Deus Ex: Human Revolution: differenze tra le versioni

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{{Dialogo2|Adam|Pritchard, avverti Sarif! Questo "magazzino" si estende per almeno sei piani sottoterra!|Pritchard|Incredibile! Dev'esserci qualcosa di grosso, dietro tutto questo!}}
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{{Dialogo2|Adam|[[Spiderman 2099|Razzo!]] Non l'avrei mai detto, guarda! Sono lo ziliardo di militari armati fino ai denti che ti hanno fatto avere questa grande intuizione, o il fatto che ci siano container pieni di armamenti con scritto "FEMA" dappertutto!?|Pritchard, rendendosi conto dell'epocale [[Figura_di_merda|FDM]]|Come dici, Jensen?! Non ti sento! Ci sono...aggghvvvzzzz...interferenze...ffffrrrrrrr...segnale... Ciao, eh!}}
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Dopo aver giocato a nascondino con un numero di soldati tendente ad infinito, il Nostro arriva


== Note ==
== Note ==

Versione delle 21:20, 28 set 2013

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Lo Scrivano sta lavorando a questo Articolo...

La Voce trattata sarà pronta tra qualche Eone. Qualunque interferenza durante il notevole impiego dei Poteri Demiurgici dell'Autore, potrebbe causare strappi irreparabili nel tessuto cosmico. Siate pazienti ed andrà tutto bene. Andate in Pace e siate in Armonia con l'Universo...

La Società Segreta degli Illuminati nega l'esistenza di questo Articolo!
'Gran Maestro dell'Ordine : Ti teniamo d'occhio, furbetto! Continua a leggere il contenuto di 'sta Pagina o prova a divulgare quel che c'è scritto e farai una brutta fine! Non è che cospiriamo da millemila anni e ci facciamo sputtanare dal primo fesso di passaggio, eh!

"Ma porca...!", Adam Jensen, con un certo disappunto, quando scopre a spese del suo specchio che la lama incorporata nel suo braccio non serve per radersi.


« È ancora sotto i ferri? ... Bene! Per quanto riguarda le braccia, ho appena avuto un'idea interessante: che ne direste di farle eiettabili? ... Come sarebbe a dire che non sapreste dove mettere il propellente?! E levate qualche altro organo interno, no?! »
(David Sarif mentre dimostra la sua sorprendente conoscenza sull'anatomia umana.)
« Mi scusi, signore! Può venire da questa parte? Allarghi bene le gambe e le braccia... »
(Una guardia dell'aereoporto, dopo che Adam Jensen ha fatto scattare il metal detector.)
« Ogni dannata volta...! »
(Adam Jensen su citazione precedente, relativa a come fottersi le ferie fin da subito.)


Deus Ex: Human Revolution, a dispetto del titolo, con la saga originale iniziata nel 2000 non c'entra proprio una mazza! Qualche riferimento è pure presente, ma siccome gli sviluppatori volevano sganciarsi da qualsiasi rogna con gli episodi precedenti hanno optato per fare un labile prequel, raccontando la storia e le vicende di Adam Jensen, direttore della sicurezza di una multi-nazionale che per un colpo di sfiga tremendo si ritrova trasformato in un super cyborg[1].

Una specie di "Ispettore Gadget" ma in versione spacca-culi!

La Storia

Avvertenza:
Questo articolo contiene dettagli che potrebbero rovinarti la "sorpresa", come per esempio il fatto che

la Dr.ssa Megan Reed, in realtà, se la stava spassando alla grande!
Beh, ormai che l'ho detto puoi anche leggere tutto...

Prima di iniziare

Una delle principali caratteristiche di questo titolo è il livello di difficoltà che è...come dire...avete presente quando fate cilecca con la vostra donna? Ecco, uguale! Perciò, ecco il primo consiglio: selezionate come livello "Deus Ex". Una volta fatto, preparatevi ad avere la stessa resistenza ai danni di un gattino appena nato ad un'esperienza di tipo "stealth" che vi darà grandi soddisfazioni[citazione necessaria]!

Prologo, o "Come farsi ridurre a macinato di carne in poche semplici mosse!"

