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{{cit|Lei è la donna più amata dagli italiani.|Nessuno su Laura Boldrini.}} |
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'''Laura Boldrini''' è una [[giornalista]], [[politica]] e presunta [[scafista]] italiana. |
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==Biografia== |
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[[File:Falce e martello con ciclindro.jpg|100px|left|thumb|"Falce e martello imborghesite", il simbolo della coalizione di centro-radical chic con cui Laura Boldrini si è candidata nel 2013.]] |
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Laura Boldrini nasce il 20 Aprile 1889 a Braunau am Inn in una famiglia borghese ma allo stesso tempo proletaria, con radici nell'[[Africa ]] nera e in Palestina. Figlia di un [[avvocato]] |
Laura Boldrini nasce il 20 Aprile 1889 a Braunau am Inn in una famiglia borghese ma allo stesso tempo proletaria, con radici nell'[[Africa ]] nera e in Palestina. Figlia di un [[avvocato]] e di un’insegnanta, si trova da subito nella posizione migliore per assistere alle difficoltà del proletariato da una certa distanza di sicurezza; questa prospettiva privilegiata le ha permesso di comprendere sin da giovane che ciò di cui ha bisogno la classe lavoratrice non sono sicurezza e dignità, ma prediche sui diritti delle minoranze e lezioni di grammatica di genere. |
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All'età di vent'anni decide di addentrarsi maggiormente nella quotidianità dei [[Sindrome da deficit monetario|meno fortunati]], andando a lavorare per ben tre mesi in una piantagione venezuelana, per poi bighellonare per tutta l'[[America del sud]] quando la vita da pezzente le giunge a noia. Questa esperienza le ricorda di essere abbastanza ricca da poter dividere in due gli anni dell'[[università]], spendendo sei mesi a studiare nelle comodità del borghesume domestico e i restanti sei a sperperare denaro in [[marijuana]] e vibratori. |
All'età di vent'anni decide di addentrarsi maggiormente nella quotidianità dei [[Sindrome da deficit monetario|meno fortunati]], andando a lavorare per ben tre mesi in una piantagione venezuelana, per poi bighellonare per tutta l'[[America del sud]] quando la vita da pezzente le giunge a noia. Questa esperienza le ricorda di essere abbastanza ricca da poter dividere in due gli anni dell'[[università]], spendendo sei mesi a studiare nelle comodità del borghesume domestico e i restanti sei a sperperare denaro in [[marijuana]] e vibratori. |
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Nei primi anni '90 inizia a lavorare alla [[Qualcosa|FAO]] e all'UNHCR, due agenzie di chiaro stampo vittoriano che si occupano di ripulire la [[coscienza]] del mondo occidentale. Il suo impegno nella lotta alla fame nel mondo e alla tratta dei migranti le frutta una pletora di riconoscimenti e si prevede che prima o poi arriveranno anche dei risultati concreti. |
Nei primi anni '90 inizia a lavorare alla [[Qualcosa|FAO]] e all'UNHCR, due agenzie di chiaro stampo vittoriano che si occupano di ripulire la [[coscienza]] del mondo occidentale. Il suo impegno nella lotta alla fame nel mondo e alla tratta dei migranti le frutta una pletora di riconoscimenti e si prevede che prima o poi arriveranno anche dei risultati concreti. |
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Ritenendo di aver risolto tutti i problemi del mondo grazie al suo [[Erasmus]] trentennale, nel 2013 si candida con il partito dei Radical Chic Italiani<ref>Da non confondere con i Radicali Italiani, il partito degli sballoni.</ref> e diventa deputata. A sorpresa, pochi giorni dopo viene eletta Presidenta della Camera delle Deputate; in questo ruolo si è distinta per aver [[Gente che per strada cerca di spillarti i soldi|ammorbato]] l'opinione pubblica con le istanze di tutte le minoranze esistenti in un frangente storico in cui i diritti civili scarseggiano anche fra la maggioranza. Per questa sua caratteristica, il |
Ritenendo di aver risolto tutti i problemi del mondo grazie al suo [[Erasmus]] trentennale, nel 2013 si candida con il partito dei Radical Chic Italiani<ref>Da non confondere con i Radicali Italiani, il partito degli sballoni.</ref> e diventa deputata. A sorpresa, pochi giorni dopo viene eletta Presidenta della Camera delle Deputate; in questo ruolo si è distinta per aver [[Gente che per strada cerca di spillarti i soldi|ammorbato]] l'opinione pubblica con le istanze di tutte le minoranze esistenti in un frangente storico in cui i diritti civili scarseggiano anche fra la maggioranza. Per questa sua caratteristica, il politico populista, aspirante duce e futuro dio imperatore dell'Italico Impero [[Matteo Salvini]] ha avuto gioco facile nell'aizzarle contro folle di patriottici proprietari di piccole e medie imprese che per lungo tempo l'hanno bersagliata di insulti su [[Facebook]]; questa abitudine ha subito un rapido declino quando la Boldrini ha minacciato un'azione legale dichiarando che "va bene lo stalking, ma solo se chi lo fa è un profugo e si chiama Muhammed". |
