Gennaro D'Auria: differenze tra le versioni

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Gennaro è inoltre il re dei cartomanti e facendo i solitari sul suo tavolo riesce a vedere il futuro nell'asso di coppe.
Gennaro è inoltre il re dei cartomanti e facendo i solitari sul suo tavolo riesce a vedere il futuro nell'asso di coppe.

colui che ha scritto qeste cose è veramente un grande


== Vita e miracoli ==
== Vita e miracoli ==

Versione delle 22:42, 16 gen 2010

« Cicciput! »
(Gennaro d'Auria in preda alla Misticità)
« se dovrei sbagliare Dio mi dovrebbe punire! »
(Gennaro D'Auria legge le carte invece di leggersi un libro)
Il nobil Gennaro che fa il suo lavoro.

Gennaro D'Auria non è mica un sensitivo qualunque, guai a crederlo. Gennaro D'auria è il più grande mago e veggente che la storia ricordi, un incrocio tra Mago Merlino e Gargamella, tutto il potere di Nostradamus nel corpo di un tamarro di periferia. Egli è l'eletto, a lui infatti è stato donato via mail il terzo occhio, il potere di vedere le cose invisibili, talmente invisibili che infatti non accadono.

Gennaro è inoltre il re dei cartomanti e facendo i solitari sul suo tavolo riesce a vedere il futuro nell'asso di coppe.


Vita e miracoli

Gennaro nasce a Torre del Greco in un anno molto particolare nel panorama astrale: il 1966, l'anno che secondo le profezie sarebbe stato di dodici mesi.

Il padre di Gennaro adorava Zoroastro e Diego Armando Maradona, la madre invece adorava i pomodori abbottonati e le melanzane sott'olio.

Durante la sua infanzia subisce una piccola ferita alla mano giocando a pallone. Il padre visionando la ferita esclama: E' capit'? Questo è il segnale!
e gli fa amputare il pollice della mano destra ricavandone poi un originale portachiavi. Da allora Gennaro capisce di avere il "fluido", il potere della misticità, la potenza della premonizione, e la usa subito per annunciare alcuni avvenimenti mai immaginati:

La sua vita si può dividere in tre epoche: infanzia (inizia a mostrare i primi segni di veggenza); golden age (l'epoca d'oro in cui vince ex aequo il congresso dei maghi e viene nominato responsabile dei maghi per la Campania da parte del Ministero per l'Attuazione del Programma di Governo); età contemporanea o dello sputtanamento (inarrestabile declino a seguito dei numerosi lutti familiari e professionali seguiti al "caso Vanna Marchi", con conseguenti riduzione delle dirette in radio e sparizione dagli schermi, che lo costringono a ingrassare sempre più e ad avere un tono di voce molto triste).

Gennaro è inoltre influenzato dalle grandi capacità: infatti, per sua stessa ammissione, riesce a vedere da 5 chilometri in poi, si può smagnetizzare e diluirsi con la visuale ottica circostante e quindi teletrasportarsi (famoso il suo viaggio da Torre del Greco a Boscoreale con scalo a Pechino, narrato in tutti i libri di occultismo e di barzellette).


I poteri

L'abilità di Gennaro si divide in 3 grandi poteri che ora elencheremo.

  • Il primo potere di Gennaro D'Auria è quello di conoscere tutte le persone che lo spettatore ha frequentato nella sua vita, purchè sia lo spettatore a dirgli chi siano:

Gennaro: senti, Marco chi è?
Telespettatore: Marco? È un mio amico.
Gennaro: eh, lo so.

Gennaro: senti Angelo chi è?
Telespettatore: Angelo? Era il figlio della mia vicina di casa.
Gennaro: lo so. È un ragazzo molto negativo, stai attento.
Telespettatore: ma è morto.
Gennaro: lo so.

Altro esempio:

G: un attimo solo signora, suo marito quando è nato?
T: l'8/12/63
G: eh, e lo sapevo.


