Ekranoplano

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« Santa Madre Russia! È super mega gigantesco e velocissimissimo! È la fine per i dannati capitalisti! »
(Aleksej Nikolaevič Kosygin (Stalin 3) sul collaudo del primo ekranoplano)
« Ma non dovrebbe volare? »
(Sempre lui un attimo dopo)
« Ah, ecco cos'era che mi sembrava strano! »
(Il progettista di questo prodigio dell'aeronautica moderna)

Come tutti sanno, l'ekranoplano è una specie di cosa con le ali, che però non fa pupù mentre tu gli passi sotto, e poi mi pare che stia sull'acqua, però non dentro, ma un po' più su, anche se non si può dire che voli. Ah, e poi è fatto di metallo ed è grande tanto così!

Progettazione

Il modellino sperimentale, di soli 106 metri per 46 d'apertura alare e con un peso di appena 540 tonnellate

Nel secondo dopo guerra, essendo la gloriosa patria dei popoli liberi[1] in un periodo di sovrapproduzione e di eccessiva ricchezza grazie agli alacri sforzi dei proletari, decise di investire i soldi pubblici in una tecnologia destinata a migliorare drasticamente[citazione necessaria] la vita di tutte le generazioni a seguire.

I lungimiranti dirigenti del Partito abbisognavano di un mezzo che avesse la velocità di una nave, la capacità di carico di un aereo e la manovrabilità di un treno: come avrete già capito, sto ovviamente parlando dell'ekranoplano.

Fu così che venne realizzato un velivolo da millemila posti a sedere più quattro in piedi con dieci potentissimi motori a gatto imburrato, una superficie alare pari a quella della regione Marche e un pratico manubrio da monopattino per ottenere il massimo della facilità di pilotaggio.

Effetto suolo e primi problemi

Tale mostruosità si reggeva in aria alla spaventosa altitudine di quasi un metro grazie all'effetto suolo, con grande sollievo dei piloti, che soffrivano di vertigini[2].

L'effetto suolo consisteva in un cuscinetto d'aria generato dal terreno per cercare di non far riatterrare tale vergogna meccanica e bisogna ammettere che funzionava fin troppo bene.

Ad un certo punto, durante il primo collaudo, si provò a sterzare col manubrio da monopattino[3], ma siccome la virata necessitava di una grossa inclinazione su un lato, potete ben immaginare cosa possa succedere ad un aereo che a millanta kilometri orari piega a destra a mezzo metro d'altezza.

No, non scava una buca per terra ed esce dall'altra parte del mondo, semplicemente si schianta sfracellandosi in grossi pezzi di lamiera accartocciata che bruciano per ore, e in quel caso ginocchiere e casco non bastano ad evitare le sbucciature.

Altri tentativi

Ma la grande Unione Sovietica non poteva darsi per vinta alla prima difficoltà, e fu così che ne costruironono un secondo, ancora più grande, e riprovarono a battere il record di velocità del modello precedente.

Questa volta volta coprirono l'incredibile distanza di 890 metri, quando questa gloriosa aerodina si imbattè in un alberello di susine alto ben un metro e mezzo, tanto da far schiantare anch'essa al suolo, assieme a 12 volenterosi piloti amanti della partia.

Fu così che si pose il problema di trovare un luogo perfettamente piatto e privo di ostacoli per far volare tale meraviglia. Dopo lunghe ricerche si concluse che l'ekranoplano poteva volare solo sul mar Caspio quando era perfettamente calmo, i gabbiani dormivano e tutte le barche e gommoni erano in porto. Per motivi a noi oscuri, il sovra citato progettista il mese seguente cadde spontaneamente da un aereo di linea in volo, benché non avesse le ali.

Si continuò a provare per lungo tempo a costruirne versioni che non presentassero questi problemi, ad esempio quella di gomma, che si sfracellava al suolo lo stesso, ma almeno prima rimbalzava, o quella con la fusoliera di piombo spesso mezzo metro, l'unica a non schiantarsi perché non si alzava da terra.

Gli ekranoplani oggi

Questo lodevole velivolo, noto sin dalle sue origini per l'estrema versatilità, è ancora usato al giorno d'oggi per un gran numero di scopi.

Traversata del Mar caspio

Un giovane esemplare in natura mentre sta imparando a non volare

Come già detto, è questo il loro habitat naturale, dove possono andare a caccia di elicotteri e riprodursi indisturbati senza temere pericolosi oggetti sporgenti dall'acqua di più di un metro.

Essendo il Partito Comunista buono e clemente, ha preferito non sopprimerli, anzi tuttora li usa per effettuare la traversata di questo grande mare chiuso, notoriamente trafficatissimo ed al centro dei movimenti logistici internazionali[citazione necessaria], cosa che giustifica a pieno il mantenimento di aerei più grandi del caspio stesso e che consumano solo millemila litri di cherosene al kilometro.

Carretto dei gelati

Chi non vorrebbe un bel gelato rinfrescante, dopo una caldissima giornata al mare? Capita però a volte di trovarsi da soli in un atollo sperduto in mezzo all'Oceano Indiano, a centinaia di chilometri dalla fonte di cibo più vicina, e di essersi dimenticati la borsa termica a casa.

Se non esistesse questa magnifica invenzione, quei poveretti che si troverebbero nella suddetta situazione, potrebbero ritrovarsi senza dessert[4], ma fortunatamente l'Oceania è frequentemente percorsa da gelatai a bordo di ekranoplani[citazione necessaria], gli unici che possono attraversare le barriere coralline alte fino al pelo dell'acqua e soddisfare le golosità di turisti smemorati.

Fermacarte

Un piccolo ekranoplano da scrivania, con tanto di calamita per chi volesse attaccarlo al frigo.

Basta con i soliti sassi pitturati, statuette kitch e teste umane per impedire che la carta voli via, siate creativi, usate un ekranoplano!

Grazie al crollo del muro di Berlino, del comunismo, della Borsa russa e degli hangar militar sovietici, questi velivoli si sono svalutati fino a raggiungere il fantasmagorico prezzo di 9,99 rubli![5]

Sentirete che complimenti che vi faranno i vostri colleghi, quando entrando nel vostro ufficio vedranno i fogli perfettamente fermi sotto una delle dieci turbine di un Caspian Sea Monster!

Curiosità

  • Questa pagina sta nella categoria "cose che volano", anche se sarebbe più esatto dire "cose che potrebbero volare, ma non si applicano".
  • Questa pagina è stata citata in giudizio dall'ambasciata russa in Italia per aver riportato alla luce una tale vergogna.

Voci correlate

Note

  1. ^ dagli effetti malefici della democrazia
  2. ^ non c'è niente da ridere, vorrei vedere te a fare sei anni di accademia aeronautica per poi scoprire di vomitare ogni volta che guardi fuori dal finestrino...
  3. ^ dotato fra l'altro di un simpatico campanellino
  4. ^ e morire di fame, ma questo non conta ai fini della descrizione
  5. ^ sappiate però che quando chiederete il resto, faranno di tutto per non darvelo con la solita scusa che il centesimo di rublo non esiste