito si dimostra un leader determinato, tanto che paga una armocromista 300 euro l'ora per decidere il colore degli abiti e un personal shopper per acquistarli. Nel caso avesse bisogno di decidere la riforma delle pensioni ha già pronto un consulente, un neodiplomato in tromba al conservatorio. In compenso sa scaccolarsi da sola e riesce a stare su una gamba per circa 10 secondi.

Posizioni e idee politiche

Schlein crede fortemente nella necessità di contrastare il precariato, un'idea innovativa che ha colto di sorpresa i più. Nel suo programma troviamo:

  • introduzione del salario minimo, che peraltro è già assai "minimo" da diversi anni;
  • riduzione dell'orario di lavoro a parità di salario, una cosa già trattata in molti racconti di fantascienza;
  • vietare l'abuso dei contratti di lavoro a tempo determinato, il lavoratore che ne abusa dovrà disintossicarsi per tre mesi all'anno da disoccupato.

Riguardo la politica estera la sua posizione è estremamente europeista, in suo sogno è unire l'Europa al Canadafrica e accogliere come primo paese il Gabon.

Anche posizioni come quella del ragno, dell'albero da frutto, del bambù e dell'aratro, le sono particolarmente gradite.

Si è dichiarata favorevole all'invio di armi all'Ucraina e ad un'orgia con Zelensky assieme agli altri ballerini vestiti in latex nero e tacchi a spillo.

Elly Schlein sta ai lavoratori come un diabetico alla meringata.

Note

  1. ^ forse aschenazita, ma non stiamo a guardare il pelo nell'uovo più o meno siamo lì