Junio Valerio Borghese

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Per quelli che non hanno il senso dell'umorismo, su Wikipedia è presente una voce in proposito. Junio Valerio Borghese
« PAPÀ! »
(Gianfranco Fini su Junio Valerio Borghese)
Il giovane Junio, vincitore della coppa di Salò Junior.
« Ecco villa Borghese, così chiamata perché Junio Valerio Borghese vi andava a dormire ogni volta che lo sfrattavano »
« Uffa che bavba.. cosa si può fave pev vinceve la noia? Ho tvovato!! Facciamo un bel golpe! »
(Junio Valevio Bovghese su tutto)

Altrimenti detto il principe negro, Junio Valerio Borghese nacque in una povera famiglia (come suggerisce il cognome) di origine ebraica. Preso per il culo da tutti i compagni di asilo a Trastevere, un bel giorno decise di attaccarsi sul grembiulino una stelletta da sceriffo e di ordire un colpo di stato contro la maestra Pizzighetti. Il colpo di stato riuscì fortunosamente poiché in quel momento la maestra ebbe un coccolone, ma il piccolo Borghese si convinse di avere un talento per i golpe, convinzione che non lo ha ancora abbandonato. Sta attualmente preparando un colpo di stato contro Satana giù all'inferno.

La vita in guerra

Il principe negro al ritorno dall'Ozzfest.

Durante gli anni della seconda guerra mondiale, il piccolo Borghese affrontò il duro scoglio delle scuole elementari, che arrivò ripetere per dieci anni di seguito. In occasione del decimo anniversario, per vendicarsi fondò il club ricreativo "Decima MAS", che innocentemente andava a fare scherzi goliardici alle maestre comuniste nel Nord Italia. E anche ai mariti, ai figli, ai cugini e ai parenti fino al quinto grado. Tutto questo gli fruttò l'essere rimandato per l'ennesima volta. Durante il processo di Norimberga non venne giudicato poiché si trovava a scuola a sostenere l'esame di riparazione. Così ebbe l'occasione di rimanere in tranquillità a sparare cazzate per i successivi vent'anni insieme ai suoi compagni di bocciature Giorgio Almirante e Antonino Zichichi. Ormai in età anziana, memore dei trionfi (?) della giovinezza, decise di ricominciare a dedicarsi al suo sport preferito, ovvero i colpi di stato, pianificando il cosiddetto "golpe Borghese". Questo non ebbe successo poiché i suoi guerriglieri, al solo sentire il piano, si pisciarono sotto dalle risate, venendo scoperti e catturati dall'accalappiacani. Il grande cuore del vecchio principe negro non resse alla delusione, e così venne seppellito in un bunker di proprietà della C.H.I.E.S.A. (il principe, non il cuore).

Curiosità

  • Durante i primi anni ' 70 si verificò un'aumento impressionante del numero di incidenti stradali nel tratto dell'Autostrada del Sole confinante con un suo castello. La versione ufficiale sostiene che, per mantenersi allenato, il principe negro sparasse piombini sulle automobili di passaggio, prediligendo quelle di colore rosso.

Voci correlate