Calascibetta

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Qalat-Al-Xibet

(Stemma)

"Carica a bastoni!"

(Motto)

Posizione geografica Tipo vicino Enna
Anno di fondazione 1245 avanti lui
Abitanti Non abbastanza per uscire nel proprio paese il Sabato
Etnia principale Ennesi 2.0/sciurbisi
Lingua Ennese 2.0
Sistema di governo Democrazia Pastorale
Moneta Capretto
Attività principale Briscola e tressette col morto
Patrono San crispino

Calascibetta è un'appendice infiammata di Castrogiovanni. È un ricchissimo paese della Sicilia centrale secondo per prodotto interno lordo solo a centri del Burkina faso,Bangladesh e kurdistan. Posta sul monte xibet,un'altura naturale di circa 700 capimafia sul livello del mare,nella parte Nord-Meridionale dei monti Erei, Calascibetta è il primo comune italiano per furti di bestiame.

Geografia fisica

Con la conclusione dei lavori per l'A19 Palermo-Catania voluta dal despota etneo Gianni Celeste I dopo il successo del suo singolo omonimo, Calascibetta è raggiungibile da essa all'altezza dello svincolo per Bassano del grappa. Dopo aver superato, lungo un'efficentissima trazzera a tornanti,una decina di cedimenti alluvionali della carreggiata, 17 discariche abusive finanziate dal Comune di Enna, un impiegato dell'ANAS che finge di lavorare e qualche morto ammazzato,vi ritroverete finalmente alla piana di santa Barbara (a.k.a. al benzinaio) considerata dagli zulu abitanti locali l'entrata principale fra tutte le altre del paese : da qui alzando lo sguardo alla vostra destra potrete ammirare le caratteristiche cavità rupestri graffitate, domicilio comune di questi curiosi ominidi, dediti alla caccia, all'allevamento e alla briscola in cinque. Continuando per la Via nazionale, una delle numerose vie del comune vi ritroverete di fronte al bivio della vostra vita : a destra potrete salire per il piano della muccusa - osceno e squallido centro della vita cittadina- dove troverete la pace interiore e verrete beatificati in quanto primo essere cerebralmente normodotato che mette piede nel paese dal 45' ; continuando dritti invece andrete verso Buonriposo,tenebroso luogo di perdizione dove ogni anno i giovani xibetani, nella festa che ivi si svolge in agosto, provano per la prima volta sostanze stupefacenti quali il bostik, l'albumina e il cibo appioppatogli dai paninari che sono soliti adescarli lungo lo spiazzale della chiesa. Tali sostanze causano la vista di una Madonna ambulante portata da dei confrati che tutta la cittadinanza, in palese stato confusionale, sostiene di vedere ogni anno aggirarsi lungo il perimetro attorno al santuario.

Storia

Il primo nucleo abitativo di Calascibetta è stato localizzato nei pressi della periferia di Bucarest. Il rinvenimento in contrada Realmese di anfore sicane testimonia la presenza dell'uomo fin dai tempi di Pippo Baudo e i reperti sono adesso visibili come suppellettili sulle mensole nelle case degli agricoltori locali che se ne sono appropriati. I Bizantini dopo secoli di civiltà e innovazioni architettoniche e urbane messe in atto dai Romani, fattisi prendere dalla nostalgia per l'età della pietra, hanno deciso di fondare qui un villaggio interamente composto da grotte conosciuto con il nome di villaggio, appunto, bizantino , per la grande fantasia suscitata dal vivace e movimentato centro xibetano. Con la conquista della Sicilia da parte dei Mangia Kebab Qalat-xibet diventa un avamposto strategico fondamentale per assediare i vicini Ennesi al tempo inespugnabili per l'impenetrabile cinta muraria costruita interamente in piacentino ennese DOP,fornito dal famoso Sovrano dei latticini Nuccio : ancora oggi infatti, è visibile sullo sperone orientale della montagna, nei pressi del castello di Lombardia,intento a cercare di vendere le sue forme caprine ad ignari turisti, che se adescati possono andare incontro a shock anafilattico e morte per dissenteria. Il centro, sotto i Normanni,attraversa un periodo di splendore e prosperità economica eguagliato in seguito solo da Scampia e Librino : vengono costruite chiese, palazzi,stalle,bische clandestine e più recentemente,in seguito a un incidente in un reattore nucleare che ha causato danni cognitivi ancora oggi riscontrabili negli abitanti, un centro di ritrovo per leghisti siciliani[risata necessaria]. Durante la dominazione aragonese il re di Trinacria Pietro II, dopo avervi soggiornato e quindi aver constatato i livelli esorbitanti che la stupidità umana potesse raggiungere, decise di porre qui fine alla sua vita nel 1342[1]per il forte trauma. Poi per secoli il nulla fino alla presenza dalla prima vera e propria istituzione statale moderna sul territorio.

