Monfalcone

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Monfalcone è una baraccopoli del Nordest italiano, esempio di multiculturalismo e multietnicità, dove per "multiculturalismo e multietnicità" si intende che sono tutti musulmani.

È IN ATTO UNA COSPIRAZIONE!
Molte persone risultate indignate da codesto articolo si sono dimostrate brutali, querelanti e leggermente stronze.
Ma noi, uniti sotto il segno dell'Omino Sentenzioso ed armati col nostro amore per Nonciclopedia (amore platonico, ovviamente) bandiremo una nuova crociata e puniremo tutti quegli sporchi infedeli!
Situazione di Monfalcone (campo nomadi) dopo il passaggio di Matteo Salvini

Società

Etnie e minoranze

 
Tipico paesaggio di Monfalcone

Le etnie presenti sono così ripartite:

  • 0.99% triestini trapiantati
  • 89% immigrati (soprattutto clandestini) originari del Bangladesh
  • 8% terroni
  • 1% truzzi bisiacchi
  • 1% friulani che se la prendono tanto coi triestini quanto con tutti gli altri.
  • 0.01% sfigati semi londinesi che studiano in Francia

Lingue e dialetti

 
Abitante di Monfalcone in una stampa del XVI secolo

La lingua ufficiale è il bisiacco: assimilabile al veneto ed al triestino, è usato dai truzzi e dai fighetti figli di papà, sempre e comunque, anche quando vanno in Olanda. Essendo comprensibile da tutti (è composto da rutti, bestemmie ed altri rumori simili a peti che possono uscire sia dalla bocca che dalle orecchie), è considerato lingua franca della Padania Orientale. Il triestino vero e proprio, molto simile al bisiacco, si differenza da esso per il fatto che ha meno bestemmie ed è usato solo per lamentarsi, soprattutto degli immigrati.

 
Cittadino monfalconese in abiti tipici

Il friulano è invece parlato dai vecchi ubriachi del borgo, più che altro perché sono in uno stato di alterazione alcolica 25 ore su 24.

Il terronese, una lingua nata dalla mescolanza di napoletano, siciliano e swahili, è parlato dalle tribù stanziate nella città da tempi ormai immemorabili. Il bengalese è stato importato dai numerosi immigrati qui giunti sotto l'egida di Renzi ed osteggiati dalla Lega Nord, per il fatto che rompono tutte le statue di Bossi della zona. Insieme al terronese, è la lingua più conosciuta e diffusa a Monfalcone. Il bosniaco è anch'esso molto comune tra la popolazione, soprattutto fra i giovani schiamazzanti che vagano per la città con un cellulare da 1.000 euro pur non facendo un cazzo dalla mattina alla sera; questi personaggi sono i bersagli ideali dei leghisti locali, che li usano come vittime durante il tiro al terrone, qualora scarseggino terroni DOC.

L'italiano è parlato da pochissimi, ma forse è solo una leggenda metropolitana, dato che l'ultima testimonianza dell'uso della lingua italiana a Monfalcone è contenuto in un manoscritto del XVI secolo probabilmente falso.

Economia

Città a forte vocazione industriale, produce principalmente elementi d'arredo per campi Rom.

Curiosità

  • Ci sono più bengalesi a Monfalcone che in Bangladesh.
  • Nelle piscine della città, non si trova acqua, bensì vino o, per chi vuole, birra.
  • Probabilmente, anticamente Monfalcone era un quartiere di Napoli, dal quale si staccò nel 1996 in seguito alla dichiarazione di indipendenza della Padania