La domanda sorge spontanea, come una patta al passaggio della Bellucci: se sa già la risposta cosa fa a fare la domanda? Mistero dell'occulto.


  • Il secondo grande potere di Gennaro è quello di vedere l'invisibile, l'impalpabile, diciamo pure l'inesistente. E infatti lo spettatore che chiama viene a conoscenza di cose del suo passato che ignorava perfino lui, forse perché non sono mai successe. Uno dei punti di forza del Nostradamus di Torre del Greco è quello di scoprire un'omosessualità latente nel passato di chi lo interroga:

Gennaro: io ho visto che tu sei omosessuale e lo devi dire. È vero?
Telespettatore: No.

  • Il terzo grande potere di Gennaro è quello della Verità assoluta. Come il Maestro stesso ci tiene a precisare lui dice solo verità quindi se lo spettatore non si ritrova nelle sue rivelazioni è senz'altro un bugiardo. C'è poi la possibilità che le carte sbaglino (le carte, attenzione, non il mago) ma è praticamente un'eresia e Gennaro non la prende neppure in considerazione:

G: tu hai conosciuto in passato un omosessuale. Chi è?
T: eh...non me lo ricordo!
G: però vedi come sei falso? Tu vuoi la verità da me, no? Tu mè à ric'r à verità!

Altro esempio. Qui una povera casalinga con tre figli che chiama per chiedere informazioni sulla fedeltà del marito viene accusata lei stessa di avere un amante. Inutile provare a dire il contrario, se Gennaro D'Auria dice che hai l'amante ce l'hai e basta, e se non ce l'hai conviene procurarselo al più presto, il Divino non può sbagliare:

G: lei è sposata?
T: sì.
G: però lei tradisce a suo marito signora, si deve solo vergognare
T: non è vero
G: con il pensiero lei ha tradito a suo marito!
T: veramente è il contrario, è per questo che ho chiamato.
G: lei ha tradito a suo marito.
T: ma no....
G: Signoraa! Sono le carte che me lo dicono! Si stanno sbagliando?
T: guardate che io c'ho tre bambini...
G: Signoraaa! Io leggo le carte! E lei sta mentendo a sè stessa
T: (riattacca il telefono)
G: la verità fa male, la signora mi ha attaccato il telefono in faccia.

  • Il quarto potere di Gennaro è quello dell' Apparamento o dell'istantaneo "appararsi", vale a dire quello di correggere immediatamente il tiro se si accorge di aver detto una stupidaggine più grande del solito:

G: hai avuto una piccola operazione, tu?
T: no....
G: l'appendice...? Perché vedo una cicatrice sul tuo corpo, come te la sei fatta?
T: dove?
G: al piede. (Primo "apparamento": dall'appendice è passato al piede)
T: Gennà pure l'altra volta me lo dicesti che vedevi la cicatrice ma io non ce l'ho ancora 'sta cicatrice
G: allora è un qualcosa che dovrà venire ancora. (Secondo "apparamento": dal passato s'è buttato sul futuro)
T: ma dove?
G: vicino al polpaccio (Terzo "apparamento": dall'appendice al piede siamo passati al polpaccio)
T: non ce l'ho
G: vicino ai piedi io vedo una cicatrice
T: vicino ai piedi ho avuto un incidente
G: era una fiamma?
T: no, un livido, una distorsione.
G: è successo molto tempo fa, nell'88.
T: no, no, no più recente, nel '96.
G: ma stavi dietro una moto?
T: no, no, no stavo a scuola. Scendendo le scale presi una storta tremenda.
G: E infatti, proprio vicino alla caviglia. Ci troviamo. (Quarto "apparamento": dopo una serie di clamorosi sbagli Gennaro decide di non buttarsi più a indovinare).
G: e vedo delle macchie marroni.
T: adesso non c'è più niente.
G: e all'epoca? (Quinto "apparamento": ormai è il veggente che chiede al telespettatore e non il contrario, ha troppa paura di sbagliare di nuovo)
T: può darsi i lividi, quelli senz'altro c'erano.
G: infatti li vedo. (Sesto "apparamento": Gennaro capisce che è meglio dare ragione allo spettatore per evitare altre figure).

