Manuela Arcuri (Ciociaria, 8 gennaio millenovecentosotantetette) è un'attrice italiana, esempio lampante di quanto il termine "attrice" possa essere usato in modo improprio, nonché dimostrazione vivente del celebre aforisma di Oscar Wilde secondo il quale per essere una celebrità bisogna essere una mediocrità. È la massima rappresentante del movimento artistico del Capezzolismo.

Manuela Arcuri a 6 anni.

La sua discussa e controversa figura, spesso oggetto di clamorose polemiche, ha diviso critica e pubblico fin dagli esordi. Tra i primi a renderle omaggio si ricordano alcuni tra i più illustri esponenti del mondo intellettuale: Giorgio Panariello e Leonardo Pieraccioni.

La lotta di Emanuela Arcuri si rivolge anzitutto contro il naturalismo e la drammaturgia borghese, contro cioè le classiche visioni della rappresentazione scenica. Ella rivendica l'arte pettoriale, che innalza l'attrice da mera maestranza ad artista-personificazione assoluta dell'armonia corporea.

Il suo metodo recitativo viene definito dai critici cinematografici "capezzolare" (o del "non detto", o "del bel vedere"). L'Arcuri è stata, non a caso, definita "attrice A tutto-tonda".

Biografia

Nata nel frosinonese da madre italiana e padre calabrese, è la terza di due sorelle, la quarta di due fratelli, la quinta di reggiseno già all'età di 8 anni. L'intelligenza era il suo tallone d'Achille ma sapeva arrotolare la lingua e mettersi tutto il pugno in bocca.

I genitori capirono subito di avere partorito un'opera d'arte, al livello della Divina Commedia declamata a rutti, così decisero di fare ciò che ogni bravo genitore farebbe se avesse in casa una figlia bella ma completamente priva di talento: le fecero fare un provino per la televisione. Che andò malissimo, perché la bambina era incapace di emettere suoni comprensibili e capiva solo il proprio nome e sit!. Ma ella non si diede per vinta e continuò ad andare in giro mostrando costantemente il suo ebete sorriso a 64 denti, felice come una pianta grassa.

Carriera

 
Manuela la grande attrice: espressione felice
 
Manuela la grande attrice: espressione di terrore

All'età di soli 15 anni viene notata da un gnocca scout che le fa fare un calendario. Dopo un paio d'anni trascorsi in uno scantinato, stanca di assemblare calendari insieme alle 32 colleghe cinesi, fugge e viene notata da un altro gnocca scout. È l'anno della svolta: un paio di comparsate in film che nessuno ricorda, a parte il fatto che a un certo punto esce una tettona.

Delusa, la Arcuri torna nello scantinato con le cinesi a fare calendari e copertine per riviste maschili. Grazie alle colleghe riesce a imparare quel tanto di italiano che basta a ottenere parti in cui recita senza bisogno dell'insegnante di sostegno. Fra il 2001 e il 2003 partecipa quindi a programmi quali Mai dire Gol, il Festival di Sanremo e Scherzi a parte, nel ruolo della tettona; è per l'appunto durante l'ultima puntata di Scherzi a parte che la produzione rivela che è stato tutto uno scherzo, piuttosto ovvio vista l'improbabilità degli eventi.

La Arcuri ci mette 3 giorni a capire come mai sul set del programma non c'è più nessuno. Nel frattempo arriva Gigi d'Alessio per girare un video, e ben contento di trovare sul posto una più gnocca di Anna Tatangelo lascia che ella pascoli in giro con la consueta espressione bovina che verrà scambiata per sensualità negli anni a venire.

 
Manuela la grande attrice: espressione sorniona
 
Manuela la grande attrice: espressione disperata

Dopo un altro video con Prince e altri 3-4 calendari fatti per hobby, nel 2008 ha acquisito abbastanza capacità linguistiche da saper rispondere al telefono quando le offrono un provino. Inizia così la sua carriera di attrice parlante, con comicità involontaria annessa. Interpreta quindi la bella e coraggiosa tizia che fa cose importanti contro i pregiudizi ma chi se ne frega ammazza che gnocca. In ogni singolo film o spettacolo teatrale. Per sempre.

Filmografia

Cinema

  • I laureati. Quando scopre che la scuola non finisce con le elementari la Arcuri cade sotto shock per 3 giorni. (1995)
  • I buchi neri, riferito a un'altra cosa perché purtroppo non è un porno. (1995)
  • Viaggi di nozze, forse il film più emozionante, che tratta la traslazione dell'anima sul subconscio umano della vita. Oppure no, è pur sempre un film di Verdone. (1995)
  • Uomini senza donne, in cui interpreta una bella e coraggiosa tizia che va in giro a darla agli uomini che non ce l'hanno. (1996)
  • Teste di cocco, una piccola parentesi scanzonata in una filmografia altrimenti fin troppo impegnata.
  • A ruota libera. Come non detto. (2000)

Televisione