Il covo delle capre

A Calascibetta ha preso la cittadinanza onoraria il famosissimo et celeberrimo Vittorio Sgarbi. Lo sanno anche le capre che il caro Sgarbi vorrebbe vincere alle regionali della Sicilia, ma si sbagliano tutti, in quanto l'unico interesse per l'oramai 65enne Vittorione "Nazionale" è diventare sindaco di questo paese per potersi godere la vecchiaia (ormai incombente per lui da quasi 40 anni) nel paradiso terrestre in cui ogni pensionato vorrebbe vivere. Nel suo caso, quel paradiso è proprio Calascibetta: ebbene sì, questo paese per lui è ricchezza pura perché è sempre alla ricerca di qualcuno su cui sfogare le proprie frustrazioni e proprio sopra la collina su cui è costruita Calascibetta, appena fuori dalle porte della città pascola giornalmente un enorme branco di Capre. Si dice che da generazioni questi Animali selvatici vivano indipendentemente dalle vicende umane sulle pendici della collina naturale del paese siciliano e che producano un latte talmente buono che è protetto ferocemente dagli animali stessi ma purtroppo è diventato parte di un giro illegale internazionale (c'è anche chi, si dice, lo disidrata per mischiare la sua polvere alla Cocaina che spaccia poi a basso prezzo nelle grandi città per attirare clienti in maniera altamente sleale). La verità è che gli animali sapevano da sempre che prima o poi sarebbe arrivato un vecchio pazzo che sarebbe diventato il loro padrone e loro gli avrebbero dato il proprio latte per calmare i suoi scatti d'ira. Si dice che questo vecchio pazzo sia una persona entrata nel giro politica italiana, con un biondo ciuffo da donna ma altamente omofobo (o omosessuale represso, che è la stessa cosa) e sempre alla ricerca di qualcuno su cui sfogare le sue frustrazioni perché per tutta la vita non è mai riuscito nell'intento di farsi mettere un Uccello nel Sedere da un bel transone i cui capelli puzzano di Capra stagionata 360 mesi.

[1]

Curiosità

  • Il 103% degli xibetani non sa che Cacchiamo,borgo rurale locato in queste precise cordinate geografiche è frazione di Calascibetta.
  • Se vuoi catturare uno xibetano,basta posizionare una cassa bluethoot all'interno di una fossa e far partire il belato di una pecora: sarà attirato dal presunto bottino e cadrà al suo interno.
  • 1 abitante su 4 vive in campagna, gli altri 3 sono i suoi cani da pastore.
  • Calascibetta è sede della competizione internazionale "caccia al latitante" che si svolge annualmente nelle sue contrade.Si stima che in 3 cantine su 4 se ne nasconda uno e nel 2007 Matteo Renzi ne scovò ben 47 in 26 minuti entrando nel guinnes dei primati.
  1. ^ se non ci credi cerca su Wikipedia miscredente