Doppiaggiofobo: differenze tra le versioni

Da Nonciclopedia, l'enciclopedia che ci libera dal male.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Contenuto aggiunto Contenuto cancellato
mNessun oggetto della modifica
Nessun oggetto della modifica
Riga 1: Riga 1:
{{incostruzione}}
{{incostruzione}}
Chiamasi '''doppiaggiofobo''' quella speciale sottospecie del ''homo italicus polemicus'' che, con estrema pacatezza e rispetto delle idee altrui, urla furente con frasi sprezzanti nei confronti della vera piaga del Belpaese: il doppiaggio. E la gente che si fa beffe dei sentimenti altrui, ovviamente.
Chiamasi '''doppiaggiofobo''' quella speciale sottospecie del ''homo italicus polemicus'' che, con estrema pacatezza e rispetto delle idee altrui, urla furente con frasi sprezzanti nei confronti della vera piaga del Belpaese: il [[doppiaggio]]. E la gente che si fa beffe dei sentimenti altrui, ovviamente.
==Caratteristiche==
==Attività principali==
==Attività principali==
Oltre a fare cose tipo mangiare e bere e far la pipì, il doppiaggiofobo ha una grande e nobile missione nella sua vita: come un novello apostolo, egli si preoccupa di spiegare con gioia e fervore quanto il doppiaggio sia sbagliato e sbagliatissimo, e che per giunta è crudele verso gli [[animali]].<br>
Oltre a fare cose tipo mangiare e bere e far la pipì, il doppiaggiofobo ha una grande e nobile missione nella sua vita: come un novello apostolo, egli si preoccupa di spiegare con gioia e fervore quanto il doppiaggio sia sbagliato e sbagliatissimo, e che per giunta è crudele verso gli [[animali]].<br>
Riga 19: Riga 18:


===Così ci si perde tutte le sfumature===
===Così ci si perde tutte le sfumature===
Quello delle ''sfumature'' è uno dei temi capitali della teologia dei doppiaggiofobi. Bisogna infatti sapere che essi sono tutti laureati in Lingua e Letteratura inglese, hanno passato almeno vent'anni negli Stati Uniti e sono professori di filologia germanica nelle più quotate università dell'universo mondo: sono quindi in grado di apprezzare pienamente tutte le più minute variazioni dialettali dell'inglese contemporaneo, tutti i modi di dire e le espressioni più tipiche. In parole povere, sanno meglio l'inglese dell'italiano; sono dei madrelingua inglesi costretti da qualche anatema misterioso a parlare in italiano. Per questa ragione, non contenti di poter apprezzare le ''sfumature'' dalla propria cameretta, ritengono giusto e doveroso che tutti sappiano e conoscano le variazioni espresse nel dialogo tra un operaio di Detroit periferia e un avvocato di Detroit centro, tra un abitante di Wisteria Lane lato destro e un abitante di Wisteria Lane lato sinistro.<br>
Questa posizione di disprezzo della traduzione italiana si basa poi sul seguente assunto:<br>
<br>
''In Italiano non esistono le sfumature''.
===Così non senti la vera voce dell'attore===
===Così non senti la vera voce dell'attore===
===I titoli tradotti in italiano fanno schifo===
===I titoli tradotti in italiano fanno schifo===
E qui siamo tutti d'accordo, in effetti.
==Come rispondere a un doppiaggiofobo==
==Come rispondere a un doppiaggiofobo==
Non si può, mettetevi l'anima in pace. Vi seppellirebbe di contumelie prima che voi riusciate ad argomentare un ragionamento.<br>
Non si può, mettetevi l'anima in pace. Vi seppellirebbe di contumelie prima che voi riusciate ad argomentare un ragionamento.<br>

Versione delle 21:26, 8 lug 2013

Template:Incostruzione Chiamasi doppiaggiofobo quella speciale sottospecie del homo italicus polemicus che, con estrema pacatezza e rispetto delle idee altrui, urla furente con frasi sprezzanti nei confronti della vera piaga del Belpaese: il doppiaggio. E la gente che si fa beffe dei sentimenti altrui, ovviamente.

Attività principali

Oltre a fare cose tipo mangiare e bere e far la pipì, il doppiaggiofobo ha una grande e nobile missione nella sua vita: come un novello apostolo, egli si preoccupa di spiegare con gioia e fervore quanto il doppiaggio sia sbagliato e sbagliatissimo, e che per giunta è crudele verso gli animali.
A questo proposito, passa le giornate su Youtube cercando video di How you met your mother, I Soprano e Il trono di spade in italiano e commentare eh, la versione inglese originale è molto meglio; dopodiché, va su Facebook e commenta tutti i link e le condivisioni degli amici sui film[1] eh, col doppaggio si è perso tutto, ma gli Italiani sono troppo pigri per rendersene conto.

