Macchia Nera: differenze tra le versioni

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'''Macchia nera''' è uno dei tanti coglioni che si fanno infinocchiare da [[Topolino]] nella omonima serie.
'''Macchia nera''' è un ''famoso personaggio'' (apparso per sbaglio in due puntate dalla sbavatura della stampa) della serie di [[Topolino]], appare talvolta come artefice di fruttuose [[rapina|rapine]] o come alone sulla giacca.


È nato e opera a [[Topolinia]] ed è famoso in tutto il Calisota <!-- Non è un nome alla cazzo si chiama così lo stato di Topolinia --> per avere una percentuale di furti portati a termine paragonabile a quella di rigori segnati da [[Ronaldinho]].
tra i suoi complici (altrettanto sfigati) ricordiamo [[Gambadilegno|Pietro Gambadilegno]], Sgrinfia e Spennacchiotto.
== Vita ==
== Vita ==
Macchia Nera architettò già da bambino molti colpi, ma il migliore è senz'altro il furto delle merendine Gnurp che, progettato molto minuziosamente, andò (quasi) a buon fine:
Macchia nera non è altro che il fratello gemello dell'[[omino bianco]], separati alla nascita. Nato a [[Topolinia]] da una [[penna Bic]] che perdeva inchiostro, passò un'infanzia infelice perché era [[Calimero|piccolo e nero]].
Macchia si introdusse nel magazzino Gnurp di notte, evitò la sorveglianza e trafugò una cassa di merendine.
E fin qui tutto liscio.
Ma Macchia commise un errore nel sottrarre le merendine e si ritrovò con 100 pacchetti di snack Gnurp alla carruba.
Macchia fece così la prima delle sue 1.273.455.324.325 colossali figure di merda.
Col passar degli anni il nostro divenne un [[darkettone]] di prima categoria. L'incontro che tuttavia cambiò la sua vita fu quello con una vechcia penna stilografica che divenne suo maestro e guida spirituale. Con questa penna si dedicò alla meditazione zen, facendo fluire il suo inchiostro secondo un cirolo positivo.
Col passar degli anni il nostro divenne un [[darkettone]] di prima categoria. L'incontro che tuttavia cambiò la sua vita fu quello con una vechcia penna stilografica che divenne suo maestro e guida spirituale. Con questa penna si dedicò alla meditazione zen, facendo fluire il suo inchiostro secondo un cirolo positivo.
Quando la polizia irruppe in casa sua con l'accusa di detenzione di stupefacenti, il maestro andò in pezzi durante una colluttazione e Macchia, fuggito, decise di votarsi al [[Lato oscuro della Forza]] e alla distruzione del Bianco.
Quando la polizia irruppe in casa sua con l'accusa di detenzione di stupefacenti, il maestro andò in pezzi durante una colluttazione e Macchia, fuggito, decise di votarsi al [[Lato oscuro della Forza]] e alla distruzione del Bianco.

Versione delle 20:08, 26 mar 2010

Macchia nera con il suo sguardo diabolico.
« L'ho sconfitto io! »
(Mastro Lindo su Macchia nera)
« Bello, giovane e abbronzato. »
(Silvio Berlusconi su Macchia nera)

Macchia nera è uno dei tanti coglioni che si fanno infinocchiare da Topolino nella omonima serie.

È nato e opera a Topolinia ed è famoso in tutto il Calisota per avere una percentuale di furti portati a termine paragonabile a quella di rigori segnati da Ronaldinho. tra i suoi complici (altrettanto sfigati) ricordiamo Pietro Gambadilegno, Sgrinfia e Spennacchiotto.

Vita

Macchia Nera architettò già da bambino molti colpi, ma il migliore è senz'altro il furto delle merendine Gnurp che, progettato molto minuziosamente, andò (quasi) a buon fine: Macchia si introdusse nel magazzino Gnurp di notte, evitò la sorveglianza e trafugò una cassa di merendine. E fin qui tutto liscio. Ma Macchia commise un errore nel sottrarre le merendine e si ritrovò con 100 pacchetti di snack Gnurp alla carruba. Macchia fece così la prima delle sue 1.273.455.324.325 colossali figure di merda. Col passar degli anni il nostro divenne un darkettone di prima categoria. L'incontro che tuttavia cambiò la sua vita fu quello con una vechcia penna stilografica che divenne suo maestro e guida spirituale. Con questa penna si dedicò alla meditazione zen, facendo fluire il suo inchiostro secondo un cirolo positivo. Quando la polizia irruppe in casa sua con l'accusa di detenzione di stupefacenti, il maestro andò in pezzi durante una colluttazione e Macchia, fuggito, decise di votarsi al Lato oscuro della Forza e alla distruzione del Bianco. Cominciò così la sua lunga e sfigata carriera di superlatitante, che lo vide impegnato nei furti di circa 1.273.455.324.325 tra opere d'arte e oggetti di valore, nessuno dei quali mai portato a termine con successo. Armato di inchiostro, si apriva il varco tra le saracinesche delle gioiellerie e i caveau delle banche di tutta la città. Attualmente agisce con diversi complici: - macchia di sudore - macchia di pomodoro - macchia d'uovo - macchia d'erba. Ha un capo, ovvero Gambadilegno. È inoltre noto per la spiccata intelligenza e perizia tecnica, grazie alle quali elabora piani geniali per imbrattare d'inchiostro l'intera città. Il suo nemico giurato è Omino Bianco 100+, che ha attualmente catturato il suo complice macchia di vino e steso sul ring macchia di rossetto, la sua fidanzata. Ha però delle grandi paure: il bianchetto e la candeggina, attualmente agenti di polizia. Infatti nelle miriadi di episodi in cui è comparso, Topolino non ha mai dovuto impugnare una pistola per minacciarlo: si è limitato a puntare un flacone di Coccolino. Tra i crimini più efferati da lui commessi ricordiamo il tentato furto della Regina Elisabetta e il tentato rapimento della Gioconda, nonché un centinaio di tentati ricatti alla cittadinanza brandendo armi atomico-nucleari/pericolosi banchi di nuvole, con lo scopo di distruggere la terra/annegare la città. Se sia vivo o no, non si sa. Si suppone si sia ritirato in un vasetto d'inchiostro in un colorificio in centro per sfuggire ad Omino Bianco, e di lì non sia più uiscito, ma trami l'imbrattatura dell'umanità.