Siamo nell'incantevole città di Detroit, nel 2027, e in una stanza di un laboratorio di ricerca del gruppo

industriale Sarif, due persone stanno aspettando di partire per Washinton: sono la Dr.ssa Megan Reed ed Adam Jensen, il nostro baldo protagonista!

Megan, in tutto il suo saccente splendore! È in grado di risolvere venti equazioni differenziali nello stesso tempo che tu impieghi ad accenderti una cicca. La odi già, vero?

Dal dialogo tra i due, si capisce che c'è stato qualcosa di tenero fra loro. Un qualcosa che forse c'è ancora...

Megan : Adam, e allora? La pianti di stronzeggiare con Torrent sul mio PC? Usa il tuo o levati dal cazzo!
Adam : Ehi, calma, dottoressa! Dovrò sopportare la tua presenza ancora per altre dieci ore, almeno mi diverto a scaricare "Die Hard"!
Megan : Muoviti, inutile idiota! O farò tardi per la mia conferenza!

Quindi,ci dirigiamo all'ascensore: Adam deve andare dal suo capo per discutere di alcuni particolari, mentre Megan deve riguardarsi tutti i suoi appunti. I due -Cough! Ehm!- piccioncini sono tutti intenti a giocare a "Se è finita, la colpa è solo tua!", quando sale in ascensore Francis Pritchard

Non vi mentirò: la sensazione che, a guardarlo, sia una persona difficile da prendere per il verso giusto è esatta!

, il responsabile della sicurezza informatica e dello spionaggio industriale del gruppo Sarif. Simpatico come può esserlo un dobermann appena preso a calci nel culo, appena entrato in ascensore comincerà a prendere per i fondelli Jensen, perchè in quanto ex sbirro di sicuro di Informatica non capisce un benemerito[citazione necessaria]!

Dopo essersi mandati cordialmente nei pertugi delle rispettive sorelle, Adam va da Sarif, il grande capo, per definire gli ultimi dettagli della conferenza ma ecco che iniziano i casini: scatta l'allarme nei laboratori, scoppia un incendio e si sentono pure degli spari! Il Nostro si affretta a vedere che sta succedendo, appena in tempo per vedere un commando mettere a ferro e fuoco i laboratori. Questi tizi non sarebbero certo un problema, se non fosse che coordinano le loro azioni una squadra di tre cyborg: un tizio con un minigun al posto di un braccio, una tipa con una mimetica ottica e una specie di lottatore di breslin che sta provando la resistenza della laringe della Dr.ssa Reed. Proprio quest'ultimo, mollata la presa sulla scienziata, usa Adam prima come scopettino per pulire il pavimento e poi gli fa provare in prima persona la sensazione di attraversare i muri...e una parete di plexiglass...e un gigantesco schermo al plasma di un metro per tre.

E siamo solo all'introduzione!

Capitolo 1, o "L'Operativo dai Rayban avvitati al cranio."

Dopo aver fatto la sconvolgente scoperta che nel gioco i titoli di testa equivalgono a sei mesi, assistiamo al ritorno di Adam al suo ruolo come "Security Manager" delle Industrie Sarif: oltre ad uno spolverino più stiloso ed un esagono stampato in fronte, di nuovo c'è che il nostro Protagonista è stato ricostruito meglio di Robocop, sebbene la sua convalescenza sia stata interrotta in anticipo.

Pensate che le lenti a specchio servano solo a "fare figo"? Niente di più sbagliato! Grazie a loro, Jensen può zoomare a piacimento sulle scollature senza essere sgamato!
Sarif : Adam...? Sono David. Senti abbiamo per le mani una crisi con ostaggi, devi pensarci tu.
Adam : Eh?! Ma capo, sarei ancora in convalescenza...
Sarif : Muahahahahah! Lavori nel settore privato, bello mio! Sei mesi di malattia equivalgono a sei mesi di ferie, se mi gira! Muovi il culo e vieni qua!