Argomentazioni

Lo fanno solo in Italia

Poiché il doppiaggio è una prerogativa italiana, il doppiaggiofobo lo avverte come un misfatto che urla[2] vendetta dinanzi a Dio e agli Uomini, belli e brutti, vivi e morti, di Gondor e di Rohan. Dobbiamo ricordarci, infatti, che in genere il doppiaggiofobo soffre della patologia del patriottismo alla rovescia, molto diffusa nel Belpaese. Gli affetti da tale morbo tendono ad affermare, sempre e in ogni luogo, il seguente assunto:

Cose italiane = sterco del demonio

Per dire, se in Italia andasse forte l'onestà, egli inneggerebbe al furto indiscriminato; e se l'artista più cantato fosse De André, si comprerebbe i dischi dei Jalisse[3].

Inutile spiegare ai doppiaggiofobi che il doppiaggio è largamente usato anche in Francia, Spagna, Germania, Austria, Svizzera, Ungheria, Repubblica Ceca e Lussemburgo; difatti, secondo i doppiaggiofobi:

  1. Questi paesi non esistono, se non nella fantasia di qualche film (e comunque si chiamano France, Spain, Germany, Austria, Switzerland, Hungary, Czech Republic e Luxembourg[4])
  2. In ogni caso, il doppiaggio in quei paesi è meno grave, perché francese, spagnolo, tedesco, ungherese e ceco sono lingue identiche all'inglese.

Così ci si perde tutte le sfumature

Quello delle sfumature è uno dei temi capitali della teologia dei doppiaggiofobi. Bisogna infatti sapere che essi sono tutti laureati in Lingua e Letteratura inglese, hanno passato almeno vent'anni negli Stati Uniti e sono professori di filologia germanica nelle più quotate università dell'universo mondo: sono quindi in grado di apprezzare pienamente tutte le più minute variazioni dialettali dell'inglese contemporaneo, tutti i modi di dire e le espressioni più tipiche. In parole povere, sanno meglio l'inglese dell'italiano; sono dei madrelingua inglesi costretti da qualche anatema misterioso a parlare in italiano. Per questa ragione, non contenti di poter apprezzare le sfumature dalla propria cameretta, ritengono giusto e doveroso che tutti sappiano e conoscano le variazioni espresse nel dialogo tra un operaio di Detroit periferia e un avvocato di Detroit centro, tra un abitante di Wisteria Lane lato destro e un abitante di Wisteria Lane lato sinistro.
Questa posizione di disprezzo della traduzione italiana si basa poi sul seguente assunto:

In Italiano non esistono le sfumature.

Così non senti la vera voce dell'attore

I titoli tradotti in italiano fanno schifo

E qui siamo tutti d'accordo, in effetti.

Come rispondere a un doppiaggiofobo

Non si può, mettetevi l'anima in pace. Vi seppellirebbe di contumelie prima che voi riusciate ad argomentare un ragionamento.
Se però siete abbastanza coraggiosi, determinati e svelti di risposta, ecco qui un campionario di frasi che potete rivolgere a un doppiaggiofobo:

  • Tutto bello, per carità, ma a me piace sentire le voci in Italiano comunque.
  • Chisseneimporta, bacia la porta; chissenefrega, bacia la strega.
  • Mio cugino è Ferruccio Amendola, adesso lo chiamo e ti fa un mazzo tanto[5].
  • Brad Pitt ha una voce di merda.
  • Ah, sì, bravo, allora vatti a leggere un romanzo russo in russo!
  • Massì, mandiamo tutti i doppiatori a casa, chissenefrega se poi restano senza lavoro!
  • Se ti piace tanto l'audio in Inglese, perché non te lo sposi, eh?

Ma se tutto ciò non è sufficiente, esiste la risposta definitiva:

« Ah sì? Beh, tua madre non diceva così ieri sera. »

Nella maggior parte dei casi, il doppiaggiofobo rimane così interdetto che muta repentinamente il suo credo, e nel giro di pochi mesi diventa un doppiatore. Per dirne una, qualche anno fa l'ho detto a Tonino Accolla, e adesso vedi un po' dove è andato a finire.

Note

Template:Legginote

  1. ^ Ma anche quelle che non c'entrano niente, tipo i memes che prendono in giro la Chiesa.
  2. ^ In inglese; in italiano è doppiato da Francesco Pannofino.
  3. ^ Sì, ce n'è più d'uno, e in più d'una copia.
  4. ^ Sì, anche i nomi delle nazioni sono stati doppiati (da Luca Ward).
  5. ^ E il fatto che sia morto rende il tutto ancora più inquietante e pericoloso.

Voci correlate