Davide Mengacci

Da Condiclodepia, l'onciclepadia disclesica.
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Ebbene sì. Questo utente dichiara ufficialmente:
« Non ce l'ho fatta! »
« È impossibile trovare qualcosa da dire su di me che sia più demenziale della realtà stessa. Parlarne normalmente genera così tante idiozie da mettere in crisi le fondamenta stesse di Nonciclopedia. »
L'utente si scusa e rimane disponibile per chiunque volesse punirlo con il supplizio dello sparticulo.
Mengacci mentre tenta di trattenere una scoreggia in pubblico.
« Non sono un cuoco! »
(Può dirlo forte.)

Davide Mortacci, anche noto come Davide Mengacci, è una specie di uomo e un semiconduttore televisivo di fame internazionale, conosciuto anche per le sue doti di scienziato e grande comunicatore. È famoso soprattutto per essere stato il primo magnaccia di Mara Carfagna.

Biografia

La data di nascita del Mengacci risulta incerta. Il carbonio 14 dimostra che sarebbe venuto alla luce già adulto da Mike Bongiorno, privatosi di una costoletta di maiale avanzata per cena. Altre autorevoli fonti dicono invece che sia l'avatar terreno dell'io più forbito di Aldo Biscardi, infastidito dal fatto di essere stato additato in vita come l'unico uomo al mondo ad utilizzare per tinta dei capelli il mignoantiruggine.

Carriera

Mengacci mentre si avvia verso lo spogliatoio delle ragazze.

Dopo aver ottenuto vari riconoscimenti nel campo della ricerca scientifica rivolta a curare i malati di Mengaccite Acuta, Mengacci si interessò al mestiere del padre quasi come fosse una rivalsa verso il suo perfido creatore.
Il successo mondiale arrivò con il programma "Sceme da un matrimonio", che metteva in risalto le problematiche mentali dei parenti dei due futuri sposi; molti giovani di allora gli sono ancora riconoscenti per gli insegnamenti tratti dal suo celebre programma. Negli anni i successi continuarono a coronarlo e porlo sempre sul podio tra i massimi intellettuali del nostro tempo.

Mengacci oggi

Dal 2000 ad oggi il Mengacci ha condotto vari programmi di spicco tra cui "La Domenica del Villaggio", seguito da "L'idiota del Villaggio sono io" ed "Il ratto delle massaie represse".
Oggi conduce quello che da molti è stato definito lo scomodo documentario "Cuochi senza frontiere", trattando con grande abilità le spinose questioni legate alla dieta alimentare dei nostri tempi. In molti ricordano il drammatico episodio nel quale per via di una leggerezza culinaria durante le sinuose movenze tra i fornelli il Mengacci divenne prima torcia umana, poi si tolse tutti i vestiti per liberarsi dalle fiamme iniziando a correre nudo per i campi inseguito dai cani che pensavano che quella cosa che gli ciondolava tra le gambe fosse una salsiccia. Il Mengacci venne sottoposto ad una serie di analisi, inclusa l'esplorazione rettale, che dimostrarono che il conduttore non aveva subito ustioni di rilievo e che il suo ano era ancora vergine.

Alcuni voci di corridoio dicono che il Mengacci sia già morto da 34 anni e che ora il suo cadavere imbalsamato sia utilizzato dagli scienziati come appendiabiti; con molta probabilità lo vedremo sul trono di "Uomini e Donne" e sono già trapelati i nomi di alcune corteggiatrici: Orietta Berti, Nilla Pizzi, Dino Zoff, Drupi e Idris.

Mengacci artista

Non va assolutamente dimenticato il lato artistico del Mengacci, del quale va molto più fiero di quanto si immagini. Egli si diletta a scattare fotografie a tutto ciò che per noi comuni mortali è inutile o merdoso, ma che egli, guidato dalla sapienza divina, riesce a scorgere sotto una luce ultraterrena e mistica. Questa passione gli venne mentre era ancora un tenero giovanotto, quando sua madre gli regalò una macchina fotografica giocattolo della Chicco per il suo trentesimo compleanno. Da allora ha iniziato ad immortalare le cose più inutili, dai vecchi seduti nelle panchine alle campane della chiesa del suo paesino di montagna. Adesso pubblica i suoi capolavori in rete, dove la gente può facilmente schifarli (in formato mini o maxi) alla modesta cifra di 0,1 euro. Mengacci tiene ai suoi capolavori come Luca Cordero di Montezemolo tiene ai suoi capelli. Infatti in una sua intervista a Cioè dichiarò di essere più legato ad essi piuttosto che alla sua famosa ed esilarante battuta "Ma come mi vengono? Come mi vengono?" che fece morire centinaia di giovani ragazzi a causa dell'asfissia provocata dalle incessanti risate.