Costretto ad un collaudo sul campo della sua nuova dotazione cibernetica, Adam si reca sul luogo della sua prima missione: una sede distaccata delle Industrie Sarif, dove un branco di dementi contrari alla prostetica hi-tech si sono messi a fare casino prendendo pure in ostaggio i dipendenti della sede.[2] Appena arrivati, veniamo a sapere che il nostro obiettivo si chiama Zeke Sanders, ex militare che, convertitosi al credo hamish, predica contro la corruzione che i potenziamenti porterebbero al genere umano.

Sanders in un momento di grande concentrazione. Sta regolando il timer di una bomba e non si ricorda cosa viene dopo il "4".

Appena arrivato, il simpaticissimo Pritchard cerca subito di dare una mano.

Pritchard : Aaah, Jensen! Vorresti entrare senza far scattare allarmi?! Sei pazzo! Ho progettato io la sicurezza dello stabile!! È semplicemente imposs...
Adam : Sono già dentro!
Pritchard : FFFFFUUUUUUUUU...!!!!

Nota: a questo punto, visto che i vari NPC ostili sono abbastanza svegli e attenti, sta a voi decidere, di volta in volta, se metterli a nanna usando la loro testa come fosse un bongo o andar via di lame retrattili in omaggio al Cinema di Frank Miller e Robert Rodriguez. Facendo attenzione, arriverete in un grande laboratorio in fondo al quale sono tenuti gli ostaggi.

Qui Adam si ricorda della chiacchierata con il capo, su quanto sia importante per lui la sicurezza dei propri dipendenti.

Sarif : Ricorda, Adam! La sicurezza dei nostri brevetti è la tua priorità! Per quanto riguarda gli ostaggi... Beh, se puoi salvali, altrimenti tanto meglio per me! Meno TFR futuri da versare!

Dopo aver messo fuori gioco i terroristi, disinnescato la bomba e salvato gli ostaggi, l'eroico cyborg tuttofare procede verso la stanza dei server, dove si accorge della presenza di un hacker che si sta downloadando i dati di Sarif direttamente nel cranio. Jensen fa per fermarlo, ma è fatica sprecata: il pirata informatico, infatti, appena vede il Nostro (forse scambiandolo per l'Agente Smith, data la mise) afferra una pistola e si fa saltare il cervello. Dato che lui era stato mandato per risolvere il casino, non certo per fare le pulizie, dopo una scrollata di spalle si dirige verso l'ufficio della direzione. Qui incontra Sanders che tiene in ostaggio la direttrice della sede: siccome è un ex militare, da vero professionista tiene in scacco il robotico Protagonista con la propria maestria nel condurre le trattative.

Sanders : Ay, caramba, cabròn! Non ti muovere o la bruja qua si farà male! Hai capito?! EH?! HAI CAPITO!?!? Tu... TU NON MI FREGHI!! Brutto...ROBOT CATTIVO!
Adam : Ooookay, diamoci una calmata... Senti, la SWAT sarà qui tra, tipo, quarotto secondi. Ti rendi conto che non puoi vincere? Ti faccio una proposta...
Sanders : Yo, cholo! Che ti credi, zio, che sono scemo?! Io son cresciuto nel ghetto, fra'!
Adam : Cristo... Allora, mettiamola giù facile: tu lasci andare la donna e io lascio andare te, ok?
Sanders : Al diavolo, zio! Non ci casco! Ecco che cosa faremo: tu lasci andare me, io lascio andare la donna! O così, o nulla, cabròn! Sono troppo furbo!
Adam : Oddio, ti prego, non farmi ridere!...Va bene, Zeke... Hai vinto!

Salva la direttrice, salvi gli ostaggi e salvi i brevetti, comunque Adam alla fine si becca la mega-cazziata da Sarif per aver lasciato scappare Zeke. Bella cosa, la gratificazione personale!

Capitolo 2, o "Spaghetti, pollo, insalatina e una tazzina di caffè [...] a Detroit!"

Malik vicino al suo aereo, unico amore della sua vita. Non fatevi ingannare! Non è in posa! Sta scrutando in cagnesco la zona per impedire a chiunque di invitarla a prendere un caffè!