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==Battaglie politiche== |
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La Boldrina è una presidenta coraggiosa e durante la sua carriera politica non ha mai avuto paura di esporsi per difendere le minoranze più discriminate e correggere le desinenze più sessiste. Nel corso degli anni la presidenta ha supportato le cause di fondamentalisti islamici, [[omosessuali]], necrofili, [[femministe]], obese con le ossa grandi, antifa, [[vegani]] e pacifiste violente. |
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La presidenta tiene moltissimo ai diritti delle donne, combattere il [[femminicidio]] e promuovere la parità dei sessi è una delle sue battaglie più grandi e per farlo ha deciso di affidarsi al parere di esperti provenienti da paesi liberali e fautori delle pari opportunità come [[Siria]], [[Senegal]], [[Nigeria]], Somalia, [[Arabia Saudita]] e [[Calabria]]. Sempre con indosso un burka arcobaleno e con in mano un [[Corano]] gay-friendly è stata la prima presidenta della camera a recarsi al [[Gay Pride]] dove ha promosso il suo nuovo libro “''Anche il Mullah giocava con le bambole''” dove spiega la sua teoria sulla convivenza possibile fra [[Islam]] e [[gender]]. |
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==Opere e pubblicazioni== |
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⚫ | *''La Mia Battaglia'': conosciuto anche in [[Germania]] come “Mein Kampf” e in [[Russia]] come “La [[comunista]] con la Louis Vitton”, è un’autobiografia in cui la presidenta ci spiega di come le Femen e le prediche sull’immigrazione siano la via principale per ottenere l’emancipazione del [[proletariato]] e la dignità dei lavoratori |
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⚫ | *''Il [[Corano]]'': con prefazione di [[Cristiano Malgioglio]] è una rilettura in chiave femminista e progressista del celebre classico della letteratura saudita, dove [[Maometto]] è un profugo che sbarca nella penisola araba e si serve del sesso minorile e della lapidazione come mezzi d’integrazione |
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⚫ | *La Mia Battaglia: conosciuto anche in [[Germania]] come “Mein Kampf” e in [[Russia]] come “La [[comunista]] con la Louis Vitton”, è un’autobiografia in cui la presidenta ci spiega di come le Femen e le prediche sull’immigrazione siano la via principale per ottenere l’emancipazione del [[proletariato]] e la dignità dei lavoratori |
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*''Mettimi il mestolo nella pentola'': Un libro di ricette di piatti e pietanze afro-indo-sino-turco-eschimesi scritto a quattro mani, un manico e due chiappe con il noto cuoco-saldatore-spacciatore nigeriano Tepongo Lamatsa Inbokka. Gli scarsissimi proventi del libro sono stati devoluti in beneficienza per la costruzione di un casino a Timbuctu. ''Mettimi il mestolo nella pentola,'' ha vinto il 567° Premio Strega consegnato, come richiama giustamente il nome del premio, direttamente alla Sboldrini il 6 gennaio dello scorso anno. |
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==Pagine vagamente correlate== |
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*[[Comunismo]] |
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*[[Borghesia]] |
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*[[Radical chic]] |
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*[[Deluso di sinistra]] |
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*[[Inversione russa]] |
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*[[Contraddizione]] |
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Versione attuale delle 15:58, 25 dic 2022
Laura Boldrini è una giornalista, politica e presunta scafista italiana.
Nel corso della sua carriera è stata una nota shemale e Presidenta della Camera delle Deputate, titolo da lei ideato in sostituzione del precedente, ritenuto troppo maschilista e patriarcale.
Biografia
Laura Boldrini nasce il 20 Aprile 1889 a Braunau am Inn in una famiglia borghese ma allo stesso tempo proletaria, con radici nell'Africa nera e in Palestina. Figlia di un avvocato e di un’insegnanta, si trova da subito nella posizione migliore per assistere alle difficoltà del proletariato da una certa distanza di sicurezza; questa prospettiva privilegiata le ha permesso di comprendere sin da giovane che ciò di cui ha bisogno la classe lavoratrice non sono sicurezza e dignità, ma prediche sui diritti delle minoranze e lezioni di grammatica di genere.
