Conflitto russo-ucraino

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Un moderno blindato russo, temibile arma di distruzione in mano alle Forze del Bene

L'invasione russa dell'Ucraina è cominciata il 24 febbraio del 2022, quando la temibile Armata Rossa ha attraversato il confine di Stato dopo che il nuovo presidente Volodymyr Zelens'kyj ha deciso di staccare pace alla Russia per andare alla festa di compleanno della NATO, dopo che Putin aveva espressamente detto che in tal caso, pur rispettando la decisione del vicino in quanto stato sovrano, avrebbe utilizzato le proprie prerogative per invaderlo lo stesso.

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Retroscena

Nel 2013 il presidente filorusso Viktor Janukovic decide di non firmare il trattato di associazione con l'Unione europea, favorendo un accordo di amicizia con la Russia, che avrebbe permesso di importare beni tipici russi in quantità: alcolizzati, gas e foto di Vladimir Putin.

Il popolo scende dunque in piazza, portando il presidente alla fuga nei primi giorni del 2014 e lasciando il paese nell'anarchia: il buon Putin, applicando il principio per cui se non è di nessuno puoi prendertelo, decide di prendersi la Crimea, una penisola a larga maggioranza etnica russa, ceduta all'Ucraina da un dittatore pelato sovietico. La Comunità Internazionale risponde duramente non facendo nulla, d'altronde la Crimea è tutto sommato capitata in Ucraina per sbaglio, ma nessuno riconoscerà l'annessione russa, per paura di trovarsi senza badanti ucraine per ritorsione. Solo gli Stati Uniti ed i loro alleati sanzionano Mosca, continuando tuttavia ad acquistare gas in quantità dalla Federazione.

Nel prendere la Penisola Putin si rende conto che l'esercito ucraino fondamentalmente non esiste: l'unica resistenza incontrata era quella degli ausiliari del traffico, che contestavano il posizionamento dei carri armati sulle strisce pedonali. Così, decide di prendersi tutta l'Ucraina. In ciò, trova dei buoni alleati nei separatisti del Donbass che, con l'aiuto di soldati russi mascherati, cacciano gli ucraini dalle città di Doneck e Lugansk instaurando delle autoproclamate Repubbliche Popolari, in pratica dei feudi privati, ma con Putin al posto di Carlo Magno.

Nonostante vari cessate il fuoco, la Russia ha continuato a sostenere, pur senza riconoscere, le due Repubbliche, che continuavano a tirarsi patate, borsch e occasionalmente colpi d'artiglieria.

I giorni prima

Già da mesi prima del fatidico giorno gli Stati Uniti annunciavano che le loro fonti di intelligence prevedevano un'invasione dell'Ucraina, con anche foto aeree che mostravano grandi assembramenti di carri al confine, il mondo comunque era tranquillo, poiché analisti internazionali del calibro di Marco Travaglio avevano già smentito l'invasione, adducendo la presenza di carri al tipico carnevale di Belgorod.

Nonostante ciò il presidente ucraino, l'ebreo nazista cocainomane[1] Volodymyr Zelens'kyj decide di schierare l'Armata al confine, consentendo al contempo ai civili di portare armi da fuoco in pubblico, dando dunque - complice anche l'avvicinamento culturale agli Stati Uniti - alla Russia una legittima[senza fonte] causa per invadere il vicino con questa grave provocazione.

La guerra

Aspettandosi una vittoria facile Putin ordina, nella notte del 24 febbraio, alle prime unità di entrare in Ucraina. L'unità di sfondamento era composta da una brigata dell'Esercito, uno squadrone dell'Aeronautica e ventiquattro pattuglie di vigili urbani provenienti da tutta la Russia.

Questa Armata [2] marcia rapidamente verso i centri di interesse del Paese, portando gli alleati a ritenere quella ucraina una causa persa offrendo a Zelens'kyj l'evacuazione in aereo. L'ex comico, guardandosi nelle mutande, nota delle palle d'acciaio e rifiuta, scegliendo di rimanere a guidare il suo popolo.

Sorprendentemente, le forze armate dell'Ucraina riescono a cacciare l'invasore dal Nord del Paese e concentrando la lotta nell'Est, dove la Russia decide di annettersi quattro regioni ucraine, pur non controllandole totalmente, minacciando l'atomica in caso di invasione di queste regioni, salvo ritirarsi ordinatamente al ritorno degli ucraini.

In sostanza, al momento, si combatte per villaggi sconosciuti e l'Armata Rossa, un tempo il secondo esercito più forte del mondo, non è nemmeno il secondo più forte in Ucraina.

Le sanzioni

Note

  1. ^ Russia Today
  2. ^ Brancaleone