Una volta tornato alla sede principale di Detroit, Adam scambia due chiacchiere con Faridah Malik, la sexy pilota dell'ospray del Gruppo Sarif, sul senso della vita ed altre baggianate:

Faridah : Ehi, Jensen! Come ti sta andando da dopo...? Beh, sai...
Adam : Non male, per uno che ha un intero reparto ferramenta nel corpo! Ma che diavolo di domande sono?!
Faridah : Mi hanno detto che finora non ti si è manifestato nessun sintomo di rigetto... Nessun effetto secondario...
Adam : Sì, certo, nessun effetto! A parte continue manifestazioni di priapismo...! Ma che stai facendo?!?
Faridah : Ti do il mio numero... Eccolo! Chiamami!

Una volta tornato nell'ufficio del suo capo, Adam si vede assegnare l'incarico di recuperare l'hub neurale dell'hacker dall'obitorio della stazione di polizia, prima che venga fatto sparire dai veri mandanti dell'attacco.

Adam : Capo, cosa le fa pensare che il gruppo di Sanders abbia qualcun'altro dietro?
Sarif : Cristo, Adam, ma li hai visti? Quei tizi non saprebbero trovare le proprie chiappe nemmeno con una torcia in mano! Pensi davvero che avessero le conoscenze giuste per quel tipo di tecnologia?!

Davanti alle stringenti argomentazioni di Sarif, Jensen si reca al distretto per iniziare la sua infiltrazione. Qui trova una sorpresa: il poliziotto addetto all'accoglienza visitatori è una sua vecchia conoscenza, sebbene tra i due non abbia mai corso buon sangue.

L'intensità della retorica e della dialettica di Adam, è solita lasciar senza fiato gli interlocutori.

Usando tutta la sua abilità oratoria, riesce ad intrufolarsi nell'obitorio: qui un giovane coroner lo scambia per un agente della FEMA, organizzazione politico-militare che avrà il suo peso nella storia nei decenni successivi a questo episodio. Recuperato l'hub, Adam si reca al suo appartamento per caricare i dati sul suo PC e dare modo all'amabile Pritchard di esaminare i dati.

Pritchard : Cristo, Jensen! Ma cosa diavolo è tutta 'sta merda di roba furry?!!
Adam, sostituendo in fretta e furia il dispositivo sbagliato : Aaaaah... Boh?!? Che cosa vuoi che sappia io? Sono un ex sbirro, no? Di informatica non ne so nulla!

Non c'è tempo per riposarsi. Gli indizi portano ad un magazzino poco distante da Detroit, bisogna darci un'occhiata.

Capitolo 2.5, o "Quanto sono tristi le autocitazioni!"

Non hai bisogno di temere un nemico, se ti sei fatto installare uno dei più letali potenziamenti a disposizione: il "Bubusèttete!".

Una volta atterrato in un cortile dietro al famigerato magazzino, Adam si mette subito all'opera.

Constatato che all'esterno ci sono più soldati che fili d'erba, tenendo un basso profilo riesce ad entrare per poi farsi venire un bel travaso di bile. Da una delle finestre, vede i tre allegri compari che lo avevano ridotto a gelatina e che avevano ucciso Megan senza che lui potesse far nulla. Purtroppo, essendo un bravo soldatino che esegue sempre gli ordini, invece di lasciarsi andare ad una catartica furia omicida, si concentra sulla missione proseguendo l'esplorazione del magazzino, fino a che...

Adam : Pritchard, avverti Sarif! Questo "magazzino" si estende per almeno sei piani sottoterra!
Pritchard : Incredibile! Dev'esserci qualcosa di grosso, dietro tutto questo!
Adam : Razzo! Non l'avrei mai detto, guarda! Sono lo ziliardo di militari armati fino ai denti che ti hanno fatto avere questa grande intuizione, o il fatto che ci siano container pieni di armamenti con scritto "FEMA" dappertutto!?
Pritchard, rendendosi conto dell'epocale FDM : Come dici, Jensen?! Non ti sento! Ci sono...aggghvvvzzzz...interferenze...ffffrrrrrrr...segnale... Ciao, eh!

Dopo aver giocato a nascondino con un numero di soldati tendente ad infinito, il Nostro arriva

Note

  1. ^ E se questo è un colpo di sfiga, vorrei averne anch'io uno simile!
  2. ^ Una sorta di No-TAV 2.0, per capirci!