La vocazione magica

Talento precoce, ha ricevuto in dono dal pro-pro-procugino del Conte Cagliostro il libro di Greta, scritto da una contessa murata viva nel '700 e che gli apre un varco nel mondo dell'occulto, di cui lui è al giorno d'oggi uno dei massimi esperti.

Inizia la sua attività di chiaroveggente nel 1980 e successivamente entra a far parte del magico team di Radio Camaldoli Stereo. Attraverso di essa dispensa i suoi insegnamenti e consigli nel famoso programma "Arte Divinatoria".

È inoltre un affermato guaritore; recentemente è riuscito a resuscitare un ragazzo morto per overdose di succhi di frutta nel naso. Tutti questi poteri gli hanno fruttato anche molte invidie da parte di quanti si azzardano a fare magia senza il suo consenso e a invadere il già intasato etere napoletano. Tra i suoi nemici, si possono citare la sensitiva Rita Russo (che da amica si trasforma in una vera e propria megera agli occhi del Gattopardo, come i discepoli chiamano il maestro Gennaro D'Auria),la Maga Rowena, il Sensitivo Mariano e La Fata Tuchina.

Altri interessi dell'eccellentissimo

Oltre a essere un veggente, Gennaro D'Auria è anche un filologo (Radio Camaldoli possiede un archivio della lingua italiana che è secondo solo a quello di Bologna): confuta infatti la teoria per cui l'italiano discende dal latino e dal dialetto toscano, dimostrando che discende dall'ebraico, dal greco e dal bolognese, confutazione che gli dà la facolta di inventare e diffondere per l'etere neologismi quali "inofilzarsi", "bucatura", "puttanella". È inoltre tra le poche persone al mondo capaci di declinare alla perfezione i verbi "dicere" e "facere" in sei lingue e cadenze dialettico-tonali diverse. È anche uno storico della Magia. Famosa è la sua tesi sulla nascita della magia in Egitto da parte degli Ebrei che adoravano il calare della Luna e studiavano le oscillazioni del colore degli umori fecali di Silvio Berlusconi. A tempo perso è anche un ottimo oftalmologo specializzato in "catarattere draumatiche" e un neurologo di fama internazionale (“il cervelletto è il pre-pilota del cervello", ricordatelo sempre, bambini). A tutto ciò affianca l'hobby della scrittura con i suoi famosi radioracconti (“Un amore”,”La pazzia di Finizio”, ”Padre Marcello”, ”Greta degli scantinati”,”In viaggio verso Hollywood”, ”Mafalda si sposa”, ”Re di Jack”, "'A uallera 'e zi' Rafele e me").

La corte angelica: spiritelli, assistenti, amici e discepoli e altre curiosità di cui faremmo volentieri a meno

Gennaro D'Auria è assistito da vari spiriti: Cucubeel, angelo della salute; Cicciput, angelo dei soldi; Christofer, angelo del mangiare e del bere; Brandon, angelo disoccupato poi entrato in politica e divenuto sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri degli Angeli e delle fatine dei denti. I suoi assistenti sono stati tre: Salvatore Alpaia, Michele Olivo e Lello. Suoi grandi amici sono il Violinista e Wanda (o Doppiavì). Poiché Gennaro D'Auria non ama mettersi sotto i riflettori, e le sue apparizioni televisive al di fuori della sua attività di mago sono poche ("Chiambretti c'è"; "Quelli che il calcio" ;"Striscia la Notizia") molte sono le sue imitazioni fra le quali spicca quella dei Ditelo Voi, mentre a uno dei suoi spiriti guida (Cicciput) è stato dedicato un album da Elio E Le Storie Tese, che attraverso la trasmissione "Cordialmente" diffondono le sue parole di pace, amore e giustizia.