Biblioteca

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« - Noodles, cos'hai fatto in tutti questi anni? - Sono stato in biblioteca »
(Battuta originale tra Noodles e Fat Moe in C'era una volta in America)


La Biblioteca è la più grande invenzione dell'uomo dopo l'aspirabriciole da macchina e la carta fedeltà di Trenitalia. Nonostante molti cerchino di ingannarvi con presunte etimologie dal greco, in realtà il termine deriva dall'ugro finnico e significa "grande deposito di libri dove fingere di studiare per pulirsi la coscienza".

Cenni storici

La prima biblioteca del mondo antico è stata scoperta casualmente da Alberto Angela in Iraq nel 2003. L'eroe dei palinsesti televisivi italiani è inciampato in uno scatolone IKEA contenente i resti di alcune tavolette d'argilla mentre cercava le famose armi di distruzione di massa per conto dell'amministrazione Bush. Deluso e amareggiato per l'ennesimo fallimento, ha poi fatto ritorno in Italia, portando con sè solo l'autografo della sua pop star araba preferita e un vibratore a manovella curdo. Fatta esclusione per i drammi personali del figlio di Quark, la biblioteca più famosa dell'antichità è senza dubbio quella di Alessandria d'Egitto. Voluta da Abdullah III della dinastia Baudo, prozio del più famoso Pippo, è stata costruita per scongiurare il divorzio. Dai documenti arrivati sino a noi, pare infatti che la moglie, stufa di trovare gli armadi pieni dei numeri di Topolino, l'abbia messo davanti a un aut-aut. Abdullah si risolse ad assumere una decina di muratori mercenari ubriachi quando scoprì che la sua unica figlia aveva cominciato a usare la piramide di Cheope come ripostiglio dei Cioè e cercava di restare incinta tenendo per mano un babbuino. La biblioteca venne incendiata da Giulio Cesare quando gli fu impedito di entrare perchè aveva la tessera scaduta. Quando per rifare la tessera non fu più necessario scuoiare e depilare vitelli, le biblioteche si diffusero in tutto il mondo e fu così che nacque la biblioteca moderna.

Caratteristiche generali

La biblioteca è quel luogo dove nessuno mette piede prima di iscriversi all'Università. I dati ISTAT relativi alle 15 del primo lunedì del mese dicono che gli ingressi in biblioteca dei minori di 19 anni sono così suddivisi:

  • il 70% cercava un bagno
  • il 20% era in gita scolastica
  • il 10% credeva tenessero anche giornali porno

Chi ha buona memoria ricorderà sicuramente la notizia data da Studio Aperto nel brumaio 1990, quando un bambino di 11 anni, scampato alla tragedia di un moscerino schiantatosi contro un tram a Milano, si rifugiò in una biblioteca e vi resistette per 15 giorni nutrendosi di moccaccini annacquati e schiacciatine alle olive scadute.

Per comodità possiamo poi distinguere le biblioteche in due macrogruppi:

  • piccole biblioteche

Si trovano in tutti gli agglomerati urbani da 10 a 50 persone. Il direttore della biblioteca ha 107 anni e l'alzheimer galoppante, mentre allo sportello informazioni/prestito/reclami/bar di paese c'è di solito la moglie con i pantaloni del pigiama e le ciabatte da infermiere, tanto sotto il bancone non ci guarda mai nessuno. La piccola biblioteca è composta da una stanza con due tavoli, tre librerie e un bagno col bidet. Oltre all'archivio del giornale locale "La gazzetta del buco del culo del mondo", la piccola biblioteca tiene tre volumi: una Divina Commedia con dedica porno alla moglie del direttore autografata da Dante, la traduzione in romagnolo del Mein Kampf e le pagine gialle di Cornaredo.

  • grandi biblioteche

Si trovano in tutte le medie e grandi città. L'organico varia a seconda del numero di distributori automatici davanti ai quali sostare per ore. Per essere assunto in una grande biblioteca, l'aspirante funzionario deve essere assolutamente incompetente, geneticamente acido e preferibilmente sentirsi la reincarnazione di un generale delle SS nazista. L'architettura della grande biblioteca è modellata su quella del labirinto di Creta e le mappe per orientarsi al suo interno sono state disegnate da Giovanni Muciaccia fatto di crack. Gli utenti non dotati di colla vinilica verranno rinchiusi nelle segrete della biblioteca dove dovranno nutrirsi dei libri di Bruno Vespa e fabbricare quantità industriali di crema autoabbronzante per Carlo Conti.