I Dalton

Da Nonciclopedia, l'enciclopedia libera su cauzione.
Versione del 12 ott 2020 alle 16:05 di Er Bestione (rosica | curriculum) (Personaggi)
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
I Dalton approvano questo articolo. E anche questa serie. Averell sicuramente.
« Ehi, questo cartone è davvero divertente! »
(Persona che lo guarda per la prima volta)
« Questo cartone è divertente »
(Persona che lo guarda per la seconda volta)
« Che noia... »
(Persona che lo guarda per la terza volta)
« AAAAAAARGH! Preferisco guardare il Grande Fratello piuttosto che questa roba! »
(Persona alla quarta serie di repliche)


I Dalton è una grave malattia diffusasi a livello nazionale nel periodo 2013-2014, nonché un cartone animato della Xilam. Nonché uno dei più seguiti programmi TV. O almeno dei più persistenti.

Trama

« Ho un piano »
(Joe Dalton, all'inizio di ogni episodio.)
« Ma Joe! Se le galline fossero fatte per volare avrebbero le ali! »
(Averell Dalton, in uno dei suoi tipici momenti di acume.)

I fratelli Dalton sono 4 fratelli fatti a scaletta. Che questo sia un reato, appare evidente dal fatto che sono rinchiusi in carcere, nel bel mezzo del deserto del Nevada. In ogni singolo episodio, Joe ha sempre un piano per evadere. Il piano può essere stupido, geniale, reiterato, imprevedibile, mistagogico, utopistico, agricolo, fantascientifico, sociologico, proctologico, ecologico, erotico, eroico, tellurico, acquatico, telescopico, elettroforetico, mesenchimale, antistorico, ma il risultato non cambia: alla fine del breve episodio i Dalton sono - di nuovo - sempre - in cella.

Le cause sono le più svariate: dall'idiozia di Rantanplan, a quella di Averell, a quella di Joe, a quella del direttore Peabody, alla forza bruta di Miss Betty, alla stupidità delle due guardie stupide, all'attività controfattuale dei pellerossa, alle condizioni meteorologiche avverse, a problemi di circolazione, o, nella stragrande maggior parte dei casi, alla sfiga.

Per ottenere un nuovo, inedito episodio è consigliato l'uso di strumenti di programmazione combinatoria come il Polygen e affini oppure di introdurre le trame degli episodi precedenti nell'opportuna rete neurale e aspettare il responso del marchingegno. In assenza di tali strumenti avanzati, trascrivete su striscioline di carta le trame di dieci episodi, due ricette di cucina, una voce a caso dell'enciclopedia, fatene coriandoli non più corti di una parola, gettateli per aria, e incollate il risultato su un foglio formato A4. Avrete ottenuto la trama di un nuovo episodio!

Personaggi

  • Joe - alto un metro e uno sputo e complessato dalle dimensioni del suo pene, facilmente irritabile, ha un cervello che Einstein spostati tale che riesce sempre a ideare un piano perfetto, spesso che devasta la prigione (diciamo pure Bin Laden spostati) compensato però da una sfiga da fare rabbrividire Paperino.
  • Jack - poco più alto di Joe, conosce ogni legge della fisica e tutta la letteratura mondiale e difatti sta buttando nel cesso molti talenti che gli farebbero guadagnare molto molto cash.
  • William - stesso discorso di Jack.
  • Averell - spilungone, bimbominkia e, nei suoi sogni fisicato, ha un cervello simile a quello di una gallina in meno pausa e una voce altrettanto da gallina in meno pausa. Fa il ladro solo per dovere di famiglia ma in realtà vorrebbe fare una vita ad amore e sesso spietato con...
  • La signorina Betty - è la gnocca del carcere che passa il tempo lì senza dare niente solo per fare colpo sui detenuti. È snella, tettona, gentile, timidina e lievemente ninfomane, innamorata di Averell il quale trova sempre occasione di flirtare con lei facendole il Don Giovanni, ma diciamo più il bimbominkia. La signorina Betty ha un'ossessione per le tazze da e per la letteratura.
  • Peabody - il proprietario del carcereBerlusconiano dalla testa calva ai piedi che ha anche lui non poche ossessioni, principalmente verso i castelli di carte, la cosiddetta e l'aggiungere il suffisso -udine al 90% delle parole. Sì dice che stia pensando di costruire una prigione nuova con le carte, Joe sta già preparando la vittoria assicurata per quel giorno.

Voci correlate