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Il mar Tedì (mar Tedi per i bimbiminkia) è una grande massa d'acqua salata che si estende tra le coste della Terra del fuoco, dell'Argentina e dell'Alaska. Esso viene chiamato "mare" anche se date le sue dimensioni andrebbe definito "oceano": motivo di ciò è il fermo volere del papa che vuole mantenere il numero degli oceani a tre, simbolo dlla trinità divina. Il Pakistan, per cercare di mediare tra le parti (siamo sempre al conflitto scienza-religione) ha cercato e cerca tuttora di declassare l'oceano indiano al livello di "mare da quattro soldi". Come? Annichilendo l'India!

Caratteristiche

Flora e fauna

 
Una foglia della pianta più diffusa sul fondo del mar Tedì.

La flora è diffusissima in tutto il mar Tedì. Il fondale è ricoperto di alghe coloratissime, anemoni di mare, baobab, ninfe e ninfee. Praticamente camminando sul fondo di questo mare il palombaro potrebbe immaginarsi di correre in un prato fiorito.

Discorso diametralmente opposto per quanto riguarda la fauna: nel mar Tedì gira solo qualche pesciolino minorenne. Solo al sabato sera il posto si riempie di vita, quando il granchio Sebastian va in console e pesci di tutte le taglie ballano al ritmo dei suoi successi.

Analisi chimica

Il mar Tedì è un mare molto salato; non ai livelli del mar Morto, ma quasi. Lì afittare un ombrellone costa 40 euro al giorno, qui solo 37. Disciolte in acqua, oltre al sale, ci sono numerose altre sostanze:

  • plutonio (50 grammi al metro cubo)
  • sangue (40 grammi al metro cubo)
  • arsenico (19 grammi al metro cubo)
  • denti umani (10 al metro cubo)
  • acqua (poco meno di un metro cubo al metro cubo)

Rilievi

Nel mar Tedì si trova la fossa più profonda del pianeta, più profonda anche della celebrissima fossa della marijuana. Si tratta della fossa dei leoni (marini), in cui nell'antichità i tifosi interisti gettavano i tifosi milanisti accusati di essere dei sovversivi. Questa fossa è profonda ufficialmente 19.000 metri, ma studi più recenti hanno aumentato la misurazione di profondità di un metro, sessanta centimetri e un tacco di scarpe. Nel mar Tedì c'è anche una dorsale oceanica lunga svariati chilometri, che culmina a nord con la faglia di san Antonio. È il movimento della faglia del mar Tedì, difatti, a provocare i terremoti nella zona di Los Angeles. Infine, al centro della propria piattaforma continentale, questo mare presenta un'ampia distesa praticamente orizzontale, in cui è stato costruito lo stadio "Delle Alpi marittime", in cui gioca le partite casalinghe la Tritonus.

Clima

 
Non mi credevate quando parlavo della presenza di iceberg?

Naturalmente parlando di clima dobbiamo distinguere tra le due sottodivisioni del mar Tedì: il mare bianco e il mare bianchissimo. Nel mare bianco, a ridosso dell'equatore e dei tropici, le temperature variano tra i -20 e i -10 gradi milligradi, mentre nel mare bianchissimo, in prossimità della terra del fuoco, com'è intuibile, la temperatura media è di 45 gradi con picchi che arrivano fino a 55 gradi. In entrambi sono frequenti uragani, trombe marine, nebbie inspiegabili, vascelli fantasma e iceberg; a volte, addirittura, appaiono le navi che risultano scomparse nel triangolo delle Bermuda.

Isole e storia delle isole

Il mar Tedì è punteggiato di isole, isolotti, boe e ricordiamo gli iceberg. Esse sono abitate da popolazioni primitive, tant'è vero che su alcune non conoscono ancora la telefonia mobile, ma sono rimasti all'apparecchio fisso. Su altre invece non hanno ancora scoperto i CD-rom e usano gli antiquati vinili. I primi europei a solcare questo mare furono i vichinghi prima ancora dell'anno mille, ma se si considerano solo i tempi recenti, allora il primo è stato lo spagnogallese Francisco Pizarro di ritorno dal pacifico sterminio degli Inca. In seguito furono soprattutto i Nepalesi, i Georgiani e gli ugandesi che grazie alla loro abilità di navigatori dominarono in questa parte del globo. Essi giocarono a sasso carta e forbice per un paio di secoli, prima di venire bruciati vivi dagli indigeni in nome dei loro dei, Pasta & Fagioli.