Faenza
Faenza è una ridente e puzzolente località dell'Emilia Romagna.
I problemi della zona e nuova collocazione
Si ritiene che la città di Faenza abbia origini extraterrestri. Rimane infatti tuttora scientificamente inspiegabile il livello di cattivi odori che infesta questo ridente villaggio, meglio noto come "Puzzònia". Alcuni scienziati ritengono infatti che Faenza abbia origine da un asteroide, la cui orbita si trovava all'incirca tra Urano e Plutone. Dopo una serie di rimostranze da parte degli abitanti dei due pianeti, che ritenevano il piccolo villaggio causa dei rallentamenti ferroviari e del rincaro della benzina, si decise di trasferirla sul pianeta Terra e collocarla in una zona dell'Emilia Romagna (Italia > Europa > Terra > sistema solare > Braccio di Orione > Via Lattea > Gruppo Locale > Ammasso della Vergine > universo), situata all'incirca tra il 1030° parallelo e il 250° meridiano sud.
Faenza venne dunque fatta ambientare in quella che era la realtà terrestre e, come tutte le città che si rispettino, venne distrutta dalle conquiste, dai bombardamenti, dalle carestie, dalle pestilenze, anche per la grave responsabilità storica di aver dato i natali a personaggi assai illustri e poco invidiabili, come Laura Pausini, detta anche "Coscia Lunga" o più comunemente "Culona".
Alcuni archeologi sostennero che l'origine del nome fosse "Fav-Enza", poiché si ritenne che una certa Donna Enza succhiasse la Fava ai visitatori. Tuttavia, quando costoro scoprirono che la suddetta aveva il fascino di un bue muschiato rasato da un boaro, sconsolati esclamarono "Si Fa Senza!". Quando si guardarono attorno e non trovarono nulla, per enfatizzare il senso di desolazione decisero di coniare un nome ambiguo. Ecco alcune possibili interpretazioni di questo toponimo:
- Fa' Enza (i cappelletti): non ti si può trombare neanche rivestiti di eternit, perciò facci almeno i cappelletti!
- Fa (s)enza: dal comportamento tipico del faentino maschio, che di fronte alla cronica carenza di persone dell'altro sesso disponibili all'accoppiamento, assume un atteggiamento di rassegnata rinuncia. Da qui il celebre motto: "Fare senza, come quelli di Faenza".
- Fa (scur)enza: dal romagnolo alto-medioevale "scurenza", emissione di gas intestinali.
- Fa(i) (s)enso: epiteto coniato dai Faentini durante il periodo rinascimentale, usato generalmente per designare persone dall'aspetto particolarmente ripugnante, come Donna Enza.
- Fan(culo) Enza: tipico improperio lanciato dai visitatori medioevali, alla vista di Donna Enza
Periodo di dominazione imperiale
Nel 1789 Faenza venne ceduta in dono a un noto nano, Napoleone, che la trasformò in una ridente e allegra cittadina, nella quale pare che tuttavia abbia nascosto l'immondizia trafugata e fatta sparire da Napoli quasi magicamente, nonostante le fonti non siano certe, e anzi ben poco attendibili.
L'invasione dei conigli del 2009
Gli annali riportano di un'invasione di conigli che, non conoscendo luoghi appartati, poterono riprodursi e prosperare nel parco cittadino, con la compiacenza di animalisti senza scrupoli.
Il problema venne risolto brillantemente dall'amministrazione comunale, che catturò i conigli promettendo di trattarli con cura. Per festeggiare venne organizzata una cena di gala a cui parteciparono anche i conigli in veste di pietanze.
Faenza "La Puzzona" oggi
Oggi Faenza si è guadagnata il premio "Fogna d'Oro" per essere la città più puzzolente d'Italia e del Mondo. Il Faentino-pirla medio ignora naturalmente di essere sottoposto quotidianamente alle emissioni di diossine e nanoparticelle da parte dell'inceneritore di rifiuti che si trova a fianco della ridente cittadina: è anzi felice di morire anzitempo di cancro o di infarto pur di rendere felici e milionari i proprietari degli inceneritori stessi. Non per niente il faentino medio viene definito "con la puzza sotto il naso".
Popolazione
Secondo gli ultimi dati ISTAT la popolazione conta 53.461 individui suddivisi in:
- 40.000 vecchi
- 10.000 residuati democristiani bacchettoni
- 3.000 alieni comunisti
- 400 rom
- 60 tamarri in scooter
- 1 figa di legno (per questo a Faenza si fa senza).
Curiosità
Faenza è collegata con Firenze a livello ferroviario da un super collegamento direttissimo. Il Treno Alta Velocità è da secoli una realtà, ancor prima della Roma - Napoli o della Torino - Milano.
Prodotti tipici

Vista la carenza di materia prima, il faentino moderno esporta i seguenti prodotti:
- Busòn: faentino convertitosi al culto del culo.
- Loffia di distilleria: un solo olezzo e si è dal creatore.
- Sborone di gomma: ideale per impennate di Ape car quando il semaforo diventa verde.
- Ceramica per cessi e leghe
- Automobili da corsa: Minardi, Toro Rosso e Arna.