All'età di vent'anni decide di addentrarsi maggiormente nella quotidianità dei meno fortunati, andando a lavorare per ben tre mesi in una piantagione venezuelana, per poi bighellonare per tutta l'America del sud quando la vita da pezzente le giunge a noia. Questa esperienza le ricorda di essere abbastanza ricca da poter dividere in due gli anni dell'università, spendendo sei mesi a studiare nelle comodità del borghesume domestico e i restanti sei a sperperare denaro in marijuana e vibratori.
Nei primi anni '90 inizia a lavorare alla FAO e all'UNHCR, due agenzie di chiaro stampo vittoriano che si occupano di ripulire la coscienza del mondo occidentale. Il suo impegno nella lotta alla fame nel mondo e alla tratta dei migranti le frutta una pletora di riconoscimenti e si prevede che prima o poi arriveranno anche dei risultati concreti.
Ritenendo di aver risolto tutti i problemi del mondo grazie al suo Erasmus trentennale, nel 2013 si candida con il partito dei Radical Chic Italiani[1] e diventa deputata. A sorpresa, pochi giorni dopo viene eletta Presidenta della Camera delle Deputate; in questo ruolo si è distinta per aver ammorbato l'opinione pubblica con le istanze di tutte le minoranze esistenti in un frangente storico in cui i diritti civili scarseggiano anche fra la maggioranza. Per questa sua caratteristica, il politico populista, aspirante duce e futuro dio imperatore dell'Italico Impero Matteo Salvini ha avuto gioco facile nell'aizzarle contro folle di patriottici proprietari di piccole e medie imprese che per lungo tempo l'hanno bersagliata di insulti su Facebook; questa abitudine ha subito un rapido declino quando la Boldrini ha minacciato un'azione legale dichiarando che "va bene lo stalking, ma solo se chi lo fa è un profugo e si chiama Muhammed".
Battaglie politiche
La Boldrina è una presidenta coraggiosa e durante la sua carriera politica non ha mai avuto paura di esporsi per difendere le minoranze più discriminate e correggere le desinenze più sessiste. Nel corso degli anni la presidenta ha supportato le cause di fondamentalisti islamici, omosessuali, necrofili, femministe, obese con le ossa grandi, antifa, vegani e pacifiste violente.
La presidenta tiene moltissimo ai diritti delle donne, combattere il femminicidio e promuovere la parità dei sessi è una delle sue battaglie più grandi e per farlo ha deciso di affidarsi al parere di esperti provenienti da paesi liberali e fautori delle pari opportunità come Siria, Senegal, Nigeria, Somalia, Arabia Saudita e Calabria. Sempre con indosso un burka arcobaleno e con in mano un Corano gay-friendly è stata la prima presidenta della camera a recarsi al Gay Pride dove ha promosso il suo nuovo libro “Anche il Mullah giocava con le bambole” dove spiega la sua teoria sulla convivenza possibile fra Islam e gender.
Opere e pubblicazioni
- La Mia Battaglia: conosciuto anche in Germania come “Mein Kampf” e in Russia come “La comunista con la Louis Vitton”, è un’autobiografia in cui la presidenta ci spiega di come le Femen e le prediche sull’immigrazione siano la via principale per ottenere l’emancipazione del proletariato e la dignità dei lavoratori
- Il Corano: con prefazione di Cristiano Malgioglio è una rilettura in chiave femminista e progressista del celebre classico della letteratura saudita, dove Maometto è un profugo che sbarca nella penisola araba e si serve del sesso minorile e della lapidazione come mezzi d’integrazione
- Tutti dietro: guida al trenino e al sesso interrazziale. Insegna alle donne a interpretare lo stupro da parte degli africani come un gesto di integrazione e non di violenza. È basato al 90% su esperienze autobiografiche.
- Mettimi il mestolo nella pentola: Un libro di ricette di piatti e pietanze afro-indo-sino-turco-eschimesi scritto a quattro mani, un manico e due chiappe con il noto cuoco-saldatore-spacciatore nigeriano Tepongo Lamatsa Inbokka. Gli scarsissimi proventi del libro sono stati devoluti in beneficienza per la costruzione di un casino a Timbuctu. Mettimi il mestolo nella pentola, ha vinto il 567° Premio Strega consegnato, come richiama giustamente il nome del premio, direttamente alla Sboldrini il 6 gennaio dello scorso anno.
Pagine vagamente correlate
Note
- ^ Da non confondere con i Radicali Italiani, il partito degli sballoni.