Geronimo Stilton

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Il titolo di questa pagina non è il titolo di questa pagina perché siamo dei cretini. Il titolo corretto è L'inesistente stupido topo finto-borghese con gli occhiali.
Per quelli che non hanno il senso dell'umorismo, su Wikipedia è presente una voce in proposito. Geronimo Stilton
« Odio quello stupido topo con gli occhiali »
(Geronimo Stilton su Giulio Andreotti.)


Premessa

Non vi mentiremo:

Geronimo Stilton non esiste!


Neanche Babbo Natale esiste e i bambini nascono nove mesi dopo aver fatto sesso. Non fa ridere, lo sappiamo. Ma neanche credere che esista uno stupido topo con gli occhiali e vestito da ricco borghese fa ridere. Soprattutto sapere che c'è chi ci guadagna un casino. Tuttavia faremo finta che esista e, come è nostra abitudine, ne inventeremo ogni minimo dettaglio, facendovi credere anche noi che esista veramente. Perché? Perché siamo sadici, ma anche perché gli autori del topo in questione ci hanno persuaso a farlo.

Geronimo Stilton

Stilton, Geronimo (Topolinia, 1999 - Forlì, 4 maggio 2024), nato da Toroseduto e da Occhiodiluna, è un topo in giacca e cravatta che vive dei proventi delle vendite dei suoi libri, pubblicati da Elisabetta Dami, una sua amica di gioventù, ma non nel senso che da giovane fosse una topa.

Storia

File:Geronimo Stilton indaga.gif
Finalmente lo stipendio! Dio ratto!
L'attico in centro di Geronimo

Girolamo Scusate, ogni tanto mi escono parole in italiano, dove ho la testa? Dicevamo: Geronimo, appunto, è uno scrittore e anche giornalista presso un quotidiano della sua città, abitata solo da topi, dove la natura è protetta e vi si vive in pace perché nessuno ha mai pensato di conquistarla. In pratica la fogna.

Questa fognatura ha la forma di una fetta di caciocavallo ragusano, ma fa lo stesso odore del gorgonzola andato a male. Dalla fogna si accede con gran facilità alle discariche abusive del Topikistan, del Transtopacchio e al Portoaschifìofinisce. In questi ameni luoghi i topi vivono indisturbati, anche perché c'è lo sciopero dei netturbini che non hanno ricevuto gli stipendi.

In questi posti densi di mistero esistono due grosse redazioni: La Stampa e Il Foglio, entrambi guidati da topi di fogn... ah, non erano...? Ok, mi correggo: L'Eco del Roditore e La Gazzetta del Ratto, entrambe le testate dirette da due topi di fogna. la prima è del nostro amico nemico semplice conoscente, mentre la seconda lo dirige una gran topa, Sally. Ovviamente c'è del tenero tra i due, ma questo sui racconti di Jeronimus non viene mai riportato.


Il topo un bel giorno stabilì un contratto con una signora, la sua vecchia conoscente Elisabetta Dami appunto, che prevedeva una grande quantità di formaggio in cambio delle cronache di ciò che accade nel Paese dei Topi dove vive Gerry. Ora: la Dami vendendo i racconti del topo sta facendo un fiotto di quattrini[1] senza muovere un dito, le basta solo comprare ogni tanto un po' di grana da dare al suo caro amichetto. E chiamala scema!

I libri

La cittadina di Alassio ha dedicato una targa in onore all'eroe nazionale! Colui che con i suoi amici ha liberato la città dai barboni...mangiandoli

Ma vediamo un po' di cosa è capace il cervellino di un topo! In questo posto stupendo dove vive molti amici gli fanno compagnia... Hans la Talpa, Topolino, Rat-Man e anche il sorcio di Ratatouille. Stranamente non è amico invece di Virgola, chissà perché.

Buona parte dei libri sono infatti dedicati alle loro simpatiche avventure, come quella volta in cui decisero di suonare i campanelli di tutto il palazzo e correre via, quella volta in cui hanno preso a sassate dal cavalcavia i mezzi che correvano in autostrada o quando facendo una gara di rutti riuscirono a modificare l'inclinazione dell'asse terrestre.

Altri invece sono talmente pieni di figure che non hanno alcun contenuto e dove la parola più lunga che esiste è il numero di pagina in un angolo in basso. La cosa che ci inquieta di più non è tanto il fatto che siano la quasi totalità dei libri pubblicati ad essere così, quanto il fatto che siano i libri più ricercati e più amati dai lettori.

In una delle avventure più intriganti il Paese dei Topi fu invaso dai gatti (che oltraggio!!!) che sterminarono i topi e finalmente l'area si poté disinfest... ah, sono i topi i buoni? Allora mi correggo: furono i gatti ad essere sterminati, mentre i nostri carissimi e amatissimi topi che ci regalano sempre tante cose belle (come le zecche, la peste, la lebbra...) riuscirono a trionfare! I gatti cattivi e inutili - che osano uccidere i topi, fare i loro bisogni nella lettiera, fare le fastidiosissime fusa e pulirsi sempre il pelo - furono giustamente ricacciati sulla loro isola da dove venivano: l'Isola dei Gatti appunto. Ok, ora che l'ho scritto potresti puntare quello schifoso ratto altrove? T-ti prego, mi ha già roso un dito...

Note

Bibliografia

  • Stilton, Geronimo, Io esisto, edizioni Fuffa co. 1999
  • Giacobbo, Roberto, Lui esiste! E se ne dimostrerà l'esistenza il 21 dicembre 2012, edizioni Voyager, 2006
  • Stilton, Geronimo, Io non esisto, edizioni Montatori, 2024

Collegamenti esterni