Oggi, è il 31 maggio. Un anno è passato. 12 mesi, 52 settimane, 365 giorni, 8766 ore, 525.948 minuti, 31.556.925 secondi.
Con tutto questo tempo che è passato, come posso comprendere tutto quello che è successo, e forse per te è finita. Sono molto felice di questo, é bello pensare che sei riuscito a trovare una persona che ti faccia felice.
In un certo senso é finita anche per me, manca solo che io finisca questo libro e che te lo consegno, che io riveli veramente quello che ho provato a te, che sono sicura che ti interessera', ma non in quel senso come mi aspetto.
Non mi aspetto che improvvisamente ritorneremo a riscriverci, sarebbe solo una scelta tua, che per ovvie ragioni ovviamente rispetterei.
Ma noi due abbiamo mai provato a essere amici? Ma niente di più?
Forse per il periodo di Gennaio ci abbiamo provato, ma non durò molto. Il fatto è che non siamo mai stati veramente amici.
O eravamo sempre di più, sin da quando ti conobbi, o non ci sentivamo perché incazzati l'un l'altro, o ti avevo fatto mandare via.
Sinceramente non saprei come la prenderei se ci risentissimo ogni tanto, ma per il tuo bene e per la tua fidanzata, se fosse così non vorrei mai rovinare le cose fra voi due.
Infondo non mi sono già intromessa bruscamente di nuovo nella tua vita con questo mio libro?
Una volta tu mi dissi che ovunque sarebbe finita con Igor, ci saresti stato.
Io penso che per te, non ci sarò mai più in quel senso.
Abbiamo passato più di un anno a cercare di ricucirci le ferite a vicende mentre inghiottavamo per mano nostra, veleno.
Come penso che forse riusciremo a essere amici un giorno?
Che, scrivendo tutto il mio pensiero, ho veramente capito di aver toccato il fondo... sono sempre stata una di quelle persone che cambiava per qualcosa finché non traboccava la goccia dal vaso.
Sono consapevole del fatto che sarebbe un grosso rischio per te sentirmi, ne ero consapevole anche quando stavi con Iris, perciò é una decisione che lascerò sempre e solo a te.
Tu mi hai detto di scrivere a quel ragazzo con cui tanto volevo parlare, con il cuore e non con il cervello. E così ho fatto.
Ho deciso di scrivere lettera che forse dopo butterai, o brucerai, o conserverai, ma sappi che non é un tentativo di riavermi nella mia vita, ma un modo in cui ho bisogno di purificarmi l'anima.
La stessa anima che è stata tormentata e che soprattutto ha tormentato, sarai sempre quel demone che non riuscirò a dimenticare, nonostante tu cambierai scuola e conoscerai mille persone avanti me.
Scusa se ti ho lasciato andare, se ti ho trattato male, se ti continuavo a ferire, se ero troppo permalosa e mi incazzavo per ogni cosa storta che non sopportavo; scusa se non mi sono mai sentita pronta, se sono stata diffidente, se non mi sono abbandonata a quell'amore travolgente, se ho avuto paura di distruggere e essere distrutta molto piu di quanto sarebbe potuto essere, nonostante sei andato avanti, ti ho sempre nei miei pensieri, nonostante sappia che anche tu ci pensi.
Scusa perché non lo meritavi.
Ce ne siamo dette di tutti i colori, aperto porte e sbattuto portoni, e infondo anche se da un anno hai il cuore spezzato per causa mia, sono veramente felice che andrai a vivere questa estate con la tua ragazza, se é 3 settimane che quella poveretta ti sopporta allora ti sopportera' per molto :).
Vedila nel lato divertente della cosa, qualche mese fa volevi che scrivessi un libro su di noi.

Vine acel moment când îți faci rău cu propriă mână,
Acel moment când iubeşti şi vrei să auzi un "te iubesc" adevarat, prin înimă, că să poți muri fericit.
Acel moment forte dureros,
Acel moment când numele tău îți va rămâne întotdeaună în suflet tă, Acel moment când o sa te vrea dar nu vei fi acolo,
Acel moment că realizezi că eşti o persoană urată, aş dori că tot despre acest nu să fie întamplat, dar este.
Nu am niciodată vrut să te faci rău.
Nu este terminat de gelozie sau altor, dar pentru lipsa de încredere. Şi în final, tot ce am vrut, l-am vrut cu tine, se pare proastă dar l-am crezut, şi ai crezut şi tu.
Te am urăt dar îți vreau binele, prentru tot.
Vine acel mome